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Autore: Yuki 31    28/08/2011    4 recensioni
Nami in OP è quella più ricca della ciurma , Zoro invece non è altro che uno squattrinato, cosa succederebbe se fosse il contrario?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nico Robin, Portuguese D. Ace | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stamattina la sveglia è suonata  presto, erano appena le otto e quell’aggeggio infernale ha iniziato a emettere striduli odiosi, e aimè mi sono dovuta alzare  anche se di controvoglia.  Dopo una rapida colazione mi sono preparata e ora cammino per strada in direzione villa Roronoa. Non pensate che io sia assieme a qualche rampollo pieno di soldi, io sono solo la sguattera di quell’immensa casa.
Sapete la vita è ingiusta, la casa che pulisco è abitata da tre persone e sarà dieci volte la mia   nella quale ne vivono cinque me compresa e inoltre Zoro, l’unico erede, non fa niente dalla mattina alla sera e si aggira con auto come Lamborghini  Porsche e Maserati, mentre io che faccio un doppio lavoro fatico ad arrivare a fine mese.
Ancora non mi capacito di come tutto questo è potuto accadere, noi eravamo una famiglia felice con un reddito nella media, ma poi arrivò quel  fatidico giorno in cui mia madre si ammalò, lei che è sempre stata una donna buona  e generosa che ha dato una vita un’opportunità a me e le mie sorelle ora si ritrova a vivere attaccata a delle macchine  .  Al solo pensiero mi sale un nervoso che spaccherei tutto se solo ne avessi la forza. La sua malattia non solo ha fatto spegnere in lei quella luce che emanavano i suoi occhi ma ha anche mandato la famiglia sul lastrico. Tutti i medicinali per alleviare le sue sofferenze costano molto e mio padre io e le mie stesse sorelle ci siamo ritrovate a dover lavorare sodo per tirare avanti.
Senza accorgermene arrivo  davanti villa Roronoa, entro e trovo sulla porta l’unica donna di casa, Boa Hancock .
- Buongiorno signora Roronoa, quali sono i miei compiti per stamane?.-
-Nami, buongiorno scusa cara ma oggi sono terribilmente di fretta non potrò fermarmi qua con te, entra pure ho detto tutto a Zoro. Ciao cara.-  Senza darmi il tempo di rispondere  inizia a correre nel vialetto , come faccia a essere così veloce con quel tacco dodici ancora per me rimane un mistero. Poco importa entro in casa e mi ritrovo Zoro  a torso nudo con i pantaloni della tuta che fa colazione.
- Ragazzina sei arrivata.- Ho già detto che lo odio? Lui è un buzzurro maleducato , coi soldi che gli escono anche dalle orecchie , è pieno di donne e nella sua vita non ha mai mosso un muscolo per meritarsi tutto ciò.
-Zoro quali sono le mansioni che tua madre ha lascito per me?.- Mi porge un foglio e sopra di esso vi è scritto solo –rifare i letti.-
-Tutto qua?.- Chiedo poco convinta.
-No, in realtà c’è dell’altro, siediti che ne parliamo.- Sbuffo irritata dalla situazione,
-Senti devo lavorare.-
-Li ho già rifatti io, ora siediti ti devo parlare.- Prendo una sedia e mi metto dinanzi a lui.
-Che vuoi?.- Gli rispondo con più acidità possibile.
- Ho bisogno di te.-
-Zoro arriva al nocciolo.- Prende un respiro profondo e si accomoda meglio alla sedia.
- Tashigi, la mia ex mi continua a perseguitare, gli ho detto che ho un'altra ma non mi crede e così ho bisogno che tu ti finga la mia donna.-
-Scordatelo.- Mi alzo dal tavolo con l’intento di andarmene ma lui mi blocca per il polso.
-Ti pago, dimmi cinque mila ti bastano?.- Se fossi stata in un'altra situazione lo avrei preso a sberle, ma poi ripenso a Bellmere , non sono nella situazione per rifiutare.
- Va bene , ma sappi che non verrò a letto con te.- Sorride soddisfatto, il fiuto degli affari l’ha preso da suo padre, non c’è dubbio.
- Tranquilla bene andiamo a fare shopping.-
-Ehi frena, perché shopping?.- Lui sorride e si alza dalla sedia.
-Non te l’ho detto? Dovrai venire con me a una festa e non credo che tu abbia l’abito adatto quindi te lo regalo io per il  favore.-   
-Quando?.-
-Quando cosa?.-
-Il ballo cretino, quand’è?-
-Ah.- si gratta i capelli  con disinvoltura, credo che sia il suo modo di pensare. – Domani sera.- Domani è venerdi ed io lavoro nel bar di Arlong.
- Lavoro mi dispiace.-
-E che lavoro faresti?.- Non so che dirgli, non posso certo dirgli che faccio la spogliarellista, non capirebbe.
-La cameriera nel bar di Arlong.-
-Licenziati. – Okey, questo è scemo, figuriamoci se per una sera mi devo licenziare, siamo già pieni di debiti figuriamoci se perdo il secondo lavoro.
-No! Io non sono come te io devo lavorare per vivere.-
- Non sarà solo per una sera, io e la mia famiglia partecipiamo a molte feste e tu apparirai sempre con me, ti pagherò cinquemila a sera .-
-E quando poi troverai veramente la ragazza? Io che farò?.- Zoro si alza dalla sedia e dandomi un dolcissimo bacio a stampo si avvia verso la sua stanza.
-Ma io l’ho già trovata la ragazza, è rossa ed ha un pessimo carattere.-
 
