Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Ang3l    05/08/2011    10 recensioni
-Tu, ti sei fatto passare per un prete!-
-Ehi- esclamò il biondino, sollevando un sopracciglio -Io non ho mai detto di esserlo. Sei tu, paperetta, che sei arrivato a quella conclusione-
-Tu... mi hai confessato! E... sei nudo!- sbottò.
E che cavolo!, quel tizio non aveva dei vestiti? Possibile che ogni volta che lo incontrava era in mutande?
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Sasuke sbuffò infastidito nel sonno, cercando di liberarsi con un calcio delle lenzuola. C’era qualcosa di insolito, come di troppo, che premeva sul suo stomaco e che gli dava sorprendentemente fastidio. Un qualcosa decisamente pensate e caldo, troppo caldo, tanto da dargli quasi la sensazione di soffocare.
Sbuffò ancora, borbottando frasi incomprensibili come –Ti… uccid… ooo… Lee…-, corrugando le sopracciglia e cercando di voltarsi dall’altra parte del letto.
E fu allora che qualcosa, al suo fianco, si mosse.
Spalancò di scatto gli occhi, ritrovandosi davanti, invece della solita parete bianca e vuota, uno strano cespuglio dorato. Sbatté, perplesso, le palpebre per svariati minuti, cercando di capire se era sveglio o se ancora sognava, finché una risatina alle sue spalle non lo riportò bruscamente alla realtà.
Scattò velocemente a sedere, voltandosi verso la porta. Ancora mezzo intontito, si ritrovò a fissare il suo amico, o meglio, compagno di classe Neji Hyuuga che sghignazzava divertito sull’uscio della stanza, un sopracciglio alzato e le braccia incrociate sul petto.
-Che diavolo…-
-Uchiha- salutò Neji, sorridendo –Ben svegliato. Mi stavo giusto chiedendo quand’è che avresti notato la mia presenza… Ma, infondo, sei in buona compagnia, vedo…-
-Ma di che stai parlando?- sbottò Sasuke, fulminandolo con un’occhiataccia. Da quando in qua, quello lì si permetteva di entrare in camera sua senza bussare?
Il cespuglio dorato si mosse ancora, attirando come una calamita la sua attenzione. Sbigottito, Sasuke osservò il tizio delle mutande che se ne stava placidamente disteso sul suo letto, ovviamente in mutande, con un sorriso ebete dipinto in faccia e col braccio –glielo avrebbe tagliato, fosse l’ultima cosa che faceva- avvolto attorno alla sua vita.
-Mmmh- fece Neji, sempre più divertito –Non sapevo ti piacessero i biondini, sai-
Sasuke preferì ignorarlo, come del resto faceva sempre anche a scuola, focalizzando la sua crescente ira su di un altro, insulso, essere umano. Colpì il biondo con un bel pugno in testa, guardandolo, poi, contorcersi come un bambino attorno al cuscino, mugugnando parole sconnesse. Alla fine, aprì un poco gli occhi, puntandoli su nulla in particolare e borbottando un –Per meee… doppia porzion…eee….-
-Tsk. Idiota- sibilò Sasuke, spintonandolo giù dal letto.
Come la sera prima, si sentì un terribile tonfo e l’inconfondibile rumore di una testa che sbatteva energicamente contro il pavimento, con enorme soddisfazione di Sasuke. Ma, a differenza della sera prima, il biondo scattò all’istante in piedi, con una mano premuta contro i capelli e gli occhi lampeggianti di furia.
-Tu!- urlò  –Ancora!-
Neji lo squadrò con interesse, curioso.
-Tu, piuttosto- lo corresse Sasuke, quasi indifferente –Ti avevo ordinato di startene sul pavimento. Ritieniti fortunato che non abbia usato quel coltello-
-Ti odio-
-La cosa è reciproca-
-Ehm- si intromise Neji, infilando le mani nelle tasche dei pantaloncini bianchi –Forse è meglio se ti aspetto in cucina, Uchiha… sai, non vorrei essere di troppo in questo ‘litigio amoroso’-
-Pff. Puoi anche buttarti dalla finestra, se preferisci- borbottò Sasuke, scendendo con grazia dal letto e avvicinandosi annoiato all’armadio.
Il biondino si voltò  sorpreso verso lo Hyuuga, illuminandosi –Sei un amico della paperetta?-
-Paperetta? Mh, interessante… Si, sono il suo miglior amico- precisò, facendo nascere un’espressione di puro disgusto sul volto di Sasuke –E tu sei…?-
Ci penso su per qualche secondo, fissandosi le dita dei piedi –Quello che lo ha confessato, diciamo. Oppure, quello che…-
-…sta per andarsene- terminò il moro, indicandogli la finestra –Sempre se non vuoi morire-
Il biondo sbuffò, roteando gli occhi –E’ sempre così noioso?-
-No- rispose Neji, scuotendo i lunghi e setosi capelli scuri –A volte anche peggio-
Ridendo, il ragazzo aprì la finestra , scavalcò facilmente il davanzale e saltò con un urletto sulla scala antincendio –Alla prossima- salutò, fischiettando allegramente. Ed era davvero bello, con quei capelli dorati che, illuminati dai capricciosi raggi di sole che si divertivano a rispecchiarsi in quella impossibile chioma arruffata, svolazzavano leggeri nell’aria, sospinti dal dolce soffio di un caldo venticello.
Neji Hyuuga rimase a guardarlo come incantato, finché Sasuke, passandogli accanto, non lo colpì accidentalmente con una gomitata.
-Allora- esordì –Mi vuoi dire, per cortesia, cosa diavolo sei venuto a fare qui?-
