first secret
{ prompt #09: “I
really hate you” }
Due persone che
si guardano negli occhi non vedono i loro occhi, ma i loro sguardi.
- Robert Bresson -
aprile 1996
Se c’era una cosa
che la irritava più del non essere riuscita a far desistere i gemelli
dallo spaccio di Merendine Marinare – per quanto utili si fossero poi
rivelate ai fini dell’ES, era pur sempre di lezioni saltate che si parlava – era il fatto di ritrovarseli
persino lì, in biblioteca, dove mai
a memoria d’uomo erano stati visti.
Era rimasta talmente
scioccata che sul momento non si era neppure chiesta come mai George non ci
fosse.
« Pensavo che
l’avessimo chiarito mesi fa, Fred: togliete
di mezzo questa roba una volta per tutte. Immaginati le conseguenze, se la Umbridge trovasse un pacco di Pasticche Vomitose
o... o di Fondenti Febbricitanti... o di qualunque altra dannata cosa di vostra
creazione! Voglio dire, ormai tutta la scuola sa che ci siete dietro voi, e a
lei manca soltanto un pretesto per togliervi ben più che il Quidditch! »
« Hermione » Fred sfoderò il suo tono più
paziente – quello che la faceva sentire, ai suoi occhi, una bambina un
po’ ottusa – facendola infuriare. « Nessuno studente di Hogwarts che abbia il cervello a posto andrebbe a mostrare
un pacco di Pasticche Vomitose o di Fondenti
Febbricitanti alla Umbridge; sarebbero troppo
occupati a divorarne il contenuto al suo ingresso in classe. Ammettilo, tu ce
l’hai con noi perché non sei riuscita a trovare nessuna regola che
ce ne proibisse il commercio. »
Era appoggiato a uno
scaffale, tranquillissimo, e non sembrava neppure curarsi di questa nuova
confisca. In effetti – ora che ci pensava – oggi non aveva il
solito aspetto sbruffone. Al di là del sorriso condiscendente,
c’era un che di grigio nei suoi occhi sempre così luminosi.
Be’, qualunque
problema avesse non aveva alcun diritto
di punzecchiarla così.
« Non è
escluso che non possa ancora decidere di scrivere a vostra madre, sai! »
« L’avresti
già fatto. »
Eccolo là, il tipico
lampo di beffa. Ma dopo un secondo gli occhi di Fred erano tornati a schermarsi
appena, come se le sorridessero dall’altra parte di un vetro appannato.
Si era scosso solo quel tanto necessario a ribadire che non gliel’avrebbe
data vinta.
Hermione sospirò. La
conosceva meglio di quanto lei immaginasse.
« Ti odio quando
fai così. »
« Oh. » Fred
parve concentrarsi su un pensiero improvviso; si picchiettò un dito
sulla bocca come per riflettere, e per la prima volta da quando lei gli aveva
strappato il pacchetto tornò il solito Fred. « Sì, ecco,
questo mi riporta a ciò che avevo intenzione di dirti. Molto curioso. Le
ultime parole che mi sentirò rivolgere da te sono un’aperta
dichiarazione di malevolenza, eppure non hai idea di quanto mi rendano tutto
più semplice. »
Hermione lo guardò
smarrita. Aveva perso il filo; le sfuggiva qualcosa. Cosa voleva dire,
esattamente, con ‘ultime parole’?
« George ed io ci
pensiamo da un po’. Abbiamo deciso di lasciare Hogwarts.
»
Hermione aprì la bocca. E
la richiuse senza sapere bene il perché. Poi la riaprì, e solo
allora Fred si scostò dallo scaffale e alzò una mano per
impedirle di parlare, come se sapesse che prima
non ci sarebbe riuscita.
« No, non provarci
nemmeno. È vero, abbiamo i M.A.G.O. e la mamma
non si merita un altro dispiacere e in un certo senso la Umbridge
non ne ricaverebbe che soddisfazione. Abbiamo già ponderato tutti questi
elementi e siamo giunti a un’unica conclusione: non ce ne importa un
tubo. Hogwarts non è più Hogwarts, di certo lo sai anche tu... E non si tratta di
scope requisite o di professori licenziati, giusto? » S’interruppe,
il sorriso sempre sicuro. Si era avvicinato tanto che Hermione
dovette sollevare il volto per continuare a guardarlo negli occhi. « No,
a essere sincero ci sono poche cose che mi mancheranno di questo posto. Una
delle quali si trova in questa stanza e mi ha appena rubato un po’ di
innocue Tuttigusti+1. »
Hermione Granger
non era mai stata a corto di parole in vita sua; ne aveva sempre avuto bisogno
come di punti fermi per tenersi stretta la terra sotto i piedi e, spesso, per
impedire agli altri di compiere
qualche stupidaggine. Ma quella volta non provò neppure il desiderio di
parlare, di fare domande inutili. Sentirsi sfiorare dalle labbra di Fred le
bastò per mettere a posto i pezzi.
Gli aveva detto che lo odiava, e per lui sarebbe stato
più semplice lasciarla.
« Partiamo domani
» le sorrise ancora una volta, sulla bocca.
Rimase a guardarlo
allontanarsi per secondi che sembrarono ore, consapevole che domani l’avrebbe odiato ancora di
più.
[ 730 parole ]
Spazio dell’autrice
La partenza dei gemelli Weasley da Hogwarts è uno dei passaggi che mi danno più soddisfazione in tutta la saga. Naturalmente,
in questo contesto, non potevo non mostrare un momento in cui Fred va a confessare
a Hermione che non si vedranno più entro i
confini della scuola. E a quel punto
sì che si fa odiare da lei.
Mancano due soli capitoli; mi sento già commossa all’idea
di chiudere questa raccolta ;_;
Aya ~