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Autore: xadhoom    28/07/2011    1 recensioni
Serie di drabbles incentrata prevalentemente, anche se non saranno escluse altre coppie in futuro, sul pairing ErikxCharles. Slash!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La straordinaria padronanza del proprio potere aveva consentito ad Erik di fermare tempestivamente i missili a loro rivolti.
Ciononostante Xavier continuava a provare una forte inquietudine, non riguardo ai poteri di Lensherr, quanto alla sue intenzioni.
A causa di quel dannato elmo il telepate non riusciva a cogliere i pensieri dell'amico, ma in una simile occasione i suoi poteri sarebbero stati superflui: Charles poteva facilmente intuire i propositi del signore del magnetismo.
“Erik...”
Un richiamo, una supplica, un appello...ma soprattutto il nome di colui che era divenuto la persona più importante della sua vita, una presenza di fondamentale necessità per il suo equilibrio psico-fisico.
Charles ne era certo: se il tedesco lo avesse lasciato, avrebbe portato via con sé una parte del telepate, poiché questi sentiva ormai di appartenere completamente all'altro, anima e corpo.
Per questo...non poteva permettergli di seguire i suoi istinti, per quanto in parte giustificata fosse la sua sete di vendetta.
“Erik, ti prego, non farlo...siamo uomini migliori, lo hai detto tu stesso...”
Non una parola fu pronunciata dall'interpellato. L'unico effetto che il discorso del castano ottenne fu di modificare la direzione dei missili, ora puntati contro coloro che li avevano lanciati “Ti prego, Erik, no! Non farlo!” lo scongiurò nuovamente, avvicinandoglisi, frenando il forte impulso di togliere quel maledetto elmo dal capo di Lensherr.
“Dimmi un solo motivo per cui non dovrei...” mormorò Magneto, non distogliendo per un attimo lo sguardo fisso sulle navi nemiche.
Xavier serrò le palpebre con forza,i pugni chiusi in una morsa ferrea.
Un sospiro affranto, il corpo scosso da tremori. Infine, la sentenza, pronunciata con tono deciso
“Aspetto un bambino”
Un silenzio sovrumano seguì quelle parole, prima che un rumore assordante squarciasse quell'irreale assenza di suono.
Lo sguardo di Erik era ancora concentrato sulla distesa azzurra di fronte alla sua persona, ora sgombra da quelle incombenti minacce che avevano fatto vivere istanti di puro terrore agli occupanti della spiaggia.
Lentamente il capo del potente mutante si voltò verso la figura accanto a sé, incrociando due pupille cerulee che lo fissavano con inquietudine mista ad apprensione.
In seguito si unì un tonfo, accompagnato dal nome di Erik urlato da un Charles terrorizzato. Erik Lensherr era svenuto.

