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Autore: ary_gg    31/07/2011    10 recensioni
Post lotta Klaus è un piccolo omaggio interamente Delena. Elena e i suoi sentimenti. La morte si sa ci mette di fronte a nuove consapevolezze.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                 Sweet Blood

 

Elena si sistemò i capelli da un lato sbuffando. Intanto si guardava allo specchio e cercava di sistemare quel maledetto vestito. Sbuffò di nuovo.
"Qualcuno è nervoso stasera." Disse Damon uscendo dal bagno abbottonandosi la camicia.
"Non sono nervosa per niente." Lo rimbeccò lei tirando il vestito giù, poi risistemandolo su, infine incrociò le braccia al petto e sbuffò di nuovo. "Al diavolo!"
Damon si avvicinò ammiccante e l'abbracciò da dietro guardandola attraverso il riflesso dello specchio.
"Prima di tutto smettila di sbuffare, secondo smetti di sgualcire il vestito perchè ti sta benissimo, terzo se vuoi saltare la festa sono perfettamente d'accordo con te." Disse, poi le si avvicinò all'orecchio. "Avrei in mente altri modi per passare la serata." Gli sussurrò malizioso. Elena si fece scappare finalmente un sorriso.
"E' il compleanno di Miranda, non possiamo saltarlo."
Damon si lamentò vistosamente e poi le baciò il collo.
"Smettila, non cambio idea." Disse sorridendo e sciogliendo l'abbraccio.
"Almeno ti sei rilassata." Gli fece notare lui.
"Vero, ma non ti illudere, non avrai niente stasera in cambio." Disse Elena scoccandogli uno sguardo di sfida.
Damon sbuffò. "Ancora?"
Elena gli si avvicinò sistemandogli la camicia e lo guardò seria. "Si, ancora."
Damon le prese le mani. "Ele, non lo farò è inutile che vai avanti, puoi tenermi...in astinenza quanto vuoi."
Elena gli fece una smorfia. "Bene, allora non ci saranno problemi, due, tre settimane, quattro, un paio di mesi, non ti arrenderai..." disse avvicinandosi di più a lui.
Damon alzò un sopraciglio e deglutì. "Non sono un problema per te, perchè dovrebbero esserlo per me?"
Elena sorrise maligna. "Perchè vampiri o umani, voi uomini siete tutti uguali, un pò di astinenza e soffrite come non mai." Poi gli mise le braccia al collo e lo baciò.
Damon ruppe il contatto poco dopo scrutandola. "Sai che so essere caparbio."
"Tu sei testardo, io sono caparbia." Gli rispose lei.
Damon alzò gli occhi al cielo e si allontanò. "Andiamo, siamo già in ritardo."

