Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Hikari93    19/07/2011    5 recensioni
Naruto è un ragazzino ricco, che si ritrova, quasi per puro caso in un locale niente male, soprattutto per quanto riguarda un cameriere moro dalla "doppia personalità". Niente di complicato, se vi va, leggetela.
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

RIVELAZIONI DI VARIO TIPO

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

 
 
 

-Non è il momento adatto per parlarne.- sbotto, abbottonandomi la camicia.
-Sì che lo è, usuratonkachi.-
-Bene, allora ti ascolto.- mi passo velocemente la mano tra i capelli, aggiustandoli per quanto possibile.
-Se quel Gaara non la smette lo massacro fino alla morte.- enuncia, digrignando.
-Ed io? Cioè, cosa dovrei fare?-
-Non lo so, ma fallo smettere o si ritroverà con il naso sanguinante… come minimo.-
 
La situazione va avanti così già da una settimana: relativamente poco tempo se consideriamo quanto durerà tutto l’anno scolastico. La gelosia di Sasuke inizialmente cominciava a farmi piacere, perché mi faceva davvero sentire importante, ma adesso si sta esagerando. Ricomincio a non capire cosa vuole Sasuke da me, cosa pretende che io faccia per far cambiare atteggiamento all’insegnante. Per il professor Sabaku, sono diventato come il cosiddetto cocco, solo che non ho proprio idea di come fargli smettere di considerarmi tale. E a Sasuke questo non va affatto a genio. Gli credo quando mi dice che sarebbe pronto a farlo a pezzi, perché so di cosa è capace – ricordo benissimo il bernoccolo che ho ricevuto dopo il nostro primo incontro. Ovviamente, vorrei evitare che la situazione sfociasse in qualcosa di irrisolvibile o di troppo grave. Non voglio che le cose gli sfuggano di mano solo per una gelosia ingiustificata. Sì, perché il professor Sabaku non fa nulla, oltre che guardarmi in modo fisso o chiamarmi per fargli delle commissioni, come prendergli il caffé o recuperargli dei documenti in segreteria.
 
