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Autore: Remedios la Bella    01/07/2011    6 recensioni
Diana scopre di essere rimasta incinta, dopo aver subito una violenza sessuale.Il primo a scoprirlo è suo fratello Robert, persona iperprotettiva che cercherà in ogni modo di aiutarla.
Il ragazzo che ha combinato il pasticcio non vorrà prendersi le sue responsabilità lasciando la ragazza in balia del suo destino. Come affronterà la situazione?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 11
 
" Mi faccia capire bene signorina ... lei è incinta, e lui .." Ned andò a indicare il povero Joe, muto davanti a lui e accanto a Diana:" Che non è il padre biologico del figlio, vuole prendersi cura di lui?"
" Si, signore." Disse impassibile la ragazza. Ned la squadrò dalla testa ai piedi; Non sembrava una bugiarda, era certamente sin troppo disperata per chiedere l'aiuto di uno sconosciuto.
" Bene ..." Fece sibilando:" Signore, mi lascereste da solo con lui?" Taylor e Diana si guardarono preoccupate, e senza fiatare uscirono dall' ufficio del consulente: " Non ci voleva ..." Fece Diana rimanendo sulla soglia per origliare la conversazione:" Tay, tu e le tue stupide proposte! Mi sento male solo a pensarci ..." In effetti si sentiva davvero male, ma non di certo a causa dell'ansia causata dal discorso di Joe e Ned. Si, la nausea la stava uccidendo.
" Senti, io corro in bagno, tu resta qui ad ascoltare cosa si dicono!" E senza che Taylor potesse dire la sua, corse in bagno trafelata. Taylor poggiò l'orecchio alla porta e potè sentire ogni parola della discussione.
" Ragazzo, ti rendi conto di quello che vuoi fare? E' come gettarsi nel vuoto senza paracadute!" Gli disse Ned dopo averlo fatto accomodare:" Fare il padre non è una passeggiata, e poi non spetta a te farlo, di diritto toccherebbe a Michael."
Joe abbassò lo sguardo imbarazzato. E' vero, di diritto (Anzi di dovere) Sarebbe toccato a quel cretino di Michael a prendersi cura di suo figlio. Ma sapeva già come era andata a finire. Poteva solo contare sull'aiuto di Robert, che in qualche modo avrebbe istigato quello lì a fare da genitore al piccolo.
" Lo so signore ... ma vede io ..." tentò di mettere in campo la questione dell'amare Diana con tutto il suo cuore, ma Ned gli andò addosso: " So dove vuoi andare a parare, ma l'amore non servirà a niente senza i mezzi necessari. Anche se le vuoi bene, non puoi di certo sostenere una famiglia a suon di baci. Renditene conto."
A questo di certo Joe non ci aveva pensato, era troppo preso dal pensiero di una vita con Diana per pensare a certi dettagli.
" E' vero ... ma io non demordo. Farò il mio dovere, se sarà necessario." fece il ragazzino convinto guardando dritto negli occhi Ned. Da fuori Taylor ascoltava tutto per filo e per segno, saltellando di gioia per la decisione dell'amico.
Ned continuò a dissuaderlo da quel compito, ma alla fine vide che era tutto inutile con quel ragazzo:" Mah ..." Sbuffò:" vedo che sei alquanto cocciuto. Facciamo così, domani verrai qui con Michael, gli parlerò io e lo convinceremo ad accettare. Oppure ..." Alzò il dito come per dire che aveva avuto un'idea, Aprì il cassetto della scrivania e ne estrasse un foglio giallo, sembrava un coupon.
