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Autore: Ang3l    24/08/2011    9 recensioni
-Tu, ti sei fatto passare per un prete!-
-Ehi- esclamò il biondino, sollevando un sopracciglio -Io non ho mai detto di esserlo. Sei tu, paperetta, che sei arrivato a quella conclusione-
-Tu... mi hai confessato! E... sei nudo!- sbottò.
E che cavolo!, quel tizio non aveva dei vestiti? Possibile che ogni volta che lo incontrava era in mutande?
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era ormai pomeriggio inoltrato quando i quattro arrivarono alla piccola, ma accogliente gelateria ,situata, insieme a vari negozi, sul perimetro di un piccolo parchetto.
Nel locale,  già abbastanza affollato, persone di ogni tipo sedevano tranquille ai vari tavolini color lilla chiaro, leccando con gusto i loro freschi coni gelato e ciarlando allegramente di questo e di quello. Era, insomma, un tipico pomeriggio estivo, uno di quelli un po’ noiosi e pigri, dove l’aria profumava di frutta e di cioccolato, e dove tutti sorridevano senza un motivo ben preciso. Uno di quei tanti pomeriggi che Sasuke Uchiha odiava profondamente.
Sbuffò annoiato, lanciando un’occhiata di puro disgusto al locale dove, per i suoi gusti, c’erano fin troppe persone e fin troppi bambini –o, meglio, piccoli diavoletti rumorosi e fastidiosi.
Al suo fianco, Neji Hyuuga sorrideva, anzi,  ghignava divertito, godendo delle varie espressioni irritate che si susseguivano sul volto dell’Uchiha. Adorava quelle espressioni, adorava far saltare i nervi a quell’odioso di Sasuke: non a caso il suo passatempo preferito era ingannarlo o ricattarlo con qualcosa al fine di fargli fare tutto ciò che lui voleva. Ed ora, poi, poteva anche contare sulla carta ‘misterioso biondino trovato in mutande nel letto di un certo qualcuno’.
-Oh, guardate chi c’è! Sakura-chan! – urlò all’improvviso Rock Lee, afferrando la mano di Hinata e correndo entusiasta verso il tavolino dove sedeva, da sola, una bellissima ragazza dai lunghi e lucenti capelli rosa.
Sasuke sbuffò ancora, ficcando le mani nelle tasche dei pantaloni e seguendo controvoglia il suo maledetto coinquilino.
Non appena la raggiunsero, la ragazza alzò velocemente i grandi occhi verdi dalla rivista che stava sfogliando, facendo scivolare distrattamente lo sguardo sul sorrisone di Rock Lee, sul capo chino di Hinata, passando alle sopracciglia alzate di Neji, per fermarsi, infine, sul volto bellissimo e inespressivo di Sasuke Uchiha –Siete venuti- mormorò, sorridendo, ma si capiva perfettamente che le sue parole erano rivolte ad una persona in particolare e che, in realtà, avrebbe dovuto, voluto, pronunciare “Sei venuto… Sasuke-kun”.
-Certo che sì!-esclamò il spracciglione, tutto contento, accomodandosi sulla sedia accanto alla rosa –Ne dubitavi, forse?-
Sakura ridacchiò, un po’ imbarazzata –Ma no, scherzavo!-
Hinata sorrise gentile, baciandole le guancie rosee, Neji le lanciò un occhiata soddisfatta alla “hai visto chi ti ho portato?” passando un braccio attorno alle spalle di Sasuke, che se ne allontanò infastidito. E Rock Lee cominciò a parlare, parlare, parlare.
Si potevano dire un sacco di cose sul conto di Lee. Che era uno svitato, uno che andava rinchiuso urgentemente in manicomio, come affermava Sasuke, e che parlava decisamente, ma decisamente troppo. Secondo Sakura –da lui considerata la sua non-fidanzata, la ragazza dei suoi sogni “dai meravigliosi occhi verdi luccicanti di giovane ardore femminile e illuminati da uno spirito sorprendentemente forte e determinato” – era un essere non ancora identificabile, forse un alieno, ma in compenso era molto buffo e simpatico e più di una volta gli aveva concesso di prenderla a braccetto nei corridoi della scuola. Davanti a un brutto voto non si scoraggiava mai, e anzi, proclamava a gran voce il suo ‘credo ninja’: “Io non sono un genio… ma dimostrerò che l’impegno può battere la genialità!”
Nel complesso si considerava un ragazzo molto fortunato, dato che aveva già incontrato ‘il grande amore’ della sua vita. Anzi, i grandi amori. Decine e decine, di ogni genere e colori, alcune merlettate, altre a cuoricini, di seta, estive o invernali: le sue tutine. Le sue fantastiche, bellissime e adorate tutine.
E infatti… -…e, come dicevo, stavo girando sconsolato per il negozio, quando l’ho vista! Ed è stato come un colpo di fulmine, capisci Sakura-chan? Era tutta rossa, con p…-
