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Autore: AiraD    13/08/2011    1 recensioni
Rose Weasley ha sedici anni ed è una Serpeverde. L’unica Weasley Serpeverde. Il suo più grosso problema? Quel deficiente e presuntuoso Grifondoro, che risponde al nome di Scorpius Malfoy. Anche Daria De Lupo ha sedici anni e anche lei è una Serpeverde. Diversamente dall’amica, lei è italiana e discende da una famiglia potente e antica quanto il tempo. Amici pazzi, una serie di scommesse assurde e un preside dalle idee malsane, le obbligheranno a fare i conti con un piccolo, insignificante organo, chiamato cuore.
--- Posò la mano sulla maniglia e l’abbassò, ma prima che potesse aprirla un soffio caldo all’altezza del suo orecchio la bloccò.
“Sogni d’oro Weasley”
La voce di Malfoy era appena più bassa e suadente del solito, un sussurro caldo che le bloccò il fiato per un istante. Lui non la stava nemmeno toccando, ma sentiva il calore del suo corpo per quanto era vicino. Un piccolissimo brivido le percorse la schiena, poi lui fece un passo indietro e Rose aprì la porta e uscì senza voltarsi. Conosceva il suo corpo e le sue reazioni e sapeva cosa significavano il respiro che resta in gola e il brivido lungo la schiena: attrazione. ---
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Prologo

 

primo settembre 2017

“ Mi raccomando tesoro fai attenzione” una donna alta dai capelli riccissimi e i lineamenti gentili lasciò un bacio sulla testa altrettanto riccia di una ragazzina.

 “Certo mamma non ti preoccupare” rispose la bambina con un piccolo sorriso, un uomo alto e leggermente  brizzolato la abbracciò e le sussurrò all’orecchio

 “So che sei preoccupata, ma ricorda una cosa: questa scelta l’abbiamo presa tutti insieme valutando le possibilità e tu sei perfettamente in grado di farcela”

“già, ma gli amici?” fece lei sullo stesso tono preoccupata forse di farsi sentire dalla madre

 “ Stai tranquilla: non perderai i vecchi e se vorrai ne troverai di nuovi. Ma se la situazione dovesse diventare troppo difficile, se penserai di non farcela, tu mandaci un gufo e noi verremo a prenderti. Comunque sono sicuro che non avrai problemi.”  le sorrise e si staccò. Lei si voltò verso la bambina che sua madre teneva per mano e sorrise un po’ più tranquilla e sicura di sè :

mostriciattolo, vedi di trattare bene le mie cose e di non combinare troppi guai” la bimba in risposta le fece una linguaccia e le disse con una voce fiera che mal si addiceva a quello scricciolo dai capelli castani e la rendeva anche un po’ buffa

“ non mi mancherai nemmeno un po’.”  La più grande abbracciò stretta la piccola che inizio a singhiozzare la baciò sulla fronte e con ultimo sorriso ai genitori balzò sul treno rosso che fischiava dietro di lei. Trovò uno scompartimento vuoto, entrò e si sedette tirando fuori un libro.

Il treno era partito da qualche minuto quando la porta dello scompartimento si aprì e la bambina riccia alzò lo sguardo dal suo librone incrociando quello verde di un ragazzino moro magro e bassino:  in piedi era alto quanto lei seduta. Dietro di lui spuntava una ragazzina alta magra dagli appariscenti capelli rossi e l’aria sveglia.  Lui sembra il classico curiosone rompiscatole e lei l’amica paziente che lo contiene e sopporta.. “Ciao! io sono Albus Severus Potter, ma detesto il mio secondo nome e lei è mia cugina Rose  Minerva Weasley, tu invece sei?” Potter eh? Deve essere il figlio di Harry Potter mentre lei probabilmente è la figlia dei suoi amici…

 “ Daria Alessia De Lupo” . 

“Che nome strano non sembra inglese…”

Infatti non lo è: sono italiana.”

 “Davvero? E come fai a parlare così bene la nostra lingua?” il suo stupore era palese e anche la cugina, che prima aveva mostrato maggior interesse per il suo libro che per lei, ora si era fatta più attenta

“L’ho studiato” rispose l’italiana con voce noncurante rimettendosi a leggere.  Avevo ragione come al solito: lui è insopportabilmente curioso e rompiscatole! Passò qualche minuto e poi:

“ Che cosa leggi di bello?”

 El Don Quijote de la Mancha di Cervantes” brava Daria continua a fare la fredda che magari sceglie di infastidire qualcun altro. Rose puntò gli occhi celesti su di lei e le chiese:

 “ E’ in spagnolo, vero?”