 
 
Quando Zoro si ripresenta indossa un paio di jeans e una maglietta a maniche corte nera, col capo mi fa cenno di seguirlo . Andiamo in garage e lui sale a bordo della Lamborghini nera e si mette al posto di guida mentre io nel posto del passeggero. Partiamo e la destinazione è una boutique in centro.
Il viaggio è piacevole Zoro ascolta buona musica e il sedile è comodissimo, alla fine non è poi così male stare con lui.
Arriviamo in centro in un attimo, parcheggia la macchina e andiamo subito verso la boutique. Mentre passeggiamo lui mi afferra la mano, immagino che il mio lavoro sia appena iniziato.
- Ci potrebbe essere Tashigi, non farti illusioni ragazzina.-
-non ho detto niente.- Mi volto verso lui sorridente e lui diventa rosso per l’imbarazzo.
- Siamo arrivati.- Entriamo e per un attimo rimango scioccata, qua dentro è pieno di vestiti di ogni forma e genere, scarpe borsette tutto questo è il paradiso di ogni donna.
- Scegli quelle che ti piace di più.-
-veramente posso.- Annuisce col capo e io gli salto al collo dalla gioia, lui dopo un attimo di smarrimento ricambia l’abbraccio . Dopo aver sciolto il contatto mi precipito a provare abiti di ogni genere, credo di aver provato mezza boutique alla fine sono indecisa fra due abiti, uno è blu e molto lungo è scollato sulla schiena e ha uno spacco che arriva fino a metà coscia, l’altro è rosso è molto corto e ha una scollatura a v.
-Quale ti piace di più?.-
-prendiamoli entrambi se ti piacciono tutti e due.- Sorrido a trentadue denti e abbraccio di nuovo Zoro, oggi ha guadagnato molti anzi moltissimi punti.
Dopo aver acquistato i due vestiti , tre paia di decolté e due borsette torniamo alla macchina.
- Ti accompagno a casa, dove abiti?.-  
- Tranquillo andiamo pure a casa tua  andrò a piedi.-
-per il mondo da oggi sei la mia fidanzata,quindi è mio dovere accompagnarti a casa.-
Gli sorrido e appoggiandomi al sedile gli do le indicazioni per arrivare alla mia dimora.
Quando scendo dalla macchina regalo a Zoro un bacio a stampo, ovviamente perché sono entrata nel mio ruolo di finta fidanzata non per altro e poi entro in casa.
La prima cosa che faccio è salutare le mie sorelle ,Nojiko e Robin, le ritrovo sedute sul tavolino e vedo che stanno facendo il bilancio finanziario della famiglia.
- Nami quanto prenderai questo mese da Arlogn?.-
-Un bel niente Nojiko, mi sono licenziata.- Entrambe mi fissano, non capisco se sono più incazzate o sorprese
-Cosa?. Ma tu sei una completa deficiente, pazza , stupida io ti ammazzerei.- Ho fatto arrabbiare Nojiko, infatti mi sta urlando contro, e le sue urla attirano anche l’attenzione di papà che era in stanza con mamma.
-Nojiko che ti prende?.-
-Questa cretina si è licenziata da Arlong.- Anch’esso mi fissa stupito mentre io continuo a non dire una parola.
-Nojiko calmati, Nami per favore spiegaci perché l’hai fatto?.- Robin è sempre la più calma di tutti e anche l’unica che prima di sbranarmi mi chiede il perché.
-Ho trovato un lavoro migliore, Zoro Roronoa mi ha fatto una proposta se io lo accompagno alle feste lui mi regala gli abiti e mi paga cinquemila a sera.-   
-Brava la mia sorellina.-  esclama la mora. Mio padre inizia a ridere, mi passa una mano fra i capelli scompigliandomeli –Brava Nami, sono contento che hai trovato un lavoro migliore.- Gli sorrido felice e poi mi volto verso Nojiko, è un po’ rossa in volto, probabilmente si sente stupida per la scenata che mi ha fatto, poco importa io al suo posto avrei fatto la stessa cosa.
 
 
Il giorno dopo mi sveglio presto come sempre, devo andare a casa di Zoro per svolgere le mie mansioni domestiche.
Prima di uscire vado a salutare mia madre che si trova in camera sua bloccata a letto, le do un leggero bacio sulla guancia e poi vado a fare colazione. Stamane in casa ci sono solo la mamma e Nojiko, quest’ultima si trova nella nostra piantagione di mandarini , Robin sarà già andata a lavorare  cosi come papà.
Mi preparo una tazza fumante di caffè e l’accompagno a una manciata di biscotti.
.TOC TOC.
Qualcuno bussa alla porta, è una novità non abbiamo mai visite nell’ultimo periodo . Apro la porta e dietro di essa vi trovo Zoro.
-Che ci fai qui?.-
-Sono venuto a prenderti .- Mi guardo da cima a fondo e indosso ancora il mio pigiama rosa con i pinguini, divento rossa per l’imbarazzo e inizio a balbettare frasi senza senso. Lui scoppia in una fragorosa risata.
-Nami chi è?.- la voce di mia mamma mi distrae da lui, sentirla parlare mi stringe il cuore, la sua voce non è più sicura e forte è diventata sempre più debole e rauca.
-Mamma è il mio capo, è venuto a prendermi mi preparo e vado.- Mi giro verso Zoro e gli dico di aspettare un attimo, corro in camera e mi cambio e torno da lui.
- Possiamo andare.- lui annuisce e usciamo di casa per dirigerci sulla sua macchina e ce ne andiamo a casa sua.
  
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