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Autore: Lovely Grace    31/07/2011    11 recensioni
Isabella Swan è una giovane giornalista, laureata a pieni voti alla NY university. Vive in un appartamento nella periferia di New York con la sua migliore amica Alice Brandon.
Per il compleanno di quest’ultima, i genitori della ragazza le regalano una piccola vacanza di un week-end a Las Vegas.
Alice riesce a convincere Bella a partire, seppur non sia entusiasta.
Ma cosa succederà quando, il giorno dopo la festa di compleanno, Isabella di sveglierà con una fede all'anulare sinistro?
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 1

Bella Pov

Seduta su un comodo sedile di prima classe, occhi chiusi e mente occupata dal mio I-Pod, fulmino Alice con le mie occhiate assassine.
< Ah, se le occhiate potessero uccidere…> Cantilena lei, La Vipera.
Sì, perché in questo momento non ho la minima intenzione di essere gentile. Né con lei né con il resto del mondo.
Las Vegas.
Las.
Vegas.
Dio, come cacchio ho potuto farmi incastrare così?
Ancora una volta mi maledico mentalmente. O forse borbotto qualcosa tra me e me perché vedo la grassa signora davanti a me voltarsi e lanciarmi un’occhiataccia di rimprovero.
Senza troppi indugi alzo il mio dito medio, fregandomene della possibilità che le possa prendere un infarto.
So che dovrei mostrarmi felice per Alice, per il suo compleanno, ma cacchio, sono stata incastrata! Dalla mia migliore amica!
E so già che in questa mini-vacanza non accadrà niente di buono.
O forse sono solo io. Sono partita con il piede sbagliato, lo ammetto, ma sono una terribile testarda e continuerò a tenere il muso fino a stasera.
Anzi, facciamo che ci dormo su e domattina sono di nuovo di buon umore.
Alice, accanto a me, continua a sfogliare la sua rivista di moda, un sorrisetto compiaciuto e divertito sul volto, che mi fa ribollire il sangue dentro.
Mi conosce, sa che in poche ore tutto mi passerà, e probabilmente starà già pensando a come torturarmi.
Prima di partire ha detto le parole famose: trucco, vestiti sexy, alcool, divertimento.
Il campanello di allarme nella mia testa ricomincia a suonare, e la voglia di buttarmi giù da quell’aereo è tanta…
In quel momento si accende la spia della cintura di sicurezza, e la voce di una donna esce dall’altoparlante, catturando la mia attenzione nonostante l’I-Pod.
Fantastico, perfino le turbolenze.
Pochi secondi e l’aereo inizia a saltellare.
Mentre allaccio la mia cintura e mi ancoro con le mani al sedile davanti, fulmino di nuovo Alice.
< Se morirò a causa tua non la passerai liscia, ti perseguiterò per il resto dell’eternità. Dovessi andare all’inferno!>  Sibilo, furiosa e  terrorizzata.
Non ho mai amato volare, lo faccio solo quando ce n’è bisogno e se posso, prendo treni o pullman.
E sentire l’aereo saltellare su e giù mi fa venire una certa ansia.
Alice alza teatralmente gli occhi al cielo, voltando la pagina della rivista. < La solita melodrammatica. Rilassati! Andrà tutto bene, vedrai>.
Non capisco come possa rimanere così calma di fronte ad una situazione del genere!
Dio, ti prego, se esisti, non far cadere questo aereo, ti prego!
La vecchietta davanti a me si volta seccata, guardando le mie mani strette alla testata del suo sedile.
< Mi scusi, potrebbe tenersi a qualcos’altro?> Ringhia sforzandosi di essere gentile.
< Senta vecchia befana, non sono dell’umore giusto oggi. Non so come faccia lei a restare così calma, ma in questo momento sto avendo un attacco di panico e a meno che non voglia sentirmi gridare, si volti e mi lasci strizzare il suo cazzo di sedile> Rispondo tono su tono, compiacendomi della sua faccia attonita.
La vecchia strega si gira, borbottando qualcosa di simile a un “i ragazzi d’oggi”.
Sospiro soddisfatta continuando a tenermi al suo sedile, aumentando leggermente la pressione delle mie mani su di esso.
Ho già detto che questa vacanza non porterà niente di buono?

