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Autore: _Serendipity_    11/07/2011    10 recensioni
Lui era l'Alchimista d'Acciaio, e che diamine! Non poteva fare certo la figura del vigliacco tirandosi indietro...
Inoltre, lo stavano guardando tutti, lo stava guardando il Colonnello...
Un brivido lo colse, violento quanto improvviso, seguito da una vampata di calore.
Aggrottando le sopracciglia, si portò la mano sinistra, quella ancora umana alla fronte. No...febbre non ne aveva...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa storia non ha alcuno scopo di lucro.





Effetti collaterali




Capitolo sesto: 
PUNTO DI FUSIONE






Il Fullmetal quasi si strozzò con la sua stessa saliva "Co-cosa? No!" strillò, sconvolto.
Mustang gli si avvicinò maggiormente, posando la mano destra sulla sua spalla mentre la sinistra andava ad infilarsi tra i lunghi capelli del giovane, disegnando pigri cerchi col pollice sul cuoio capelluto.
Ed sussultò, accorgendosi di essere con le spalle al muro. Non aveva scampo.
Per un istante immaginò l'espressione che avrebbe assunto quel depravato se avesse trasmutato la parete in un pugno... oh, sì...
L'immagine dei cancelli della Corte Marziale che si aprivano davanti a lui, però, scalzò la precedente. Peccato.
"E perché no, di grazia?" chiese l'uomo, inarcando un sopracciglio "Ho forse qualcosa che non va?"
Il giovane distolse lo sguardo "N-non è questo... è che... s-siamo due uomini..."
Mustang ghignò "Sapevo perfettamente che non poteva essere quello, il problema... io sono più che bellissimo"
Edward gli lanciò un'occhiata colma d'irritazione "Sono felice che lei trovi tutto questo divertente, Colonnello dei miei stivali. Peccato che io non ci riesca affatto..."
"Ah, no? Vediamo di porvi rimedio..." sussurrò avvicinandosi maggiormente a lui "Dopotutto, forse è solo perché tu non sei ancora abituato a quest'idea..."
Il Fullmetal arrossì di botto, mentre si appiattiva contro la parete cercando invano di mantenere le distanze "Co-cosa vuole dire? IO non sono... perché, perché lei...?"
Il volto del Colonnello era ormai ad un soffio dal suo quando questi si fermò di colpo, rivolgendogli uno sguardo incerto.
Quando aprì bocca per rispondergli, però, venne interrotto da un cortese bussare alla porta del proprio ufficio.
Chiuse gli occhi sospirando, tenendo sempre Ed costretto contro la parete "Chi è?"
"Havoc, Signore. Le ho portato i documenti che aspettava da parte del Tenente Colonnello Hughes"
Ed impallidì di colpo, all'idea di essere colto in un atteggiamento così compromettente da qualcuno; cercò di liberarsi dalla stretta del proprio superiore, ottenendo però l'effetto contrario.
L'uomo, infatti, rafforzò maggiormente la presa sulla sua spalla e lo guardò ironico, affondando maggiormente la sinistra nei suoi capelli biondi.
"Ora sono alle prese con una questione che richiede tutta la mia concentrazione, Sottotenente. Non posso distrarmi assolutamente."
Edward cercò nuovamente di divincolarsi e nel contempo di dargli un calcio con l'auto-mail, nel chiaro intento di provocargli qualche danno permanente. Purtroppo per lui, il suo superiore schivò il colpo con un'agilità insospettata, facendo balenare nella mente del giovane il sospetto che l'uomo non fosse poi così tanto un pigro bastardo, dopotutto.
