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Autore: rora17    08/08/2011    9 recensioni
^^–Buona sera Signorina Granger, vedo che ha deciso di impormi ancora la sua fastidiosa presenza-
la vidi tramutare il suo dolce sorriso in una smorfia e con voce scocciata rispose al suo saluto voltandogli le spalle e presentandolo al gruppo di bambini terrorizzati dalla sua presenza.
L’uomo la fissò mentre si allontanava con un ghigno sadico sulle labbra, era già riuscito a irritarla e le lezioni non erano ancora cominciate!^^
Questa Fanfiction sarà una storia d'amore tra Severus ed Hermione. Sarà una storia con i suoi alti e bassi, fatta di litigi e riappacificamenti e con un po' di mistery che non guasta mai!
Ambientata in un ipotetico settimo anno, subito dopo la seconda guerra magica.
Spero che vogliate approfondire la lettura e farmi sapere il vostro pensiero! A presto
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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RICOMINCIARE
 
03-05-1998 ore 07.00 A.m
 
 
Era finita.
Non poteva crederci, era finita davvero.
Era successo tutto in un secondo. Le due maledizioni lanciate contemporaneamente, la bacchetta di sambuco che si stagliava contro il sole nascente, la maledizione di Voldemort che gli si ritorceva contro e il suo corpo che crollava a terra con banale solennità.
Era finita.
Il boato esplose in sala grande, Hermione si guardò attorno, la vista si appannò,erano lacrime, lacrime di gioia. Cominciò a correre alla ricerca di Ron, lo trovò e insieme raggiunsero il ragazzo-che-è-sopravvissuto. Si ritrovarono in un abbraccio che li lasciò senza fiato, in quel momento le parole non servivano.
Era finita. Era finita davvero.
 
 
 
 
 
03-05-1998 ore 09.00 A.m
Hermione era stanca morta, era stata una notte intensa, i suoi occhi color nocciola bruciavano ma prima di lasciarsi cullare dalle dolci braccia di Morfeo doveva fare ancora una cosa. Non aveva smesso di pensarci neanche un secondo da quando tutto era terminato. Si guardò attorno; Ron dormiva beato sulla panca della tavolata di Grifondoro seguito a ruota da Harry. Le fecero una tenerezza infinita. Si alzò e si allontanò dirigendosi verso i sotterranei. Arrivò davanti alla porta del suo studio ed entrò senza bussare. Si ritrovò nel suo studio tra mille ampolle e grandi scaffali ricolmi di libri. Si avvicinò titubante alla porta che conduceva ai suoi alloggi privati. Aveva paura. Una paura incredibile di scoprire che Madama Chips non era riuscita a salvarlo.
Aprì la porta e lo vide, adagiato su un letto a baldacchino decorato con il verde e l’argento. Le venne da sorridere: lui e il suo animo da Serpeverde. Era coperto solo da un lenzuolo che lo ricopriva dalla vita in giù. Era a torso nudo. Il suo petto si alzava e si abbassava a ritmo con il suo respiro flebile. Le venne quasi da piangere a pensare che se non fosse stato per Harry e il suo coraggio, ebbene si, anche una buona dose di stupidità, lui sarebbe morto a causa del morso di quello stupido serpente. Gli si avvicinò. I suoi occhi si persero sui suoi addominali, le sue braccia sode e muscolose, le cicatrici che lo ricoprivano quasi interamente e alla fine il suo viso: le guance magre, le labbra sottili, le sopracciglia perennemente aggrottate. Si sedette accanto a lui e senza neanche pensarci troppo gli sfiorò il dorso di una mano. Il suo tocco era più leggero di una piuma.
Lo guardò un ultima volta, era giunto il momento di andare. Con coraggio, beh neanche troppo poiché lui era svenuto, grazie a Merlino, e non la poté vedere altrimenti Voldemort sarebbe stato l’ultimo dei suoi pensieri, depositò un bacio sulla sua guancia e veloce come era arrivata se ne andò.
Adesso aveva davvero bisogno di una dormita.
 
….
 
 
 
Il professore lentamente ricominciò a sentire ciò che lo circondava. Credeva di aver perso i sensi dopo che lo stupido Potter e la sua fida compagna Granger, contro ogni buon senso, lo avevano letteralmente trascinato fuori da quella dannata Stamberga strillante. Voleva urlare, divincolarsi, digli di lasciarlo morire, di permettere alla Morte di porre fine ai suoi tormenti. Con un ultimo sforzo afferrò Potter, doveva terminare il compito affidatogli da Silente; lui doveva sapere…
L’ultima cosa che vide furono i suoi pensieri galleggiare davanti al suo viso e due occhi color nocciola, espressivi e bellissimi che lo fissavano penetrandogli l’anima. Eppure era convinto che in punto di morte avrebbe rivisto due occhi verde speranza che lo fecero innamorare da ragazzo e invece.. ah Severus.. neanche in punto di morte hai un po’ di fortuna!
 E invece niente era andato secondo i piani, si ritrovò a letto, o almeno credette di essere a letto, si sentiva mortalmente debole. Sentì dei passi, non osò pensare chi potesse essere poi si susseguirono diverse azioni che lo lasciarono molto perplesso e titubante riguardo la sua sanità mentale. Un tocco, un sospiro e un bacio! Severus credo che tu abbia bisogno di una bella vacanza!
 
 
 
 
01-09-1998 ore 11.00 A.m
 
 
Hermione era di nuovo sull’espresso di Hogwarts, per completare l’ultimo anno e prendere i tanto agognati M.A.G.O.
Erano cambiate tante cose. Harry era entrato al ministero per diventare Auror, Ronald Weasly era riuscito a entrare anche lui al ministero. Neville, Luna e gli altri avevano deciso di prendersi un anno di pausa, e Ginny era con lei, pronta per Hogwarts.
Era giunto il momento di ricominciare…
  
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