***********************


 
Quando cinque ore e mezza dopo atterriamo, quasi mi inginocchio a baciare la pista.
Velocemente, riprendiamo i nostri bagagli e prendiamo un taxi.
Durante il tragitto io ed Alice non parliamo. Forse sto iniziando a far arrabbiare anche lei…
Quando il taxi si ferma, alzo lo sguardo, restando completamente attonita e vedo Alice trattenere il respiro e sgranare gli occhi.
< A…Alice, sei sicura che sia questo?> Domando senza voce.
Annuisce, incapace di rispondere.
Ancora disorientate, scendiamo dal taxi recuperando le due valigie.
< Oh mio Dio Bella, hai mai visto qualcosa del genere?> Squittisce Alice, gettandomi le braccia al collo.
Sicuramente dovrei fare ancora l’offesa, ma prima ancora che possa ricordarmene, sto abbracciando Alice, ridendo. < Sarà meglio che anche dentro sia altrettanto lussuoso> Bisbiglio facendola ridere.
Lascio che Alice si occupi di prendere la chiave della camera, e mi guardo intorno.
Dio, dentro sembra quasi meglio che fuori.
In quel momento, la mia attenzione viene catturata da tre ragazzi, più o meno della nostra età, vestiti in modo elegante, con un enorme sorriso stampato sul volto.
Uno è alto, robusto, i capelli neri corvini, la pelle piuttosto chiara, come gli altri due ragazzi, i denti scintillanti che brillano di luce propria.
L’altro, il più basso dei tre, ha ricci color miele, gli occhi castano scuro, le labbra leggermente asimmetriche che, sorridendo, accentuano questo particolare.
Ma i miei occhi si posano sul terzo ragazzo, e per un attimo trattengo il fiato.
è molto alto, forse quasi più di quello robusto, ma piuttosto longilineo .
Ha una cascata di scompigliati riccioli castani, troppo corti per volteggiare per ogni dove e ciglia tanto lunghe e folte che quei suoi verdissimi occhi, che farebbero invidia a due smeraldi grezzi, sembrano ammiccare maliziosi ogni volta che sbatte le palpebre.
Indossa un paio di jeans chiari ed una camicia a righe, leggermente sbottonata sul petto, per far intravedere i muscoli. E cavolo che muscoli, mi ritrovo a pensare.
Probabilmente lo sto fissando da troppo perché improvvisamente alza lo sguardo, perlustra velocemente la sala, e i suoi occhi si posano nei miei, fermandosi lì.
E quasi trattengo il fiato quando i nostri occhi si intrecciano, come leggendosi dentro a vicenda.
Imbarazzata, distolgo immediatamente lo sguardo, andando incontro ad Alice che mi mostra orgogliosa la chiave, come se fosse un trofeo.
Ancora un po’ disorientata da tutto ciò, mi lascio trascinare in ascensore, ad uno dei piani più alti.
< Abbiamo una delle suite più lussuose dell’albergo!> Trilla Alice mentre cammiamo nel corridoio.
Mi fermo davanti ad una finestra, ed osservo Las Vegas sotto di noi, milioni di luci psichedeliche vengono proiettate qua e la, tanto che quasi non si vedono le stelle.
< Bella, allora? Entra!> Grida Alice, catturando la mia attenzione.
Titubante, entro nella stanza, chiudendomi la porta alle spalle.
E, ancora una volta, rimango a bocca aperta: quella che definiscono suite, in realtà, è una piccola villa dentro un’albergo.
Non ho mai visto così tanto lusso in vita mia: tappezzeria rossa bordeaux, rifiniture in oro, due televisioni a schermo piatto, servizi di porcellana mai usati chiusi dentro una vetrinetta, assieme a bottiglie di alcolici con forme differenti, nomi sconosciuti che mettono acquolina in bocca solo a vederli.
E questo è soltanto il salottino.
Continuo la mia esplorazione, trovandomi nella camera: una stanza enorme, con affreschi pittoreschi sui muri, molto romantici, ed un’enorme letto al centro.
Ma la cosa che più di tutte mi fa rimanere a bocca aperta, è ciò che il letto fa: gira su se stesso, come nei film.
< Ho le traveggole?> Domando ad Alice, impietrita accanto a me.
< Stavo per farti la stessa domanda> Risponde avvicinandosi cautamente al letto, come se potesse inghiottirla da un momento all’altro.
< C’è solo un modo per saperlo> E così dicendo si butta su di esso, iniziando a gridare come una bambina al luna park.
< Oh mio Dio Bella, gira veramente! Vieni a provarlo!> Grida euforica, saltando su quel povero letto.
< Vomiterò questa notte, già lo so> Borbotto salendo su di esso.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare da quella dolce rotazione.
In fondo non è così male, penso quando sento che sto per assopirmi.
< Tra un’ora ci aspettano nel ristorante italiano di sotto per cena> Dice entusiasta Alice, iniziando subito ad aprire la sua valigia.
< Ok, faccio la doccia e sono pronta> Mi alzo, raccogliendo le mie cose dalla valigia ed andando in bagno.
E non appena metto piede dentro, quasi mi gira la testa da tutto quel lusso: un’enorme vasca idromassaggio in pietra, rialzata di qualche metro dal pavimento, fa bella mostra di sé al centro del bagno.
E quasi non vedo la doccia, anche quella con idromassaggio, il lavandino e l’enorme ripiano di marmo sotto lo specchio luccicante.
Senza indugiare oltre, mi spoglio ed entro nella vasca, gettando dentro i petali di rosa che trovo in un piccolo cestino di vimini.
E, mentre sono immersa, apro gli occhi e mi godo la spettacolare vista che mi si presenta davanti: Las Vegas Baby.



Note dell’autrice

Salve a tutte! Le recensioni allo scorso capitolo non sono state molte, ma in compenso i seguiti e i preferiti continuavano ad aumentare, per cui ho deciso di postare anche il primo capitolo. Ditemi sinceramente cosa ne pensate della storia e se volete che continui.
Ripeto, la storia è comica, niente drammaticità, e la scrivo per passatempo, per divertirmi.
Per cui, se volete che la continui, mi impegnerò si a postare con regolarità (1 capitolo a settimana), ma non trascurerò le altre storie per questa.
Questo non vuol dire che ritarderò sempre, ma che al primo posto ci sono le altre mie due FF, anche se presto ce ne sarà solo un’altra in corso, a parte questa.
Questo è una specie di test per me: voglio mettermi alla prova e vedere se riesco a scrivere anche qualcosa di comico.
Ok, tornando al capitolo, che ve ne pare?
L’hotel esiste davvero, è il The Venetian Resort-Hotel-Casino, date un’occhiata qui perché ne vale davvero la pena. Io sono quasi morta mentre leggevo xD
I primi capitoli saranno un po’ noiosi perché sono per lo più di presentazione e passagio. La parte divertente arriverà, ve lo assicuro ;)
Nel prossimo capitolo ci sarà un Pov Edward, e capiremo cosa ci fa qui. Nel frattempo, avete capito chi è con lui?
Ok, mi dileguo.
Fatemi sapere.
Un bacio, Chiara. 
   
 
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