Neji scrollò le spalle, osservandolo mentre si infilava in una maglietta –Hinata si vede con le altre ragazze alla gelateria, oggi, e la Haruno mi ha chiesto di trascinare lì anche il tuo ‘meraviglioso culo’, testuali parole-
-Scordatelo- lo liquidò Sasuke, chinandosi per allacciare le Converse. Già aveva dovuto sopportare le insistenti e assolutamente-non-richieste attenzioni della Haruno e della Yamanaka per tutto l’anno scolastico e, di certo, non avrebbe prolungato la cosa anche nei mesi estivi. Per carità!
-Sarà soltanto per qualche ora-
-Scordatelo-
- Un’ora-
-Scordatelo-
-Peccato- concluse Neji, appollaiandosi sulla scrivania –Vorrà dire che passerò il tempo raccontando loro di un certo biondino…-
Sasuke gli lanciò, irritato, il cuscino –Fai quello che ti pare-
-…nudo nel tuo letto. Tutti abbracciati….-
-Ma per favore-
Il ragazzo sorrise, un sorriso quasi contorto, tirando fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e sventolandolo pigramente nell’aria –Ho le prove-
-Non oseresti-  Sasuke lo guardò in cagnesco. Ecco perché, per certi versi, lo Hyuuga gli piaceva: era astuto. Anche troppo.
-Oso eccome-
-Me la pagherai- sibilò Sasuke, dirigendosi a passi pensanti in cucina. Aveva bisogno di un caffè, uno di quelli talmente amaro da corrodere un cucchiaino d’argento. Ma possibile, dannazione, che fosse circondato da tizi così irritanti? Prima quel cavolo di biondino, ora quella palla al piede di Neji… chi altro gli sarebbe capitato?
La risposta gli arrivò quando vide la cugina di Neji, Hinata, tranquillamente seduta sul letto di Rock Lee, che guardava estasiata il sopracciglione che sfilava, in vestaglia e cuffietta da notte, nel corridoio, atteggiandosi a modello.
Fortuna che il suo stomaco fosse ormai abituato a simili ‘scene’, altrimenti avrebbe vomitato all’istante.
-Buongiorno, Sasuke-kun– lo salutò Hinata, alzando una manina.
-Oh, Sasuke!-gridò Rock Lee, facendo una giravolta –Ti va di assistere alla mia sfilata?-
Piuttosto mi uccido, pensò, ignorandolo e raggiungendo finalmente la cucina. Stava giusto preparando la sua colazione, caffè e un biscotto, quando Neji entrò nella stanza, puntandogli il cellulare contro –Lo prendo per un sì, comunque-
Sbuffò, gettando nel cestino un’intera confezione di cereali al miele.
-Non era per niente male quel biondino- buttò lì, giocherellando con una mela.
Non degnandolo di alcuna risposta, Sasuke si appoggiò allo schienale di una sedia, sbriciolando il biscotto tra le dita.
-Aveva un gran bel didietro-
Certo, ecco perché se ne va in giro in mutande.
-Per non parlare dei muscoli. Spettacolari-
Tutto muscoli e niente cervello, tsk.
-E ha anche un bel caratterino- approvò Neji, scrutando attentamente il volto dell’altro –Come hai detto che si chiama?-
-Non l’ho detto- sbottò, lanciando quello che restava del biscotto nel cestino.
-Vuoi dire che non sai il nome del tizio che ha dormito con te?- esclamò lo Hyuuga, sorpreso.
-Non ha dormito con me- puntualizzò Sasuke, fulminandolo –E sì, non so il suo nome. Perché: io-non-lo-conosco-
-Si, certo certo- alzò gli occhi al cielo.
Rock Lee entrò con un salto in cucina, urtando il tavolo –Signori e signore, ecco a voi la collezione ‘Arcobaleno’!- annunciò, girando su se stesso per farsi ammirare da ogni angolazione. Indossava una tutina in stile Arlecchino, tutta colorata, stretta in vita da una cinturona dorata e, abbinate, un paio di scarpette in camoscio.
-Rock Lee- parlò lentamente Sasuke, chiudendo gli occhi –Se non la smetti subito con queste pagliacciate, potrei farti molto, molto male-
Hinata, in piedi accanto alla porta, soffocò un gemito di terrore.
-Oh, ma quanto sei serio- sbuffò il sopracciglione, aprendo il mobiletto accanto al lavello –Mmmh….che strano… Qualcuno ha visto i miei cereali? Credevo di averli messi qui…-
Neji alzò un sopracciglio, guardando prima il cestino e poi Sasuke che, indifferente, versò il caffè nella sua tazzina, sedendosi sulla sedia.
Hinata si avvicinò silenziosa al cugino, osservando qui due coinquilini così diversi tra loro. Era sempre stata una tipa un po’ introversa, timida, eppure era attratta dai ragazzi esuberanti, rumorosi, pieni di vita. Un po’ come Rock Lee, il suo perfetto contrario.
Arrossì, chinando il capo. Non che le piacesse Rock Lee, era perfettamente consapevole che lui era perdutamente innamorato di Sakura Haruno.  E poi, lei era troppo… normale. Aveva normali capelli scuri, un viso normale, uno stile normale. Sakura, invece, non era per niente normale. Aveva meravigliosi capelli rosa, un intenso sguardo verde e non aveva alcun timore, a differenza sua, di mettere in risalto le sue belle gambe con cortissime minigonne. Era ovvio che Rock Lee ne fosse cotto.
-Ehi- sussurrò Neji, toccandole una spalla –Tutto bene?-
-S…si- si affrettò a rispondergli, accennando un sorriso. Poi corrugò la fronte, indicando il telefonino che l’altro stringeva in una mano –Ma non era rotto?-
Neji sorrise, guardando l’ignaro Uchiha –Infatti-
 
