Sentiva la mano di Sirius, calda tra le sue.
Gli occhi argentei chiusi. Dorme.
Probabilmente non mi riconosceresti anche se fossi sveglio.
Di solito si guarda intorno, senza
vedere realmente.
Senza capire realmente dov’è.
Sei al San Mungo, Sirius.
Remus sa che il suo amore ha sempre
odiato il bianco
opprimente degli ospedali.
Lui ed Harry hanno insistito tanto.
Harry va tutti i giorni a trovarlo da quando è successo.
Porta il giornale, si siede accano al suo padrino e gli
legge le notizie più interessanti
o più
buffe, ma soprattutto le notizie del quidditch.
Appena è arrivato Remus oggi gli ha raccontato di come ieri
nel bel mezzo della cena Ron abbia chiesto ad Hermione di sposarlo. Lei
è
incinta.
Questa è la stagione dei matrimoni a Londra.
Anche il neo-ministro della magia Kingsley e la sua
fidanzata Ninfadora stanno per sposarsi.
Appena eletto il ministro ha conferito l’ordine
di Merlino, Prima classe a Sirius Black per il coraggio
dimostrato nella lotta all’oscuro signore.
Domani ci sarà la consegna dell’ordine a tutto
l’ordine
della fenice.
Dovresti vedere Molly. È al settimo cielo, tutta la sua famiglia ha preso un ordine di Merlino.
Si sente in colpa per quello che gli ha detto durante la sua
permanenza a Grimmauld Palace.
Da quando quei
dissennatori ti hanno baciato non sai più nulla!
È triste. Da quando lo ha perso si sente spaccato a
metà.
La casa è così vuota
senza di te.
La moto magica dell’animagus è parcheggiata in
garage.
Spesso Remus si siede a contemplarla, pensando all’uomo che
ama e che ora giace addormentato in un letto di ospedale.
Sirius si muove, si sta svegliando e si guarda intorno.
I suoi splendidi occhi grigi si posano su Remus ma senza
vederlo realmente.
Remus sorride.
Sirius lo guarda con viso inespressivo.
Remus sorride ancora mentre i ricordi si impossessano di
lui.
***
“Buongiorno Pad!”
“James? Dove sono? Perché mi fa male dappertutto?
Dov’ è
Peter? Ma soprattutto…Perché Moony ha quella
faccia preoccupata?”
James sorrise:
“Si, sono James, sei in infermeria perché
stamattina mentre
ci allenavamo un bolide ti ha colpito in pieno e sei caduto dalla
scopa, hai
fatto un volo di sette metri e se non ci fosse stato il nostro Remus,
probabilmente ti saresti rotto l’osso del
collo…ah, Peter è andato ad avvertire
Gli occhi di Sirius incontrarono quelli di Remus.
Le guance del mannaro si tinsero di rosso all’istante.
Il moro gli prese la mano tra le sue, se la portò alle
labbra e la baciò dolcemente.
“Beh, io vado ad importunare
Detto ciò sparì oltre la porta che si chiuse con
uno scatto
leggero.
Sirius provò ad alzarsi ma Remus lo spinse nuovamente
giù
così l’animagus si sedette appoggiandosi contro i
cuscini.
“Remus, devo parlarti!”
“No, Sirius ti prego!”
“Voglio parlarne!”
“Io no! E’….è stato un
errore!”
I lineamenti eleganti del moro divennero rigidi, i suoi
occhi fiamme argentee.
“E’ stato un errore? IO sono stato un errore? Uno
sbaglio?
Il tuo bacio? L’amore? Dimmelo Remus…Era un errore
quando…abbiamo fatto
l’amore?”
I suoi occhi erano pieni di lacrime di rabbia. Remus non
riuscì a trattenere le sue.
“Sirius dannazione! Io sono innamorato di te dal primo
momento che ti ho
visto! Ieri è stato il
giorno più bello della mia vita…è
stato stupendo ma…tu…hai una donna diversa
ogni notte. Come posso essere sicuro che la tua non sia soltanto una
cotta? Che
non spezzerai il mio cuore? Che non mi farai soffrire?”
