4. Cugino
All’interno della famiglia della Vecchia Regina, colui il cui animo era irrigidito dalla troppa sfiducia era anche colui che in maniera intransigente giudicava.
Shino Aburame era un semplice fuco inutile.
Eppure, c’era ancora qualcuno che si divertiva a stuzzicare quell’anima domata come un monello giocherellone nella speranza di avere una reazione violenta.
-Non è molto rispettoso da parte tua concederti simili atti...-
Gli occhi chiari del giovane uomo accanto a lui si posarono sulla sua persona – e un sorriso beffardo gli curvò le labbra, senza neanche avere la decenza di fingere di essersi dimenticato le buone maniere.
-Ho solamente espresso il mio più intimo pensiero, cugino…-
Shino guardò Rei in viso, severo.
-Non è educato sbadigliare quando qualcuno parla di cose così vitali!-
Il giovane sogghignò, allungando le braccia in alto. Ora la stanza era vuota: finita la riunione, gli Aburame si erano ritirati lentamente nelle proprie camere.
Shino aveva ricevuto l’ordine di mettere a posto, a quel punto Rei non aveva fatto altro che cogliere l’occasione al volo per restare un poco da solo con lui.
Rei era strano, tutti lo dicevano. Rei era un Fuco – nessuno aveva dubbi a riguardo – ma era un Fuco che sentiva la libertà pesargli sulle spalle. Per questo Shino non trovava sgradevole la sua compagnia: come un insetto, era attratto dal colore.
-Mi domando come abbia fatto tu a resistere così fermo tanto a lungo...-
-Sei pregato di usare un riguardo consono alla situazione...-
-Tra tante parole, non ne ho sentita neppure una rivolta a tua madre... Dimmi, come sta?-
Shino non gli rivolse alcuno sguardo, quella volta, ma prendendo i fogli ancora sparsi sul tavolo riordinò.
-Sopporta il dolore in silenzio...-
L'altro sogghignò, maligno, facendosi beffe di quel contegno che valeva l'orgoglio di un intero Clan.
-Come una vera Regina!-
Ancora silenzio, per qualche istante, poi Rei sorrise, rivolto al ragazzo.
-Sai, sono felice di essere qui... Mi eri davvero mancato...-
Lui non lo guardò ancora, troppo concentrato sui fogli.
-Non è divertente...-
Un fruscio, un corpo che si fa vicino - Rei contro l'orecchio.
-Non voleva esserlo...-