Bastardo lo era comunque, però.
"Dannato maniaco..." sibilò, arrossendo furiosamente.
Mustang, per risposta, gli rivolse un sorriso seducente e gli sfiorò lievemente le labbra con le proprie scostandosi giusto in tempo per evitare che il Fullmetal gliele strappasse a morsi.
Si udì un breve colpo di tosse dall'altra parte dell'uscio, e la voce di Havoc si manifestò nuovamente "Ma non erano dei documenti urgenti, Colonnello?"
L'Alchimista di Fuoco rise brevemente "Non preoccuparti, vorrà dire che me li consegnerai più tardi. Tanto dovrai trattenerti più a lungo per aiutare il Tenente Hawkeye a smistare i rapporti delle missioni della scorsa settimana"
Havoc gemette, resistendo per un pelo all'istinto di prendere a capocciate il muro del corridoio per sfogare la propria frustrazione.
Quell'uomo era il Demonio, Edward aveva perfettamente ragione a sostenerlo! Sarebbe dovuto rimanere lì fino a chissà quale ora... Addio a quella bionda da sballo a cui aveva strappato un appuntamento per quella sera stessa... Mandy, o Sandy, come diavolo si chiamava? Ah, no. Candy. Chissà se il sapore di quella ragazza era dolce come faceva presagire il suo nome...
Dopo averle dato buca, Havoc non credeva che in futuro avrebbe mai avuto la possibilità di scoprirlo.
Dannazione.
Inoltre, la questione che richiedeva tutta la sua concentrazione puzzava di balla lontano un miglio.
Probabilmente, la cosa che lo stava tenendo così impegnato era la pila di documenti in arretrato da firmare che usava come cuscino per dormire.
Sbuffò, grattandosi il capo "D'accordo, Colonnello. Ah, e cerchi di non addormentarsi di nuovo, o il Tenente proverà ancora ad usarla come bersaglio" fece una pausa, quindi aggiunse, con un filo d'invidia "E non perda tempo a telefonare a qualche sua fiamma"
Sforzandosi di trovare divertente almeno la propria battuta, visto che la propria situazione era patetica, s'incamminò lungo il corridoio lasciandosi l'ufficio del proprio superiore alle spalle.
Mustang riportò la propria attenzione sul ragazzo che teneva ancora bloccato contro il muro e che durante il colloquio con Havoc aveva assunto una postura sempre più rigida "Allora, dove eravamo rimasti...?"
Edward lo scostò bruscamente da sè, evitando d'incrociare il suo sguardo "Eravamo rimasti che me ne stavo andando, Colonnello"
L'uomo sbuffò leggermente, rivolgendo un'occhiata esasperata al soffitto e lo bloccò nuovamente, frenando la sua fuga precipitosa "Dove credi di andare, ora? Non abbiamo ancora finito, tu ed io"
"Ah, e toccherebbe a lei decidere quando questa conversazione è finita? Non credo proprio, Colonnello. Non ho intenzione di restamene qui a sentire le sue sciocchezze" fece Ed, amaro.
Roy sbattè le palpebre "Cos... sciocchezze?"
Sempre tenendo lo sguardo puntato altrove, il ragazzo ringhiò "Sì, sciocchezze... avanti, non mi faccia credere che stia dicendo sul serio. Questo è solo uno dei suoi stupidi giochi"
Si decise infine a rivolgergli un'occhiata, colma di risentimento "Cos'è, non le basta più prendermi in giro per la mia altezza? Voleva trovare un passatempo più appagante per il suo ego spropositato?"
Ed sentì quasi il bisogno di picchiare qualcuno, o di piangere, ma quest'ultima cosa era tanto assurda quanto vergognosa.

