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Autore: Starry Knight    30/06/2011    0 recensioni
Nota bene: Dopo la fine del quarto capitolo e delle prime cento pagine, il fumetto si è concluso con il ritrovamento del libro Al Azif in una biblioteca che non ha ancora portato a nessuna effettiva certezza nella vita e nelle vicende che hanno coinvolto la protagonista. Nell'attesa di ridisegnare tutta la storia, in cui Hanaya Kurokawa diventa Hennie Kroll e il Seishiro Yamitori diventa Salem Yauger.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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  • Le creature che nessuno vede:
Hennie Kroll era una ragazza come tante altre, quella mattina si dirigeva a scuola con le sue conpagne come faceva ogni giorno. Quella mattina pero' aveva fatto un sogno che ultimamente la tormentava, sembrava un incubo ossessivo, più che un sogno. Aveva visto un monaco che puntando il dito al cielo esprimeva con rabbia il pensiero religioso, con la frase "Coloro i quali praticano le arti stregonesche, e portano con loro animali come una famiglia per la loro opera sono gli abomini del signore. Ed è dovere dare loro la morte, gettare contro loro i sassi che usano, e farli sanguinare nel loro stesso sangue". Quelle parole erano talmente sinistre che Hennie non sapeva proprio immaginare a cosa si riferissero. Prima di arrivare a scuola tutte facevano quello che tutte le mattine erano solite fare, andavano a vedere se il loro negozio di vestiti preferito fosse gia' aperto di primo mattino, passavano per il centro e prendevano qualcosa al bar insieme, per fare una mezzoretta di chiacchiere. Qualche volta un litigio capitava ma subito si tornava tutti insieme a scuola e quindi alla vita scolastica di sempre. Quella mattina si rimaneva sulle scale della scuola, perchè non si sapeva se il professore della prima ora fosse ancora arrivato, indecisi se fare lezione oppure no, i ragazzi e tutta la classe alla fine entrarono. Ma Hennie era una ragazza speciale, che a modo suo mascherava bene l'anormale facendolo diventare per chi la conoscesse, le situazioni più strane una pura normalità. Dal canto suo lei non poteva sapere di cosa si trattasse, ma era certa che a volte e spesso attorno a lei accadevano cose davvero bizzarre, o meglio, si manifestavano strane creature, talvolta intente ad avvicinarsi alle persone. Proprio adesso aveva evitato alle quattro amiche che cinque di queste creature si avvicinassero. Alcune di loro avevano un aspetto simpatico, altre invece alquanto sinistro. Il primo che era una specie di colombo con la coda di lucertola, si era posato sulla testa di una, e stava per morderla col becco se lei non fosse intervenuta. Un'altro era una specie di farfalla che al posto delle zampe aveva delle mani, e avrebbe frugato nella borsetta di un'altra sua amica rubandole chissa cosa se Hennie non l'avesse mandata via silenziosamente. Il terzo era una lucertola che somigliava a una tartaruga e il quarto uno che sembrava un granchio bizzarro, e tentavano allo stesso modo di nascondersi e di fare qualcosa. Il quinto, era simile a un ragno e aveva una faccia di cane, era il più brutto.
  • La ragazza che non esiste:
Hennie non era tanto entusiasta quella mattina di entrare, le cose che le capitavano erano più frequenti, pensava, e poi era stanca per la settimana di studio particolarmente impegnativa che stavano seguendo. Quando all'improvviso tra i corridoi della scuola, scorge una ragazza davanti alla porta dell'aula, una ragazza che non conosce. Quando fa cenno alle sue amiche e chiede di vederla e capire se la conoscono, la ragazza ormai non ce', se ne era andata via. Hennie era alquanto infastidita dalla cosa, e soprattutto dell'essere presa in giro dalle amiche. Essere presa per visionaria per aver visto una ragazza per Hennie era davvero il colmo.
