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Autore: HermioneLeviosa    08/08/2011    1 recensioni
E se Hogwarts ospitasse anche per l'estate?
E se i nemici, improvvisamente, diventassero amici?
E se gli opposti iniziassero ad attrarsi?
Un'altra folle idea di Silente, per unificare le Case, ci riuscirà?
Coppie scoppiate e amicizie improbabili.
Questo e altro, ad Hogwarts!
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grifondoro, Hermione Granger, Serpeverde, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Hermione venne letteralmente trascinata in Sala Grande, a braccetto con Daphne e Ginny.
Sotto gli sguardi stupiti dei passanti.
Ormai non prestava più attenzione a ciò che le accadeva intorno, era fermamente convinta che quello fosse solo un sogno, un folle ed esasperante sogno.
Salutò Daphne, che si diresse al tavolo delle Serpi, e si sedetta tra Harry e Ginny.
-E Ron?-  Il rosso non si vedeva, e per lui saltare un pasto equivaleva ad un crucio, soprattutto se si trattava la colazione, dato che solo al sentir pronunciare la parola "ciambelle" incominciava a sbavare.
Ora ci mancava solo che le dicessero che era a studiare con Malfoy.
Si strozzò con la fetta di pane tostato che stava mangiando, quando li vide entrare insieme.
Tossì più volte, mentre Ginny le dava delle pacche sulla schiena.
Poi, improvvisamente, ricominciò a respirare, riuscendo finalmente a sentire il discorso animato che i due stavano intraprendendo.
-Lurido pezzente, ti ho già detto che ora dovrai come minimo ricomprarmi la divisa, che schifo!-
-La prossima volta guarda dove cammini, Malferret!-
Detto questo, ognuno prese la sua strada.
Sorrise, rincuorata.
Qualcosa di normale.
-Ginny, hai saputo qualcosa sul progetto di Silente?-
Si girò verso la rossa, che però non dava segno di starla ad ascoltare.
-Ginny... pianeta terra chiama Weasley. OH! Ad Hogsmeade ci sono i saldi!!-
Niente, era persa.
Intercettò il suo sguardo, notando che sorrideva dolcemente verso qualcuno, nel tavolo delle Serpi, strinse gli occhi, guardando meglio.
-Per le mutande consunte di Merlino. GINNY!-
La rossa sobbalzò, degnandola finalmente della sua attenzione.
-Diamine, Herm, mi hai fatto venire un infarto!-
-Tu e Zabini! Da quanto va avanti questa storia?!- Era a dir poco sconvolta, quanto diavolo sarebbe durato quel maledetto sogno?
Era rimasta l’unica persona normale, in tutta la scuola.
-Oh...ehm...- la rossa arrossì, abbassando lo sguardo.
-Mi dispiace! Ma è così dolce..e passionale!- Un sorriso malizioso accompagnò quelle parole.
Hermione sbarrò gli occhi.
-Dopo mi devi raccontare tutto, ora devo andare a prendere il libro di pozioni, o Piton mi uccide!-
Corse fuori dalla Sala Grande, doveva prendersi una pausa, non era possibile. Forse erano tutto sotto l'effetto di un Confundus. Che qualche Mangiamorte gli stesse tendendo un agguato?
Sentì dei bisbigli arrivare da lì vicino, dietro una colonna.
-La piattola? Dimmi che è uno scherzo, Bla, che diamine sta succedendo in questa scuola?!-
-Shh, Draco, potrebbero sentirti!- Zabini e Draco stavano discutendo, ovviamente, della relazione tra i due.
Draco era sconvolto almeno quanto lei.
Prima Daphne che diventava pappa e ciccia con i Grifonpolli, poi quel vecchiaccio e le sue stupide idee, il Pezzente Weasley che gli stava sempre appiccicato e ora questo!
Si accorse di una folta chioma riccia,nascosta malamente dietro la colonna alle spalle di Blaise, così si avvicinò ghignando, facendola sobbalzare.
-Non si origliano le conversazioni altrui, Granger.-
-Io..non stavo origliando, Malfoy!-
-Ah no? E cosa stavi facendo, allora? Controllavi che le colonne fossero ben verniciate?- Rise, accompagnato da Blaise.
-Suvvia, Draco, sono sicuro che Hermione stesse passando qui per caso.-
Il moro le fece l’occhiolino, e lei gli sorrise, grata.
Da quando la chiamava Hermione?
E da quando le faceva l'occhiolino?
Qualcuno aveva stregato il suo amico, e, a quanto pareva anche il resto della scuola.
-Esatto, e, comunque, ciò che faccio non è affar tuo, Furetto!-
Detto questo, girò i tacchi e sparì lungo il corridoio.
 
