IL secondo libro
Sala comune dei Grifondoro, uno spiraglio di fredda luce entra dalla finestra, Harry e Ron aspettavano Hermione, bevendo una calda burrobirra.
“Ci sono due libri?” chiese Ron ad Harry, che gli rispose “da quello che ho capito ieri si, uno sulle conoscenze dei fondatori e uno sugli incantesimi. Il secondo è il nostro obbiettivo.”
“Ciao ragazzi” salutò Hermione “Ciao” risposero i due. “Allora, per documentarci meglio e per avere un idea su dove si possa nascondere il secondo libro… domani ci documenteremo nella sezione proibita. “Ah, no” rispose Harry “domani io ho il Quidditch…”. “Non c’è problema” rispose l’altra “ci andrò con Ron… inoltre, ci serve il mantello dell’invisibilità”. “Per quello non ti preoccupare, lo darò a Ron questa sera” rispose Harry.
“Beh, io vado da Hagrid, è da molto che non vado a salutarlo” annunciò Harry. Si mise il maglione e un ulteriore giacca, perché faceva molto freddo, ed era inverno. Arrivato a casa di Hagrid lo trovò a parlare con un suo vecchio amico, che aveva incontrato qualche anno prima, Aragog. “Ehm, Ciao Hagrid” salutò Harry, leggermente spaventato dalle dimensioni dell’amico di Hagrid, Aragog era cresciuto parecchio in quei 3/4 anni. “Ciao Harry” salutò vivacemente il gigante “ come stai, tutto bene a scuola?” domando ad Harry, “si, si” gli rispose. “scusa Harry, ma era da molto che non salutavo Aragog e poi, gli serviva carne per i suoi piccoli” poi parlò a bassa voce, vicino ad Harry “pensa che dice che voleva far mangiare due alunni, due o tre anni fa….”. Harry si ricordava tutto del suo secondo anno, e, per andarsene al più presto dall’abitazione di Hagrid, che conteneva l’animale che l’aveva quasi ucciso, terminò con un “si, ciao, ci vediamo dopo”.