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Autore: CottonBatu    01/05/2006    41 recensioni
Una bruna, l’altra bionda. Una col cervello, l’altra senza. Una bassina e paurosamente piatta, l’altra alta e formosa. Cos’hanno in comune?! Ronald Weasley. Chi riuscirà vincitrice nella lotta per conquistare il cuoricino palpitante del nostro Ronnie? Si accettano scommesse…!^^
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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HERMIONE VS LAVANDA – QUESTA è GUERRA


Nella puntata precedente ^^-
“Ti vengo a prendere alle otto davanti all’entrata della tua sala comune, va bene?”
“Ok…”
“Fantastico!” disse Lavanda. Tutti si girarono verso di lei.

CAP. 7 ULTIMO BALLO
II° PARTE


GIORNO DEL BALLO
DORMITORIO FEMMINILE 7° ANNO
ORE 5.12 AM


“You drive me craaaaaaazy, I just can’t sleep! I’m so excited, I’m in too deeeeeeeeep! Oooooooooooooooooh craaaaaaaazy, but it feels alright…”

“LAVANDA!” urlarono Hermione e Calì esasperate. Lavanda, al centro della stanza con indosso shorts e canottierina delle Bratz – passion for fashion –, con in mano la sua spazzola rosa con i lustrini a mò di microfono, stava esibendo le sue doti canore, canticchiando una delle sue canzoni preferite davanti allo specchio

“Cosa c’è?!” chiese lei infastidita dall’interruzione. Calì dovette bloccare Hermione per evitare una rissa

“Lavanda, tesoro…sono le cinque del mattino, cosa ci fai già sveglia?!” chiese pazientemente Calì stropicciandosi gli occhi. Lavanda emise un gridolino

“Stasera c’è il ballo!”

“Sì…e con questo?!”

“Ma come?...Devo prepararmi!” Hermione e Calì si scambiarono un’occhiata

“E perché mai dovresti iniziare a prepararti ora, se il ballo è tra diciotto ore circa?!” chiese Hermione caustica

“Perché devo essere perfetta per il mio Wonnie!” rispose Lavanda lanciando uno sguardo maligno a Hermione che ridusse gli occhi a due fessure

“…Sai, Hermione, fossi in te comincerei anche io a prepararmi…con i capelli che ti ritrovi ci dovrebbe volere un bel po’ per renderti presentabile…”

“Fortuna che non sei me!” esclamò Hermione entrando in bagno

“Sempre simpatica, mi raccomando!”

“Sempre!” urlò Hermione per sovrastare lo scroscio della doccia.
Calì era sull’orlo della disperazione.


*



DORMITORIO MASCHILE 7°ANNO
ORE 5.12 AM


“Miseriaccia!” imprecò Ron sottovoce tenendosi il piede che aveva appena sbattuto contro il baule di Neville. Saltellò per un po’ imprecando contro qualsiasi cosa gli venisse in mente e poi si lasciò cadere pesantemente sul suo letto. Rimase qualche minuto immobile, poi si rialzò e ricominciò a camminare avanti e indietro per la stanza come aveva iniziato a fare circa un’ora prima.
Quella sera ci sarebbe stato il ballo.
Lui odiava i balli.
Forse era la cosa che odiava di più dopo i ragni.
E la musica di Lavanda.
In più per tutta la mattinata sarebbe stato costretto a seguire delle assurde lezioni di ballo da sala indette dalla McGranitt per tutti gli studenti; lezioni che peraltro, ufficialmente erano facoltative, indette solo per distrarre i ragazzi dallo stress pre-ballo, ufficiosamente erano obbligatorie e considerate da tutti i ragazzi un modo come un altro per umiliare adolescenti i piena crisi ormonale.
Senza contare che ci sarebbe stata Hermione. E Lavanda.
Loro lo avrebbero visto ballare.
Questa sarebbe stata senz’altro una tragedia.

“Ron…che stai facendo?!” chiese Harry con la voce impastata dal sonno. Ron cacciò un gridolino per lo spavento

“Ni-niente Harry, torna a dormire…” disse Ron assolutamente senza convinzione. Harry sospirò pesantemente e inforcando gli occhiali si alzò dal letto ciondolando verso la porticina chiusa del dormitorio.

