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Autore: stylessmurf    23/08/2011    5 recensioni
Le presi il viso tra le mani, asciugandole le lacrime sulle guance, poi le accarezzai i capelli e le posai un bacio sulla fronte.
Solo dopo qualche minuto, dopo essersi calmata, riuscì a parlare, e preferì con tutto il cuore che non l'avesse mai fatto.
«Tu sei il mio migliore amico, Harry»
Se qualche giorno prima, quella era l'unica frase che riusciva a darmi stabilità mentale e fisica, ora mi distruggeva.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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First date •

 

 

«CHE?» Chiesi stralunata. Ero assolutamente certa di aver sentito male. Stavo comodamente seduta su un divanetto nel piccolo salone che i ragazzi stessi si erano decisi ad arredare, quando un sorridente Louis mi aveva chiesto qualcosa di.. assurdo. Che dovevo sicuramente aver frainteso.

«Che c'è di strano? Ti sto chiedendo di uscire con me.» Ed ecco la conferma che avevo capito bene. Poi, visto che non spiccicavo parola, continuò «Quando c'è Harry, tu stai sempre con lui e.. Per carità, non ti sto criticando: sei la sua migliore amica ed è normale che tu voglia passare tutto il tuo tempo con lui, ma visto che lui oggi è uscito per.. Non so cosa, pensavo che sarebbe stata la volta buona per chiederti di uscire. Insomma, come 'amici'.» Era imbarazzato. Oramai conoscevo come le mie tasche ogni membro del gruppo e, ne ero sicura, Louis Tomlinson era imbarazzato. Mi sorrise, quasi per incoraggiarmi, o comunque per dargli un segno di vita. Ero rimasta con gli occhi spalancati e fissi sui suoi, azzurri e intensi.

Rimasi zitta a fissarlo per circa un minuto, il fastidioso ticchettio delle lancette del suo orologio come unico suono.

«.. Ok» Risposi, ancora immobile.

«Ok?» Louis sembrava decisamente più sconvolto di me.

«Sì, ok» Ribadì, neutra «infondo non c'è niente di male in un'uscita tra amici, no?» Sforzai un sorriso che parve più che altro una smorfia nervosa, e lui mi guardò leggermente crucciato.

«Non è che devi accontentarmi, se non vuoi va bene..»

«No, ti ho detto che va bene. Siamo amici, non c'è niente di male. Niente» Replicai. Stavo cercando di convincere me stessa. Lui sbuffò, alzandosi dal divano.

«Va bene, va bene. L'importante è che io sia riuscito a rimediare un appuntamento con te, poi pensala come vuoi» Sorrise raggiante, scostandomi dal viso una ciocca di capelli, «mi interessi parecchio, sai com'è» mi fece l'occhiolino, allontanandosi contento.

«Oh, fatti trovare pronta alle quattro e mezza» aggiunse, prima di andare via.

 

Avevo un appuntamento. Il mio primo appuntamento, in assoluto. E non sapevo con chi parlare, oppure a chi chiedere consiglio. Salì in camera mia e di corsa afferrai il cellulare, digitai un numero che conoscevo a memoria e feci partire la chiamata. Qualche secondo dopo la voce di Harry mi invitò a 'lasciare un messaggio dopo il segnale acustico' ed io riattaccai, sbuffando. Mi buttai a peso morto sul letto con la faccia sul cuscino, alquanto esasperata, e qualche secondo dopo la porta si spalancò.

«Chi è?» Chiesi con la voce ovattata dai cuscini ed un tono abbastanza cupo.

«Io sono Liam, lui è Zayn. Piacere di conoscerti conquistatrice di cuori!» Disse Liam scherzosamente, sedendosi sul letto, «Abbiamo saputo» aggiunse.

«Mh.. non me ne parlate» Premetti ancora di più il cuscino al viso, «Non so che diamine fare o come diamine comportarmi» confessai esasperata.

«Elegante come sempre. E, comunque, noi sappiamo cosa gli piace. In primo luogo, gli piaci tu. Penso che se ti vestissi da carota gigante impazzirebbe d'amore» Spiegò Zayn ridendo.

