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Autore: Remedios la Bella    07/07/2011    3 recensioni
Diana scopre di essere rimasta incinta, dopo aver subito una violenza sessuale.Il primo a scoprirlo è suo fratello Robert, persona iperprotettiva che cercherà in ogni modo di aiutarla.
Il ragazzo che ha combinato il pasticcio non vorrà prendersi le sue responsabilità lasciando la ragazza in balia del suo destino. Come affronterà la situazione?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 19
 
Diana bevve un sorso del suo caffè super zuccherato, e posò la tazzina sul tavolo pensierosa: " Robert, tu che mi suggerisci di fare?"
Lui la guardò dolcemente: " Beh, sbaglio o hai uno spasimante?"
" Chi? Joe?" Sembrò imbarazzata a nominare il suo ormai divenuto ufficialmente ragazzo:" Non so se posso fargli pesare una certa decisione ... e poi non mi sento pronta per il matrimonio capisci?"
" Capisco ... la mia sorellina è ancora troppo piccolina per fuggire di casa." disse ironico, cercando di metterla su di morale. Ma ottenne in cambio uno sguardo fulminatore e minaccioso: " Non prendermi per una poppante! Posso anche farlo, che credi?"
" non ne saresti capace ..." disse lui con tono apatico.
" Come? mi consideri incapace?" lei ora iniziava ad arrabbiarsi. Suo fratello notò la rabbia, e sapeva benissimo che sarebbe scoppiata come un vulcano assopito da tempo.
" Non intendevo dire questo .. hai bisogno d'aiuto ora più di quanto tu pensi cara ... non ti converrebbe scappare senza chiedere appoggio a nessuno, non ce la faresti .... capisci? é meglio se ti teniamo sempre d'occhio. Almeno per tutto il periodo della gravidanza." le spiego piano e dolcemente. A Diana si sbollì il malumore forse causato dal troppo caffè decaffeinato che le aveva propinato suo fratello al posto di una bibita decente, e abbassò lo sguardo vergognosa:" Scusa, non volevo farti arrabbiare, sai com'è quando la situazione si fa critica ... impazzisci e fai prendere la colpa a chi ti sta attorno ... non posso farci niente ..." Una lacrima le solcò il volto e se lo coprì con le braccia appoggiate sul tavolo. Suo fratello le si avvicinò e la avvolse in un abbraccio: " Dai, non fare così ... puoi contare su di me, anche per scappare di casa!"
" Non sei divertente ..." disse lei gettandogli le braccia al collo:" ma grazie ..." E affondò la testa sulla spalla del fratello.
" Sai .. conosco un modo per scaricare la frustrazione ..." le disse il fratello. Si staccò da lei, e le lanciò il cappotto addosso.
" Che intenzione hai?"
" Lo scoprirai presto. usciamo, voglio portarti in un posto." La fece uscire di casa, e chiuse la porta dietro di sè. Non presero la macchina, ma fecero l'isolato a piedi.
" Si può sapere dove mi stai portando?" continuava a chiedere Diana impaziente, ma il fratello restava muto, mentre continuavano a camminare per le piccole stradine notturne della cittadina. Le luci dei palazzi illuminavano i loro passi, mentre qualche persona passeggiava sotto le luci dei lampioni, e il traffico notturno non disturbava la nottata del paesino. I negozi erano chiusi, a parte i pub e qualche negozietto di artigianato qua e là.
La sorpresa non si fece attendere oltre: " Vieni, siamo arrivati." Fece Robert indicandole delle scale che scendevano verso un pianerottolo.
" Mi stai portando in un pub? sono minorenne!" fece Diana, esitando ad avanzare. Ma il fratello smentì la sua ipotesi:" no, tranquilla, non amo posti del genere ... questo è molto meglio." E le fece scendere quelle scale, sotto la quale c'era una porta in ferro, tinta di verde.
Robert aprì senza problemi e fece accomodare dentro Diana. Non poteva crederci: Era una ... palestra?
" Una palestra?" Fece Diana osservando i corridoi deserti e la lontana stanza di allenamento lontana dai suoi occhi.
" Abbandonata .. ma la cosa che ti aiuterà a sfogarti è ancora del tutto intera .. vieni." E le tirò il polso, diretto verso il ring di pugilato. Deserto, nessun'anima viva, pendeva solo il sacco da pugilato in mezzo al ring.
" Che ne dici di dargli qualche colpo? Sai come scaricherai la tensione? Ti sentirai davvero meglio!" Le fece, dandole una pacca sulla spalla. Lei guardò dubbiosa il sacco che ondeggiava dal soffitto, salì sul ring e diede un pugnetto al sacco.
" Così non va, devi darlo con più forza! Arrabbiati! Pensa a tutte le cose che ti hanno fatto impazzire negli ultimi anni, o negli ultimi giorni! Incavolati per la miseria!" Anche Robert salì sul palco, e tenne fermo il sacco, incitando la sorella a colpire con tutte le forze.
" Mmh ..." Lei era titubante, ma alla fine alzò le spalle rassegnata:" Certo che tu di idee strane ne hai fin troppe ... ma tentar non nuoce ..." E colpì più forte il sacco. E in effetti si sentì davvero meglio.
" Wow funziona!" fece, continuando a colpire arrabbiata il sacco, trattenuto da Robert che cercava di evitare gli scapaccioni della sorella.
" Che ti dicevo? Pensa a tutte le ingiustizie che hai dovuto subire e colpisci!" Incitava la sorella a sfogarsi contro quel sacco pieno di sabbia che subiva colpi su colpi, la ragazza colpiva con tutte le forze, con in mente mille pensieri. E colpiva, digrignando i denti.
" Immagina che questo sacco sia Michael!" fece Robert per vedere come avrebbe reagito. E reagì come volle lui; i colpi divennero più forti, e volarono addirittura calci.
" Ti odio ti odio ti odio!" diceva Diana esausta ma ancora piena di energie per colpire il finto Michael.
Alla fine, i colpi la stremarono, e cadde bocconi sul pavimento del ring:" basta! sono stanchissima!"
" Che ti dicevo?" Le fece suo fratello chino su di lei. Le tese la mano e l'aiutò a rimettersi in piedi. Grondava di sudore.
" Torniamo a casa ora, hai bisogno di dormire ... e anche di farti una doccia!" Le disse divertito. Lei gli sorrise e prese il suo cappotto.
Afferrò il cellulare per vedere che ore fossero. Trovò che qualcuno le aveva appena inviato un messaggio; Joe.
Il contenuto la lasciò tra l'euforico e lo sconvolto: " Ho parlato con tua madre sulla questione del matrimonio ... e ho deciso; vuoi sposarmi?"
Un enorme sorriso si stampò sul viso di Diana alla vista di quelle parole.
 