“Scendiamo in sala comune, così ne parliamo…”

“Grazie…” mormorò, lui in risposta.
Scesero lentamente le scale a chiocciola del dormitorio non aspettandosi minimamente di trovarsi tre delle loro fan più accanite appallottolate una sopra l’altra e addormentate sul divanetto, rimaste lì tutta la notte per godersi la loro discesa dal dormitorio in prima fila. Vedendole, Ron e Harry si scambiarono un’occhiata, alzando il sopracciglio.

“Allora…cosa c’è che non va?!” chiese Harry sbadigliando e sprofondando su una delle poltroncine vicino alla finestra. Ron camminò un po’ per la stanza alzando le spalle

“Sono…sono…”

“Sei?”

“Sono…”

“Sei?”

“SE MI LASCI PARLARE, TE LO DICO!”

“Scusa…”

“Dicevo, sono…sono un idiota!”

“Sai che scoperta…” Ron gli lanciò un’occhiataccia. Harry si fece piccolo, piccolo

“…Scusa…”

“Io voglio Hermione…” piagnucolò Ron nel pieno dell’esaurimento. Harry sospirò pesantemente. Una delle tre fan scoppiò in lacrime e scappò oltre il buco del ritratto.

“Ron, questo si era capito già da un po’, ma io cosa posso fare?! La soluzione ce l’hai in tasca, se non hai il coraggio di dare una svolta alla tua vita io non posso aiutarti” Ron mise il broncio, consapevole che Harry aveva ragione

“Non posso lasciare Lavanda…”

“Perché mai, stupido imbecille?!”

“Ma dico, hai visto che unghie?! Quella mi sfigura se la faccio arrabbiare!”

“Lombrico…”

“Lo so…”


*



SALA GRANDE
ORE 9.36


Tutti gli studenti di Hogwarts erano riuniti per le lezioni di ballo.
A destra le ragazze, entusiaste.
A sinistra i ragazzi, sull’orlo della crisi.
Al centro…il vuoto.
La McGranitt, assolutamente entusiasta della partecipazione spontanea dei ragazzi, stava facendo gli ultimi accordi con il resto del corpo docenti addetti al blocco delle uscite. Una semplice precauzione, nient’altro. Una volta finito di scambiare qualche battuta con Madama Chips, la professoressa si posizionò al centro della grande sala, mentre Gazza armeggiava insieme al professor Vitious, con il grammofono.

“Per prima cosa, voglio dirvi, quanto io sia contenta della vostra partecipazione così spontanea ed entusiastica – tutti i ragazzi si scambiarono sguardi poco convinti - ! Vorrei che questa sera sia una festa per ognuno di noi e spero con tutto il cuore che ognuno di voi si impegni a festeggiare in maniera composta ed educata” detto questo sfoderò uno dei suo sguardi assassini, cominciando a guardare gli studenti ad un ad uno. Durante la muta minaccia della McGranitt, Gazza e il professor Vitious riuscirono ad accendere il grammofono.

“Forza, su! Non perdete tempo! Che ognuno dei signori qui presenti, inviti una signorina!” disse lapidaria la McGranitt. Harry si lanciò su Ginny quasi istantaneamente.
Pian piano tutti cominciarono a fare qualche passo avanti e Ron, approfittando della confusione generale, indietreggiò fino ad arrivare con le spalle al muro. Riuscì a sentire distintamente un ‘dov’è il mio Wonnie?!’ proveniente dal centro della mischia, frase che lo spinse a nascondersi dietro le panche. Rimase per un po’ fermo e nascosto, ma quando la professoressa Sprite, lo vide e lo trascinò letteralmente al centro della sala, non potè più evitare di unirsi ai suoi compagni. Vide in lontananza Neville che cercava disperatamente di far muovere Hermione, la quale continuava a scusarsi ogni volta che gli pestava un piede, e Luna che ondeggiava con occhi sognanti davanti ad un Terry Steeval un po’ inquietato. Non riuscì a trattenere una risata alla vista di quella scena. Fece un altro giretto tra la folla danzante e vide Lavanda che bacchettava Dean Thomas perché le aveva appena pestato un piede e Goyle che ballava un appassionato lento con Millicent Bulstrode. Decise di non indugiare oltre davanti a quel quadretto amoroso alquanto agghiacciante, e proseguì ancora un po’. Spinto da Nick-quasi-senza-testa fece un giretto di valzer con una bimbetta del suo fan-club, che riuscì a trattenere a stento le lacrime d’emozione quando Ron le circondò la vita con le sue braccia forti. Finita la musica la bimba scappò dalle sue amiche per raccontare quale emozione indescrivibile provò mentre ondeggiava attaccata a Ron Weasley.

