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Autore: stefano_01    12/08/2011    1 recensioni
Questo scritto vorrebbe narrare i 19 anni che intercorrono tra la morte del Signore Oscuro e "19 anni dopo". Questo "libro" sarà scritto a capitoli.
P.s. Piton è ancora vivo! ;)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Gazza era davanti ai tre ragazzi e si faceva strada tra le macerie che erano presenti per terra. L’anziano attirò l’attenzione di Harry, Ron e Hermione con un cenno della mano.

“Ultima porta a destra.”Disse con tono serio e se ne andò di fretta.

“Non mi è mai stato simpatico quell’uomo” Penso Harry mentre stava cercando di capire chi poteva essere la nuova preside.

“Non è che la Umbridge è riuscita a farsi rinominare preside…vero?!?” Chiese Ron con aria impaurita al solo pensiero di quei gattini sparsi per tutta la stanza.

“Stai tranquillo Ron. Quelli perfida strega rimarrà ad Azkaban ancora per molto.È stata condannata per Crimini contro i Nati Babbani e i Mezzosangue."
Rispose Hermione con quell’aria da saputella come sapeva fare solo lei.

“Per fortuna che c’è lei che si tiene aggiornata” disse silenziosamente a Harry.

Il ragazzo dalla cicatrice a forma di saetta sorrise ma in realtà era molto teso perché non sapeva chi avrebbe trovato all’interno di quella stanza.

I ragazzi si avvicinarono molto lentamente. Arrivarono all’ultima porta a destra e Harry bussò ma nessuno rispose. La porta si aprì.

Davanti a loro c’era un gatto tigrato. Ron fece un salto indietro dallo spavento e mise le mani davanti a se in posizione di difesa come in un combattimento di kung-fu e puntando l’indice contro quel gatto sulla scrivania urlò spaventato

“Ecco lo sapevo! C’è di nuovo la Umbridge!!”

La mano gli stava ancora tremando al pensiero di rivedere quella donna.

L’ animale fece un salto in avanti verso i tre ragazzi e con una estrema eleganza e semplicità si trasformò nella preside: Minerva McGranitt.
Hermione vide una luce di felicità accendersi negli occhi di Harry.

Minerva sembrava come Gazza un po’ invecchiata dall’ultima volta ma nonostante ciò aveva un viso che esprimeva felicità.

Ron aprì lentamente prima un occhio poi l’altro e, piano piano, abbassò le braccia dal viso.
“Non abbiamo ancora imparato la trasfigurazione, vero Wealsey?”

Minerva si avvicinò a Ronald guardandolo dall’alto al basso.
“Mi scusi ...” Il ragazzo aveva le guancie arrossate.

“Comunque buon giorno ragazzi” Disse la preside con un grandissimo sorriso.
“Buon giorno” Risposero Harry e Hermione. “’Giorno” Disse anche Ron un po’ in ritardo rispetto ai suoi amici.

“Sedetevi. Dobbiamo parlare”
I ragazzi si accomodarono su tre comode poltrone di fronte alla scrivania.

“Strano che questa stanza sia così in ordine rispetto a tutto il castello” Pensò Harry guardandosi attorno.

“Ho bisogno del vostro aiuto.” Harry che stava guardano con particolare attenzione una parete dipinta guardò immediatamente la sua ex-professoressa.

“Come avrete notato Hogwarts è distrutta.”

“Ma dai? Non ce ne siamo accorti…” Pensò Ron il quale sorrise per la sua stessa battuta.
La McGranitt lo vide quindi tornò immediatamente serio.

“Ognuno deve cercare di dare una mano nella ricostruzione.”
La donna iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza con le mani dietro la schiena.

“Il vostro compito è quello di tenere alto il morale degli studenti. Aiutatemi a ricostruire una nuova Hogwarts in questi ultimi 7 giorni prima dell’estate.”
Minerva riponeva molta fiducia e rispetto nei tre ragazzi che avevano salvato la scuola più volte di quante ne volesse ammettere.

“Perfetto. Ho già qualcosa in mente!” Annunciò Ron.
Gli altri due lo guardarono con aria sorpresa perché ritenevano strano che il loro amico avesse qualche idea brillante.
“Bene, Weasley.” Disse la McGranitt compiaciuta. “Gazza, fallo entrare.” Il suo sguardo era rivolto verso la porta chiusa.

Nella stanza entrò George accompagnato da Gazza. “Vai pure” fece la donna al guardiano. L’uomo se ne andò di nuovo in fretta.
“Buon giorno George” Disse la preside.
“’Giorno” Rispose lui.

La McGranitt si rivolse ai tre “Lui vi servirà per tenere alto il morale. Come sapete lui è il migliore in queste cose” Fece l’occhiolino a Ron.

“Si, in ricordo dei vecchi tempi” disse George con un velo di tristezza al ricordo di suo fratello.
“Hey ma anche io me la cavo con le battute!” Pensò Ron che non aveva notato l’espressione di George.

I quattro ragazzi uscirono dalla porta. Prima che Harry uscisse Minerva si rivolse a lui “ah Harry, comunque Bentornato!” un accenno di sorriso comparve nel suo viso.
“Grazie” rispose lui.

Camminarono per un po' di tempo
Dopo pochi minuti Hermione chiese “Ron qual è la tua brillante idea?”
I tre ragazzi lo guardarono in attesa di avere qualche ispirazione.

“Ma niente! Era solo per fare colpo sulla McGranitt! Hehe. Non ve la sarete mica pre-”
Ron non riuscì a finire di parlare perché lo schiaffo da parte di Hermione era già arrivato sulla sua guancia.

“Ahhh fa male”Disse Ron massaggiandosi la guancia.

“Stupido” Disse la ragazza e con un passo più veloce rispetto agli altri fece strada.

“Che bel caratterino” Disse Ronald a Harry e George.
“Ed è la tua ragazza!” Disse Harry divertito.

“Dai seguitela. Io vado a studiarmi qualcosa per tenere alto il morale degli altri!” Disse George.
“Va bene. A dopo!” rispose il fratello.

Hermione era già lontana.



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