“ Rosie sei scioccata” – asserì Albus.

“ Ah si? E, di grazia, per quale motivo a me oscuro ?” rispose irritata la mora.

“ La zuppa” - concluse Albus  indicando il piatto della giovane cugina.

“ e quindi? Cosa c’è che non va nella mia zuppa?”

“la stai mangiando . . .” iniziò il ragazzo.

“ ma non mi dire!” Albus le scoccò un’occhiataccia.

“ stavo dicendo, stai mangiando la zuppa e contemporaneamente addenti del polpettone e  . . .”- seguì una smorfia- “ la torta di mele!”

Rose in risposta sembrava del tutto in pace con se stessa.

“ E’ la prova schiacciante che sono davvero figlia di Ronald Weasley”

“Le mele” continuò l’altro.

“e quindi?”

“non ti piacciono le mele. È da quando zia Hermione ti fece vedere quel coso con una mangiamorte che avvelena una mela che non ti avvicini ad una di queste delizie!”

“ non era una mangiamorte!” sbuffò la mora.

“ Sicuro era una serpe!”

Rose sbuffò, di nuovo. Maledetto Potter!

“Su su, sentiamo, cosa ti affligge?” chiese Albus in tono premuroso.

“Quel tizio.”- sbuffò Rose accennando a Malfoy –“ non mi piace”.

Albus alzò gli occhi dal suo purè di patate e concentrò l’ attenzione sul biondo.

Era seduto tra Zabini e la Dolohov. Parlava col moro e sembrava ignorare la bionda alla sua destra. Gli parve addirittura di averlo visto scoccare un’occhiata carica d’odio all’indirizzo di quel bellimbusto di Luciferus Rosier.

                                                                   ***

“ Allora, Scorpius . . .”- iniziò il ragazzo Rosier sorridendo –“ cosa ti ha portato qui?”

Il biondo si voltò dalla parte del serpeverde dando l’impressione di aver ignorato la sua esistenza sino a quel momento. E questo, a Lucifeurs Rosier, di certo non piaceva.

“ Suvvia Luciferus, non vedi che Scorpius è un tipo riservato” cinguettò Serendiphy Dolohov.

“ La mia era solo e pura curiosità” concluse il ragazzo- “ oltretutto carissima Serendiphy so per certo che troverai anche tu interessante ciò che Scorpius avrà da dirci, o mi sbaglio?” l’altra lo ignorò bellamente, non prima di averli gettato un’occhiata omicida.

“ Esplorare nuovi orizzonti” - fu la risposta secca di Scorpius –“cosa fate qui dentro’ oltre al limarvi le unghie?” domandò alludendo alla perfetta manicure di Luciferus, l’altro fece finta di nulla.

Era solito atteggiamento di Luciferus Rosier. Mai lasciar trapelare i lati deboli, sempre che si avessero e lui, ovviamente riteneva di no.

“ C’è il club dei duellanti” – disse la Carrow catturando l’attenzione dei presenti.

“ E il club dei duellanti clandestino”- sorrise Lucilla Rosier- “ stanza delle necessità, ogni venerdì”

“ E poi c’è il Quidditch!” cinguettò la Dolohov.

Qualcosa negli occhi di Scorpius sembrà illuminarsi, quasi sorrise!

“ Noi serpi siamo i migliori” – esclamò soddisfatto Nott.

“ in media vinciamo 4 partite su 10” – disse intromettendosi nella discussione un ragazzo alto e robusto. Un giocatore, concluse Scorpius.

“ E le altre chi le vince?”- chiese Malfoy.

Il ragazzo allora indicò il tavolo rosso-oro.

“ Tieni d’occhio quei due” – disse indicando a Scorpius un ragazzo dai capelli in disordine ed un altro dagli occhi verdissimi –“ James e Albus Potter. È perché esistono quei due che è stato creato il gioco sporco” e sorrise della sua battuta.

Ma Scorpius ora sembrava non prestargli attenzione. Osservava i due Potter. Uno sembrava stesse per svenire a causa del troppo cibo ingerito, davvero quello poteva essere un degno rivale di  Quididtch? L’altro, quello che aveva intravisto la mattina stessa nella classe di Pozioni stava parlando con una ragazza, una mora al suo fianco. Era la riccia, la Weasley. Un quadretto alquanto volta stomachevole, concluse Scorpius. Ogni movimento della ragazza sembrava dipendere dal cugino e viceversa. Ora lui rideva e lei sbuffava.

Probabilmente lui le aveva rimproverato un qualcosa. O semplicemente si era preso gioco di lei, facendole notare che la camicia serrata fin sotto al collo, era vietata persino alle suore.

Fu un momento. La mora si voltò di scatto, come consapevole che qualcuno la stesse osservando. Rendendosi conto che colui che stava studiando i suoi movimenti era men che meno che Scorpius Malfoy si fermò di scatto, come pietrificata. Pregò se stessa di non diventare paonazza, molto probabilmente nessuno tenne conto delle suppliche della giovane, dal momento che le sue guance si imporporarono; maledetti geni Weasley!

“Sporca mezzosangue”

Fu come una pugnalata al cuore. Nessuno , nemmeno quell’odioso gruppetto di Serpi l’aveva mai apostrofata in quel modo. Guardò il giovane con un misto di rabbia e collera e dopo, come nulla fosse, portò la sua attenzione altrove.

Forse aveva esagerato, quella mattina. Era stato meschino, crudele.

“figlio di mangiamorte!”