“Allora sei qui!” Ron trasalì quando sentì di essere stato trovato. Si girò lentamente, terrorizzato, per poi tirare un sospirone di sollievo una volta resosi conto chi gli aveva rivolto la parola.

“Hermione! T-tu vuoi farmi morire!” la ragazza ridacchiò divertita, sedendosi su una panca al lato della sala.

“Stanca di volteggiare?” chiese lui sedendosi vicino a lei. Hermione strinse le spalle

“Ho voluto lasciare ai piedi di Neville un po’ si tregua…povero ragazzo!…credo di averlo distrutto…” disse lei ridendo

“Nah! Guarda, che non eri poi così male!”

“Oh, sì che lo ero!”

“Nah…tutti sanno ballare, c’è solo bisogno del maestro giusto…” Hermione alzò il sopracciglio

“E chi sarebbe il maestro giusto?” Ron sorrise vago

“Per ognuno è qualcuno di diverso…però è sempre qualcuno di cui ti fidi incondizionatamente…” Hermione rimase un po’ in silenzio

“Io mi fido di te” Ron la guardò per un attimo, sorridendo

“Questo volevo sentire, piccola! Forza, andiamo!” disse lui prendendole la mano a portandola al centro della sala. Hermione era sulla buona strada per un infarto.

“Ron! Ron…fermati…Ron, sono veramente terribile, ci rimetterai un piede! Ron, per favore…”

“Hermione, su…” la riprese lui svogliatamente. Lei sbuffò rassegnata facendosi trascinare al centro della sala

“Allora…” iniziò lui, mentre lei lo ascoltava attentamente, tutta rossa in viso

“…ora tu dovresti mettere una mano sulla mia spalla e l’altra…no, l’altra sta bene dove sta! Ok…e…e io ora dovrei…bhè sì…dovrei metterti una mano sul fianco…” disse lui arrossendo e schiarendosi la voce, chiaramente a disagio. Hermione sorrise

“Guarda che puoi farlo!...non ti mordo mica, se mi tocchi…” Ron ingoiò il vuoto e annuì uscendosene con una risatina

“Ok…” detto questo mise la sua mano sul fianco di Hermione cominciando lentamente a muoversi a tempo di musica. Hermione, concentratissima, aveva gli occhi puntati sui suoi piedi, per la paura di sbagliare

“No, no, no! Herm…Herm, guardami! Non guardarti i piedi, guarda me, ok? Non pensare troppo ai passi, sono io che ti devo guidare…ci penso io a te, ok?” la ragazza annuì, arrossendo. Passarono qualche minuto in silenzio, ma nonostante Ron si fosse rivelato un ballerino molto migliore di Hermione e di conseguenza riusciva tranquillamente a guidarla, lei non riusciva proprio a rilassarsi. Ron allora si bloccò. Hermione sbarrò gli occhi e lo guardò impaurita

“Che c’è?! Che ho fatto? Perché ti sei fermato?! Che ho sbagliato?!” Ron trattenne a stento una risata. Vedere Hermione così in difficoltà non era certo una cosa di tutti i giorni

“Niente, Mione, tranquilla! Però, ora facciamo come dico io, va bene?” Hermione lo guardò poco convinta

“Perché? Che vuoi fare?”

“Ti fidi?” Hermione annuì. Ron le sorrise e senza preavviso le portò un braccio dietro la schiena e la spinse verso di sé, sollevandola di qualche centimetro da terra. Hermione trasalì e arrossì istantaneamente

“Ch-che stai facendo?!” disse lei aggrappandosi al collo del ragazzo per non cadere e dandogli la possibilità di avvolgerla anche con l’altro braccio. Ron era tentato di rimanere in quella posizione in eterno.

“Poggia i tuoi piedi sui miei”

“Cosa?! Tu sei pazzo, ti farò male!”