Dannazione... perché si sentiva così male? 

Non poteva essere perché... dannazione, no.
Serrò le labbra in una smorfia dolorosa, mentre ammetteva finalmente dentro di sé la realtà del sentimento che provava.
E così, alla fine aveva perso contro quell'uomo proprio la battaglia più importante... aveva perso il proprio cuore, ed ora l'aveva qualcuno che, forse, non sapeva nemmeno che farsene.
Mustang, da parte sua, era senza parole. Va bene essere considerato un frivolo dongiovanni, ma non credeva che Ed potesse pensare una cosa del genere su di lui...
Strinse i denti, serio in volto "Edward... non sono sciocchezze, come le chiami tu. Io volevo solo..."
Scosse il capo quasi con rabbia, cercando di portare chiarezza nei suoi stessi pensieri.
Quando tornò a guardarlo, nei suoi occhi dorati vide luccicare ira repressa ed un qualcosa che gli fece serrare dolorosamente il fiato.
No. Dio solo sapeva che non era sua intenzione, farlo soffrire.
Portò entrambe le mani sulle spalle del ragazzo, tentando di arginare l'ondata di sconforto che minacciava di sopraffarlo.
"Volevo solo capire cosa provi per me... solo questo" fece, mesto.
"E per quale ragione dovrebbe importarle? Per poterne ridere con le sue fiamme?" chiese, sarcastico.
Roy chiuse gli occhi e si chinò verso di Ed, portando la propria fronte a contatto con la sua e sentendo il ragazzo irrigidirsi, a quel gesto "Credi veramente che farei una cosa del genere?" mormorò, aumentando la stretta come a voler impedire al ragazzo di tentare una nuova fuga.
"Si è sempre divertito alle mie spalle, perché ora dovrebbe essere diverso?"
L'uomo fece un profondo sospiro, si scostò leggermente e riaprì gli occhi, incontrando quelli di Edward.
Era strano poterli osservare così da vicino. Sembrava che tutta la luce del sole si fosse raccolta nel suo sguardo.
"E' diverso per il semplice fatto che sono un idiota, Ed. Un idiota innamorato di un ragazzo ancora più stupido di lui"
Edward, per un istante lo fissò, quasi assente.
Quando le parole del moro raggiunsero il suo cervello, gli occhi gli si allargarono sempre di più, quasi a volergli schizzare fuori dalle orbite. Boccheggiò.
"Ch- che cosa...?" chiese, senza fiato.
Mustang gli rivolse un lieve sorriso "Hai capito benissimo" mormorò.
L'Alchimista d'Acciaio si passò la mano sana sul viso, arrossendo furiosamente, mentre seguitava a fissare incredulo il proprio superiore "Lei sarebbe i-innamorato di me? Non può dire sul serio..."
"E perché non potrei, di grazia?" chiese l'uomo, storcendo le labbra in una smorfia.
Ed lo fissò con gli occhi sempre sbarrati, il rossore sul viso che sfumava in un interessante viola "P-perché... perché... perché no!" biascicò debolmente.
"Oh, molto esauriente, Fullmetal. Complimenti davvero. Adesso perdona la mia incompetenza nel tradurre l'edwardese... " sillabò, come se stesse parlando ad un cretino "... ma ripetimi perché non potrei amarti. E non tirarmi fuori di nuovo il fatto che siamo due uomini, il nostro nuovo Fuhrer se la fa con Hakuro, Hakuro, ci credi?"
Assunse un'espressione inorridita "Immaginare quell'uomo in una situazione anche solo lontanamente sexy é come immaginare Hawkeye che non ha voglia di lavorare"
Alle parole dell'uomo, Edward si lasciò sfuggire un lieve sorriso. Subito, però, abbassò lo sguardo, sentendosi stupidamente in imbarazzo "Lei non può amarmi per il semplice fatto che non ha idea di come io sia realmente"
"Fullmetal, mi sembra di saper beniss..."
Il ragazzo lo interruppe "Quando dico come sono, non parlo solo delle mie cicatrici e degli arti mancanti... anche se lei è abituato ad aver a che fare con dei corpi perfetti" lo guardò duramente "Ci pensi bene"
Mustang rimase in silenzio.
L'Alchimista d'Acciaio distolse lo sguardo, puntandolo verso la finestra. Il vetro rifletteva la luce del sole, e per un istante gli parve di sentire lo stesso calore di quella notte lontana, la notte in cui aveva perso tutto perchè non era riuscito ad afferrarlo, il suo sole.
No. Quasi tutto. Al non l'aveva perso, alla fine.
"So bene di non essere stato l'unico a vedere... a fare quel che ho fatto" s'interruppe, prendendo un respiro profondo "Ma io, al contrario di mio fratello non sono riuscito a... a... "
A perdonarmi.
Deglutì a vuoto, e quando parlò nuovamente la voce gli uscì in un sussurro  "E' come se quella notte io e lui ci fossimo spartiti le due emozioni più forti che abbiamo provato dopo aver visto ciò che avevamo fatto... Alphonse la tristezza ed io la rabbia. Certe volte ho paura di non avere nient'altro, dentro di me"
