first crush
{ prompt #06: notebook;
diary }
L’occhio
non vede cose ma figure di cose che significano altre cose.
- Italo Calvino -
agosto 1995
Il Quartier Generale
dell’Ordine della Fenice non era il posto eccitante che ci si sarebbe potuti
aspettare dal nome che lo introduceva. L’oscura casa di Sirius offriva ben poche occasioni di svolgere
attività interessanti e, se ciò si sommava all’infallibile
fiuto della signora Weasley, pochissime di fare qualcosa di davvero utile. Naturalmente questo
valeva per i ragazzi, certo. Be’, Hermione non
poteva non comprendere l’apprensione di mamma Weasley
– e tuttavia la vita al numero dodici di Grimmauld
Place si era fatta incredibilmente noiosa. Se non
altro, l’indomani sarebbe arrivato Harry...
Era immersa in queste
cupe riflessioni e scarabocchiava distrattamente su un vecchio diario, quando
la voce che le risuonò appena dietro l’orecchio – un respiro
al profumo di menta piperita – la fece trasalire.
« Non è
possibile. Non puoi studiare persino adesso!
Siamo in vacanza, Hermione! D’accordo, qui non
sarà un albergo a cinque stelle con vista sul mare ma... »
Hermione si ritrasse contro il
tavolo, chinandosi sul diario con fare protettivo. « Non sto studiando,
Fred... E comunque potresti anche smetterla di sbucarmi alle spalle così
all’improvviso! »
« Ah, no? E allora
cos’è che fai? » le domandò, come se non avesse
sentito nient’altro, e prima che lei potesse impedirglielo le
sfilò di sotto le braccia il diario pieno di righe su righe di...
« ‘I dodici usi del sangue di drago’?
»
Fred alzò gli
occhi, stupefatto. Hermione scrollò le spalle.
« Scrivevo
sovrappensiero, mi... mi è venuto quello. »
Lui scosse la testa,
costernato, restituendole il diario senza indugi. « Soltanto tu potresti
stilare gli usi del sangue di drago
quando sei sovrappensiero, Hermione. Deve essere una delle cose che ti rendono unica.
» Rise. « Vieni? La riunione è finita e la cucina non
è più zona vietata al traffico di minorenni e appena-maggiorenni.
Il capo ci vuole schierati per la cena. »
Hermione abbozzò un
sorriso, sperando di non sembrare troppo imbarazzata. « Certo, arrivo
subito. »
Rimase per un po’
a guardare Fred che usciva dalla sala fischiettando. Persino nel modo di
camminare Hermione riusciva oramai a distinguerlo da George.
Il passo di Fred era più sciolto, quasi saltellante... Il diario e la
piuma le tremarono appena tra le dita.
Abbassò gli occhi
e scorse le pagine fitte di un unico nome ripetuto all’infinito.
... Fred Weasley
Fred Weasley Fred Weasley
Fred Weasley Fred Weasley
Fred Weasley Fred Weasley
...
Dentro di sé
ringraziò di cuore Tonks per la Piuma
Camuffante che le aveva regalato solo un paio di giorni prima.
[ 400 parole ]
Spazio dell’autrice
E con questo potremmo stabilire che Hermione
è cotta a puntino. xD Sì, be’, siamo passati di colpo al più sfrenato anticanon – dal ‘dubbio’ del precedente
capitolo ci ritroviamo davanti a una ‘cotta’ vera e propria –
ma il prompt mi suggeriva questa situazione. Alzi la
mano chi di voi non si è mai ritrovato/a a scarabocchiare il nome di un
generico ma speciale Qualcuno su un
pezzo di carta u__ù
La Piuma Camuffante è un’altra delle mie –
immancabili – licenze poetiche. Mi sarebbe piaciuto usarla come regalo di
compleanno da parte di Tonks, per darle più senso, ma cronologicamente non era
possibile (il compleanno di Hermione è il 19
settembre); non mi andava di rinunciare all’ambientazione di Grimmauld Place in favore della
desueta sala comune di Grifondoro.
In sintesi, spero che la flash non vi abbia delusi. Vi assicuro
che la prossima è molto più verosimile!
Aya ~