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Autore: Remedios la Bella    04/07/2011    4 recensioni
Diana scopre di essere rimasta incinta, dopo aver subito una violenza sessuale.Il primo a scoprirlo è suo fratello Robert, persona iperprotettiva che cercherà in ogni modo di aiutarla.
Il ragazzo che ha combinato il pasticcio non vorrà prendersi le sue responsabilità lasciando la ragazza in balia del suo destino. Come affronterà la situazione?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se ho tardato di un giorno, ma non mi viene sempre volgia di scrivere ... buona lettura!
PS: ho appena avuto 19 recensioni! Wow *---*

Chapter 15

 
Arrivò la domenica tanto attesa da Joe. Dovevano incontrarsi all'incrocio del centro alle 4 in punto. Joe arrivò lì con un'ora buona di anticipo.
"Sono agitatissimo!" continuava a pensare, con le cuffie dell'I pod che gli rimbombavano nelle orecchie le canzoni dei 30 seconds to Mars. Aveva per quella occasione una camicia neutra bianca, jeans scuri e Kawasaki bianche, fantastiche. Portava i capelli leggermente spazzolati, ma era sobrio e ancora più carino del solito. Si sedette su una panchina e attese l'ora. Taylor gli aveva mandato diversi messaggi, con su scritto consigli su come fare sua l'amica: " Non mangiare a bocca aperta", "Falle i complimenti ogni tanto", "Coinvolgila nei tuoi discorsi!", roba del genere. Insomma, non doveva sembrare indifferente e distaccato, ma buono e dolce come sempre.
L'attesa non lo stancò, dopotutto era lui quello in largo anticipo all'appuntamento. Sicuramente non era riuscito a stare a casa sua dall'emozione di vederla sorridere divertita con lui, o di vederla e basta. Si, voleva solo vederla tranquilla, e farle dimenticare il suo problema grosso come una roccia. Sorrideva anche lui al suo pensiero, e l'ora passò senza che lui se ne accorgesse.
E mentre era girato verso una vetrina, una mano gli toccò la spalla.
Lui si girò, e i suoi occhi si illuminarono a quella dolce vista: Era la sua Diana. Era sobria anche lei, l'unico accessorio vistoso poteva essere il ciondolo a stella che portava al collo. Portava i capelli raccolti in un elastico fiorito, una camicetta che le copriva le spalle poiché aveva un vestito smanicato e dei pantacollant per le lunghe gambe affusolate, e ballerine ai piedi. Semplice, ma bellissima, pensava Joe estasiato da quella vista incantevole.
" Scusa il ritardo ..." Disse lei flebilmente:" Aspetti da molto?"
" Figurati! Sono io quello in largo anticipo! A proposito .. sei bellissima ..." Disse lui cordialmente. Lei arrossì violentemente e ringraziò sorridendo.
" anche tu sei carino ..." disse lei in risposta:" Bene, dove vuoi portarmi?" Chiese entusiasta.
" In un posto che adoro ..." Disse lui socchiudendo gli occhi in modo irresistibile. Diana per un pò perse la cognizione del tempo, incantata:" Vieni ..." Joe le prese la mano coraggiosamente e camminarono in direzione della piazza principale.
" Mi porti al parco?" Chiese Diana, cercando di indovinare dove la portasse. Joe si voltò: " Ancora meglio del parco."
Infatti la destinazione non era quella. Attraversato il parco, presero una stradina stretta a destra e salirono dei piccoli gradini in pietra. Il vicolo era costeggiato da vasi di fiori posti ai balconi delle antichissime case, e fili di panni stesi si muovevano col soffio del vento.
Diana guardava in su, affascinata da quel suggestivo spettacolo, rustico ma affascinante. Joe la guardava ogni tanto, e il suo cuore batteva perdendosi nei suoi occhi ridenti.