Elena durante la serata provocò il fidanzato in tutti i modi possibili. Appena erano soli o un pò distanti dagli altri, faceva la provocante o lo baciava in modo decisamente poco innocente. Damon rischiava letteralmente di impazzire. Non facevano l'amore da due settimane e lui sembrava essere l'unico a risentire di quella situazione. A lei sembrava non pesare affatto. Io sono il testardo, perchè lei cos'è? Damon iniziò a bare uno scotch dietro l'altro. Elena gli si avvicinò. "Ehi, non bere così tanto...qualcosa non va?" Disse lei innocente. Damon le riservò un sorriso freddo. "Assolutamente no."
Elena rise e si allontanò dopo avergli lasciato un bacio sulle labbra alcoliche.
Tornati a casa lei si adagiò sul letto strisciando accanto a lui.
"Buonanotte" disse lui secco girandosi dall'altra parte e spegnendo la luce.
Elena lo guardò seccata. "Damon!"
"Che c'è?" Disse lui incurante.
Lei riaccese la luce e si mise a sedere imbronciata. "Avanti smettiamola."
"Quando vuoi dolcezza." Disse lui sedendosi appoggiando la schiena alla spalliera del letto.
Elena lo guardò irritata. "Davvero sei irritante! Se te l'ho chiesto un motivo ci sarà."
"Non mi importa." Disse lui risoluto.
Elena sbuffò e si sedette su di lui baciandolo avidamente. Damon la prese per i fianchi e l'avvicinò ancora di più, poi insinuò le mani sotto il top sfiorandogli il seno. Elena gemette rumorosamente. Damon ghignò. Mi sa che la situazione non pesa solo a me. Pensò. Decise di approfittarne. Le tolse rapidamente il top e cominciò a stuzzicarle il seno. Elena infilò le mani tra i suoi capelli mordendosi il labbro inferiore per non emettere nessun suono. Doveva essere forte e staccarsi. Era un piano perfetto, doveva solo staccarsi e resistere. Facile a dirsi...difficile è attenersi al piano, quando il tuo ragazzo è un vampiro estremamente sexy anche quando dorme e che è in grado di farti andare fuori di testa con una semplice carezza. Rapidamente Elena si ritrovò distesa sul letto con Damon, sopra di lei, che la viziava con baci bollenti ovunque. Elena cercò di protestare per allontanarlo, ma ogni suono che usciva dalla sua bocca somigliava sempre più ad un gemito di piacere che ad un lamento. Decisamente due settimane erano troppe. Elena pensò che se per lei quelle settimane erano state un incubo, figurarsi per lui. Cercò di sfruttare la cosa, non opponendosi a lui, ma assecondandolo. Così iniziò a far scorrere lentamente le mani lungo il petto, fino ad arrivare alla base dei boxer. Damon gemette, le bloccò la mano e lei non riuscì a trattenere un sorriso. "Non ridere...piuttosto arrenditi." Gli soffiò lui.
"Non ci penso proprio." Disse lei allacciando le gambe alla vita di lui e avvicinando i loro bacini.
Damon socchiuse gli occhi. "Elena non...torturarmi così... potrei fartela pagare cara." Disse con voce roca.
"Mmm a me pare che l'unico a cedere qui sia tu." Disse lei vittoriosa.
Damon sospirò e cercò di riprendere il controllo iniziando a passare lentamente le sue mani sul corpo di Elena indugiando di più in quelle più sensibili. Elena deglutì a vuoto chiudendo gli occhi. "Damon..." disse con voce rotta.
"Hai iniziato tu..." Gli rispose lui avvicinandosi al suo orecchio.
"Ti prego..."
"No."
Elena aprì gli occhi e lo guardò. Aveva troppa voglia di lui, ma voleva fare quel passo a tutti i costi.
"Non guardarmi così." Disse lui.
"Perchè non capisci?"
Damon sospirò allontanando le sue mani da lei e si mise a sedere sul letto. Elena rimase sdraiata supina e sbuffò.
"No, non capisco Elena, davvero...aiutami tu perchè io non...non vedo il motivo per fare una cosa del genere."
Elena si mise a sedere di fronte a lui coprendosi con il lenzuolo ormai sgualcito.
"Damon..." disse incerta. "Io...io vorrei solo...solo poterti amare ed essere amata."
Damon la guardò stranito. "Bè è quello che sto facendo...io ti amo Elena, in ogni cosa che faccio...o che non facciamo più."
Elena sorrise alla battuta. "Vedi? E' proprio questo...tu mi ami, ma mi stai amando a modo mio. Vorrei che potessi amarmi anche a modo tuo."  Disse avvicinandosi, poi gli prese il viso tra le sue piccole mani e incatenò i suoi occhi scuri ai meravigliosi occhi azzurri di lui.
"Potrei farti del male." Stava cedendo.
"Non lo farai" disse lei sicura guardandolo negli occhi. "Se lo farai lo saprai." Disse poi lei vedendo lui sempre meno convinto.
"Non me ne accorgerò..." disse lui serio.
Elena non aveva intenzione di cedere. "Damon io mi fido di te e voglio farlo."  Disse risoluta.