" leggilo, ti sarà utile. E adesso puoi andare. Ci sentiamo domani."
" eh, grazie .." fece Joe alquanto perplesso prendendo il foglietto. Si alzò dalla sedia, strinse la mano al consulente e poi si avviò verso la porta. Taylor si accorse dei passi del ragazzo e si scostò in fretta dalla porta.
Appena Joe la vide la guardò malissimo:" Stavi origliando!"
" Chi? Io? Ma quando mai!" fece lei girando gli occhi e fischiettando, poi lo esortò a leggere il foglio.
Lui lo aprì, e lesse con attenzione. Rimase alquanto sbalordito.
" Sono degli annunci per adozione!" Fece dopo averli letti tutti. Taylor gli tolse il foglio di mano e lesse pure lei.
" Diana dov'è?" Chiese Joe. Taylor le rispose che era in bagno. Lui alzò le spalle.
" Senti Taylor, io devo scappare da Robert, devo chiedere a Michael una cosa ..."
" Ok ..." Taylor lo guardò preoccupata:" Buona fortuna, io vado da Diana. Ci vediamo." E salutò il ragazzo, che uscì di filato da scuola, verso la casa di Robert, di cui aveva l'indirizzo.
Nel mentre Taylor aveva raggiunto il bagno, quando venne spinta a terra da una ragazza che uscì trafelata. Non si accorse di Taylor a terra e scappò via.
" Ma che modi!" protestò Taylor alzandosi e pulendosi. Diana uscì subito dopo, come una furia e fermò Taylor. Aveva una faccia tesa e preoccupata.
" Da che parte è andata?" Le chiese angosciata. Taylor la guardò preoccupata e le indicò in direzione del portone.
" Cosa è successo?" le chiese allarmata.
Diana la guardò dritta negli occhi:" Siamo nei guai. Quella pettegola andrà a spifferare tutto al circolo del gossip!"
" Oh mio dio!" Taylor si mise le mani alla bocca:" Non mi dirai che ..."
" Si, sa ..." Disse delusa Diana. Le due corsero via da scuola. La cercarono dappertutto, ma purtroppo era già sparita dalla vista.
Intanto Joe era a casa di Robert, e discuteva animatamente con Michael che insisteva sul fatto di non voler parlare con nessuno della faccenda. Robert non c'era, per sua fortuna, poteva fare il gradasso quanto voleva.
" Ti ho detto di no!" Continuava a ripetere. Joe cercava di persuaderlo almeno per quella volta. Ma non c'era soluzione.
Per sua fortuna, proprio in quel momento tornò Robert, che avendo sentito tutto convinse il bel Michael della questione con un pizzicotto sulla schiena.
" Dai, ti farà bene discutere!" Gli disse minaccioso:" sai bene che devi pagare per ciò che hai fatto."
" E va bene! ma lasciami!" Michael si scostò dalla stretta di Robert e accettò di andare a scuola l'indomani. Joe fu entusiasta. Salutò Robert cordialmente, e uscì dall'appartamento.
Ma appena uscito gli arrivò un messaggio, di Diana:" Joe, siamo nei guai, chiama Robert è successo una cosa terribile!"
Joe si allarmò di quel messaggio e le chiese il motivo. Lei rispose all'istante:"é successo che ..." E in quei puntini fu riassunto tutto il trambusto capitato pochi minuti fa.
Joe risuonò in appartamento, e appena Robert aprì, entrò trafelato per raccontargli tutto.
 