"Manca poco." le disse. Arrivarono in cima alla gradinata, e presero un altro vicolo a sinistra. Un vicolo cieco, dove alla fine c'era un piccolo cortiletto fiorito, e un'aiuola di tulipani spuntava dal muretto nell'ombra degli edifici che costeggiavano quella viuzza.
" Non aver paura, vieni!" Joe incoraggiò Diana ad avvicinarsi. Aprì una porta in legno intagliato e fece entrare Diana dentro. C'era solo una scala che arrivava fino in cima, e un profumo dolce aleggiava nell'andito.
" Saliamo, la sorpresa è di sopra." Fece Joe e fece andare avanti Diana, sempre più eccitata. La scalinata in marmo era lunga e faticosa. In cima stava una porta bianca, piccola e in ferro.
" Su, Aprila!" Le disse Joe. Diana sembrava dubbiosa, ma alla fine aprì il chiavistello della porta. E davanti a lei si aprì il paradiso.
Joe l'aveva portava in una terrazza fiorita dove i fiori crescevano rigogliosi anche in quel periodo dell'anno. Una piccola serra in cima a un palazzo abbandonato. Un tavolino e delle sedie stavano al centro, immersi nella dolce natura di quel posto. Rose, tulipani, primule. e anche delle piccole margherite e qualche orchidea qua e là. Miliardi di colori circondavano Diana, affascinata da quello spettacolo. Il loro profumo inebriava le narici della giovane ragazza.
" Joe, ma è stupendo!" Disse correndo in mezzo alla stanza. Joe chiuse la porta dietro di sè e la osservò mentre curiosava tra le varie piante di quel luogo. Il sole penetrava dai vetri della serra, e illuminava i petali dei tulipani e delle ortensie bagnati facendoli rilucere di un'estasiante bellezza.
" Ti piace? Avevo pensato sin da prima a portarti qui, perchè volevo condividere con te questo posto ..." Disse Joe mettendosi a sedere.
" Tantissimo! é così romantico ... Non è che vuoi abbordarmi vero?" Disse lui astutamente. Lui sobbalzò:" ma che ti viene in mente? Odio la banalità, come portare le ragazze al cinema o al parco divertimenti ... preferisco posti più tranquilli, tutto qui ..." Disse lui rosso in viso. Diana gli si avvicinò, si chinò su di lui e lo baciò alla guancia, sorridente:" Scherzavo, lo so che sei un bravo ragazzo ... sul serio, mi piace tantissimo." Gli disse gentile, e si sedette anche lei.
" Come mai conosci questo posto?" Gli chiese. Lui rispose che quella serra era di suo nonno, e il nipote l'aveva avuta in eredità alla morte del vecchio. Adorava il nonno e quel posto, era il suo preferito.
" sai, da grande vorrei fare il botanico ..." Disse lui un pò imbarazzato:" Mi piace la natura ..."
" Davvero bello." fece lei:" hai le idee chiare .... Io non lo so, o non so se potrò avere il lavoro dei miei sogni."
" Capisco ... è per il ..." Joe interruppe la frase, per non mettere la ragazza in una situazione imbarazzante. Alla fine fece con tono dolcissimo:" Dai, per oggi non parliamone, non voglio vederti triste ..."
" MMh .. come vuoi .. sei davvero dolce sai?" Disse lei leggermente rossa:" Comunque!" Disse poi, più vivace:" Cosa stavi ascoltando quando ci siamo incontrati prima?"
" Hurricane dei 30 seconds to Mars ..." Disse lui perplesso, pensando che la ragazza non avrebbe apprezzato i suoi gusti musicali.
A lei si illuminarono gli occhi:" 30 seconds to Mars! Oh Mio dio io gli adoro!" disse raggiante e avvicinò la sedia a Joe:" E non parliamo degli Evanescence! O dei Linkin Park!"
" Wow! Io vado matto per i Linkin!" Disse Joe, ormai preso dalla conversazione:" Sei mai stata a un loro concerto?"
" Purtroppo no, ma ci andrei volentieri!" Disse lei euforica di aver scoperto che lei e Joe avevano qualcosa in comune.
