-Lontano.
Ti guardo, da lontano. Con sospetto ed indifferenza.
Mi hai dato da pensare, e sono arrivato alla conclusione che forse, in fondo, non ne vali la pena.
Troppi “se” e troppi “ma” nella mia testa. E non voglio dare loro ascolto.
Se qualcosa deve succedere, lo farà. E io, allora, aspetterò.
Disilluso, fuori dal mondo, ad osservarlo.
Ad osservarti.
Perché in fondo mi affascini, mi fai mancare il respiro, a volte.
Ma voglio vivere la mia anima, il mio presente, senza illusioni, senza maschere e frammenti di vetro che distorcono la realtà.
Io sono qui. E tu?
Che cosa farai?
Note dell’autore:
Hello you, people!
Come va? Dopo qualche giorno di mare, finalmente la calma di casa, le cuffie nelle orecchie e il ronzio sommesso del PC mi aiutano a scrivere quest’altra drabble, che è, per certi versi, un ampliamento e continuum della precedente.
Vorrei precisare una cosa: qui sembra che voglia rimangiare quello che ho scritto prima, ma ci tengo a precisare che non è così. Prima ho voluto descrivere quello che provavo. Ora quello che penso.
Prima era istinto, ora è razionalità.
Prima era vita, ora è…morte?
Mi sento strano, mi sento vuoto.
Non so definire bene nemmeno io tutto questo. Mi dispiace.
Spero che vi sia piaciuta!
A presto!