Alzatacce contese
Il pianto di Albus arrivò alle orecchie dei genitori, subito seguito da quello di James.
-Vado io- sbadigliò Harry, buttando le coperte da un lato.
-Ma stanno piangendo tutti e due...- protestò debolmente Ginny.
Per quanto sonno avesse non poteva far alzare sempre il marito.
-Non ti preoccupare- la rassicurò Harry.
-Ma Albus piange perché ha fame, se proprio vuoi fare l'eroe portalo qua- disse Ginny.
-Come vuoi- disse Harry.
Poco dopo tornò con un bambino in lacrime su ciascun braccio. Mise Albus in grembo alla moglie e iniziò a cullare James.
Non piansero per molto, perché il sonno ebbe la meglio.
Harry riportò i figli nelle rispettive camere e tornò sotto le coperte.
-Domani vado io- disse Ginny, cingendolo con le braccia.
-Se proprio ci tieni...- rispose Harry, baciandole i capelli e trattenendo uno sbadiglio.
Chissà perché mi piace scrivere sulla notte. Bah.
Io non mi capisco.
Comunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Vi do appuntamento al prossimo!