“Questo è giocare sporco...”
Una risatina imbarazzata aleggiò nella stanza. Dopo aver servito l'ultima tazza di tè, il professor X si avvicinò alla cupa figura sprofondata sulla poltrona accanto alla finestra. Gli altri soggetti presenti nel salone avrebbero giurato di vedere una funerea nube circondare quella figura isolata dal resto del gruppo...
“Ti chiedo ancora scusa, amore...” mormorò con un sorriso Charles, sorriso che si spense non appena il tedesco si rifiutò di accogliere sulle proprie ginocchia il castano “tesoro...dai, Erik!, ti prego...amore! Non fare così!”
Gli altri ospiti del salotto si scambiarono occhiate divertite nell'osservare i disperati tentativi di Xavier nel catturare l'attenzione di Lensherr. Questi seguitava a negare all'amico ogni tipo di contatto fisico, mandando quest ultimo nella disperazione più totale.
“Charles, Charles...” scosse il capo Raven con gesto teatrale, lasciando trapelare nel tono della propria voce tutta l'ilarità che quel siparietto le stava suscitando “il tuo metodo per distogliere Erik dal suo tentativo di omicidio è stato eccellente, anche se decisamente eccessivo...”
“Concordo...” mormorò Alex, sgranocchiando nel frattempo un biscotto “sfido che Erik sia svenuto...Ho avuto maggiormente paura nell'osservare il colore che la sua pelle aveva assunto dopo l'annuncio del prof che nell'avere quei missili puntati sulla mia testa”
Al suo fianco Sean annuì, le labbra corrucciate in una smorfia apprensiva “Per un attimo ho creduto davvero che l'avessimo perso...”
La futura regina bianca, da poco giunta nella lussuosa casa e già perfettamente a suo agio nel sorseggiare un tè con coloro che fino a pochi giorni antecedenti erano stati suoi nemici, si lasciò sfuggire uno sbuffo “Certo che è anche colpa di Erik...credere veramente che il telepate potesse rimanere...come si potrebbe dire?...-incinto-?”
“Credo che Erik sia giustificato in questo...” accennò Hank, pensieroso “considerata la nostra condizione di mutanti, non mi stupirei se anche i soggetti maschili potessero portare in grembo degli embrioni...”
Le congetture dello scienziato furono interrotte, ad ogni modo, dalle suppliche di Charles, ancora intento a cercare di ottenere un minimo contatto con il signore del magnetismo
“Amore, ti prego!” mugolò con voce strozzata il castano, lasciando cadere ai propri fianchi le braccia che pochi secondi or sono stavano ancora cercando di circondare il collo dell'amato “non estraniarti da me...non potrei sopportarlo una seconda volta...”
Non era difficile comprendere quale fosse la prima volta a cui Xavier si riferiva: la perdita del legame telepatico con Erik si era rivelata traumatica per il mutante dagli occhi celesti...
Non percepire i suoi pensieri, il solo semplice e caldo contatto che sempre cercava per rassicurarsi della presenza dell'altro, avevano rappresentato quasi la morte stessa del tedesco per Charles. Una sensazione che aveva suscitato in lui un dolore persino maggiore del sentire la morte di Shaw nella propria testa.
Un gemito sorpreso sfuggì alle labbra del padrone di casa, quando questi si trovò brutalmente trascinato sul grembo dell'aitante mutante, morbide labbra poggiate sulla sua fronte
“Dannato lab-rat...Sempre deciso a stravolgere la mia esistenza...non lo sai che a chi dice le bugie cresce il naso?” e in seguito a quella questione morsicò il naso del soggetto in questione, facendo indietreggiare questi con un grido sorpreso.
Nonostante il dolore che provava (Lensherr era dotato di denti particolarmente aguzzi), il telepate si accoccolò maggiormente all'altro, sfregando il volto in quel petto muscoloso, un caldo e rasserenato sorriso impresso sul suo volto
“Perdonami...” mormorò, il timore completamente svanito dalla sua voce “è stata un'azione avventata, ma almeno è servita a farti rimanere con me...”
Il rosso teleporta roteò gli occhi, poggiando al contempo la testa sulle ginocchia di Riptide, le cui dita andarono subito ad accarezzare i neri capelli del compagno “E riecco i piccioncini...”
Angel si morse le labbra con atteggiamento pensoso “Riuscite ad immaginare come sarebbero i loro figli?”
“Considerati gli ipotetici genitori” mormorò Emma corrugando la fronte “non si otterrebbero altro che delle pesti sempre pronte a commettere guai come Erik e perennemente attratti da soggetti pericolosi sullo stampo di Xavier...”
Un brivido freddo corse lungo le schiene dei presenti.
Ma che meravigliose, ed esteticamente appaganti, pesti sarebbero, considerati i loro genitori! Dunque, è giunto il momento di salutare:

-fralara76: Si si, Charles ed Erik sono perfetti (d'altra parte sono interpretati da due signori attori, di fascino non indifferente, per giunta^_-). Grazie mille per le tue gentili parole
-yaya92: sigh, si, amarezza e rabbia, anche. Non mi sarei stupita di udire qualcuno nella sala urlare “E Baciatevi, cretini!” durante la scena finale^^. Lieta che la fic sia di tuo gusto^_-
-unapigna: miao, si, ho sempre immaginato Charles geloso, anche perché Erik sembra avvezzo ai corteggiamenti (vedere la sua pacata reazione di fronte a Raven). Sei stata gentilissima, spero gradirai anche questa drabble!

  
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