Chapter 20.

Per un attimo la mente di Diana venne invasa da mille dubbi: Ma quella domanda era retorica o Joe faceva sul serio?
" Robert! Vieni qui!" Diana chiamò suo fratello che aveva già varcato la soglia della palestra, lui rientrò e la sorella gli fece leggere il messaggio. Sul suo volto si dipinse un'espressione uguale a quella di...Diana, stupita ma anche sollevata.
" Ottimo lavoro sorellina!" fece lui ironico dandole qualche pacca sulla schiena:" Che cosa hai deciso?"
" Smettila di prendermi in giro ... non lo so, per ora non rispondo."
" ma penserà a un tuo rifiuto ... digli almeno qualcosa!" le disse il fratello, cercando di spingerla a rispondere a quella domanda. Lei rimase un pò sulle corde, ma alla fine sbuffò:" D'accordo ..."
Digitò il testo di risposta, e lo fece vedere a suo fratello per avere una conferma. Lui aggrottò le sopracciglia:" Audace!"
" Ma smettila ..." mise il cellulare in tasca, e uscì da quel posto. Lei e Robert tornarono a casa, si era fatto tardi e doveva mettersi subito a dormire. Ma prima ...
" Aspetta! ma tu l'hai visto tuo nipote?" chiese Diana entusiasta. Robert si fermò di botto e si voltò verso di lei:" hai l'ecografia?"
" Certo, devo averla lasciata da te!"
" E allora che aspetti? Torniamo subito!" Prese per il polso la sorella, e corsero verso casa in fretta. Aprirono subito la porta, e Diana si precipitò a prendere la cartellina contenente l'ecografia. Poi la sbatté in faccia al fratello:" Ecco!"
" Fai vedere ..." Fece lui afferrandola delicatamente. Sfilò il foglio, e per cinque minuti continuò a fissare il famoso punto bianco al centro del nero foglio.
"Sai, mi viene il nervoso solo a pensare che sarà metà te e metà quello sciagurato di Michael ... e poi sei sicuro che sia proprio lui il padre?"
" Beh ... non ricordo nessun altro che mi abbia violentato quella sera ... e poi era da solo ..." disse dubbiosa corrucciando la fronte triste. Robert sospirò e ritornò a guardare suo futuro "nipote": "Che ti aspetti che faccia domani Joe?"
" Visto la risposta che gli ho dato, spero almeno non lo faccia davanti a tutti!" disse lei divertita:" sarebbe imbarazzante .. bello ma imbarazzante."
" Mmh .. d'accordo. Ora però fila a letto!" le disse il fratello poggiando l'ecografia sul tavolo e indicandole la camera da letto:" E per la questione del vero padre ... bisognerà fare il test del DNA. Non si sa mai ... ah! E buona fortuna per domani! Fatti bella eh!"
" Come vuoi tu ... notte... E smettila di fare così! Mi dai sui nervi!" Diana filò dritta nella camera degli ospiti, mentre Robert ridacchiò divertito dietro di lei e si rimise a osservare l'ecografia. Lei si mise sotto le coperte, e si coricò sul letto:" Speriamo vada tutto bene." pensò, e chiuse gli occhi assopendosi. Nel mentre Robert stava ancora parlando all'ecografia, o perlomeno immaginava i discorsi che avrebbe fatto al figlio di sua sorella, una volta che sarebbe nato.
Il giorno dopo, Joe attendeva impaziente davanti al portone della scuola, e chi attendeva se non Diana?
Lei arrivò puntuale, leggermente truccata e un pò ansiosa per ciò che sapeva sarebbe successo nel giro di qualche minuto. E appena vide Joe si vide costretta a indietreggiare. Ma qualcuno la bloccò da dietro e la spinse in avanti per affrontare la situazione. Era Taylor:" no, carina! Ora tu vai da lui, e gli dai un bel sì o un bel no ... o un forse, anche se ti assillerà fino a farti sputare il rospo." le disse all'orecchio, beffarda.
" Hai letto il messaggio vero?" fece Diana irritata leggermente. Lei annuì, aggiungendo che in verità aveva sbirciato da dietro il momento in cui Joe riceveva la sua risposta: " Ami i tipi diretti a quanto pare!"