 
Seduta tra Ron ed Harry, cercava di seguire la lezione.
Si aspettava un Piton vestito di brillantini e con i capelli rasati a zero, ma (s)fortunatamente l’adunco professore era quello di sempre.
-Potter, se riuscissi a concentrare quell’unico neurone che ti ritrovi, anche per soli cinque secondi sulla pozione, e ci evitassi una morte prematura, ti saremmo tutti eternamente grati. 5 punti in meno a Grifondoro!-
Hermione, sbuffando, ritornò ai suoi appunti.
-Ora, chi sa illuminarmi, riguardo la Felix Felicis?-
La mano di Hermione scattò prontamente in aria, ormai ben allenata.
Piton si guardò attorno a lungo, fingendo di scorgerla solo dopo numerosi istanti, con un “Oh” di sorpresa.
Lei, scuotendo la testa, si accinse a rispondere.
-La Felix Felicis, chiamata anche fortuna liquida è una pozione che rende l'utilizzatore incredibilmente fortunato, aumentando la sua intuizione così come influenzando il mondo a lui circostante. È molto complessa da preparare, richiede almeno sei mesi, ed è di un colore oro fuso.-
-Mh, esatto, cinque punti a Grifondoro.-
Come al solito, Harry perdeva punti e lei li riguadagnava.
Se fosse stato un Serpeverde, a rispondere, gli sarebbero stati aggiudicati come minimo 20 punti.
Uscendo dall’aula, a fine lezione, sbattè involontariamente contro qualcuno.
Alzando lo sguardo, riconobbe un biondo platinato arrogante e viziato.
-Malfoy, possibile che tu sia sempre in mezzo?-
-Granger, fiotti di ragazze pagherebbero anche solo per scontrarsi con me per due secondi, ritieniti fortunata.-
-Così fortunata che se riaccade ti schianto.-
-Sempre un piacere, Mezzosangue.-
-Sparati, Furetto.-
Qualcosa di rassicurante, loro due erano sempre i soliti.
 
 
 