" Allora ti ci porterò! Io ci sono stato una volta, è stato indescrivibile ... vedessi che energia!!"
" Immagino!" Disse lei:" Ti piace leggere?" Chiese. Lui rispose di sì:" Anche se preferisco divorare Manga." Disse ridendo.
E per poco Diana non gli si buttò al collo:" oh santo cielo, siamo molto più compatibili di quanto pensassi! Io li adoro! Avrò uno scaffale pieno in camera mia! Taylor dice che sono inutili, ma io non posso farne a meno!" Disse.
" Accidenti! Mai vista una ragazza a cui piacciono i Manga! Di solito sono i maschi a amarli .. sei davvero fantastica!" Disse raggiante:" Davvero ..."
Lei non rispose, presa dallo sguardo di lui che continuava a fissarla. Irruppe un violento silenzio, che venne spezzato pochi attimi dopo, da un bacio repentino dei due.
Si baciarono senza troppo impeto, ma tanto a lungo che i loro cuori battevano all'unisono in una musica d'amore e d'affetto. Rimbombavano come tamburi e come mille batterie. Il sangue bollì loro nelle vene.
Si staccarono, rossi ed estasiati.
" Lo dicevo io che eri fantastica .." Disse Joe accarezzandole il viso.
Lei arrossì e gli sussurrò:" Tu sei sublime."
 
 
Chapter 16



Diana sentì dentro di sè, nell'istante in cui i loro visi erano così vicini, come una scossa. Quegli occhi azzurri che l'avevano guardata per tanti anni, ora la stavano guardando intensamente, ma con più amore rispetto a quel senso di ammirazione che provavano in precedenza.
" Joe ... è possibile innamorarsi all'istante di una persona?" Chiese Diana al suo cavaliere. Lui le sorrise e annuì lentamente.
" Si chiama Colpo di Fulmine a casa mia." Disse scherzoso. Si sorrisero: " Allora ... si." Rispose Diana, buttando le braccia al collo a Joe:" Sei grande."
Lui si limitò a sorridere e la strinse forte a sè. Avrebbe voluto che quel momento non finisse mai, che quelle braccia lo avvolgessero in quell'abbraccio per sempre.
" Diana ..." Si staccarono, Joe prese le mani alla ragazza e la guardò dritta negli occhi:"Volevo chiederti una cosa ..."
Mise la mano in tasca, ne estrasse un cofanetto di stoffa rosso, piccolo e grazioso.
E in quel momento le lacrime salirono agli occhi di Diana. Lui aprì il cofanetto; dentro c'era un ciondolo, uno speciale: il simbolo del taoismo, il cerchio con le due metà bianche e nere.
" Sai cosa simboleggia questo ciondolo? Il femminile e il maschile, il freddo e il caldo, la notte e il giorno, Yin e Yang ..." Spiegò lui prendendo i ciondoli (Era due ciondoli che si univano per formare la ruota, ognuno di loro aveva una sua metà):" insomma, simboleggiano gli elementi nell'universo che si completano tra di loro ... Diana ..." Disse lui, mentre lei guardava piangendo:" Vuoi completarmi?"
Per un attimo il cuore della ragazza si fermò in un istante di pura felicità. Sapeva che quel ragazzo non era affatto banale, e quella era davvero un'idea bizzarra per dimostrale il suo amore, ma le piacevano così tanto tutte quelle cose che scoppiò a piangere.
" Si!" Disse senza che Joe insistesse oltre. Joe le mise al collo la metà nera ( Il femminile) , e poi lui si fece mettere da lei l'altra metà. Le unirono per formare il simbolo.
" sono così felice .. " Disse Joe arrossendo: " Ma per caso ti aspettavi un anello?" le chiese.
In effetti tutti avrebbero pensato a una proposta in ginocchio con una nello incastonato di migliaia di micro diamanti (Esagerando!), ma lei sapeva che lui non era quel genere classico di ragazzi.