"Sai che non è necessario."  Disse lui fissandola e accarezzandole il viso. "E' una cosa in più, pericolosa e senza  senso."
Elena gli si avvicinò e lo baciò dolcemente."Non è pericolosa perchè non mi faresti mai del male...e non dire che potresti, perchè non è così, ed ha senso! Ha senso per noi, ha senso per te e ha senso anche per me. Voglio essere tua anche così."  Damon la osservò attentamente era davvero decisa. Non era più la ragazza che aveva conosciuto un pomeriggio a casa Salvatore spaventandola a morte. Non era più la ragazza di diciotto anni che si era presentata a casa sua terrorizzata dai suoi  stessi  sentimenti, che aveva paura di cambiare, di andare avanti e di amarlo. Non era più la ragazza con cui quello stesso pomeriggio aveva fatto l'amore dopo tanto tempo. Erano passati tre anni, uno lontano da lei, due insieme liberi di amarsi come meglio credevano. Ormai era una donna forte e decisa, sapeva quello che voleva ed era pronta a prenderselo, senza mille dubbi o mille elucubrazioni. Paradossalmente lei era diventata tanto istintiva quanto Damon era diventato razionale e riflessivo. Spesso lei lo prendeva in giro. Nei momenti in cui lei si lasciava più andare lui diventava serio e posato. Lui gli rispondeva dicendo che l'equilibrio doveva mantenersi tale, poi però in poco tempo le cose tornavano normali lei razionale e lui passionale. QQqdcQuesto era uno di quei momenti in cui lei sembrava più istintiva di lui. Due settimane prima gli aveva chiesto di morderla mentre facevano l'amore, ovviamente Damon l'aveva ignorata  bellamente e si spaventò non poco non appena lei glielo richiese dopo. Passarono la notte a discutere. Damon da una parte le elencava spavaldo tutte le cose poco felici che poteva portare quella scelta, prima fra tutte il suo dissanguamento se non si fosse controllato, lei dall'altra testarda continuava imperterrita a mantenere salda la sua posizione. Da lì l'astinenza dal rapporto fisico. Elena era ferma sulla sua posizione, affermando che lo avrebbe tenuto in astinenza fin quando non si fosse deciso a fare ciò che le aveva chiesto. In realtà voleva solo capisse perchè per lei era così importante. Tre anni prima non le sarebbe mai venuta in mente una cosa del genere, ma le cose erano cambiate, lei era cambiata e voleva donargli se stessa. Se per un essere umano, il donarsi fisicamente significava fare un certo passo in avanti nella relazione, Elena era certa che per un vampiro lo scambio di sangue fosse l'equivalente.
Damon l'attirò vicino a sè  scrutandola e poi la baciò accarezzandole la schiena. "Giura che farai qualsiasi cosa se ti farò del male."  Disse staccandosi e appoggiando la fronte contro la sua .Elena gli sorrise e cercò nuovamente le sue labbra. Lui si ritrasse. "Qualunque, Elena..." disse risoluto. Lei lo guardò negli occhi seria. "Qualunque." Ripeté lei in segno d'assenso. "Te lo prometto."
Damon si sentì più rincuorato da quella promessa e finalmente tornò a baciarla e a continuare da dove si erano fermati. Lentamente tornarono a cercarsi, ad assaporarsi, a torturasi piacevolmente. Elena era al limite e voleva finalmente sentirlo dentro di sè, così come sempre lo cercò e lui non tardò a capire. Entrò dolcemente dentro di lei iniziandosi a muovere lentamente. La ragazza accompagnava i suoi movimenti gemendo di piacere. Damon le accarezzò il viso e poi le baciò delicatamente il collo quasi a cercare nuovamente il suo permesso. Elena reclinò la testa per dargli più spazio. Era agitata, era un pò come quando fai l'amore per la prima volta, ti senti pronto, ma inevitabilmente poi diventi teso ed agitato.
"Rilassati amore mio o ti farò del male." Gli sussurrò lui muovendosi un pò più forte per distrarla. La ragazza ansimò infilando la mano tra i suoi capelli corvini. Poi respirò a fondo lasciandosi andare. Damon si preparò e passò due dita sul suo collo, poi avvicinò le labbra ad un punto, le posò lasciandoci un bacio e infine affondò delicatamente i canini assaporando lentamente il suo sangue .Elena si sentì attraversare da una scossa. Sentì la puntura, ma cercò di rilassarsi il più possibile, Damon in tutte quelle discussioni le aveva sempre detto che, se ci si oppone anche senza volerlo, la cosa diventa un incubo, mentre se ci si da consenzienti lui sapeva come rendere la cosa piacevole. Elena respirò a fondo e si lasciò trasportare da quel calore che sentiva passare