-Ragazzi miei, devo farvi un annuncio!-
Il silenzio più totale calò, alle parole dell’anziano preside.
-Dunque, miei cari, voci di corridoio vi avranno già accennato qualcosa, quindi, mi accingo a fornirvi le corrette delucidazioni.-
Silente sorrise, sornione, prima di ricominciare a parlare.
-La scuola di Hogwarts resterà aperta per l’estate! 
Vista finalmente la pace, desidero celebrarla con quest’evento, che confido riuscirà ad unire le varie case!-
Gli studenti alzarono gli occhi al cielo.
Le idee di Silente avevano sempre la scusa di unificare le Casate, ma alla fine si dimostravano come bombe innescate per accrescere la conflittualità.
Inoltre, a parere di Ron, quello era solo un tentativo dell’anziano preside di divertirsi, a spese dei poveri studenti, che al contrario, restavano traumatizzati dalle sue trovate.
-So bene di essere ripetitivo, ma questo è quanto! Ora, solo pochi studenti avranno l’onore di partecipare a questo Campeggio! Esclusivamente del settimo anno, più un fortunato più piccolo! Quattro studenti per ogni casa, che verranno estratti dal cappello parlante. Mastro Gazza, le spiacerebbe…?-
L’uomo in questione, portò in Sala il Cappello Parlante, che borbottava stancamente tra sè e sè.
-Minerva, prego.-
La McGrannit si alzò, raggiungendo l’oggetto magico, che, al suo tocco, sputò un foglietto di carta.
-Per Grifondoro! Il primo studente è…Ron Weasley, si vuole accomodare di fianco a me, Signor Weasley? –
Il rosso, si alzò titubante e a testa bassa si avvicinò alla Strega, paonazzo.
-Seamus Finnegan! Venga anche lei! Hermione Granger e Harry Potter, abbiamo il trio al completo vedo.-
La McGrannit lasciò il posto a Piton, che, con totale indifferenza picchiettò il cappello.
-Serpeverde voglia ascoltarmi.- Impose, con tono piatto.
-Zabini, si muova, Greengrass, su,  Nott e Malfoy, che quartetto carismatico.-
La Parkinson quasi si mise a piangere, disperata.
Il suo Dracuccioloso tutto solo con quegli insulsi Grifoni, non l’avrebbe permesso, nossignore!
Lasciò il posto alla Sprite, contento di finire quello spreco di tempo.
-Miei adorati Tassi, ascoltatemi!- La professoressa di Erbologia era a dir poco infervorata.
-Ernie, caro!!Justin Flinch! Susan, Susan Bones, venga cara! E infine…-
Attese, per creare suspance, o forse era così entusiasta che un infarto l’aveva colta di sorpresa.
-Hannah. Wohooo!!!- Saltellando, si avviò, lasciando basiti gli studenti da quel comportamento.
La ragazza la raggiunse con altrettanto entusiasmo, piroettando per la sala.
Il piccolo Vitius salì su una sedia, inforcando gli occhiali e schiarendosi la voce.
-Ehm..sì, bene! Corvonero, a me gli occhi! Padma Patil, Corner, Goldstein e Lovegood, coraggio, fatevi onore!- Sorridendo raggiante, si inchinò.
-Ora, ragazzi miei, seguitemi!- Silente li condusse al suo ufficio, dove la fenice Fanny riposava sul suo trespolo, risplendendo di magnifici colori.
-Bene bene. Piume di zucchero?- Servì loro una ciotolina di dolciumi, dei quali Ron si abbuffò.
-Dunque, devo darvi una notizia, innanzitutto.
Organizzeremo un ballo, alla fine del campeggio, durante il quale voi aprirete le danze, e avrete l’onere di organizzare quest’evento.
Conto sul vostro ingegno, Corvi, sulla vostra forza di volontà, Tassi, sulla vostra capacità di ambizione, che vi porta al raggiungimento di ogni obbiettivo, Serpi, e voi Grifoni, sulla vostra bontà d’animo, e sulla vostra purezza di cuore, per guidare i rapporti.-
Fece una lunga pausa, quando un bussare deciso attirò la sua attenzione.
-Oh, l’aspettavo, prego!-
Un’eccitatissima Ginny fece la sua entrata.
-Ginny? Che ci fai qui?- Zabini, allegro, le si rivolse dolcemente.
-E perché a te dovrebbe interessare, Zabini?- Ron ed Harry lo guardavano storto.
-Ehm.. preside, perché Ginny è qui?- Hermione li interruppe, facendo l’occhiolino a Blaise, ora erano pari.
-Lei è lo studente più piccolo, selezionato dal cappello.
Dunque, dicevo, voi vivrete nella stanza delle necessità, durante questo campeggio, che per l’occasione è stata resa come noi professori necessitavamo, quindi, vi annuncerò ora le coppie.-
-Coppie?- Un Malfoy sconvolto prese finalmente parola.
-Sarete affiancati da un compagno, esatto.-
Sorrise sornione, quel luccichio sinistro negli occhi.
Guai in vista.
-Oh, ho appena avuto un’illuminazione, vi riferirò le coppie questa sera, miei cari!-
Fanny si ridestò, volando sulla testa del preside e fermandosi sulla sua spalla, spalancando le grandi ali, e producendo uno strano vapore rosso, che, diluitosi, li fece sparire entrambi.
-Chissà che diavolo avrà in mente, quel vecchio pazzo!
Non si azzardasse a farne una delle sue, o giuro che mio padre lo verrà a sapere!-
 
 
 
SPAZIO AUTRICE.
Eccomi, spero sia abbastanza lungo. D:
Saranno sempre più lunghi, credo, d’ora in poi.
Bene, bentornati!
Ringrazio chi ha recensito, messo tra i seguiti o anche solamente letto. :DD
Come ho già detto, gioco molto sul lato ironico. :3
Sono di fretta, scusate, alla prossima, baci, Herm.
  
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