-Ad ogni modo, è molto meglio che tu non faccia nulla di quel che dici, teme. Senti, non vorrai cacciarti nei guai per una sciocchezza del genere!- mi avvicino al suo volto e gli sfioro la guancia col dorso della mano. Gli sorrido e gli stampo un bel bacio in fronte. Si ritrae al contatto, mettendo su un broncio che lo rende la persona più adorabile che abbia mai visto.
-Và. Via.- scandisce, spingendomi con poca forza.
-Ma quanto sei carino quando alzi il nasino all’insù.- lo schernisco, toccandogli il suddetto naso con un dito. Questo gesto deve averlo infastidito ancor più del precedente, perché mi arriva una pacca violenta sulla mano.
Duro a morire, come mi definisce anche lui, mi azzecco di nuovo alla mia preda preferita e gli cingo le spalle, stringendolo così in un abbraccio. Lo tiro verso di me, poggiando la fronte sulla sua. Riesco a tenerlo fermo grazie all’ausilio della mano dietro la sua testa. La distanza tra i nostri volti è talmente poca che i miei occhi azzurri si riflettono nei suoi scuri. Più di una volta ho pensato che quello sguardo – che sembra perennemente triste e cupo – rappresenti perfettamente il mio teme e rappresenta, anche, una visibile contraddizione con le mie iridi, che invece, caratterizzando il sottoscritto in modo impeccabile. Siamo complementari, in pratica, e non solo in quanto ad occhi, ma anche per quanto riguarda le nostre personalità e i nostri modi di fare. Beh, gli opposti si attraggono e più opposti di noi ci sono soltanto il bianco e il nero. Anzi, nemmeno loro.
Sorrido, avvicinando stavolta le labbra.
Lui non si sposta, lasciandomi fare, permettendomi di far combaciare il mio sorriso alla sua espressione imbronciata: l’ennesimo contrasto. Capisco che, anche se lo tengo stretto stretto,  lui potrebbe liberarsi da me, perché ne ha di forza. Se non lo fa, vuole dire che non ne ha voglia, che anche lui desidera ciò che voglio io.
-Idiota di un teme stupido e gelosone.- sussurro al suo orecchio, prima di avvinghiarmi nuovamente alla sua bocca, avido da far paura. La mano messa dietro la sua testa comincia a scendere, vadano libera per tutto il suo corpo – sfortunatamente protetto dalla camicia che indossa – percorrendo tutta la schiena, fino a scendere al sedere. Quando il mio tocco diventa più avido, lo sento sussultare lievemente, prima che si lanci addosso al sottoscritto, facendomi cadere sul letto.
Non mi sono mai piaciute le cadute. Per usare i termini di Shikamaru, sono seccanti, ma questa si prospetta davvero interessante… o almeno lo sarebbe stata se non avessimo da fare.
-Teme, ricordi. Oggi è Sab…- vengo interrotto da un suo bacio.
-Zitto.- sussurra, baciandomi sempre con più foga e sgualcendomi anche la camicia appena messa.
Al diavolo la camicia! Se non fosse per l’ora, potrei continuare per sempre, mandando allo sbaraglio anche centomila magliette e vestiti vari.
-E’ Sabato.- ribadisco, lottando per staccarmi dalla sua bocca, che purtroppo mi crea una certa dipendenza. Più che altro, combatto contro il me stesso “amico di tutti”, che non vorrebbe mancare per nulla al mondo alla festa di Shika – oggi, infatti, è il 22 settembre –, mentre il me stesso “amante di Sasuke Uchiha teme, alla follia, non vorrebbe staccarsi di lì.
Lo afferrò per le spalle, guardandolo dritto negli occhi.
-Cerca di capire.- scandisco -è il compleanno di Shikamaru, uno dei miei migliori amici.-
Sasuke mi guarda, senza accennare ad un minimo cambiamento di espressione. Beh, non che la cambi almeno qualche volta: è sempre la stessa.
-Cerca di capire.- ripeto, sorridendogli quanto meglio mi riesca.
-E’ un tuo amico, non mio, Potrei benissimamente decidere di non lasciarti andare.- bisbiglia, in un modo dannatamente sexy, che non lo avevo mai sentito parlare così.
Arrossisco fino alla punta dei capelli, mentre il cuore comincia a farsi sentire – sempre più forte, lui e qual suo fastidioso tum,tum – lasciandomi immobilizzato al mio posto. Il viso comincia a bruciarmi con forza, facendomi quasi male. Un caldo del tutto anomalo comincia ad avvolgermi, facendomi desiderare con tutto me stesso che Sasuke si sposti da dove si trova – ovvero sopra di me. In realtà, gradirei più che… si spogliasse, ma non posso abbandonare gli amici… o no?
-Naruto, sei in camera?-
La mia mente non riesce nemmeno a formulare un classico “oh cazzo” che la porta si apre, rilevando il proprietario della voce che ho appena sentito: Jiraiya. L’avevo già identificata, ma non ho avuto il tempo necessario per rimuovere un certo tizio dal mio corpo. Probabilmente, nemmeno Sasuke se ne era reso conto.
Vedo l’Uchiha che chiude gli occhi, mentre un leggero rossore gli colora le gote pallide.
Dal canto mio, porto la testa all’indietro, a significare la sconfitta di essere stato colto in flagrante. Sospirò rumorosamente, cominciando a pensare a qualche spiegazione credibile da potergli propinare. Anche se credo che ormai non possa fare più nulla. La prima impressione deve essere stata quella giusta, per il mio padrino. Ma dico, non si usa bussare? Se l’avesse fatto, di certo non si sarebbe trovato il suo figlioccio insieme ad una sottospecie di nipote di un amico di infanzia in una situazione più che compromettente. Ambigua è dir poco.
Praticamente io e Sasuke siamo quasi diventati una cosa sola. Io, buttato sul letto, i capelli scompigliati e la camicia semiaperta. Lui, le labbra ad un soffio dalle mie, il corpo completamente aderente al mio e la fronte sulla mia. Bene, molto bene.
-Non è come sembra!- balbetto, scostando Sasuke e facendolo lentamente alzare. Non sono mai stato in gamba ad inventare scuse, ormai si è capito. Quando si tratta del mio padrino, poi, la situazione è di tre punti peggio, si sapeva anche questo. E se c’entra Sasuke, sono a malapena capace di spiccicare parola.
Quindi, sono proprio fottuto. Anzi, siamo.
Alterno lo sguardo tra Jiraiya, che ci guarda impassibile e Sasuke, che si aggiusta gli indumenti con gesti secchi della mano. L’Uchiha sembra essersi alienato in un altro mondo, come se non volesse aiutarmi a far capire a Jiraiya che ciò a cui sta assistendo è tutto un terribile equivoco. Cioè, non che lo sia, ma dovremo fare il possibile – per quanto sia improbabile – per farglielo credere tale.
-E come sarebbe, eh?- proferisce infine, facendomi chiudere gli occhi, come reazione naturale.
-Ecco…- rosso come un pomodoro – o forse anche di più – alzo lo sguardo verso di lui, rimanendo sbalordito dalla sua espressione né arrabbiata, né dispiaciuta, né alcuna altra reazione che mi sarei aspettato.
-Ammetto che mi dispiace… ma se tu dici che non è come credo…-
Cosa? Credo di non aver bene afferrato cosa voglia dire.
-Che intendi?- chiedo, diventando piccolo piccolo. E dire che di solito sono in grado di affrontare una qualsiasi situazione con lui. Mi sa tanto che da ora in poi, da ora che c’è Sasuke, non devo più considerare il prima, ma pensare solo al presente.
-E’ semplice, zucca vuota, dico solo che a me Sasuke piaceva.-
Anche l’altro diretto interessato alza un sopracciglio, cominciando a detestare il modo di parlare di Jiraiya: ovvero dire le cose a metà.
-Non le dispiace, quindi, se stiamo insieme?- Sasuke si avvicina, rendendo noti quelli che erano anche i miei pensieri. Solo che io non l’avrei mai espresso: almeno, non prima di una mezz’oretta di silenzio imbarazzante.
-Dovrebbe?- sorride lui, camminando a passi lenti verso entrambi e posando, su ognuno, le sue grandi mani affettuose -A dire la verità lo sospettavo già. Naruto, credimi, ti conosco bene, troppo bene. Potrei vantarmi di essere la persona che più ti conosce più di tutti. Ho visto come guardavi Sasuke, mi sono accorto fin da subito degli sguardi che gli lanciavi.-
Arrossisco, abbassando lo sguardo. Chissà come ha reagito Sasuke. Vinto dalla curiosità, sbircio la sua espressione, trovandolo leggermente rosso, ma gli occhi scuri riescono – a differenza mia .- ancora a sostenere lo sguardo del mio padrino.
-Grazie.- riesco a sussurrare, tra un momento di assoluta vergogna e l’altro.
-Ti sei trovato un ragazzo duro tanto quanto te, Naruto Uzumaki Namikaze, eh?- mi scompiglia i capelli, per perdersi, poi, in una risata tale che ha il potere di sciogliermi il cuore  e di farmi recuperare quella sicurezza in me stesso e quella spavalderia che sembravo aver perso.
-A dire la verità ha la testa ancora più dura della mia.- ridacchio, ammiccando in direzione di Sasuke.
-Non proprio.- sussurra lui, facendo l’offeso.
-Ad ogni modo, non dovete andare? Farete tardi altrimenti.- ci ricorda il mio padrino, gettando un’occhiata all’orologio che segna già le nove meno un quarto.
-Caspita siamo in ritardo già di un quarto d’ora, senza contare il tempo che ci metteremo per arrivare!- mi metto le mani tra i capelli, facendomi prendere da un panico che non sembra minimamente sfiorare il rigido Uchiha.
-Avreste dovute pensarci prima…- Jiraiya richiama la mia attenzione –Beh, prima di fare ciò che stavate facendo.- ammicca.
-Stai zitto!- lo rimproverò, rosso di nuovo, facendogli la linguaccia -Su andiamo.- mi rivolgo a Sasuke, afferrandolo per mano.
-Siete proprio carini!- osserva l’uomo -Giusto, non ve l’ho ancora detto: congratulazioni, e che la vostra unione possa durare!-
La risata che segue viene rinchiusa nella mia camera, insieme a chi l’ha prodotta.
 