" Forse .. ma questo è decisamente meglio ... ma quel "vuoi completarmi?" ..." fece lei felice:" era una proposta di matrimonio o di fidanzamento?"
Per poco lui non cadde dalla sedia emozionato: " Matrimonio? Ehm ... tu che hai inteso?"
" Non conta, ti sposerei comunque!" Disse lei trattenendolo dalla caduta e prendendolo a sè per baciarlo.
" Diana .." sussurrò Joe sottovoce. Era felice, felice di averla tutta per sè.
Un brontolio però si intromise in quel momento così romantico. Entrambi arrossirono:" Oh cavolo ... ho un leggero languorino." Disse Joe imbarazzato:" Tutto questo amore mi ha fatto venire fame!" Disse ridendo. Diana si mise a ridere e non disse niente.
Joe la portò in un Maid Cafè ( Cafè per Otaku, gli amanti degli anime e i manga), e la cameriera nel suo classico abito nero li servì portando loro un gelato ... con due cucchiai. E loro non avevano nemmeno ordinato!
I due rimasero un pò scioccati dalla presenza di quell'enorme coppa di gelato per coppie, ma la fame vinse sulla vergogna, e in un attimo mangiarono la coppa di gelato.
" Ottimo direi ..." Disse Diana dopo aver finito il pasto:" Prima la serra romantica, e ora questa magnifica caffetteria ..."
" Sai? In verità volevo portarti a un bar qui vicino, ma appena ho scoperto che ti piacciono le mie stesse cose ti ho portato qui ... è il posto che preferisco in assoluto, naturalmente dopo la serra del nonno!" Disse Joe. Diana ribatté che aveva avuto un'ottima idea.
Il pomeriggio passò in fretta, e i due rimasero seduti al bar a chiacchierare come due vecchi amici. Ma non introdussero mai la questione " Gravidanza" nel dialogo. Era severamente vietato parlarne.
Arrivò la sera, e Diana dovette tornare a casa. Joe decise di accompagnarla sempre in modo davvero romantico.
" Aspetta, ti do io un passaggio ..." le disse, portandola al parco.
E la sorpresa fu enorme. Una carrozza, trainata da due cavalli, li aspettava in fondo al parco.
" Oh santo cielo!" Disse Diana. Corse subito verso la carrozza, dove il cocchiere si tolse il cappello e le fece l'occhiolino.
I due salirono a bordo, e la carrozza li portò a spasso in direzione della casa di Diana. Diana trovò il tutto davvero romantico, mentre il tramonto illuminava il suo volto radioso. Joe la guardava contento.
Giunsero a destinazione, e si dovettero salutare.
" Grazie mille ..." fece Diana ai piedi di casa sua. E senza che lui potesse darle la buonanotte, lo baciò teneramente. Si salutarono così, senza aggiungere parole al saluto già di per sè sufficiente a suggellare la loro uscita.
Joe la salutò con la mano e corse verso casa sua in preda all'euforia, lei rientrò in casa sua sospirante di felicità, e salì in camera sua per dare la lieta notizia all'amica con una chiamata che durò venti minuti buoni.
Immaginate la felicità di Taylor nel sentire che l'amica si era fidanzata. Le urlò attraverso la cornetta del telefono e le fece diecimila complimenti. Aggiunse che poi non doveva lasciarselo scappare per niente al mondo, che tipi come lui si trovavano ogni mille anni, e che anche se era leggermente strano, lo adorava. Diana rimase ad ascoltarla sorridendo a trentadue denti.
Anche la mamma ne rimase entusiasta, dicendo che il ragazzo prometteva bene. Dopo cenato, Diana andò a dormire tranquilla. O almeno cercò di farlo.
Perchè, in verità, aveva omesso a Joe qualcosa che avrebbe dovuto fare il lunedì mattina. Qualcosa che tranquilla non la rendeva per niente al mondo. 

   
 
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