 
Chapter 12
 
Il giorno dopo. Gli sguardi di tutti puntati su Diana. Chissà perchè ...
" Robert ti prego, aiutami." Diana teneva stretta a sè suo fratello. Lui cercava di darle forza.
" Cercala, e convincila a smentire tutto ciò che sa ..." Le disse, dolcemente.
" Non sarà facile, Miranda è una testa dura." Miranda, il capo del gruppo del giornalino scolastico, era davvero testarda quando si trattava di dare notizie piccanti alla scuola. E quella di certo nessuno doveva perdersela.
Era stata proprio lei a vederla vomitare in bagno in crisi di pianto. E mica aveva pensato a indigestione. Aveva notato che la giovane non si era recata in mensa.
"Diana Smith aspetta un bambino! Il padre chi sarà?"Diana già si immaginava il titolo a caratteri cubitali su quel dannato giornalino.
" Vedrai, riusciremo a convincerla ..." le disse Robert per incoraggiarla. Teneva per mano Diana, senza mostrare timore al contrario di lei che cercava di nascondersi, attraverso i corridoi strapieni di gente che li fissava come fossero attori famosi. I bisbigli di certo non mancavano e le risatine idiote dei ragazzi erano presenti più che mai. A Diana sarebbe piaciuto ucciderli tutti con un mitra, ma alla fine scelse di piangere silenziosamente.
"Che vergogna." Pensava, mentre stringeva la mano di Robert, diretta verso l'ufficio del preside.
Taylor e Joe erano dietro di loro, preoccupati, e guardavano minacciosi chiunque cercasse di diffondere la notizia al compagno. Chi veniva preso di mira taceva subito soggiogato da quello sguardo minaccioso. Michael non era con loro.
" Accidenti a quel ragazzo ... Diana subisce certe cose, e lui neanche si fa vedere ... Lo strozzerei con le mie mani se l'avessi in pugno!" Esclamò Joe battendo i pugni contro il suo armadietto. Taylor lo calmò:" Sai bene che è solo un codardo, ma vedrai che prima o poi si farà vedere, non può rimanere chiuso in casa tutto il giorno."
" Lo so, purtroppo ..." lacrime di rancore rigarono il volto di Joe. Non sopportava il fatto che la povera Diana dovesse subire tutto quello, mentre il responsabile se ne stava a casa.
" sarebbe stato meglio se lo avessero rinchiuso al fresco quel bastardo!" Disse in preda a un impeto di rabbia:" Ah! Che situazione!" Era frustrato.
" Non pensarci adesso, andiamo a cercare Miranda invece ..." Disse Taylor facendo scricchiolare le dita ferocemente. Il giovane annuì, e i due andarono a cercarla.
Nel mentre Diana e Robert erano in segreteria. Il preside non c'era, come il vicepreside.
" Grazie lo stesso ..." fece riluttante Robert e uscì dall'ufficio. Diana era seduta lì fuori, quasi in lacrime. Il corridoio era vuoto per via dell'inizio delle lezioni.
Robert le si sedette accanto e le fece poggiare la testa sulla sua spalla:" Troveremo un modo, vedrai ... puoi contare su di me." Le sussurrò all'orecchio. Le baciò la fronte affettuoso, mentre lei si abbandonò ai singhiozzi e si strinse a lui.
Per sua enorme fortuna, Taylor e Joe avevano avvistato la loro preda. Lei appena li vide corse come una matta in cerca di rifugio.
" Ferma! Dove credi di scappare stupida strega!" le urlò dietro Taylor, correndo all'inseguimento. Miranda corse come una matta diretta verso l'aula dove c'era la sede del giornalino. In fondo era sin troppo stupida per andarsi a nascondere da qualche altra parte.
" Si sta dirigendo verso il suo covo! Joe vai da quella parte!" Urlò Taylor al suo compagno, indicandogli il corridoio destro. Lui annuì e girò verso l'andito, Taylor andò nella direzione opposta. Sapevano che quei due corridoi conducevano entrambi al "covo" di Miranda. Infatti, appena Taylor giunse sul posto, Joe teneva per il polso Miranda, che si divincolava come un'anguilla.
" Bel lavoro! E adesso ..." Taylor prese i piedi di Miranda, che continuava a agitarsi, e Joe la prese per le braccia. Insieme i due la trascinarono dentro la stanza.
Lì la fecero sedere:" Ora tu mia cara ti rimangerai ciò che hai scritto!" la minacciò Taylor. Miranda distolse lo sguardo da lei con fare antipatico:" non ci penso nemmeno. Sai che scoop!" Disse lei con aria convinta. Joe le afferrò il colletto della camicetta all'improvviso:" Senti, se non vuoi un occhio nero ti converrà fare quello che ti diciamo ok?"
" sai che potrei denunciarti per violenza fisica vero?" Miranda lo provocò per niente spaventata, e lui per poco non le avrebbe sferrato un pugno in faccia, se Taylor non fosse riuscita a bloccarlo in tempo.
" Calmati, la violenza non servirebbe a niente." Gli disse tranquillamente.
" Vedo che in fondo siete ragionevoli .. ma tanto io le cose le faccio e non torno indietro!"
" Aspetta che vedi come ti faccio tornare indietro carina!" Le disse Taylor minacciosa, con in mano un paio di forbici:" Hai capito che devi collaborare, stronzetta?"
" Io alle tue minacce non cedo." Era insopportabile, Miranda non cedeva davanti a nulla, neanche davanti a una Taylor armata di forbici appuntite, con aria da assassina.
I due ragazzi erano stanchi di starla a sentire. Ma qualcosa, o qualcuno, li aiutò. La porta si aprì. Una voce profonda li interruppe. Loro guardarono chi fosse spaventati. Ma il loro spavento si trasformò per un attimo in gioia.
A Diana che era ancora poggiata alla spalla di Robert vibrò il cellulare, un messaggio:" Vieni in aula 303, qualcuno si è deciso a darci una mano." Diceva così.
Diana si alzò di scatto e prese per mano suo fratello senza dare spiegazioni. I due corsero di fila verso la 303, l'aula dove si trovavano anche gli altri. Entrati, non poterono credere ai loro occhi. 

   
 
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