-Scusateci per il ritardo!- esclamò appena arrivati.
-Come mai avete tardato?- chiede Sakura, inarcando un sopracciglio.
-Discussione con Jiraiya!- ammetto, optando per una mezza verità. Non credo sia ancora il caso di confessare ai miei amici di essere gay. Senza dubbio, dovremo – sì, anche Sasuke – stare molto più attenti per non farci più beccare. E’ già un bene che Jiraiya non abbia detto nulla, che non si sia opposto. Se non avesse accettato, e avrebbe escluso Sasuke dalla mia vita, non so dire come avrei reagito. Probabilmente, mi sarei opposto con tutto me stesso.
-Ad ogni modo, andiamo su.- s’intromette Ino, prendendo Sasuke per un braccio.
Il mio sopracciglio scatta automaticamente e inizia a tremolare contro la mia volontà. Prego interiormente che Sasuke si stacchi all’istante quella piovra da dosso, altrimenti a casa mi sentirà. E’ inutile: quando c’entra Sasuke, non riconosco più gli amici.
-Staccati, Yamanaka.- dice lui, deciso, colpendo Ino con uno schiaffetto e prendendo a camminare più isolato dagli altri.
La direzione che stiamo prendendo mi risulta abbastanza casuale… dove saremo diretti? Beh, sull’invito c’era indicata solo il luogo dove ci saremo incontrati e non il locale dove saremmo andati.
Sasuke si blocca all’improvviso, ma soltanto per un minimo istante, dopodichè riprende a marciare come se nulla fosse. Lo osservo di sottecchi, al fine di notare qualche altra anomalia nel suo comportamento. Si gira verso di me, come se volesse comunicarmi qualcosa con gli occhi, qualcosa che, però, non mi arriva. Soltanto quando voltiamo l’angolo capisco.
-Dove stiamo andando?- chiedo a Shikamaru.
-Allo stesso locale dove lavorava Sasuke.- risponde Kiba, sorridendomi.
Credo di essere sbiancato di colpo. So che il teme ci ritorna quando deve rincasare, so che vedere Orochimaru forse non è più un problema, ma non voglio andare lì. Probabilmente nemmeno Sasuke vorrebbe, ma non lo darebbe mai a vedere.
-Come mai lì?- insisto.
-Abbiamo mangiato bene l’ultima volta, no? Perché non dovremmo tornarci?-
-Era solo per chiedere, Shika.- sorrido.
Ciò non toglie che non mi piace troppo l’idea di andarci.
 