“Tu fallo, miseriaccia, fidati!” Hermione anche se poco convinta fece quello che le aveva detto e poggiò lentamente i suoi piccoli piedi sopra i suoi

“E adesso?” chiese lei contro il suo collo, facendolo rabbrividire

“Rilassati” le sussurrò lui all’orecchio, iniziandosi a muovere piano. Hermione poggiò la testa sul suo petto e potè sentire distintamente il battito accelerato e regolare del suo cuore

“Ti batte forte il cuore…” constatò lei sorridendo. Ron arrossì molto

“Già…”
Rimasero un po’ in silenzio, cullati da una musica dolce e lenta. Ron percepiva quanto Hermione si stesse a poco a poco rilassando tra le sue braccia e senza neanche accorgersene sorrise contro i suoi capelli profumati di primavera.

“Sai…- mormorò Hermione ad un certo punto – quand’ero piccola lo facevo sempre con mio padre…”

“Cosa?” chiese lui contro la pelle liscia dell’incavo del suo collo

“Questo…da bambina ogni sera mettevo la musica e lui mi faceva ballare sopra i suoi piedi…” Ron sorrise, immaginandosi quella scena

“…era molto divertente…”

“…è divertente anche farlo con me?”

“è molto più che divertente farlo con te, Ron…”
Ron in quel momento ebbe quasi paura di svegliarsi. Tutte le sue parole, i suoi gesti, quei sorrisi e quegli sguardi, non potevano essere rivolti a lui se non nei suoi sogni. Eppure lei era lì ed era reale. Così piccola tra le sue braccia e così splendidamente imperfetta.

“A cosa pensi?” chiese lei alzando la testa e guardandolo negli occhi. Lui scosse la testa e sorrise leggermente.

“Niente…” Ron vide che Hermione stava per ribattere qualcosa, subito interrotta

“Benissimo! Vedete ragazzi? Così vi voglio! Convinti e appassionati! Questo è lo spirito giusto!” la professoressa McGranitt si era fatta spazio tra i ragazzi facendo fermare la musica. Ora gli occhi di tutta Hogwarts erano puntati su di loro. Hermione presa dal panico, guardò per un attimo Ron e arrossì subito, staccandosi repentinamente. Cercò con lo sguardo Harry e incrociò Ginny che era sul punto di cominciare a ballare la quadriglia sul tavolo Serpeverde per la contentezza.

“Oh, su signorina Granger, adesso non faccia la timida! Questo è il motivo per cui queste lezioni sono utilissime al fine della formazione del carattere!... Interagire , questa è la chiave! Interagire e aiutare chi ha bisogno di aiuto! Bravo Signor Weasley per aver…come dire… soccorso la signorina Granger!” Ron annuì distrattamente in risposta, assai inquietato dallo sguardo assassino rivoltogli da Lavanda, intenta a rompere un braccio a Seamus per la rabbia.
Quella sarebbe stata senz’altro una giornata interessante.


*



DORMITORIO FEMMINILE 7°ANNO
ORE 15.46
- 5 ore al ballo


“Calì esci immediatamente dal bagno! Non puoi tenere in ostaggio i miei bigodini per tutto il pomeriggio, i boccoli sono fashion quest’anno, me li devo fare anch’io!” urlò Lavanda, in mutande e impuntata davanti alla porta del bagno da circa un quarto d’ora. Hermione, nel mentre, comodamente seduta sul suo letto, leggeva un libro sulle tradizioni dei balli scolastici nelle scuole di magia più famose del mondo. Il problema, però, era che dovette rileggere circa quattro volte lo stesso rigo per capire che le studentesse di Beaxbatons seguivano due volte a settimana lezioni di danza e portamento per prepararsi adeguatamente. Hermione era assai tentata di approfittare dell’assenza di Calì per gettare Lavanda dalla finestra, ma proprio mentre era in procinto di lanciarle il tomo da 1200 pagine in fronte – quantomeno per stordirla momentaneamente e sfigurarla giusto in tempo per il ballo – la porta del bagno si aprì rivelando una Calì più alterata che mai e con i capelli metà lisci e metà a boccoli.

“Finalmente! Ma dico, cosa ci sei stata a fare addirittura sedici minuti e vent’otto secondi chiusa in bagno?! Non ti credevo così egoista, sai?! Non pensi mai anche alle tue amiche? Non pensi che nonostante la mia rifulgente bellezza , abbia anche io bisogno di qualche minuto in bagno?!” a giudicare dallo sguardo di Calì, sembrava in procinto di affogare Lavanda nel water.