Si passò la mano auto-mail lungo il braccio di carne, avanti e indietro, meccanicamente, per poi tornare a puntare lo sguardo sul suo superiore sorridendogli amaramente "Come vede, non sono certamente la persona adatta al tipo di rapporto che pretenderebbe uno come lei... perché sono incompleto, dentro e fuori"
"Io credo che ti stia sbagliando"
Ed riportò lo sguardo su di lui, sorpreso "C-come?
Mustang lo fissava, i neri occhi seri e decisi "Ti sbagli. Anche se può non sembrare, io sono piuttosto attento ai miei sottoposti. So che Havoc fa sempre visita a sua zia Goldie, un'ex ballerina di saloon, per portarle i fiori preferiti. Delle margherite, e devono essere solo gialle. So che Hawkeye ha un debole per il gioco d'azzardo, e che è anche dannatamente brava. Ma cerca sempre di smettere, perché dice che è di cattivo esempio per delle persone già così stupide come i suoi colleghi"
Chiuse gli occhi, mentre sulle labbra gli si disegnava una leggera smofia "E so che non c'è un'altra persona al mondo disposta a dare tutto sé stesso più di te, Ed"
Il ragazzo sussultò leggermente, alle parole del proprio superiore.
"Oh, sì, tu fai di tutto per apparire solo come il testardo, brontolone, acido, borioso, basso Fullmetal Alchemist-"
"Se sta cercando di farmi un complimento, sappia che non ci sta riuscendo per nulla, Colonnello di merda" sibilò il biondo.
"-ma se qualcuno ti osserva attentamente, può vedere tutto l'amore che riservi alle persone a cui tieni... e non parlo solo di tuo fratello"
Sorrise "Inutile che tu provi a negare, in questi anni hai cominciato a provare... simpatia... forse affetto, anche, per tutti noi"
Ed ghignò "Anche ammettendo che la sua insinuazione possa non essere del tutto campata in aria, Colonnello" disse, guardandolo con sfida "Cosa la fa essere tanto sicuro di far parte del gruppo di persone che sono, per così dire, nelle mie grazie?"
L'uomo gli si avvicinò lento, con fare seducente "Cosa me lo fa pensare, dici?" chiese, a bassa voce "Direi che il fatto che tu abbia tentato di sedurre me, povero ufficiale innocente, mentre si credeva al sicuro nel proprio ufficio potrebbe essere un indizio, non credi?"
"Lei e la parola innocente non potete esistere insieme nella stessa frase, prima di tutto. E poi, vorrei proprio vedere chi è, qui, quello che ha rischiato il cu-"
Mustang si schiarì rumorosamente la voce "Fullmetal, sei la solita bocca di rosa"
"Se le va bene è così, se no si attacchi, Colonnello. Di certo non mi metterò a sfogliare margherite con lei"
Roy gli diede una leggera scoppola dietro la nuca "Dammi del tu, cretino. Non mi sembra il caso di continuare con questi formalismi, non credi?"
Finse di non sentire quel cretino sarà lei che gli mormorò sottovoce il ragazzo, e gli si avvicinò maggiormente "E poi, vedrai che troveremo delle altre cose da fare insieme, senza dover molestare dei fiori innocenti" soffiò, sensuale.
"Tzé! Il solito maniaco..." fece Ed, placcando le mani dell'uomo che si stavano avventurando lungo il proprio petto, calde e solleticanti "... non crederà sul serio che io mi presti a questo, vero?" aggiunse, scettico.
Il sorriso che gli rivolse Mustang lo fece deglutire un paio di volte, mentre lo osservava protendersi verso di lui.
"Scommettiamo?" mormorò, colmando il breve spazio che divideva le loro labbra.
Mentre chiudeva gli occhi, tra le braccia del suo Colonnello, Ed si ritrovò a pensare fuggevolmente alle scommesse al gioco tanto amate dal Tenente Hawkeye. Chissà perché.
Forse avrebbe dovuto ringraziare il Dottor Knox, dopotutto...
La porta dell'ufficio venne spalancata con irruenza, facendo quasi prendere un colpo ai due.
"Yuhuu, Roy Boy, come ti but... ta?!?"
Un Maes Hughes assolutamente incredulo stava davanti a loro, fissandoli a bocca aperta.
Ed e Roy si separarono di scatto, come se fossero rimasti scottati.
Hughes seguitò a fissarli, mentre i due Alchimisti arrossivano di un impacciato pudore.
L'uomo chiuse la porta alle proprie spalle, appoggiandovisi contro e portando la mancina a coprirsi il volto.
Mustang lanciò un'occhiata d'avvertimento a Edward, ammutolito dall'imbarazzo, dando ad intendergli di lasciar fare a lui.
Portò quindi lo sguardo sull'amico, preoccupato, notandone il leggero tremito delle spalle.