  • Il giorno diciassette porta sfortuna:
Il professore anche dopo 40 minuti, non si accinge ad arrivare, ormai la classe è in subbuglio, e tutti i ragazzi fanno casino. Come è giusto che sia. Tra i banchi di scuola regna il disordine più totale, all'improvviso però una ragazza entra dalla porta, e la chiude a chiave. Hennie la riconosce immediatamente, e dice alle sue amiche che quella è la ragazza che aveva visto. Ma le altre continuano a prenderla in giro dandole della visionaria. Le sue amiche trovano soprattutto fattibile che lei abbia delle visioni dato che è giorno del mese 17, che si sa porta sfortuna. Una delle sue amiche inizia a raccontare addirittura del perchè il numero portasse sfortuna. "Si è creduto tanto tempo e alla fine si sa, il numero 17 porta sfortuna perchè favorisce la morte.. oh povere noi!" ma la ragazza non fece in tempo a dire nemmeno un'altra battuta che la straniera appena entrata venne presa da un malore, almeno così sembrava. Uno dei ragazzi le si era avvicinata per vedere se stava bene e chiederle chi fosse e perchè fosse entrata, ma lei iniziò ad aggredirli tutti, sbraitava, e mentre aveva preso con violenza il suo soccoritore si tramutò in un orribile essere dalle grandi fauci pronto a divorare qualsiasi delle persone presenti.
  • L'innocenza di Hennie:
Le urla si allungarono per l'istituto ma nessuno riusciva ad entrare dalla porta, e si organizzarono per tentare di sfondare la porta. Qualcuno aveva anche detto che forse i ragazzi stessero soltando giocando per cui il tempo passava e il mostro aveva piu' tempo libero per aggredire. Hennie era stata trovata accasciata a terra spaventata, il mostro la stava per aggredire quando in verità se ne era andato. La ragazza fu portata d'urgenza in un reparto chiuso, e li rimase sotto controllo. Due ispettori che la volevano interrogare, avevano perso ogni volontò di farlo data la tragedia, si pensava di aspettare l'arrivo dei genitori. Ma passava la sera, e mentre si stava ancora cercando di capire cosa fosse successo, i suoi genitori vennero tenuti fino a tardi sotto interrogatorio. Ad un certo punto, in tutto l'enorme edificio di tre piani, la corrente andò via. Un improvviso temporale si abbatteva sulla zona come non mai, "Poche ore prima il cielo era serenissimo" dichiaro' stupito uno degli ispettori della polizia impegnato negli interrogatori.
  • Sotto la luce niente:
Hennie era da sola nella sua stanza, era spaventata e pensava che probabilmente l'avrebbero presa per matta. A un certo punto però la porta della sua stanza si apri' da sola, quando la ragazza tentò di uscire, un individuo che sembrava uno dei medici l'aggredì e stava per prenderla a pugni. All'improvviso un ragazzo uscito dal buio, la libera dal medico dicendole di scappare via e di salvarsi "almeno lei". Lei non capisce le sue parole, ad un tratto una voce riecheggia nella sua testa, ripetendole di sbrigarsi e uscire fuori. Scappando sotto la pioggia e al buio, raggiunge i paraggi di una casa illuminata da un lampione stradale. Sotto quella strada a intravederla si trovava Salem, uno dei suoi amici di classe che la mattina stessa era assente da scuola per pura casualità.
  • Disposta a tutto:
I due si riconoscono quasi immediatamente, e lei lo abbraccia. Lui che sapeva tutto, gli dice di sapere cosa sia successo, e la invita a entrare. I due parlano e lei gli racconta quasi tutto, ma non è rassegnata. Chiede di crederle, e gli racconta quello che è appena successo dove era rinchiusa. Quando Hennie continua a comportarsi in modo strano scacciando gli esseri che aveva visto qua e la, a casa di Salem, lui dubita fortemente della sua salute. Quella stessa notte tuttavia i due si recano nella biblioteca provinciale, scassinandone la serratura. "Ormai non ho niente da perdere, devi aiutarmi Salem! Aiutami a dimostrare che non sono io quella che ha combinato questo casino!" così lo aveva convinto, intanto, dopo avergli detto della voce che sentiva e che ora le stava dicendo di andare al secondo piano della biblioteca.