E Hermione, vedendo Lavanda borbottare idiozie, mentre si chiudeva la porta del bagno alle spalle – probabilmente pronta a riuscire solo quattro ore dopo - , constatò che il tomo di 1200 pagine era TROPPO leggero...


*



QUARTIER GENERALE ‘HARRY & RON FAN CLUB’ – altrimenti chiamato ‘Dormitorio femminile del 2°anno’ –
ORE 18.03
- 2 ore al ballo


Una decina di bimbette si aggiravano nella stanza in abito da sera, inciampando qua e là per via dei tacchi e i vestiti troppo lunghi.

“Polly, più ombretto blu, è in tinta con i suoi occhi!!!”

“Ma così sembrerai cianotica…ti ricopre già metà faccia!”

“Sì, ma così mi noterà!” ridacchiò Shelly, tesoriera del fan club, orgogliosa del suo piano

“è tutto inutile Shelly! Oggi sono IO quella più in tinta!” disse Titty uscendo dal bagno con indosso un vestito arancione acceso e la spilletta ‘Weasley è il mio re’ accuratamente appuntata al petto.
Shelly s’incupì.

“Non credete di rendervi ridicole in questo modo?! Non bisogna MAI esagerare!” esclamò Conny, una delle fan più accanite di Harry – nonché presidentessa del club anti-Ginny e vice di quello anti-Cho – intenta a disegnarsi una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, con la matita per gli occhi

“Hai ragione, Conny! Le fan di Ron tendono sempre ad esagerare!” dissero Lolly e Dolly, gemelle del 2° anno, una impegnatissima nel mettersi le lenti a contatto verdi, l’altra intenta a sistemarsi i suoi occhiali tondi senza lenti sul naso

“Io mi chiamo come sua madre!” se ne uscì ad un certo punto una bimba più piccola delle altre, trotterellando fuori dal bagno e ignorando bellamente i commenti di Conny, Lolly e Dolly.

“E questo che c’entra?! Io mi chiamo come la sua prozia!”

“Sì, ma alla mamma si vuole più bene che alla prozia…”

“Molly, Tessy, smettetela! Ecco cosa intendevano prima Conny, Lolly e Dolly! Sempre ad esagerare! Io ad esempio, mi chiamo come sua madre, ma mica vado in giro a sbandierarlo!"

“Ma se ti fai chiamare Lilly Potter! Che poi, per la cronaca, sua madre si chiamava Lily, non Lilly!” esclamò Molly indignata. Lilly sbuffò piccata, tornando in bagno.

“Sapete una cosa?!...” disse ad un certo punto Gilly, la bimba con cui Ron aveva ballato quella mattina, cercando di apparire casuale

“…Ieri la mamma mi ha detto che mi chiamo ‘Hermione’ si secondo nome!” il silenzio calò nella stanza.

“Di-dici sul serio?!” chiese Molly sull’orlo delle lacrime, mentre Gilly annuiva trionfante

“Ecco perché ha scelto lei stamattina…” mormorò Polly sotto shock, mentre Shelly annuiva consapevole. Rimasero qualche minuto in silenzio, per assimilare al meglio la notizia bomba che una Gilly Hermione ancora tutta gongolante aveva appena dato loro

“Potrei usare Hermione come nome d’arte…” disse ad un certo punto Titty, meditabonda, interrompendo i pensieri vendicativi di Polly, Molly, Shelly e Tessy che stavano maledicendo i rispettivi genitori per non averle chiamate Hermione tutte quante

“Oh no, care amiche… - disse Gilly solenne – Hermione si nasce…non si diventa…”
Tessy scoppiò a piangere.


*



DORMITORIO MASCHILE 7°ANNO
ORE 19.50
- 10 minuti al ballo!!!
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Nel dormitorio maschile c’era un gran via vai di persone. Neville era sull’orlo della crisi di nervi, perché non riusciva a trovare una scarpa ed era già in ritardo di dieci minuti per l’appuntamento con Luna. Finora l’unico ad essere già sceso, era Dean, il quale aveva lasciato l’affollato dormitorio per andare a prendere Daphne Greengrass, avvenente Serpeverde del settimo anno. La coppia Daphne\Dean, è stata una delle più chiacchierate dell’anno, ma a sentire le ultime news dell’ “Hogwarts’ Lovers” ufficioso settimanale di gossip e news sulla moda realizzato da Padma Patil e Lisa Turpin – un must per Lavanda – al ballo tutti gli occhi saranno puntati sul triangolo Ron\Hermione\Lav-lav.
E Ron odiava avere gli occhi puntati addosso.
Ormai erano circa dieci minuti che era in piedi di fronte allo specchio, ad osservarsi con indosso il suo costoso regalo di Natale, con lo sguardo vuoto e la bocca semiaperta. Harry cominciava a preoccuparsi.