Mentre rigirava il suo caffè, Sasuke si ritrovò a pensare alle parole di Neji. Era vero, non sapeva neppure il nome di quell’insopportabile biondino… Anzi, a dirla tutta, non sapeva proprio nulla di lui.
Eppure, sentiva di conoscerlo meglio di chiunque altro. Il che stava solo a significare che, con l’aiuto di Rock Lee, anche lui stava impazzendo. Si, doveva essere proprio così, era l’unica spiegazione plausibile.
Però –e per questo non aveva alcuna spiegazione- quella notte, la prima da anni dopo quel giorno, non aveva avuto incubi.


 

***

 

Buonasera *W*  Innanzitutto, mi scuso se, eventualmente, ho procurato danni a qualcuno con questo capitolo ^^'' Ma in questi giorni ho tantissime cose da fare, e ho scritto questa cosetta in fretta e furia ( per cui, non so se si capisca qualcosa @.@ e chissà quanti errori ci sono ò_ò) In tal caso... La colpa è tutta del topo u.u Prendetevela con lui xDD
(Che poooi non sapete >.<  L'altra sera me lo sono ritrovato faccia a faccia ò.ò ORRORE!!! O___O Io ero lì, nel mio letto, che cercavo di dormire, quando all'improvviso volto la testa.. e il topo era vicino all'armadio che mi guardava ò___ò Sembrava quasi una scena da film dell'orrore, con la musica di sottofondo, e il topo con lo sguardo assasino >.<) Ma non siamo qui per parlare di topi ^^''
Quindi ora, ringrazio tutte coloro che hanno commentato il precedente capitolo -gentilissime *___* - e chi ha aggiunto la storia tra le Preferite ( 7 ); Ricordate ( 3 ); e Seguite ( 39 ) Oh, grazie mille ** E chi mi ha aggiunta come autrice preferita ^////^ (Pazzi ò.ò)
Un bacione :)
Vale


 

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Ang3l