Ah! Basta pensarci, avrebbe rimediato( forse) .

“Come mai tutto questo interesse per il Quidditch?” – Nott lo richiamò alla realtà.

“ Giocavo a Durmstrang”

“Ruolo?” – chiese il ragazzo con cui aveva parlato poco prima.

“Cacciatore”

“Bene! Io sono Flint” – disse quel ragazzone di cui ignorava il nome pochi minuti prima- “ sei fortunato Malfoy, uno dei nostri giocatori ha finito lo scorso anno la scuola e a breve avremo una partita contro i Grifondoro , niente di serio, una partitina di inizio anno per sgranchirci i muscoli” – detto ciò fece scoccare le nocche.

“ Niente ragazze a Durmstrang, vero?”- si intromise la Dolohov- “ che gran spreco! Dovrai recuperare,suppongo”

Lui, come già prima d’ora, la ignorò bellamente.

“Anche le ragazze giocano a Quidditch?” – chiese al giovane Flint il biondo Serpeverde.

“ Si, qualcuna. Ma ovviamente non sono brave come noi uomini!” – detto ciò tirò un pugno sulla spalla di Malfoy, l’altro fissò, senza dar segno di aver provato dolore, il suo pranzo.

Quella zuppa era mille volte più interessante dei discorsi da masochista del suo compagno di casa.

Si sentiva oppresso, in quella scuola.

“Malfoy credo dovresti muoverti” – disse la Rosier accennando a tutti gli studenti che lasciavano i propri tavoli –“ abbiamo lezione di difesa contro le arti oscure con i Grifondoro, di nuovo! Pff credo davvero sia una congiura . . .”

Mentre la Rosier elencava una serie di motivi, validissimi a suo avviso , per cui il preside avrebbe voluto attentare alla loro sanità mentale e , i suoi compagni di casa le davano man forte confermando ciò che aveva detto , Malfoy seguiva inebetito il gruppo di studenti diretto alla sua stessa lezione. Si ritrovò a pensare che di teste rosse , in quel castello, ce ne fossero a bizzeffe.

Proprio in quel preciso istante due ragazzine e due ragazzini dai capelli rossi uscivano di corsa dalla sala grande schiamazzando. Poi qualcuno lo calpestò, non notandolo per colpa della folla, pensò in seguito Scorpius.

“ Hugo non credere di passarla liscia!” – urlò all’indirizzo di quel gruppo di ragazzini, era alquanto infuriata. Passandogli accanto lo urtò una seconda volta.

“ Quanta grazia ed educazione” – lei, al sentire quella voce, si voltò di scatto.

Sorrise, beffarda. “Hmf! Da che pulpito!” – e scomparve, la figura fiera e altezzosa, tra la gente.

Scorpius entrò nell’aula di Difesa con ben cinque minuti di ritardo. Colpa di quelle maledette scale. Ogni volta che era sul punto di imboccare il corridoio che conducesse all’aula quelle, come a volersi prender gioco di lui, cambiavano direzione. Sembrava fosse destino il suo dover arivare in ritardo ad ogni lezione.

“ Signor Malfoy scelga un posto a sedere e faccia silenzio, abbiamo giò perso tempo prezioso!”

Scorpius si guardò intorno. Nessun posto libero vicino ai Serpeverde no, un momento. La Rosier indicava sorridente un posto al suo fianco. scosse la testa deciso, piuttosto la morte! Banchi Grifondoro tutti occupati . . . Oh,eccolo! Era la salvezza, la sua esistenza aveva un senso. Un banco vuoto, in penultima fila, al centro. Si diresse spedito al suddetto banco e nel momento in cui i suoi libri furono appoggiati al banco qualcuno sbucò da lì sotto.

“Oh trovata!” disse agitando la sua piuma, poi si voltò a fissare Scorpius.

Parve come indeciso sul da farsi ma, dopo quelli che a Scorpius parvero un’infinità di minuti, gli sorrise.

“Scorpius, vero? Cavolo che nome strano, oh be’ certo non che Albus Severus ” – disse azzardando un tono pomposo-“ sia il massimo, ma amico! Per tutti gli slippini di Morgana Scorpius è quanto di più orribile e spassoso abbia mai sentito!”- continuò strabuzzando gli occhi da sotto la montatura a rotonda-“ Comunque io sono Albus, ma chiamai Al”- disse porgendo la mano al biondino alquanto rintontito da quel nuovo ‘personaggio’-“ sai dovrei trovarti un soprannome, Scorpius non mi piace, per niente”

Scorpius parve incerto sul da farsi, abbozzò solo un cenno con la testa e si voltò a fissare il professore.

Albus  Severus Potter, forse pensò guardando la Rosier,questo è solo l’inizio.

 Grazie a chi ha recensito messo la storia tra le seguite e preferite. Scusate tanto per l'attesa ç_ç

Spero di riusicr a postare il prossimo capitolo il più presto possibile.

Ancora graie mille a:   MoonFencing , _Ultraviolet, bess_Black e chibidaphne87

Al prossimo cap :)

Ps: non riesco ad inserire la foto di colui che immagino come Albus quindi vi lascio il link :  http://s3.amazonaws.com/data.tumblr.com/tumblr_l437qoMb0x1qb276ao1_1280.png?AWSAccessKeyId=AKIAJ6IHWSU3BX3X7X3Q&Expires=1314478927&Signature=ULfmBRINe6XWdrBuwPRZkcqtrlM%3D