“…Ehm…Ron? è tutto ok?” Ron girò la testa verso Harry, al quale ricordò in maniera spaventosa Luna.

“Harry…”

“Ron?”

“Sei mio amico, vero?” Harry rimase spiazzato

“C-certo, Ron…”

“Faresti tutto per me?”

“Bhè…sì…credo…sì, sì, certo!”

“Avadakedavrami!”

“Cosa?!”

“Ti prego, Harry, per favore! Anche un crucio basterebbe! O, che so…un bel sectumsempra!”

“Forse è meglio che tu ti sieda un attimino…”

“Neanche uno schiantesimuccio?”

“Ron, piantala…”

“Uno piccolo, piccolo! Giuro che non lo dico che sei stato tu!”

“Ron, smettila e mettiti le scarpe…”

“Non voglio scendereeeeee!!!”

“E io non voglio sentire le tue lagne! Come vedi siamo sulla stessa barca…”

“Che razza di amico, sei! Se scendo vado incontro a morte certa!”

“Come sei tragico…”

“Non sono tragico, sono realista!”

“Sì, Ron hai ragione…”

“Non mi stai neanche ascoltando!”

“Non hai prove per dimostrarlo…” disse Harry con voce annoiata mentre metteva le scarpe a Ron

“Che fai?”

“Ti metto le scarpe…”

“Ti ho detto che non scendo!!”

“E poi chi la protegge Herm da quel polipo di Terry Steeval?” Ron alzò la testa di scatto e si mise dritto, riducendo gli occhi a due fessure. Harry esultò trionfante tra sé e sé

“Allora scendiamo?” riprovò ancora Harry. Ron scattò in piedi

“Sto aspettando te, Harry!”


*



SALA COMUNE GRIFONDORO
ORE 20.02
Ci siamo, ci siamo!!!!


Harry e Ron si aggiravano furtivi in un’affollatissima Sala Comune. In un angolo Harry fu certo di aver intravisto una macchia nera e verde e una arancione e blu di bambine, ma preferì non approfondire più di tanto, troppo preso dal controllare i movimenti – vagamente psicotici – di Ron.

“Ma quando scende?!” chiese ad un certo punto Ron, alquanto innervosito. Harry ridacchiò

“Conoscendo Lavanda, come minimo sarà uscita dal bagno cinque minuti fa!”

“Chi?! Ah, Lavanda…”

“Ron, ti senti bene?!” il ragazzo si girò verso di lui, indicandosi

“Ti sembra che io stai bene?!” ma Harry ormai, aveva ufficialmente disconnesso il cervello alla vista di chi stava scendendo le scale del dormitorio femminile in quel momento. In pochi secondi, un’eterea Ginny Weasley, aveva raggiunto, raggiante, Harry, sull’orlo dell’infarto.

“Gi-ginny!!”

“Ciao Harry…” mormorò lei sorridendo soddisfatta. Tre ore di lavoro, erano state sicuramente ricompensate dallo sguardo che Harry le rivolse. Il ragazzo ingoiò il vuoto, improvvisamente con la bocca secca. Davanti a lui, Ginny, era semplicemente bellissima. Indossava un semplice abito color perla che le lasciava le spalle nude facendo ammirare i muscoli ben disegnati della sua schiena. Il corpetto le fasciava il busto in maniera aggraziata, evidenziando le sue forme per poi scendere dolcemente per tutta la lunghezza delle sue gambe. Ginny prese la mano di Harry e si rivolse per un attimo a Ron, anche lui sorpreso della bellezza della sorella

“Sta arrivando…” gli disse, per poi scomparire oltre il buco del ritratto con Harry e una macchia nera e verde al seguito. Ron rimase un po’ interdetto dalla frase di Ginny. Chi stava arrivando?! Una saltellante Lavanda pronta a rimbambirlo per tutta la sera con la top ten delle coppie più focose di Hogwarts, o un’elegantissima Hermione che lo avrebbe stregato lasciandolo senza fiato per poi andarsene con Terry Steeval regalandogli solo un timido sorriso? La risposta ai suoi interrogativi arrivò giusto in quel momento, ondeggiando giù dalla scala a chiocciola del dormitorio femminile.

