IL PASSATO RITORNA.
Era passata una settimana da quando avevo ricevuto
la prima lettera. Ne avevo ricevuta un’altra e devo dire che questa m’aveva
messo paura,almeno un po’. Zero mi aveva scritto che stavano tornando in
città,ma le notizie non erano buone …
“Tu
e Yori non dovete uscire di casa,neanche per andare a scuola. Sarà noioso lo
so,ma si rischia troppo. Riguardo ai genitori di Yori,non so,inventatevi
qualcosa,una malattia,non so. Sarà in città tra meno di una settimana. Stiamo
seguendo ogni suo passo,ma non riusciamo a prenderlo. Speriamo vada verso la
periferia,lì ci sono poche case,la maggior parte della zona è ricoperta da
campi coltivati,quindi si potrà combattere contro di lui senza fare troppi
danni. Se invece accadrà il contrario,beh cercherà di fare anche qualche vittima.
Ti chiedo solo questo. Quando arriverò in città la prima cosa che vorrò fare
sarà vederti,ma non potrò. Metterei in pericolo te e anche me.
A
presto Yuuki.”
Passammo una notte intera a decidere cosa raccontare
alla madre di Yori. Pensammo ad un’epidemia,come aveva scritto Zero,una
minaccia aliena,si avrebbe creduto anche a quello. Provammo tantissime idee,ma
alla fine l’epidemia era la migliore. Il giorno dopo,a colazione,ne parlammo
con i genitori.
-Oh santo cielo! Allora nessuno deve muoversi da casa?
Ma come l’avete saputo?!
-Hanno cancellato la partenza di papà per questo
motivo e nell’ultima lettera mi ha scritto il motivo del loro rientro
posticipato.
-Meno male che lui e i suoi amici ora non sono qui
-Già …
-Dite che sarà meglio avvisare anche il resto della
famiglia? Magari chiamo qualche amica e le dico di non mandare i bambini a
scuola.
Pensandoci poteva essere una buona idea. Se il
vampiro fosse arrivato in città,alcune persone potevano salvarsi da una sua ira
improvvisa. Ma le dissi di no comunque. Pensandoci meglio,la gente si sarebbe
chiesta come mai i giornali non ne avessero parlato prima e questo poteva
attirare sospetti.
-La gente si spaventerebbe troppo signora,non molti
lo devono sapere.
-Come vuoi cara.
Ogni notte era tragica,non riuscivo a dormire e
molte volte Yori e Maccherone mi facevano compagnia cercando di tirarmi su il
morale. Quella sera però mi addormentai subito,sognai. Mi trovavo in un prato
verde,pieno di fiori e c’era un sole bellissimo,era uno scenario primaverile
meraviglioso. Mi appisolai. Era così rilassante. Improvvisamente arrivò Zero,mi
accarezzò e voleva costringermi a seguirlo,ma io non volevo. Arrivò anche
Kaname e loro due mi presero in braccio. Io mi agitavo,urlavo,non volevo andare
con loro. Maccherone mi svegliò. Forse stavo urlando troppo. Lui però era
agitato,come quando Kaname viene da noi e lui scappa in cantina. Lo accarezzai
cercando di calmarlo e mi riaddormentai. Stranamente ripresi a sognare. Sempre
il sogno che stavo facendo prima:mi ritrovavo in quel prato in una giornata di
primavera,Zero e Kaname vogliono che io li segua,ma mi rifiuto di andare con
loro. Questa volta però non mi svegliai. Il sogno continuò:mi agitavo,urlavo e
loro non mi lasciavano,anzi,cercavano di tenermi ferma. Il sole ormai non c’era
più. Stava piovendo ed era calata la notte. Faceva freddo,era umido. Il prato
era sparito,ora c’era solo terra bruciata. I ragazzi continuavano a portarmi in
giro,sembrava che stessero vagando così,senza una meta. Spalancai gli occhi e
mi ritrovai sul tetto della casa di Yori. Pioveva davvero. Cominciavo ad avere
freddo e sentivo che l’acqua rendeva la mia camicia da notte azzurra sempre più
aderente al mio corpo. Non avevo strane sensazioni,pensai di essere diventata
una sonnambula,niente di più. Mi guardai introno e la città era
deserta,spenta,letteralmente. Sembrava una città fantasma di un vecchio film
western,non c’era una lampadina accesa,né qualcuno per strada. Erano le 24:00 e
a quell’ora la gente torna dai locali e c’è parecchio traffico. Ora era tutto
troppo silenzioso. Volevo rientrare,ma non riuscivo a muovermi. Ero curiosa e
terrorizzata allo stesso tempo. Sentì delle risatine strane,ma nelle vicinanze
non c’era nessuno. Solo io ero sveglia. Volevo riscaldarmi in qualche
modo,stavo congelando,ma non riuscivo a muovere un dito. La risatina si
avvicinava sempre di più e le mie gambe tremavano.
-T’ho trovata
Credo che per un secondo il mio cuore abbia smesso
di battere. Sentivo la risatina dietro di me,era vicinissima e quella voce,
quel “t’ho trovata” che cos’era? Mi voltai lentamente e notai una figura
incappucciata a pochi passi da me.
-Tu chi sei?
-Il tuo incubo peggiore ragazzina.
Era lui che mi immobilizzava,ne ero sicura. Sarà lui
o no? Era quel vampiro?
-Piccina posso leggere i tuoi pensieri e si,la
risposta è si.
Mi sentivo spiata,dovevo cercare di non pensare a
niente,ma era difficile. Pregavo che Zero,Kaname,papà e il maestro arrivassero
presto. Io non potevo fare niente. Il vampiro si tolse il cappuccio e
lentamente veniva verso di me. La sua mano era sulla mia spalla
ora,stringendola solo un po’ mi fece tremendamente male,mi ritrovai in
ginocchio davanti a lui,piegata in due dal dolore.
-E’ arrivato il momento.
Fece ancora una volta quella risatina,poi si inginocchiò
davanti a me,mise una mano sul mio fianco e mi tirò a se. L’altra mano era su
un lato del mio collo. Mi mostrò i canini. Li avevo già visti. Erano in quella
bufera di neve di tanti anni fa,quando Kaname e papà mi salvarono. Si avvicinava
lentamente al mio collo. Non riuscivo ancora a muovermi. Venite presto,vi
prego.