da lei a lui, sentiva la sua vita nutrire quella di lui, sentiva la sua anima unirsi alla sua. Era una sensazione strana era come se fosse cullata dal vento fresco del tramonto in pieno Luglio, come se la stesse deliziando di baci e carezze, non sentiva più niente, era totalmente rilassata e in preda al piacere che gli procurava lui, incentivato da quello fisico dovuto al fatto che lui continuava a muoversi dentro di lei. Sapeva controllarsi perfettamente. In quel momento Elena lo capì davvero. Capì che Damon non aveva paura di non sapersi controllare, aveva solo paura che lei si spaventasse e che rendesse la cosa dolorosa, incrinando così il loro equilibrio. Lui non voleva mostrargli troppo quella parte di sè, l'umanità che era in lui si era sempre rifiutata di accettare il vampiro che era diventato, non voleva farle convivere. Così precedentemente aveva deciso di sopprimere la parte umana, ora con lei stava sopprimendo il mostro che era in lui. Elena voleva fargli capire che le cose, le sue due nature, potevano convivere e non doveva nascondere la sua natura da vampiro nel timore di spaventarla, per questo era stata così ferma nella sua decisione.
Damon si staccò lentamente e passò la lingua sulle due punture eliminando il sangue residuo. Elena continuava ad assecondare i suoi movimenti, finché finalmente entrambi raggiunsero il loro piacere. Il vampiro la baciò dolcemente e appoggiò la sua fronte a quella della ragazza. Elena aveva ancora gli occhi socchiusi e il fiato corto, poi accennò ad un sorriso segno che stesse bene. Poi aprì gli occhi e si avvicinò di nuovo alle sue labbra. Poi gli passò l'indice vicino all'angolo della bocca ancora sporco di sangue. "Damon..." sospirò lei. Lui portò il polso alla bocca e si morse e con l'altra mano le accarezzò il viso. Lei gli prese il polso e lo portò alla bocca bevendo il suo sangue dolcemente chiudendo gli occhi. Damon socchiuse i suoi sospirando, mentre i segni sul collo della ragazza sparivano velocemente. Elena non accennava a staccarsi e Damon sorrise appena."Ehi, basta così signorina." Gli disse allontanando il polso. Elena si lamentò appena, poi lo sentì sorridere, aprì gli occhi e si posò la mano sulla bocca imbarazzata. Damon scosse la testa sorridendo, la baciò, si stese su un fianco accanto a lei sorreggendosi su un gomito e la osservò rapito. Poi le accarezzò il viso, il collo, il braccio. Elena socchiuse gli occhi serena. "Era dolce, aveva il sapore del sangue, ma era dolce." Disse lei appena. Damon le si avvicinò ancora di più lasciandole piccoli baci sul viso. "Sono un predatore, tutto in me deve piacerti." Gli sussurrò lui. Elena fece una smorfia. "Allora devono aver sbagliato qualcosa con te!" Esclamò lei divertita. Damon l'attirò su di sè. "Ah è così eh?" Disse lui piccato. Elena si lasciò trascinare su di lui e rise.
"Mmh" annuì lei avvicinandosi e sfiorandogli le labbra. Damon si tirò indietro.
"Bugiarda." Disse lui.
Elena si morse il labbro inferiore e sorrise maliziosa. "Hai ragione..." sussurrò lei catturando le sue labbra e approfondendo il bacio. Poi si staccò e appoggiò la testa sul petto di lui lasciandogli un bacio. Damon le accarezzò i capelli. Entrambi si addormentarono felici e appagati.

 

SPAZIO PSEUDO-AUTRICE

Allora scusate il brutto ritardo...però essendo un extra spero perdonerete ahahah...allora va collocato prima del pezzettino finale dell'ultimo capitolo in cui Jenna e Rick partono per il loro viaggio...Miranda compie due anni, quindi diciamo che si colloca due anni dopo il ritorno di Damon e l'ufficializzazione della coppia. Io credo che lo scambio di sangue sia una cosa che debba essere affrontata...insomma diciamo che mi sono ispirata al libro...credo che sarebbe bello inserirla anche nel telefilm, ma alla fine di tutto...insomma se Elena sceglierà mai uno de due, credo che tutto il MONDO vampiresco debba essere preso in considerazione ecco...credo che sia d'obbligo...non può stare con un vampiro e restare umana o non arrivare almeno a una cosa del genere...bene io faccio i ringraziamenti finali...GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO SEGUITO, LETTO IN SILENZIO MA SOPRATTUTTO RECENSITO...GRAZIE GRAZIE GRAZIE...che dire...speriamo in una terza stagione tutta per noi...perche DELENA può davvero significare AMORE...per me lo è...basta crederci...io ci credo. Un bacio alla prossima Ari.

   
 
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