«Idiota.» Dissi, soffocando un accenno di risata.

«Vas Happenin' Gurl?» Continuò col suo accento, scuotendomi leggermente le spalle: sapeva che in quel modo sarebbe riuscito a farmi ridere, e infatti mi ritrovai a ridere poco dopo. «Mars, sii te stessa. Gli piaceresti anche se uscissi con il pigiama ed una coda di cavallo mal fatta» Chiarì Liam. Non potevo vederlo, vista la mia posizione, ma sentivo che stava sorridendo. Sospirai, sollevandomi dal letto.

«E' la cosa giusta da fare?» Chiesi ad entrambi, guardando prima l'uno e poi l'altro.

«Assolutamente» Disse Liam, Zayn annuì. Io sospirai nuovamente, per poi alzarmi energicamente dal letto «Bene, adesso fuori! Fuori, via via!» Feci, spingendoli leggermente, «Devo prepararmi, no?» Sorrisi e chiusi la porta. Di che mi preoccupavo?

Era Louis. Solo il mio amico Louis.

 

 

 

Verso le quattro meno un quarto ero pronta. Avevo deciso di mettere qualcosa di carino, ma non troppo.. insomma, normale. Un top azzurro con dei bottoncini, stretto sul seno, che andava allargandosi verso la fine e un paio di jeans lunghi e abbastanza stretti. Un paio di converse sull'azzurro-indaco e tra i capelli, legati in una treccia che lasciavo scivolare sulla spalla destra, un cerchietto bianco. Presi anche la mia borsa bianca per mettere dentro le cose importanti: cellulare, macchina fotografica (non avrei fatto foto, ma adoravo portarmela dietro in caso avessi assistito a qualche fenomeno naturale a sorpresa), un elastico per appuntare i capelli ed il portafogli. Quando ebbi posato tutto, mi bloccai un attimo e ripresi il cellulare dalla borsa per chiamare Harry.

Spento.

Sbuffai contrariata guardando la sua foto contatto sul display: non era da lui lasciare il cellulare spento. Lo lasciai scivolare nuovamente nella borsa e scesi in soggiorno, dove trovai Louis che camminava nervosamente avanti e indietro. Indossava delle Supra nere e viola, jeans larghi ed una maglia blu-violacea.

Era nervoso. Non l'avevo mai visto così nervoso se non prima di una qualche esibizione. Ed era a causa mia.

Ci eravamo sempre punzecchiati (ergo, mi ha sempre punzecchiata) ed era perché gli piacevo?

Ok, il mondo gira al contrario.

Diedi due colpetti di tosse per 'annunciarmi' e agitai la mano nella sua direzione. I suoi occhi passarono dal pavimento a me e parve arrossire di botto.

«Ehi.. Stai bene.. così» Balbettò quasi, per poi scuotere la testa. Sembrò essersi ripreso da una lunga trance, mi guardò e sorrise raggiante.

«Vogliamo andare?» Mi chiese, porgendomi galantemente il braccio.

«Ma non fare lo scemo!» Risi io, iniziando a camminare e lasciandolo indietro. Lui con sole due falcate mi fu accanto, pronto ad aprirmi la porta dell'appartamento. Io roteai gli occhi al soffitto e risi ancora.

«Allora, Tomlinson» iniziai, guardandolo «dove siamo diretti?»

«Dove possiamo divertirci, ovviamente» Mi sorrise ancora, e negli occhi azzurri notai qualcosa di diverso.

 

 

 

Arrivammo al parco circa venti minuti dopo. Non avevo mai notato quanto fosse piacevole stare in compagnia di Louis. Era divertente, premuroso e, a modo suo, anche romantico. Inizialmente preannunciavo qualcosa di veramente disastroso, ma così non era stato. Mi aveva preso un gelato alla vaniglia (come sapesse i miei gusti rimaneva un mistero) e lui uno alla stracciatella.

«Ehi, Louis..» Iniziai a parlare, rigirandomi il cono tra le mani ed evitando accuratamente di guardarlo negli occhi. Lo vidi girare il capo verso di me. «Perché hai voluto.. uscire con me?» Chiesi infine, senza accorgermi delle mie guance che si erano imporporate.