Una volta entrati prendiamo posto al primo tavolo libero che troviamo, uno che possa essere sufficientemente spazioso per farci stare tutta la combriccola. Sistemati, attendiamo l’arrivo di un cameriere. Chissà chi sarà. Sasuke è qui, vicino a me, perciò deve essere per forza qualcun altro. Che so, un suo ex collega.
A servirci giunge un tipo strano. Non so perché mi è venuta in mente questa prima denominazione, forse per i denti incredibilmente appuntiti o per gli occhi fucsia.
-Desiderate?- chiede, un sorriso largo sulle labbra, che fa intravedere i suddetti denti.
Ognuno comincia a dire ciò che vuole – perlopiù pizze e bibite –, io compreso. Manca solo Sasuke.
-E tu, Sasuke?- il ghigno si allarga.
-Il solito.- si limita a dire -Sai quali sono i miei gusti.-
 Strabuzzò un occhio davanti a quell’affermazione, e mi sorge spontanea una domanda, forse alquanto stupida: perché io non conosco i suoi gusti?
-Oh Sasuke lo conosci… chi è?- chiedo, facendomi passare come uno dei tanti curiosi.
-Si chiama Suigetsu Hozuki. Lavoravamo insieme.-
-L’ultima volta non c’era.- insisto, facendomi prendere troppo la mano. Difatti, sto usando un tono troppo geloso e insistente per essere un semplice amico. Cercherò di contenermi più in avanti.
-Malattia.-
Odio quando risponde così, quando non mi dedica più di poche parole. So che davanti agli altri probabilmente non vuole, ma perché la situazione non cambia quando siamo soli? Mi mordo il labbro, stando attento a non farmi vedere.
-Come mai diventi sempre strano quando entri qui dentro? Che c’è, una sorta di maledizione?- mi schernisce Kiba, suscitando l’ilarità di tutti i presenti. Beh, tutti meno il teme.
-Sarà l’aria del posto.- mi unisco al coro di risate, ma con la mente sto già a casa mia, insieme a Sasuke, a discutere.
 
-Mi spieghi il ruolo di quel Suigetsu, o come si chiama, nella tua vita?- sbotto, una volta che ci siamo separati dal resto del gruppo.
-Dobe, abbiamo trascorso del tempo a lavorare insieme.-
Vorrei chiedergli anche fino a quando hanno lavorato insieme, se magari anche dopo le normali attività di cameriere… ma sembrerei quasi indiscreto, oltre che indelicato, perciò taccio.
-Nient’altro?-
Il suo silenzio non presagisce nulla di buono.
-Una sorta di mio ex.-
Spalanco la bocca al punto tale che tocca quasi a terra. Mi sento un po’ ferito. Avrei voluto che me lo dicesse, che fosse sincero fino in fondo, e invece non l’ha fatto.
-Perché non me lo hai detto?-

 


 



 
 
Salve! ^___^
Dopo dieci giorni (stranamente puntuale XD) eccomi qui con un capitolo (spero) abbastanza sostanzioso. Ringrazio chi legge, chi commenta, chi ha messo la fic tra le preferite (10), tra le ricordate (9) e le seguite (38).
Grazie! ;)
 
Ci rivediamo tra 10 giorni! (saprete anche se ho passato l’esame dei quiz della patente >////>)  

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Hikari93