-Rock Lee- sbottò Sasuke, fulminandolo con un’occhiataccia. Insomma! Non solo che lui si era dovuto scomodare a portare il suo ‘meraviglioso culo’ in quella schifosa gelateria, …ora si sarebbe dovuto pure sorbire le stupide chiacchiere di quello stupido sopracciglione? Mai!
-E sù, Sasuke-kun, non fare l’antipatico- lo rimbeccò Neji, ghignando.
Ora gli spacco la faccia, ribollì l’Uchiha, stringendo i pugni sulle cosce.Quand’è troppo, è troppo.
Ma ogni suo possibile ‘tentativo di omicidio’, fu bloccato dall’arrivo di un’altra figura, che gli si spiaccicò praticamente addosso, squittendo un –Saaasuke! Ragazzi! Che carini, siete venuti ad incoraggiarmi?-
Sasuke la guardò irritato: era Ino Yamanaka, una delle sue ammiratrici più svitata e appiccicosa. Una vera tortura.
-Ino-pig- la salutò Sakura, storcendo la bocca alla vista delle braccia della ragazza strette al collo di Sasuke.
-Fronte spaziosa- le rispose, sfoggiando un delizioso faccino da ‘angioletto innocente’.
E Sasuke odiò quel dannato tizio delle mutande. Quello stupido biondino che lo aveva messo in quella cavolo di situazione. Già, esattamente: era tutta colpa sua. Perché, se quello non avesse avuto la brillante idea di intrufolarsi nel suo letto, Neji non lo avrebbe mai trovato in nessuna situazione ‘equivoca’, non avrebbe mai scattato nessuna maledetta fotografia e, di conseguenza, non lo avrebbe mai potuto ricattare con nulla per costringerlo ad uscire da casa. E un Sasuke solo a casa, equivaleva a un Sasuke felice.
E invece no! Per colpa dell’idiota in mutande, ora era un: Sasuke non solo in gelateria, equivalente a un Sasuke furioso.
Sì, lo odiava. Eccome se lo odiava!
Intanto, gli occhi azzurro cielo di Ino erano ancora fissi in quelli dell’Haruno. Si stavano sfidando, si stavano minacciando. Silenziose.
Sempre la solita, noiosa, storia, pensò. Proprio come a scuola, quando quelle due cercavano in tutti i modi di attirare la sua attenzione con continui sorrisini, sguardi dolci e bigliettini con frasi sdolcinate lasciati casualmente sul suo banco. Per poi finire, come sempre, a urlare improperi l’una contro l’altra.
Ino lo amava. Si era innamorata di lui fin dal primo giorno di asilo, quando i suoi grandi occhioni chiari si erano posati sul quel bambinetto dai bellissimi capelli scuri, quasi blu, che guardava tutti con disgusto. E aveva deciso: lei sarebbe stata la sola ad ottenere l’attenzione di quei due occhi neri. Soltanto lei.
E ci aveva provato, davvero. Gli si sedeva sempre vicino, gli raccontava un sacco di cose, gli baciava le guancie. Faceva di tutto per fargli comprendere i suoi veri sentimenti, ma a Sasuke non importavano. A lui, lei non interessava affatto.
E Ino lo amava, ma non glielo aveva mai detto. Forse lo amava proprio perché non riusciva a conquistarlo, ma un giorno ci sarebbe riuscita. Ne era certa.
Poi, alle elementari, era arrivata Sakura. Erano diventate immediatamente migliori amiche, quasi due sorelle, almeno finché Sakura non aveva conosciuto Sasuke. E se ne era innamorata perdutamente. E anche lei aveva deciso: sarebbe stata la sola ad ottenere l’attenzione di quei due occhi neri. Soltanto lei.
Sakura lo amava, e glielo aveva detto. Ma alla sua domanda –Vuoi essere il mio fidanzatino?-, Sasuke le aveva risposto con un deciso –Mai-.
Ma lei ne era certa, un giorno sarebbe riuscita a conquistarlo.
E, in tutti quegli anni, Ino e Sakura non avevano fatto altro che odiarsi come due migliori nemiche.
-…Aaallora- esclamò Rock Lee, spezzando quell’improvviso silenzio –Di cosa stavi parlando, Ino? ‘Incoraggiarti’ in cosa?-
La ragazza bionda sorrise raggiante, staccandosi da Sasuke e volteggiando su se stessa per farsi ammirare da ogni angolazione. Indossava un grembiulino viola, sopra dei normali vestiti –Ma per il mio primo giorno di lavoro!- rise –Non ve lo avevo detto? Sono stata assunta qui alla gelateria!-
-Oh- sorrise Hinata, inclinando il capo –Sono davvero contenta per te-
Ino batté entusiasta le mani, voltandosi a guardare Sasuke. Sperava di ricevere una sua occhiata di apprezzamento, o una di approvazione. O anche una semplice occhiata. Una qualsiasi cosa… ma niente. L’Uchiha non la calcolava proprio. Sospirò, tornando a rivolgersi ai suoi amici –Lì c’è anche Shika!- trillò, indicando un punto accanto al bancone –E’ venuto anche lui per me, ma era troppo pigro per venirvi a salutare-
-Sempre il solito- ridacchiò Sakura allungando, quasi senza pensarci, una mano lungo il tavolo e stringendo quella di Sasuke che, indifferente, non la ritirò.