«Tu perché sei la migliore amica di Harry?»

«Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda..»

«Rispondi e basta» Disse, deciso. Lo guardai confusa e tornai con lo sguardo davanti, assorta.

«Perché sto bene con lui, perché mi conosce più di chiunque altro, perché..» Non potei fare a meno di sorridere, «.. perché lui è speciale.»

«Esatto» Disse lui, sorridendo ancora. «Tu sei speciale, per me. Non so quanto, ma sei speciale» Diede un morso al gelato.

Io lo guardai sgranando gli occhi per un po', poi tornai a fissare al suolo le mie coverse, leggermente imbarazzata.

«Oh, e mi piaci anche per un'altra cosa» Parve illuminarsi, o che quel sorriso fosse così abbagliante da illuminare tutto il suo volto.

«Cosa?»

«Perché mangi carote, ovviamente» Rise di gusto, piagnucolando leggermente quando cercai di tirargli un debole pugno sul braccio.

Risi insieme a lui, alle sue battute, ad i suoi strani modi di fare. Tutto sembrava andare bene, fin quando non vidi qualcosa. Vicino la tenda plastificata di un piccolo bar al centro del parco. Mi fermai.

Avrei riconosciuto quell'ammasso di ricci ovunque.

Harry.

Sorrisi, accennando un passo verso di lui, ma mi bloccai di nuovo. Il cuore perse un battito e sentì il sangue raggelarsi nelle vene.

Non era solo.

C'era una ragazza con lui.

Una bionda, dannatamente magra e bella. Le cingeva i fianchi, le sfiorava il collo..

Non potei resistere un secondo di più.

Ebbi l'impulso di correre via, allontanarmi da li, pur non sapendo dove stessi andando. Sentì la voce di Louis in lontananza, e pregai che non chiamasse più il mio nome. Non volevo che Harry sapesse che ero li, che avevo visto lui e.. lei.

Perché?

Ruzzolai per terra, mi sbucciai un ginocchio.

Perché?

Mi rialzai, continuai a correre.

Perché?

Oramai piangevo senza nemmeno rendermene conto.

Ma perché?

Mi buttai sulla prima panchina che vidi ed iniziai a piangere.

Piangere perché mi sentivo sola.

Piangere perché lui non era con me.

Piangere perché lui era con un'altra.

Pensandoci bene, non avevo un vero motivo per piangere. Lui poteva far della sua vita ciò che voleva, passare il suo tempo con chi voleva.. non doveva importarmi.

Tuttavia avevo solo voglia di piangere in quel momento.

Sentì le braccia di qualcuno stringermi, accarezzarmi i capelli, e per qualche secondo ebbi l'illusione che fosse Harry.

Ma era Louis.

'No.. ti prego, illudimi per qualche istante. Ho bisogno di lui' sentì il mio cuore supplicare e costrinsi il cervello a non vedere Louis per ciò che era, ma vederlo come ciò di cui avevo bisogno.

Lui.

Piansi contro il suo petto, singhiozzando. Mi aggrappai a lui come se fosse la mia ancora, l'unica mia via di salvezza.

E quasi senza accorgermene, le mie labbra sfiorarono le sue.

Fu un brivido che si fermò non appena il cervello ricominciò a funzionare normalmente, a vedere le cose come stavano.

Lui non era Harry.

Non poteva esserlo.

Non lo sarebbe mai stato. Lo sapevo.

Ma sapevo anche che in quel momento avevo bisogno di qualcuno, ed Harry non c'era. Mi tranquillizzai un attimo e strinsi forte Louis, che non aveva smesso un solo secondo di accarezzarmi la schiena nel tentativo di calmarmi, per poi scoppiare nuovamente a piangere.

 

Davvero bello il mio primo appuntamento, no?

 

 

 

SISI, lo so, sono in ritardo blablabla. Vi ho fatto aspettare più di un mese, ma il fatto è che le idee erano troppo confuse e questo un chap troppo importante. Non arrabbiatevi, eh ç_ç Mi siete mancati.

Mi raccomando, recensite e diffondete la storia :3

Andate in pace, good bye ~

Much Love, Mars.

   
 
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