#42 - Triangolo
« Ted! Ted! Guarda! » Victoire
arrivò di corsa, mostrando un’enorme conchiglia colorata al suo fidanzato. Lui le
sorrise, adorabile, sfiorandole la guancia con la
punta delle dita.
«
È bellissima, anche se non quanto te » le disse, osservandola arrossire
timidamente e correre via alla ricerca di qualche altra meraviglia, insieme
alla piccola Lily ed ad un riluttante Albus, trascinato in quella ricerca quasi
per i capelli.
« Povero fratellino. L’ho sempre detto che essere il
preferito di Lils l’avrebbe rovinato » la voce di
James arrivò leggermente ovattata alle orecchie del giovane Lupin a causa del
casco che in ragazzo non si era ancora tolto. Doveva essere appena arrivato con
la moto di suo padre, che era appartenuta a Sirius Black. Jim adorava
gironzolare per i cieli di Londra con quel mostro di metallo. Più di una volta
l’aveva trascinato con se, mostrandogli luoghi di cui non conosceva neppure l’esistenza.
Ted
si voltò, scorgendo finalmente l’atletica figura del giovane mago: alto quanto
gli zii materni e, come loro, ben piazzato a livello delle spalle e dei muscoli
in generale. Gli occhi nocciola, con il loro solito guizzo allegro, erano quasi
oscurati dalla zazzera di capelli scuri che gli ricadeva sulla fronte.
Come
suo padre e suo nonno, anche James aveva sempre nutrito un particolare odio per
pettine e forbici.
«
Potresti sempre dargli il cambio, ragazzino » fu la risposta del
metamorfomagus, accompagnata da un ghigno malandrino che non si era neppure
dato la pena di celare.
James
scoppiò in un’allegra risata, accomodandosi al suo fianco, incurante della
reazione che il giovane Lupin aveva avuto al suo sorriso.
« Ehi, Ted, che ti prende? Ti sei irrigidito di colpo » chiese il mago più giovane, scrutandolo con attenzione ed
avvicinando il viso per poterlo fissare meglio. Lupin avrebbe voluto allontanarsi,
mettere fine a quella vicinanza. Ma come avrebbe giustificato il suo gesto?
“Ehi, Jimmy, scusa ma
il tuo odore manda su di giri la mia parte lupesca. Prima che mi metta a scodinzolare o
fare di peggio, ti dispiace allontanarti?”.
No,
non poteva sicuramente dire la verità. Cosa avrebbero pensato di lui? Probabilmente
gli avrebbero dato del maniaco.
Tutti,
tranne il ragazzo in questione. James aveva già fatto outing da un bel pezzo e non aveva problemi a chiacchierare dei
suoi eventuali ragazzi con i genitori o con chiunque altro. E non aveva neppure
mai nascosto la sua attrazione per l’amico, nonostante non si fosse mai
permesso di metterlo in imbarazzo o cose simili.
E,
comunque, Ted era dichiaratamente etero. Stava con Victoire da un paio di anni
ed era certo che prima o poi l’avrebbe sposata. Quello che sentiva per James
non era niente se non attrazione a livello animale. Solo a livello animale.
L’odore
leggermente canino di James era solo
un toccasana per i nervi della parte lupesca repressa di Ted, nulla di più.
Tutta quella smania di stringerlo ed annusarlo erano da ricollegare all’essere
Animagus del ragazzo, senza ombra di dubbio.
« Tutto bene, tranquillo… dove sei stato? » cambiare discorso era l’arte in cui il giovane Lupin
riusciva meglio. Nessuno riusciva a metterlo nel sacco.
« Sono uscito con Joel, il mio ragazzo. Sai, le cose non
vanno esattamente bene, fra noi » sbuffò l’Animagus, sdraiandosi sulla sabbia, le mani
dietro la testa. Quella posizione metteva schifosamente in risalto i suoi
bicipiti. Ted si chiese cosa si provasse a toccarli…
« Ah, no? » il metamorfomagus
tentò di reprimere il moto di soddisfazione che gli era partito dal petto. Le cose
non andavano bene, magari si sarebbero lasciati. Quel tizio, Joel, era troppo…
con quei capelli biondi e quegli occhi azzurri… no, non andava bene per il suo
James.
Suo?
«
Già » James non aggiunse altro, se non un piccolo sbuffo. « Sarà meglio che
vada a recuperare Al, è il mio unico fratello maschio » borbottò, alzandosi in
piedi ed allontanandosi.
C’era
un’espressione così confusa, sul suo viso. Ted ne rimase molto preoccupato,
James era sempre sicuro di se stesso. Non come lui, che viveva immerso nei
dubbi più atroci.
James
aveva sempre avuto le idee chiare su se stesso e su cosa volesse dalla sua
vita. Non si era mai nascosto dietro una maschera e non aveva mai mostrato
vergogna per i suoi sentimenti. Cose che Ted faceva di continuo.
«
Non essere così idiota, Ted » la voce di Dominique arrivò dalle sue spalle,
facendolo sussultare e strappandolo alla miriade di pensieri che affollavano la
sua mente. Pensieri alti, con capelli scuri, occhi nocciola ed un paio di
bicipiti che…
«
Che vuoi dire, Nick? »
chiese, mentre la ragazzina, coetanea di James Sirius, sedeva nel posto che
fino a pochi minuti prima era stato occupato dal cugino. I due avevano gli
stessi occhi, quelli di Ginny e Bill.
«
Sai a cosa mi riferisco, non fare lo gnorri » gli occhi della ragazza
saettarono sulla riva, dove Victoire tentava di ribellarsi alla scenetta che
James aveva messo su. Ted notò che, nonostante stesse ridendo, lo sguardo del
ragazzo era triste, quasi assente.