Ino strinse forte le labbra, distogliendo lo sguardo. Odiava Sakura, la odiava perché era capace di fare gesti –come intrecciare le sue dita con quelle dell’Uchiha- che lei si sarebbe solo sognata di fare. La odiava perché era forte, mentre lei era brava solo con le parole, e forse neppure con quelle.
La odiava perché era gelosa.
-B…Bhe- si sforzò di sorridere, lisciandosi le pieghe del grembiulino –Allora, cosa vi porto ragazzi?-
Iniziarono tutti, meno uno, a ciarlare, chiedere, ridere e, dopo quello che le parve un tempo lunghissimo, Ino riuscì a ritirarsi dietro il bancone, ficcando il blocchetto con le ordinazioni nelle mani di un’altra cameriera.
Shikamaru, seduto a gambe divaricate su di uno sgabello, le lanciò un’occhiata annoiata –Va tutto bene?- chiese, continuando a mangiucchiare una coppetta di gelato a cioccolato che, sicuramente, non avrebbe pagato.
Per tutta risposta, Ino gli ringhiò contro, rubandogli la coppetta dalle mani e cominciando a divorarla senza pietà –Io la odio- borbottò, tra un boccone e l’altro.
Il ragazzo sospirò, un sospiro alla ‘è sempre la solita storia’, guardando irritato il suo ormai ex-gelato –Cos’ha fatto, questa volta, quella povera Haruno?-
-Povera?!- esclamò Ino, squadrandolo come se fosse appena diventato pazzo –Ma non la vedi??... Altro che povera! Ha già allungato le sue brutte manacce sul mio Sasuke!-
Shikamaru sospirò ancora –Non è il tuo Sasuke, Ino- le disse, cercando di essere delicato.
Incredibilmente, invece di attaccarlo come al suo solito, Ino abbassò lentamente il capo, mordicchiandosi le labbra –Lo so- mormorò –Non ho bisogno che tu me lo ripeta in continuazione, idiota-
E Shikamaru allungò una mano verso di lei, alzandole il mento in modo da poter osservare i suoi meravigliosi occhi azzurri. Era da tanto che non la guardava davvero, pensò, più o meno da quando Ino aveva perso la testa per quell’inutile Uchiha.
Era la sua migliore amica, lo era sempre stata e sempre lo sarebbe stata. Ma era ora che lei cambiasse. Non poteva passare il resto della sua vita a soffrire per un qualcuno che non la voleva, non poteva prendersela con una sua amica.. o nemica, quello che era, per ogni suo minimo gesto. Lui la conosceva, sapeva che dietro il ghiaccio dei suoi occhi si nascondeva un vero e proprio fuoco blu. Perché, per quanto cercasse di nasconderlo, Ino possedeva un cuore purissimo, e voleva bene a Sakura tanto quanto ne voleva a Sasuke, forse anche di più. Ma era orgogliosa, maledettamente orgogliosa e non lo avrebbe mai ammesso.
-Cresci, Ino Yamanaka- le soffiò a pochi centimetri dal suo viso, le dita strette  sul suo mento –Smettila di fare la bambina-
E Ino spalancò gli occhi, arretrando di un passo. Colpita e affondata. Shikamaru sostenne il suo sguardo ferito, ignorando i battiti impazziti del suo cuore. Non voleva ferirla o farla piangere, ma se quella era l’unica soluzione…
-Stai zitto, Nara-  sibilò la ragazza, l’azzurro dei suoi occhi freddo e duro –Cosa ne vuoi sapere tu di me? Non hai alcun diritto di giudicarmi-
-Sono tuo amico- le ricordò –E se dico certe cose è solo perché ti…-
-…mi vuoi bene?- lo interruppe –Ma fammi il favore! Sei soltanto un pagliaccio. Uno stupido, pigro e noioso pagliaccio!-
-In altre parole, sono il tuo miglior amico- concluse, appoggiando il mento sul palmo della mano, annoiato.
Ino scoppiò a ridere, sollevando le sopracciglia e puntandogli un dito contro –Tu non sarai mai quella… ‘cosa’ per me! Io appartengo a un altro livello, sono molto più educata, sofisticata, alla moda…-
Shikamaru tossicchiò, evitando di guardare quell’orribile grembiulino viola.
-….E sono molto, molto femminile!- dichiarò, gettandogli, in faccia, la coppetta ormai vuota e ruttando sonoramente.
-Se lo dici tu…-
-Lo dico, lo dico!- borbottò, voltandogli le spalle e facendo per dirigersi verso un tavolino dove si erano appena seduti dei nuovi clienti. Ma poi sembrò ripensarci, tornando indietro, le mani strette sui fianchi –E tanto per la cronaca, non provare a rivolgermi mai più la parola!-
Shikamaru roteò gli occhi al cielo, ignorandola. Ino lo fissò rabbiosa, e delusa, per qualche istante, prima di colpirgli la spalla con un pugno –Non mi dici niente?-
-Ma non hai appena detto che non dovevo parlarti? Mai più?- brontolò.
E la ragazza gli mollò un ceffone sul viso, attirando su di sé l’attenzione di tutto il locale –Sei proprio uno stupido, Nara- balbettò, correndo via.
E Shikamaru sbuffò, sempre più annoiato, toccandosi la guancia –Le femmine… Che seccatura-.