“Già”

 “ Caspita! Conosci anche lo spagnolo ??? devi essere intelligentissima! Rosie pare che tu abbia trovato pane per i tuoi denti! E sentiamo conosci altre lingue?” Daria era tentata di mentire  per toglierselo di torno ma non era abituata a farlo e nemmeno le piaceva cosi annui,

 “E quali?”

 “L’italiano ovviamente e il latino.”

“ La lingua parlata dagli antichi romani?”

 “ Ne conosci forse un'altra?” E prima che il moro potesse rispondere la rossa intervenne:

 “ Albus credo che tu l’abbia tartassata abbastanza. Andiamo a cercare James?” E senza attendere risposta lo

trascinò fuori. Avevo ragione ancora: Rose è la santa che lo sopporta.

 

***

Wow. È bellissimo le descrizioni dei libri non gli rendono giustizia. Pensò entrando nella sala grande di Hogwarts, il suo naso per aria come quello di tutti gli altri ragazzini del primo anno. Poi il suo sguardo si spostò sulle decine di volti seduti ai tavoli che guardavano verso di loro;  le sue ginocchia iniziarono a tremare, tutta la fiducia e la calma che il discorso di suo padre e la lettura del suo libro preferito erano riusciti a infonderle svanirono in un soffio e la nostalgia di casa insieme ad una buona dose di paura le asciugò la gola sostituendo la saliva con un fastidiosissimo nodo.

 

***

 

De Lupo, Daria Alessia.” L’italiana uscì dalla fila e si sedette sullo sgabello mettendosi in testa quel cappello logoro.

 Intelligenza, onestà, coraggio e astuzia. Possiedi almeno una caratteristica per ogni casa. La scelta si prospetta difficile: qualche preferenza?

No per me una casa vale l’altra: sono tutte  ugualmente valide.

Interessante. Vale anche per Serpeverde?

Certo. Se in quella casa c’è davvero gente poco raccomandabile come si dice, è solo colpa dei pregiudizi degli altri a cui i Serpeverde hanno finito per adeguarsi.

Ferma nelle proprie convinzioni altra caretteristica Grifondoro, ciò nonostante ho voglia di fare un esperimento: chissà se con le tue idee riuscirai a cambiare quelle degli altri. “SERPEVERDE!”     

Daria si alzò e si diresse al tavolo senza fare caso a nessuno, troppo presa dai suoi pensieri. Che avrà voluto dire? Non pretenderà mica che io cambi le cose e faccia diventare tutti i Serpeverde dei bravi ragazzi, vero? Sono solo una bambina con la mente aperta e non un’adulta coi superpoteri! Era talmente concentrata nel suo tentativo di dare un senso alle parole del cappello da non rendersi conto che lo smistamento stava proseguendo. Si riscosse solo quando nella sala piombò un improvviso silenzio. Alzò lo sguardo per vedere quale avvenimento sconvolgente avesse avuto il potere di azzittire centinaia di ragazzi in un secondo, ma vide solo un ragazzino biondo camminare verso il tavolo dei Grifondoro. Si strinse nelle spalle e assistette con maggiore attenzione allo smistamento: l’uno dopo l’altra tutti vennero smistati nelle varie casa compreso quel chiacchierone di Potter che, come da copione,finì a Grifondoro. Quando il cappello assegnò l’ultima studentessa a Serpeverde ripiombò il silenzio, ma stavolta la ragazzina riccia ne intuì il motivo: Rose Weasley smistata a Serpeverde era un avvenimento notevole.

 

 

    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ciao! Prima di commentare il prologo volevo dire un paio di cose: io sono una persona incredibilmente pigra quindi potrei avere grosse difficoltà a proseguire e terminare la storia, che nella mia testa è già completa,  spero solo che un eventuale supporto mi aiuti e incoraggi. Inoltre, siccome, come ho già detto sono pigra questo prologo è solo una prova per vedere se vale la pena di continuare la storia o no, probabilmente se non riceverò recensioni non la continuerò, ma non ne sono sicura ( oltre che pigra sono anche lunatica e indecisa).

Passiamo al capitolo. I dialoghi in corsivo sono quelli in italiano tra Daria e i suoi familiari/amici italiani e sarà così per tutta la storia. Probabilmente Daria in questo primo prologo appare sicura di sé e un po’ troppo perfetta con tutte le qualità che elenca il cappello, in realtà le cose sono diverse ma non ho avuto modo di mostrarlo bene senza rischiare di appesantire il capitolo.

Un bacio

Daria

 

  
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