" Non credo nei discorsi fatti messaggiando .. voglio che uno me lo dica in faccia se mi ama o meno." Disse Diana arrossendo. Taylor sorrise, le diede una pacca sulla spalla e la spinse verso Joe, che la vide e le venne incontro. Ma invece di salutarla fece ben altro.
" Vieni ..." Le afferrò il polso, e correndo, la trascinò con sè verso l'uscita della scuola. Uscirono e Joe svoltò improvvisamente a destra, diretto verso il belvedere del paese. Diana non riusciva a spiegarsi il suo comportamento, ma lo lasciò fare fino a destinazione. Il sole era appena sorto, e il paese era immerso ancora nella tiepida aria delle 7 di mattina, mentre la rugiada brillava tra i piccoli ciuffi d'erba che spuntavano dal cemento.
" Ma che ti prende? dobbiamo subito tornare a scuola!" fece Diana respirando a malapena dalla fatica. Joe le alzò il viso e la guardò seria:"Non mi importa, voglio solo avere una risposta .. sei stata tu a dirmi che adori i tipi diretti, nel messaggio di ieri ..."
" é vero ... ma adesso tu che intenzioni hai?" disse lei preoccupata. Lui non rispose, ma le afferrò le mani, si schiarì la voce, e parlò:" Vuoi sposarmi?"
Diana sbarrò gli occhi esterrefatta; chi l'avrebbe mai detto che lui sarebbe stato così coraggioso da chiederglielo in una tale situazione? Balbettò qualcosa di incomprensibile, e Joe la guardò di traverso:" Rispondi ..."
" ecco io ..." la ragazza riuscì a pronunciare a fatica quelle parole, ma non riuscì a dire altro perchè un repentino bacio di Joe le bloccò la frase a metà. Lasciò che quella dolce sensazione di calore invadesse le sue vene. E con quel bacio aveva capito qualcosa di veramente importante ....
Si staccarono e lei ancora con gli occhi chiusi assaporava il momento in cui l'aria le accarezzava le labbra:" Oh santo cielo ..."
"Diana, non so quanto ci vorrà ... ma so che voglio averti per tutta la vita ... che cosa hai deciso?"
E lei aprì gli occhi, incontrò quelli di Joe. Erano puri, sinceri e pieni d'amore. non fece a meno di far sgorgare una lacrima dalla palpebra lucida di pianto.
Lo abbracciò e gli sibilò un "sì" all'orecchio.
Lui la strinse a sè:" Ti amo." pronunciò nel mezzo dell'abbraccio.
Lei non rispose vocalmente, ma si strinse di più a lui, singhiozzando dei flebili "Anch'io." 

   
 
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