 

***




 

Ehi, non guardatemi così *^* Lo so, è stata una tortura anche per me, scrivere questo obbrobrio di capitolo. Quindi immagino quanto sia stata dura per voi leggerlo xD 
Ma è tutta colpa del numero 5 ù_ù Io odio quel numero, mi porta sfortuna. Quindi: capitolo 5 + sfortuna = schifo x°D
Vabiiiene, se siete ancora vivi... io continuo a parlare :3 Allora, la gelateria che ho descritto esiste davvero  , yes yes, ed è seriamente tutta lilla *-* Ma, cosa più importante, vende dei dolci e dei gelati e dei frappè, troppotroppotroppo buoni!! *W* 
Seconda cosuccia: ho parlato tanto, ma taaanto di Sakura e Ino -forse più di Ino. E quindi immagino che vi abbia rotto abbastanza -abbastanza molto- le scatoline *^* Sorryyy mììì!
Terza: non c'è Narutino, lo so ;___; Sorrììì mììì, ancora xDD
Quarto: sorryyy mììì! Sul serio, questo capitolo è peggio degli altri,  perdonate la vostra Angelina *^* Oppure minacciatemi di morte come fa mia moglie xD
E quinto -ma quanto è brutto questo numero? >__>- : spero davvero di non averi fatto annoiare ^^''...O, almeno, non tanto da farvi desiderare di buttarvi dalla finestra xDxD

Okìì, adesso me ne vado ^-^
Prima prima, vorrei però ringraziare le  tutte le ragazze che hanno commentato lo scorso capitolo -Vi adoro *_* Avete coraggio da vendere a seguirmi ancora *_*-  e chi ha aggiunto la storia tra le Preferite ( 10 ) ; Ricordate ( 5 ) e Seguite ( 49 ) Grazie gente!! Siete dei pazzi a leggere questa robaccia, ma grazie!! *_*

Un bacione :)
Vale 


 

   
 
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