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Autore: oceanodiviolini    24/07/2011    7 recensioni
Respiravo, finalmente.
Quello che era rimasto semmai era il desiderio di vendetta. I suoi rifiuti erano stati smaltiti, ma i miei sedici anni mi indicavano una via ben precisa.
Ero riuscito a vincere me stesso, non mi restava che stravincere contro di lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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James' POV


Solito siparietto delle ultime due ore del mercoledì pomeriggio. La sonnolenza post-pranzo dilagava fra i banchi e gli sguardi impastati di sonno dei miei compagni di Casa e dei Tassorosso non erano certamente concilianti per riuscire a seguire con successo la lezione. Ma poco importava.

E per la verità ancora meno del solito.

Però stranamente il mio compagno di banco era, per così dire, più concentrato del solito. E ovviamente non sulla lezione di Storia della Magia, bensì sembrava trovare estremamente interessante qualche cosa insita nella mia faccia, o forse direttamente la mia faccia.

O insomma, non so.

Sta di fatto che a un certo punto non potei farei a meno che dargli una boffa, sapete non è esattamente piacevole essere squadrati per una buona mezz'ora senza sapere la reale motivazione.

Lui ricambiò con estremo piacere e mi ritrovai nel giro di tre secondi una bella chiazza rossa sul petto. O almeno l'avrei trovata se mi fossi tolto seduta stante qualche strato di lana e cotone.

"Amico, oggi sei più suscettibile di una donnetta"

"Ha parlato! Hai la faccia di uno che ha appena fatto cilecca con la Winchester..."

"Beh, in realtà no. Con la Winchester è andata benissimo, se posso dirti"

Il professore cominciò a guardare verso la nostra direzione, ma subito distolse lo sguardo. Avremmo potuto inscenare un'antica danza maori e lui avrebbe continuato tranquillamente con la sua lezione.

"E allora?"

"Allora possiamo dire che in questo momento mi sento addosso un bel po' di senso di onnipotenza"

"Vorrai dire più del solito _ ghignò di rimando _ E ciò a cosa è dovuto, di grazia?"

Esitai prima di rispondere.

In fondo poteva essere un residuo delle mie trapassate smanie adolescenziali da sedicenne ignaro ma anche allora piuttosto figo.

Abbozzai una smorfia e comiciai a parlare con l'aria di uno che sta solo facendo congetture, nonostante fossi abbastanza convinto di ciò a cui avevo assistito.

"Allora hai presente... Evans..."

"Ramoso, ti prego. Ricominciamo? Credevo che la questione con quella suora impenitente fosse chiusa da un pezzo"

"Ma no, questa volta è diverso!"

"Devo ricordati di quando l'anno scorso sei tornato scodinzolando a pranzo perché ti aveva mandato a quel paese solo dopo cinque secondi invece dei soliti tre? Sei patetico. Patetico."

"Sai che sono cambiato"

"Lo vedo! E' bruttina, acerba, lentigginosa con una seconda scarsa ... se ci arriva e stai ancora blaterando discorsi che la riguardano"

"Ho capito durante l'estate che non è niente di che. Su questo siamo d'accordo"

"E allora la questione è chiusa!"

"Non capisci, Sirius. Stamattina l'ho trovata sola in Sala Grande mentre faceva colazione e non ha fatto che comportarsi per tutto il tempo in modo stranissimo. E non hai visto la sua faccia quando le ho detto cosa ho combinato ieri notte"

"Bravo il cervide! Vai a raccontare i tuoi atti goliardici come un moccioso che si vanta con i suoi amichetti di aver finito l'album di figurine delle cioccorane! Vuoi farla ingelosire? Spiattellarle tutta la tua lascivia a colazione non ti sarà d'aiuto"

"Il sesto anno finisce tra qualche mese e io non l'ho ancora umiliata come si deve per i suoi rifiuti pubblici di questi anni! Sai che devo farlo ... ne va della mia reputazione"

"La tua reputazione se perdi tempo con lei se ne andrà a puttane. Anzi, dovresti andarci anche tu ogni volta che parli di Evans. Non ti vuole. Non ti vorrà mai perchè teme di perdere la sua virtù prima dei quarant'anni."