Quel suo silenzio era inquietante, tenendo conto che si trattava di Maes.
Deglutì a vuoto "Maes... senti, capisco che per te sia stato uno shoc, ma vedi, noi-"
Le sue parole, vennero però interrotte da una risata fragorosa.
Entrambi spalancarono gli occhi, mentre il rossore sui loro volti si diffondeva oltre i colletti delle divise che indossavano.
Rimasero a fissarlo muti, senza riuscire a muovere un solo muscolo, mentre l'uomo seguitava a ridere ed a scuotere la testa.
"Roy, Roy, Roy..." disse infine, dopo essersi salvato in extremis dal soffocamento, gli occhi verdi brillanti di malizia "... uno shoc, dici? Non essere idiota, lo sapevamo tutti che tra voi due c'era qualcosa. Solo, non pensavamo che avresti mai avuto il coraggio di dichiararti" lanciò un'occhiata ironica al ragazzo "O che Edward avrebbe superato la fase io odio il mio Comandante per capire finalmente il ruolo che quei simpatici amichetti chiamati ormoni avevano sempre giocato in tutta la faccenda" aggiunse.
Si avvicinò ai due, ancora immobili come statue, e circondò loro le spalle con entrambe le braccia "Ma io avevo fiducia in voi due, l'ho sempre avuta... sapevo che alla fine vi sareste arresi alle frecce di Cupido! E' per questo motivo che ho scommesso sulla nascita del vostro amore! Breda, Havoc, Fallman e Fury mi devono cinquemila cens, ed altrettanti ne devono a tuo fratello, Ed... quel furbacchione mi ha rivelato che durante la tua malattia passavi il tempo a sospirare come una ragazzina al primo amore"
"M-mio fratello?" balbettò Ed, sconvolto.
Maes sospirò drammaticamente "Già. Ma la vera regina delle scommesse è il Tenente Hawkeye... quella donna è una cosa terribile, quando si tratta di scommettere"
Diede a ciascuno una poderosa pacca sulle spalle, sorridendo maggiormente "Beh, andiamo a riscuotere la vincita... così oggi mi fermerò ad acquistare un regalo per la mia piccola Elycia..."
Lasciò la presa e si avviò gioioso verso la porta, quando si sentì afferrare da due mani di diversa grandezza.
Si girò, piano.
Ed lo fissava con uno sguardo che avrebbe potuto far sfigurare i peggiori criminali delle carceri di Central "Lei... lei, cos'ha fatto?" chiese, sibilando come un demonio "Ha osato corrompere il mio fratellino?"
Roy non era da meno, e sembrava che si stesse trattenendo dal carbonizzarlo seduta stante, visto il modo in cui sfregava il pollice e l'indice tra di loro "Sì, Maes... dicci cosa combinate tu ed i tuoi degni compari al posto di lavorare" chiese a sua volta, quasi dimenticando di non essere propriamente uno stacanovista, in campo lavorativo.
Hughes deglutì a vuoto "M-ma... io, ecco... nulla, stavo sche-scherzando" balbettò.
Chissà come, riuscì a sgusciare via dalla presa dei due Alchimisti, fiondandosi verso la porta.
Si girò nuovamente verso di loro, sorridendo amabilmente "Purtroppo vi devo lasciare, amici miei... ma non abbiate paura, ci penserò io a diffondere la notizia!" esclamò, scoppiando in una folle risata.
"HUGHES!!! Se ti prendo questa è la buona volta che ti faccio arrosto!" esclamò Roy, furioso.
Troppo tardi, era già fuggito. Ai due Alchimisti non restò altro da fare che ascoltare la voce esultante del Tenente Colonnello Hughes che, dal corridoio, dava ad alta voce la lieta novella a tutto il gruppo Mustang - in attesa fremente di un qualche sviluppo della faccenda - seguita subito dopo da quelle dei ragazzi che gioivano alla tanto sospirata notizia.
Si guardarono di sottecchi, indecisi sul da farsi.
Mustang gli rivolse un sorriso imbarazzato "Suppongo che adesso siano tutti lì fuori ad aspettare noi due..."
Edward si accarezzò la nuca con la mancina ed abbassò lo sguardo, incerto "Già..."
Silenzio.
"Colonnello?"
"... sì?"
Il biondo gli gettò un'occhiata incuriosita "E' proprio vero, allora, che sa tutto dei propri sottoposti... il Tenente Hawkeye ha davvero la passione per le scommesse"
L'uomo inarcò un sopracciglio, non riuscendo a capire dove il Fullmetal volesse arrivare "Non mi credevi?"
Il ragazzo scosse il capo "Non è questo, l'importante. Piuttosto... mi chiedevo che abitudini nascoste abbia, che so, il Maggiore Armstrong"
Roy Mustang impallidì visibilmente. Deglutì a vuoto, pensando alla volta in cui aveva sorpreso il possente uomo baffuto in un locale nella periferia di Central City, mentre si esibiva in un duetto canoro con un equivoco uomo in slip leopardati.
"Credimi... tu non vuoi saperlo per davvero..."