«
No, non ti capisco » negare, negare sempre, ecco la filosofia di vita che Lupin
aveva sempre adottato e che gli aveva più volte salvato la pelle. Era, secondo
la vecchia Andromeda, il motto di tutta la famiglia Black.
Dominique
sbuffò, soffiando via una ciocca di capelli rossi dal volto. « Sai che non ho
mai particolarmente adorato mia sorella » Ted annuì velocemente, più volte le
due erano quasi arrivate alle mani « e che il mio
passatempo preferito è picchiare James. Ma voglio bene ad entrambi, in un certo
modo, esattamente come ne voglio a te. Per questo motivo voglio aprirti gli
occhi »
Ted
fece per intervenire e mettere nuovamente in atto il motto della famiglia Black,
ma venne interrotto da un’occhiata gelida della ragazza. Nonostante il colore
fosse uguale, gli occhi di James e Dominique erano completamente diversi. Quelli
del ragazzo brillavano sempre di furbo divertimento, erano quasi infantili;
quelli della ragazza sapevano essere freddi e calcolatori, intelligenti ed
acuti, come a conferma del suo essere Corvonero.
« Ti sei… anzi, vi siete incastrati in un triangolo, Ted,
ed il terzo vertice sei tu. Solo tu puoi mettere fine a questa storia e porre
fine alle vostre stupide sofferenze. » Dominique lo guardò intensamente, quasi gli stesse leggendo l’anima « Mia sorella ha capito che c’è
qualcosa che non va, anche se è troppo stupida per capire cosa. Non guardarmi così, Ted, sai come la penso »
il ragazzo sorrise leggermente, abbassando lo sguardo. Sapeva che Dominique non
apprezzava le doti della sorella e, dopotutto, non poteva darle tutti i torti. « E James… lui ci soffre tantissimo. È pazzo di te da quando
ha capito che gli piacciono gli uomini. Ricorda che siamo tutti e due Animagi,
il nostro olfatto è sviluppato quanto il tuo. Come posso sentirli io, i tuoi
ormoni impazziti, può farlo anche lui. Credo… credo sia come poter annusare una
bella torta e non poterne prendere neppure un pezzettino, perché di qualcun
altro »
Ted
abbassò lo sguardo, non sapendo come replicare.
«
Sai che di solito non mi immischio in queste faccende, specie perché ho un bel
daffare con i miei problemi di cuore »
Dominique sorrise amaramente, stringendo il ciondolo
che aveva al collo. « Ma non posso più vedere te, Jim
e Victoire soffrire in questo modo. In una relazione le persone coinvolte devono
essere due, non tre. Segmento, non triangolo » detto
questo la rossa si alzò, dando dei colpetti sulla spalla del ragazzo dai
capelli blu.
«
Nick… »
«
Credo che andrò a mangiare del gelato, con questo caldo è l’ideale » disse la
ragazza, bloccando ogni possibile tentativo di riaprire una conversazione e
lasciandolo lì, da solo.
Ted
guardò verso la spiaggia, dove Victoire e James costruivano un castello di
sabbia e Lily ed Albus continuavano a cercare conchiglie.
Niente triangolo in
una relazione.
» Per amor di contestualizzazione
Questa bella scenetta, ovviamente AU, dovrebbe essere svolta
nell’estate del 2024 (WOOO xD), quando James ha
diciannove anni e Ted venticinque. I Potter sono stati invitati a passare
qualche giorno a Villa Conchiglia da Bill e Fleur e, insomma, Teddy è leggermente
logorato dai dubbi.
Dominique, che io adoro, ha la stessa età di James e (collegato
al capitolo #Figli) Frank Paciock. I tre sono grandissimi amici, anche se lei
tenta solitamente di uccidere il cugino.
» Arthie’s Corner
Allooora.
Finalmente ce l’ho fatta a scrivere la prima
flash su ‘sti due disgraziati! Avevo
cominciato a credere che non ce l’avrei mai fatta!
Grazie mille a __MariMalfoy per
avermi suggerito il prompt di oggi :)
Prima di passare ai miei commenti sul capitolo
vorrei sapere se il capitolo precedente è piaciuto, perché ho notato un calo
drastico nelle letture .__. Il mio ego da mezza Serpeverde ne ha risentito! xD
Cooomunque,
veniamo a noi.
Avrete notato la presenza di due personaggi, esclusi
i due protagonisti, che sono le sorelle Weasley. Io adoro Dominique, sul serio,
mentre odio profondamente Victoire. Non so il perché, ma me la immagino tutta perfettina, bionda come la madre e con un ego grande quanto
Villa Malfoy.
Dominique, invece, è quella intelligente, riflessiva
e straordinariamente manesca. Adora picchiare James, anche se non ammetterebbe
mai di farlo per puro divertimento. Quella storia sui problemi di cuore è un
personale omaggio ad una cosa che sto scrivendo ma che non uscirà mai dal mio pc. Perdonatemi, ma non ho resistito a quell’accenno.
Ted… oh, Ted! Quel ragazzo è buono, caro e carino, ma ottuso come una capretta di montagna. Ed il
povero Jim ci soffre come un cane, poveretto.
Non so se vi farà piacere saperlo, ma il discorsetto
di Dominique andrà tutto a favore di James Potter Jr. :D
Ricordo a tutti che per propormi un prompt basta andare nella mia pagina autore e farmi sapere il numero
corrispondente alla tematica che desiderate!
Attendo i vostri suggerimenti!
A presto,
A.