"Per tua informazione oggi è rimasta ferma come una scema perchè era convinta che la stessi per baciare. Capisci? Non è scappata. Non mi ha tolto punti. Non mi ha fatturato. Niente di niente. Aspettava indifesa, forse un pò sorpresa si, ma assolutamente consenziente"

"Stavi facendo finta di baciarla? Ma sei impazzito?"

"E' successo per puro caso. Volevo un pò stuzzicarla ... era tutta sporca di marmellata, le ho solo posato un tovagliolo sulle labbra"

Ricordo bene come Sirius schioccò le labbra e assunse improvvisamente tutt'altro cipiglio.

"Sicuro di non aver bevuto? Una botta di sonno?"

"Assolutamente si"

"Allora potevi anche dirmelo prima. Questo cambia decisamente la questione vendetta"

"Lo credo anche io. E non sai che ..."

"Non so cosa?"

"James Potter ha sempre un asso nella manica. E in questo caso un fermaglio in tasca"





***



La storia del fermaglio era cominciata qualche settimana prima di questa amichevole discussione. E devo dire che inizialmente non mi sarei mai nemmeno sognato il potenziale di questo ritrovamento.

Succese per caso, come d'altronde quasi tutto ciò che di determinante può accadere nella vita di un mago.

La Sala Comune era abbastanza affollata ed io mi stavo rilassando sulla poltrona vicino al fuoco, niente poteva turbarmi.

Nemmeno la Evans che gironzolava con le sue amiche ignara del mio sguardo fisso.

Mi sentivo come un superstite da una tempesta marittima particolarmente violenta e con piacere notavo che la mia zattera non era andata distrutta.

Per cinque lunghi anni mi ero dedicato ad amministrare vividi viaggi mentali su quella ragazza dalle indiscutibili capacità pozionistiche ed adesso tutto mi sembrava così indiscutibilmente stupido!

Durante l'estate era sopraggiunto l'orgoglio a portarmi sulla retta via e a considerare il tutto con la giusta nozione di causa.

Potevo averne a milioni di ragazze, Merlino.

Non avevo ancora compiuto diciassette anni e finalmente mi sembrava di vestire sul serio i panni di un ragazzo della mia età, la bella vita con Sirius sarebbe cominciata subito dopo.

Non che non mi fossi divertito con qualcuna prima di allora, ma l'avevo fatto sempre e constantemente con l'idea che sarebbe andata centomila volte meglio se ci fosse stata la Evans al posto della donzella di turno.

Era un'ossessione o meglio, un'umiliazione continua.

Brillante con tutte, un emerito cretino con lei che con orgoglio si definiva Potter-immune.

Era stata dura, ma me l'ero tolta dalla testa, sarà stato Sirius con i suoi continui sfottò o il fatto che con l'avanzare dei mesi avessi sempre più presa con le altre.

Che cosa me ne facevo dei suoi continui rifiuti, se potevo godere di ben altri piaceri altrove?

Ragazze, ragazze, ragazze ogni sera.

Non si studiava quasi mai, le lezioni erano un continuo resoconto delle notti con la fortunata di turno. I pomeriggi dedicati ad inventare mille modi per mollarle senza troppi problemi.

Respiravo, finalmente.

Quello che era rimasto semmai era il desiderio di vendetta. I suoi rifiuti erano stati smaltiti, ma i miei sedici anni mi indicavano una via ben precisa.

Ero riuscito a vincere me stesso, non mi restava che stravincere contro di lei.





___________________





Cari ragazzi ( Miei potenziali lettori O.O )


Sono tornata e sono MATURATA ahahahha Parlo degli esami di Stato ovviamente. Sono fusa, sono impazzita, stavo per buttarmi dal balcone ma alla fine mi sono liberata.


Quindi perdonatami l'aggiornamento così tardivo, vi prometto che d'ora in poi tutto andrà per il meglio.


Capitoletto che mi serviva per introdurre bene il punto di vista Jamesiano della situazione, spero che abbiate gradito :)


Ovviamente, a presto.


Oceanodiviolini :)




   
 
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