FINE











Note dell'Autrice: Mi dovrei prorio vergognare, per averci impiegato così tanto tempo a finire questa storia... ebbene sì, mi dichiaro colpevole. Ma la connessione del mio pc, insieme ai miei nuovi orari di lavoro a cui mi devo ancora abituare, non ha giocato molto a favore del tutto. E poi, questo capitolo l'ho rimaneggiato così tanto che mi pareva una Vip dopo il matrimonio con un chirurgo platico.
Vabbè.  Mi sono divertita un sacco, però, a contare gli insulti che sono stati rivolti all'intelligenza dell'Alchimista d'Acciaio! Poveraccio...
Non ho resistito dall'inserire un personaggio che non era previsto, ma che adoro: Maes. Visto che la Arakawa l'ha fatto fuori, bisogna dargli la meritata immortalità. Se non ci fosse lui, chi mai potrebbe rompere le uova nel paniere ai nostri due Alchimisti preferiti? ^^

Ecco i ringraziamenti:



Covianna: Come vedi, Edward ha infine messo in funzione il cervello. E meno male, anche perché tutta la truppa Mustang stava seriamente cominciando a disperare. E suo fratello... arrivare al punto di tramare alle sue spalle! Cose dell'altro mondo.
In effetti, sarebbe stato interessante vedere come il nostro Dottore sarebbe riuscito a convincere Ed a praticare quel tipo di scambio di fluidi... ehhh, peccato. Ma il caro Dottore ha ancora moooolto, da dire... e da fare. Bwahahahahahahah...

giallofluorescente: Cara! Visto quant'è imbecille Ed? Ma in questo capitolo i suoi neuroni si riprendono un po', non credi?
Ma certo che Roy non s'è scomposto, alla dichiarazione di malattia di Ed... dopotutto l'ha anche detto, "sono più che bellissimo", no?
Era ovvio, che Edward fosse pazzo di lui (Roy: non poteva essere altrimenti). Io aspetto fiduciosa le TUE, di RoyEd... e lo sai... non puoi lasciarmi per troppo tempo a bocca asciutta! Mi avresti sulla coscienza.
E comunque è vero... non si può resistere al Flame Alchemist!

Irene Kirsh: Roy è davvero un sarcastico stronzo, ma lo amiamo proprio per questo motivo, vero?
Per catturare un fagiolo come Ed, d'altra parte,  bisogna trattarlo così... lo devi provocare.
Immagino che il Dottor Knox riceverà un graaaande, grandissimo cesto pieno di ogni prelibatezza...
Tranquilla, anche se ti hanno portato in Manicomio, manderò Ed e Roy a liberarti! Li vuoi vestiti da infermieri o da medici?

Lady_Firiel: No, Ed non è rimasto affatto dispiaciuto, dalla dimostrazione del suo Colonnello... (Roy Mustang, soddisfatti o rimborsati). L'impulso di massacrarlo a suon di pugni, però, ce l'ha avuto... ma sotto sotto lo sapeva anche lui, di essere in torto.
Solo che far ammettere una cosa simile a Edward Elric, è quasi impossibile.
Grazie per avermi segnalato l'errore, sono sempre distratta... T__T

My Pride: Oh oh oh! Sai bene che anche io tifo Sherson, e non potevo non mettere questo riferimento!
Voglio la seconda parteeeeee! E Sherlock deve prendere in mano la situazione, stavolta, o mi rimborseranno il biglietto!
Come vedi, il caaaaro Maes è infine arrivato, in tutta la sua gloria... in tempo per far danni, come al solito.
Ma non sarebbe lui, se non avesse fatto così. Maes for President!

Red Robin: Lieta di essere riuscita a farti strozzare col cibo, mon cher! Devo ammettere, però,che immaginare Roy che manda cocomeri e meloni mi fa un po' impressione... ma credo che sia un passaggio obbligatorio, per diventare Comandante Supremo.
Se proprio vuole, io gradirei un'anguria ^^

Stars_Daughter: Sei contenta, che Roy s'è dato da fare immediatamente? Oh oh oh... ma non poteva essere altrimenti, ha pur sempre un'immagine da salvaguardare!  A Ed è andata di traverso la saliva, quasi ce lo giocavamo... povero ragazzo! T__T
Ma alla fine è sopravvissuto, suvvia! E direi che non può nemmeno lamentarsi, di com'è finita tutta la faccenda, per lui... 
Direi proprio di no ^__^


Ringrazio, inoltre, chi ha messo la mia storia tra le seguite, le preferite e chi l'ha anche solo letta  ^__^








   
 
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