-In tanti anni che
lavoro ad Hogwarts, non è mai successo
nulla del genere! Vi dovreste vergognare! è una cosa
inammissibile, che degli
insegnanti si comportino così! Siamo a metà
dell'anno scolastico e né la casa di
Serpeverde, né la casa di Grifondoro sono riuscite ad
accumulare punti! Ed è
assurdo che la causa di questo sia il vostro continuo farvi la guerra
come dei
bambini del primo anno!-
Un Ron Weasley e un
Draco Malfoy venivano
pesantemente sgridati dalla preside
di Hogwarts, la loro ex-professoressa di Trasfigurazione, Minerva
McGranitt.
-Ma…ma
Professoressa! Malfoy toglie punti immotivatamente
agli alunni della mia casa!
Provò
a spiegarle Ron
-Weasley! Quella non
è più la tua casa! Tu dovresti essere
imparziale! Per questo ho scelto la signorina Granger come responsabile
della
casa-
Hermione che stava
dietro di loro, insieme ad Harry e
Ginny, annuì
seria.
-Malfoy non
è affatto imparziale, anche se è il responsabile
della casa di Serpeverde!- cercò di controbattere di nuovo
-Parla per te
Weasley!- lo schernì lo biondo, sentendosi
tirato in causa
-Stia zitto signor
Malfoy!- lo zitti la McGranitt –La sua
condotta non è certo da meno! Vi avverto ora, e sappiate che
non lo farò mai
più, questa è l’ultima occasione che vi
do…la prossima cosa che non va come
deve, vi esonero dall’ incarico di insegnanti e vi rispedisco
a casa CON UN
SONORO CALCIO NEL SEDERE!!-
Tutti i presenti rimasero a bocca aperta. Era la prima volta che la loro vecchia professoressa usciva dai gangheri in quel modo…erano riusciti a farla davvero arrabbiare.
-Mi complimento con
voi due!- li rimproverò ulteriormente
Hermione, una volta usciti dall’ufficio della preside
-Oh Granger per
favore, non ti ci mettere anche tu, con la
solita aria da so-tutto-io- la stroncò Malfoy
-Ha ragione,
Hermione. Ne abbiamo avuto già abbastanza con
la ramanzina della vecchia…- concordò Ron
Uno scappellotto
arrivò dritto sul collo scoperto del rosso.
-Ahi! Ginny ma sei
matta!- esclamò furibondo verso la
sorella
-Tu porta rispetto,
razza di stupido! Vi comportate come due
ragazzini e pretendete anche di avere ragione!- lo ammonì la
sorella.
Harry se ne stava
dietro, ridendo sotto i baffi. Sembrava
quasi che nulla fosse cambiato.
-Propongo di
scendere in Sala Grande- disse
poi –Si
è fatta ora di cena-
Il resto del gruppo
annuì.
-Voi…voi
andate. Io non ho molta fame- fece invece Draco
-Dai Malfoy- lo
incitò Harry –Possiamo cercare di superare i
vecchi dissapori? Almeno per
quanto riguardo lo stare insieme a pranzo e a cena?-
-Cosa? Io stare
insieme a voi? No grazie, Potter. Preferisco
starmene per conto mio- rispose
infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni neri.
Arrivati nel salone,
Harry, Ron, Hermione e Ginny andarono
verso la Sala Grande, mentre lui scese solitario nei sotterranei.
Hermione fu
l’ultima ad entrare. Prima di chiudere la porta,
diede un’occhiata alle proprie spalle, giusto in tempo per
vedere Malfoy inghiottito
dalle ombre del corridoio che portava ai sotterranei.
-Vieni Hermione, il
banchetto sta iniziando- Ginny richiamò
la sua attenzione.
-Si eccomi- rispose,
chiudendo al porta.
-Oh mamma, ho
mangiato veramente troppo- Ron si reggeva la
pancia con le mani
-Se continui
così, dovrai rotolare per spostarti da una
parta all’altra- lo prese in giro Ginny, nascondendosi tra le
braccia di Harry
-Ah.ah. Non sei
divertente Ginevra- le rispose mettendo un
finto broncio.
Risero divertiti,
mentre passeggiavano spensierati nel
grande giardino.
-Fa freddo- disse
Hermione stringendosi nel mantello –Credo che
tornerò dentro-
-Ti accompagno- fece
Ron premuroso. Ogni scusa era buona per
cercare di stare solo con lei.
-Grazie- gli sorrise
timidamente la castana.
Amorevolmente il
rosso la strinse a sé, coprendola con il
suo mantello, e insieme tornarono al castello.
-Vorrei sapere,
quanto tempo dovrò aspettare per vederli
finalmente fidanzati!- sbottò spazientita Ginny.
Harry sorrise
guardandola e spettinandole i capelli con una
mano
-Quando tuo fratello
si deciderà e dire ad Hermione quello
che sente veramente per lei- le fece poi, fermandosi davanti a lei e
abbracciandola per la vita
-Ho paura che non lo
farà mai- rispose la rossa, poggiando
la fronte sul petto del ragazzo
-Io credo di
si…sarà costretto a farlo, se non vuole che
qualcun
altro gliela rubi da sotto il naso-
Ginny
alzò lo sguardo, con un’espressione interrogativa
dipinta sul volto.
-Malfoy,
Ginny…Malfoy- le spiegò Harry, accennando con la
testa in direzione del castello.
La piccola Weasley
lo seguì con lo sguardo.
Fu allora che
notò, non molto lontano, la figura snella di
un uomo, poggiata ad un albero, intento ad osservare i due che poco
prima si
erano separati dal gruppo per tornare al castello.
-Ma dai- gli disse
incredula
-Io invece credo
proprio di si- le fece lui annuendo con la
testa.
Finito anche questo
capitolo! Non è molto, lo so! Ma abbiate
pietà di me…ho il cervello che fa fatica a
lavorare! Fatemi sapere che ne
pensate! Accetto critiche, con relativo lancio di pomodori se
necessario!
Un grazie a tutti
quelli che hanno letto e in particolar
modo a quelli che hanno commentato e che seguono la mia storia! Ciao a
tutti!!!
-Val-