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Autore: LuxHP    02/08/2011    3 recensioni
Siamo nel bel mezzo del settimo libro,Hermione si trova a Malfoy Manor,insieme ad Harry e Ron,e Bellatrix la sta torturando atrocemente. Sta per infliggerle il colpo di grazia quando...Draco interviene. Una storia complessa,non priva di colpi di scena,basata sulla mia coppia preferita : Draco ed Hermione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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fanf2 Ok questo è il secondo capitolo della mia ff , ancora non bene definita ! Sper che comunque vi piaccia ,mi ci sono messa d'impegno ! Un bacione,Lux.



Draco Malfoy si fermò davanti al caminetto,posto al centro della grande sala,e posò i suoi occhi gelidi sulla zia. Aveva i pugni serrati,il fiato corto,ed una certa agitazione lo attanagliava,ma non ne diede certo mostra. Suo padre,nonostante tutto,era stato un buon insegnante. Prima di parlare,trasse un profondo sospiro. 
"Zia,so quanto poco ami interruzioni di questo genere ma.."
" Precisamente, io DETESTO intrusioni di questo genere,Draco" . Il ragazzo trattenne il respiro. "Ma nonostante ciò,poco male. La Mezzosangue attenderà ancora"  e dicendo così rivolse uno sguardo sprezzante ad Hermione,ancora raggomitolata a terra. Lesse il terrore sul suo volto,e sorrise beffarda ; poi,tornò con la sua attenzione a Draco. Gli fece cenno di parlare con un gesto secco della mano,ed il ragazzo non tardò. 
"Bellatrix...zia..." si corresse "Sai bene quanto io sia ancora profondamente pentito per la mia imperdonabile mancanza dell'anno scorso. Avrei dovuto far fuori il vecchio,ma " abbassò la testa,e un ciuffo di capelli biondi gli ricadde sul viso pallido. " Ma come sai ho fallito".
"Il Signore Oscuro ti ha perdonato,ne dubiti forse Draco? Dopo un anno?" 
Il biondo scosse il capo . " No,no non ne dubito,per questo vorrei..rimediare." 
Bellatrix contrasse la bocca sottile in una smorfia. Non dava segno di aver  compreso le intenzioni del nipote. 
"Lascia che finisca io la Granger"  ghignò "lascia che la uccida io " .
Seguì un silenzio pesante.  Hermione iniziò a piangere silenziosamente,stringendo ancora di più le braccia al petto,mordendosi il labbro per non cedere ai singhiozzi. La Mangiamorte,dal canto suo,fissava stupita il piccolo Malfoy, un misto di sgomento,orgoglio e divertimento ad accenderle lo sguardo. 
Passrono altri interminabili minuti.
Hermione pregava che la strega rifiutasse,che cacciasse Draco,che gli ridesse in faccia. Se morire per mano di Bellatrix sarebbe stato poco onorevole,essere uccisa da Draco,quello sciocco,borioso,vigliacco di un furetto,lo sarebbe stato venti volte di più. E pensare che per un attimo aveva creduto che il compagno di scuola fosse venuto in suo aiuto ! Rise perfino tra sè di quel pensiero assurdo. Ed in effetti,era paradossale : Malfoy,il suo acerrimo nemico,il Serpeverde più Serpeverde mai esistito,salvare lei? Una Sanguesporco?  Decisamente ridicolo. Si diede della stupida,dov'era finita la sua risaputa intelligenza? 
Una voce tagliente interruppe il filo del suo ragionamento silenzioso. 
" E sia " proruppe la strega,poi sorrise maliziosamente al ragazzo,facendogli l'occhiolino. " Divertiti,Draco. Non capita tutti i giorni di ritrovarsi un'occasione così succulenta,servita proprio su un piatto d'argento. " 
Il Serpeverde annuì,apparentemente soddisfatto. Aspettò con calma  che la zia riponesse la bacchetta nel mantello,la osservò deridere un'ultima volta la giovane,infine ruotare su sè stessa e smaterializzarsi chissà dove.
'E' fatta' si disse ragazzo,e sorrise lievemente; dopodichè,si chinò su di Hermione,incurante dei suoi lamenti,e la strattonò violentemente per un braccio.
"Avanti Granger,in piedi,non crederai che io abbia tempo da perdere " . Ma siccome la Grifondoro non dava segno di volersi alzare,anzi,aveva preso a tremare convulsamente,fu costretto ad inginocchiarsi di fronte a lei,e,sollevatole il mento con un dito,le sussurrò :
"Suvvia,sciocca,hai davvero pensato che io ti volessi uccidere?"  Le labbra si incresparono in un sorriso appena accennato,e la sua voce prese un tono stranamente dolce "Andiamo,Mezzosangue,andiamocene da qui,prima che torni mia zia" .
Hermione strabuzzò gli occhi,ancora gonfi di pianto,e fece per tirarsi su dal pavimento. Malfoy gli tese una mano,che quella afferrò prontamente,ritrovandosi in piedi. Le girava la testa,la ferita sul braccio bruciava terribilmente,ed era estremamente confusa. Perché Il Principe delle Serpi la stava salvando? Forse  stava bluffando,e la avrebbe consegnata a Voldemort. Ma qualcosa nello sguardo del giovane le diceva che si poteva fidare. Decise di seguire l'istinto,una volta tanto,e lasciare da parte la ragione; d'altronde,quali altre alternative aveva?
Seguì quello che fino a poco prima aveva creduto essere il suo acerrimo nemico per svariate rampe di scale,fino ad arrivare alla cucina,che si trovava nel piano più basso della Villa. La stanza era sfarzosa,come il resto della casa : un tavolino in marmo grigio spiccava al centro,circondato da una serie di sgabelli di mogano,ed un lampadario bianco emanava una luce argentea per tutto lo spazio circostante. Alcuni elfi erano impegnati a stagliuzzare verdure,altri,insaponati fino ai gomiti,erano addetti al lavaggio piatti.
Draco si diresse senza indugio verso una teiera,appoggiata in alto su di uno scaffale. La afferrò,e la esaminò con cura; poi,annuì fra sè.
"Cos'è quella Malfoy?" domandò Hermione.
"Questa..questa è una passaporta".
" Una passaporta? E per dove,di grazia?" D'improvviso si ricordò di Harry  e Ron: anche loro erano imprigionati a Malfoy Manor,doveva aiutarli !
"Lo scoprirai presto,frena la tua curiosità,Mezzosangue"
"Ma..ma Ron,ed Harry..io..io non posso"
"Dannazione,stupida Grifondoro! Sul serio ti preoccupi per loro? Se la caveranno,staranno meglio di me e di te messi insieme. Ora finiscila di fare la martire,e per Merlino afferra questa cavolo di passaporta se vuoi salvarti la pelle!" urlò il ragazzo. Poi la guardò a lungo negli occhi , sembrava volerla incitare silenziosamente.
Hermione Granger  lo fissò,dapprima sorpresa,poi risentita,infine risoluta.
"Va bene,andiamo".
Posò una mano sul manico della teiera,e Malfoy sul cappuccio. Fu questione di secondi : la sontuosa cucina scomparve da sotto il  loro naso,ed i due ragazzi atterrarono rumorosamente su quelle che si sarebbero dette essere delle assi di legno. Assi di legno umide.
  
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