  • La biblioteca dei misteri:
Salem aveva aiutato a scassinare la porta della biblioteca, seppur temendo che la polizia sarebbe arrivata. "Sbrighiamoci a fare quello che devi fare, quando suona l'allarme, andremo al secondo piano e scapperemo via in meno di 1 minuti! Siamo intesi? La polizia dovrebbe impiegarci un bel po ad arrivare... mio dio sto parlando come un criminale che sta rubando in un ufficio pubblico!" disse quasi con tono disperato. I due entrarono mentre la sirena dell'allarme suonava ampiamente. Corsero su per le scale al secondo piano, ma cercando tra gli scaffali qualcosa che nemmeno Hennie sapeva cosa fosse. Il minuto era quasi passato ed Hennie chiedeva di cercare ancora un'altro poco. Quando la polizia entrò dal piano di sotto i due si nascosero, ma un essere nero dalla strana forma di ragno con la testa di cane in scala più grande di quelli che Hennie solitaente vedeva, aggredì i due poliziotti. Intanto Hennie aveva capito dove si trova quello che stava cercando, facendosi alzare in alto dal suo amico, per raggiungere uno scaffale più in alto, prende il libro che stava cercando. I due cascano a terra, e il mostro prima di uccidere il poliziotto, era già svanito nel nulla. Hennie e Salem allora decisero di scappare via dagli agenti della polizia grazie a un'entrata secondaria che si trovava vicino a loro al secondo piano.
  • Il sogno premonitore:
I due si diressero a casa di Salem, ormai era mattina inoltrata e le prime stelle nel cielo se ne stavano andando, lei le guardava e si era seduta alla finestra intenta ad osservarle sparire. Salem si era fatto un pisolino, intanto, sul letto alle sue spalle. Aveva sognato di essere aggredito da tanti mostri, e aveva fatto il sogno di una statua dalle strane sembianze. Una sorta di Dio avvolto da una luce divina rinchiuso in una stanza rocciosa. Per raggiungerla nel sogno aveva percorso un lungo tunnel, ed era li in quella sala che aveva trovato i mostri che lo avevano attaccato nel sogno. Un sogno che era terminato con quello della sua cantante preferita su di lui, nuda nel letto. Il risveglio fu alquanto imbarazzante. Per fortuna Hennie non si era accorta di nulla.
  • La risolutezza di Salem:
Hennie gli disse "Sai mi aspettavo che questa giornata fosse sfortunata come dicevano le nostre amiche ieri mattina, ma in verità solo ora mi rendo conto che sono davvero disperata. Tutti quanti sono stati morti. Adesso ci credi anche tu? Perchè io, solo adesso, posso dire di credere che non è stato un brutto sogno". Salem non era su di morale, non solo per il finale del sogno, ma per essersi riposato in effetti. Le rispose "Non so se crederci o meno, a me non sembra reale. Voglio scoprire ancora più cose e voglio aiutarti a chiarire questa storia, non ti lascio da sola, capito?". Allora lei si voltò per guardare il ragazzo, ma notando qualcosa di imbarazzante aveva risposto in tono amichevole "D'accordo, l'importante è che stai lontano ed evitiamo incidenti".

Salem dopo le parole di Hennie, si avvicina a lei con un tono serio tanto che lei inizia a fare strani pensieri, in verità con uno scatto Salem afferra una delle creature che solitamente Hennie vedeva tutti i giorni. E alla fine lui esclama stupefatto: "Non so come mai ma ora le vedo anche io...!!!"

- Kitab Al Azif - le voci dei demoni nell'oscurita' - scenario finale - fine prima parte -
   
 
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