“Ciao Ron…” Ron cadde in coma vegetativo

“He-Hermione…” davanti a lui Hermione stava in piedi, con le mani unite in grembo e le guance imporporate per via dello sguardo che le aveva rivolto. Ron non era del tutto sicuro che il suo cuore avrebbe retto vedendola tutta la sera in quel modo. Indossava un abito di seta color avorio, allacciato dietro al suo collo elegante, che lasciava nuda tutta la sua schiena femminile. Il vestito le scivolava lungo tutto il corpo aprendosi all’altezza del ginocchio in un piccolo spacco sul lato destro, rivalendo una porzione della sua gamba affusolata e liscia. I capelli erano raccolti alla nuca in specie di crocchia da cui sfuggiva qualche boccolo ambrato che le andava ad incorniciare il collo e il viso.

“Lavanda scenderà fra qualche minuto…” disse lei pacatamente, per rompere il gelo che si era creato. Ron ingoiò il vuoto, mentre i suoi occhi viaggiavano senza controllo sul corpo di lei

“Potrebbe rimanere su anche per tutta la vita per quanto mi riguarda…” borbottò lui maledicendosi per non aver lasciato Lavanda e rivelato a Hermione i suoi veri sentimenti

“Non è carino dire questo della tua dama, Ron…” lo rimproverò lei divertita

“Non dovrebbe essere lei la mia dama” mormorò lui serio. Hermione sospirò, ora anche lei seria

“Sai bene che non ci sarebbe stato altro modo!”

“Oh sì che ci sarebbe stato, Hermione, e lo sappiamo entrambi…e ci sarà…prima o poi ci sarà, fidati di me” Hermione alzò gli occhi sui suoi e sorrise

“Io mi fido di te, lo sai” si avvicinò e gli diede un leggero bacio sulla guancia, pericolosamente vicino alle labbra

“Ora è meglio che vada…Terry mi starà già aspettando” Ron annuì abbassando lo sguardo, mentre lei gli accarezzò distrattamente i capelli, allontanandosi. Il ragazzo la seguì con lo sguardo finché non scomparve oltre il buco del ritratto

“Amorino amorotto pottooooo!!!” Ron spalancò gli occhi, agghiacciato. Si girò con una lentezza esasperante verso la scalinata del dormitorio, trovandosi davanti Lavanda, raggiante come non mai. Era strizzata in un tubino rosa confetto, tutto cosparso di strass dello stesso colore del vestito che si allargava leggermente all’altezza del ginocchio per consentire maggiori movimenti. I lunghi capelli biondi, solitamente lisci, ora erano diventati una cascata di boccoli dorati, bloccati alla nuca da un nastro rosa e poggiati tutti su una spalla. Insomma, immaginatevi Barbie Gran Galà e avrete Lavanda. In ogni caso, però, Barbie o meno, non si può certo dire che fosse brutta, anzi. Ron notò molti dei ragazzi ancora in attesa delle loro dame girarsi a guardarla incantati e intercettò Seamus che lo fissava con un misto di rabbia, rimorso e invidia, mentre si avviava verso l’uscita con Natalie MacDonald, Grifondoro 5°anno, la quale fissava sognante Colin Canon, senza compagna per via del suo compito di fotografo del ballo.
Ron si girò nuovamente verso Lavanda e sorprendendola e guardare Seamus che andava via, ebbe la nettissima sensazione che il nessuno di loro stesse andando al ballo con chi realmente voleva. Si schiarì la voce decisamente a disagio e Lavanda riportò lo sguardo su di lui, sorridendogli in maniera apparentemente genuina e prendendogli il braccio che lui le aveva offerto. Uscirono dalla sala comune e arrivati in Sala Grande, poterono facilmente notare il disagio generale tra le coppie. Da una parte c’erano Harry e Ginny – forse gli unici appaiati in maniera giusta quella sera – che, nonostante stessero passando una bella serata, ridendo e scambiandosi effusioni, felici come non li si vedeva da tanto, erano non poco inquietati dal fan club di Harry e da quello anti-Ginny che per l’evento si erano uniti, formando il ‘club anti-H\G’ . Ron vide Padma e Lisa spettegolare tra loro, ignorando alla grande i loro accompagnatori e prendere saltuariamente qualche nota con le loro penne prendiappunti sui possibili scoop del prossimo numero di ‘Hogwarts’ Lovers’, e Natalie e Colin che stavano cercando di trovare a tutti i costi una scusa decente per avvicinarsi e scambiare qualche parola, mentre Seamus – a quanto pare del tutto intento ad affogarsi nel proprio bicchiere di succo di zucca - continuava a scambiarsi sguardi una Lavanda ogni momento più tesa.