Le sue urla riempirono l’infermeria.
Sirius lo attirò a se e lo abbracciò. Dolcemente.
Stettero così per ore, mentre le mani calde del moro lo
accarezzarono e la voce, rotta di tanto in tanto da singhiozzi,
continuava a
ripetere:
“Non è
soltanto una
cotta, Remus! Io ti amo! Tu…sei l’unica persona
che mi abbia mai capito in
tutta la mia vita! James, Peter…loro per me sono come
fratelli ma tu…tu sei
sempre stato molto di più! Io ti amo!”
Alla fine Remus credette alle sue parole.
***
La porta si apre piano.
È Harry, ma non da solo.
Remus saluta sorridente i suoi coinquilini.
“Remus è bello vederti! Ciao Sirius!”
Draco Malfoy sorride e si siede accanto al mannaro.
È
davvero simpatico se
lo si conosce, e da quando vive insieme a me ed Harry lo sto conoscendo
meglio.
Devo, però anche
ammettere, che è un po’ viziato…
Ma d'altronde è tuo
nipote.
Se tu fossi conscio
risponderesti che non sei viziato, diresti che è normale per
un uomo bello come
te, o come Draco, essere servito e riverito da tutti. E diresti che
anche io ed
Harry dovremmo approfittare un po’ del nostro fascino.
Harry si siede sul letto del suo padrino.
Racconta di una strega che ha trasfigurato il marito
infedele e l’amante babbana in due scimmie e li ha venduti ad
un circo.
Draco posa la mano sulla spalla di Remus. È preoccupato.
“Non dovresti essere qui. Stanotte c’è
luna piena, dovresti
essere a casa a riposarti.”
Il mago più grande sorride automaticamente.
È la quinta persona che glielo ricorda.
“Stai tranquillo, Draco! Fai già molto
preparandomi la
pozione ogni mese.”
“Oh, non è un problema. Sono sempre stato bravo in
pozioni,
era la materia in cui andavo meglio.”
“Solo perché c’era Piton come
insegnante.”
Aggiunge Harry. Nei suoi occhi brilla l’orgoglio Grifondoro.
“Invidioso Potter?”
“Assolutamente no!”
“Invece si! È normale, Harry, essere invidiosi:
sono un
Malfoy, un Black ed anche un dio del sesso modestamente. La mia
genialità nel
preparare pozioni non è altro che la ciliegina sulla
torta!”
Remus ride.
La prima risata da giorni.
Ora il lupo in lui comincia a svegliarsi.
Lo sente fremere sotto la pelle.
Si volta a guardare l’orologio sul comodino.
Le sette e dieci. Il sole tramonta.
Devo
lasciarti, amore
mio. devo andare a casa…mi accuccerò sotto la
scrivania dello studio e rimarrò
solo…senza il mio dolce Felpato accanto.
“Beh, ragazzi io vado! Vi lascio la cena pronta.”
Si alza dalla sedia e gli occhi di Sirius si posano su di
lui ancora una volta.
“Buonanotte Pad…ci vediamo
domani!”
Gli bacia dolcemente la guancia.
Ti giri a guardare la
finestra.
Sento le lacrime
pizzicarmi gli occhi.
Esco dalla stanza,
corro fino all’esterno dell’ospedale, piove e le
gocce sono piacevolmente
fredde sul viso.
Piango.
Non ce la faccio a
vederti così.
Ogni santo giorno è
una tortura.
I dottori dicono che
non c’è modo perché tu riabbia la tua
anima.
Io non ci credo!
Non posso crederci.
Non posso arrendermi.
Non VOGLIO arrendermi.
Tu sei la persona che
ho amato e che amo di più al mondo.
Troverò un modo per
farti tornare.
Devo trovarlo.
O morirò provandoci.
In ogni caso non mi
importa.
Io e te saremo di
nuovo insieme.
È una promessa,
Sirius!