“Balliamo?!” chiese lei ad un certo punto, con un tono di voce acuto persino per lei. Ron si grattò la tempia nel tentativo di trovare una scusa per uscirne.

“Ehm…”

“Perfetto!”

“Non ho detto sì!”

“Dettagli”disse lei con voce atona trascinandolo in pista, in mezzo ad un’altra ventina di coppie danzanti. Lavanda gli si aggrappò letteralmente al collo quando vide vicino a loro Hermione e Terry (che cercavano di) ballare.

“Hermione!” chiamò Lavanda facendo girare repentinamente Ron e arrossire Hermione

“Ciao…”

“Ti stai divertendo con il caro, dolce, perfettissimo Terry?” chiese la bionda sorridendo al Corvonero, non del tutto conscio della situazione

“Moltissimo” rispose Hermione tra i denti, ben attenta a non alzare lo sguardo su Ron, il quale invece non riusciva a staccarle gli occhi di dosso

“Sì, Hermione è fantastica!” s’intromise Terry stringendosi maggiormente alla bruna, sempre più a disagio nella sua stretta decisamente troppo vigorosa

“Sì…fantastica” disse Ron smettendo di muoversi e fissando con sguardo assassino Terry

“Ti vedo teso, Weasley…” disse Steeval, il quale resosi vagamente conto della situazione alzò il sopracciglio in segno sfida, allungando la mano oltre il fianco di Hermione, fino a sfiorarle il sedere. La ragazza trasalì e Ron vista tutta la scena, senza pensarci due volte gli si lanciò contro sferrandogli un destro in pieno viso.

“Ron!” urlò Hermione mettendosi le mani davanti alla bocca, imitata da Lavanda, mentre tutti quanti si erano zittiti sconvolti dalla scena.

“Lurido maiale!” urlò Ron continuando a picchiare Terry che cercava di ripararsi in qualche modo dai suoi colpi. Dai lati della sala cominciarono ad alzarsi lievi brusii e quando finalmente riuscirono a passare tra la folla, Harry e Anthony Goldstein, prefetto Corvonero, si lanciarono su di loro per separarli. Nel frattempo, assai ostacolata dagli studenti, la McGranitt cercava in tutti i modi di raggiungere i litiganti, e solo l’intervento di Hagrid – che cominciò a spostare letteralmente gli allievi – le permise finalmente di raggiungere il centro della sala, dove Harry e Anthony riuscivano a stento a trattenere Ron e Terry

“Cosa sta succedendo qui?! Weasley, Steeval, esigo immediatamente una spiegazione!” abbaiò furibonda la professoressa, mentre i due nominati si liberavano dalle strette dei loro amici

“Quel pervertito non sa tenere le mani a posto! Ha messo le mani addosso a Hermione!” disse Ron indicando Terry. La McGranitt sbarrò gli occhi scandalizzata

“Signor Steeval, come si è permesso! Non mi sarei mai aspettato da lei un’azione simile! E lei, signor Weasley, non creda di aver agito correttamente picchiando il signor Steeval! Nonostante abbia fatto un’azione assolutamente riprovevole che gli costerà sicuramente il suo O in Trasfigurazione, niente e nessuno le da il diritto di alzare le mani, sono stata chiara?! Cinquanta punti in meno a Grifondoro e Corvonero e non vi voglio vedere più qui dentro stasera, siete assolutamente estromessi dal ballo! Fuori, ora” Ron si pulì distrattamente un piccolo taglio che aveva sul labbro inferiore e si diresse svogliatamente verso l’uscita principale, diretto al parco. Terry scappò dalla parte opposta. Dopo un primo momento si smarrimento, tutti gli studenti tornarono man mano e fare le cose che stavano facendo prima dell’accaduto e Hermione vide che Lavanda, dopo qualche secondo di shock, si eclissò senza lasciare praticamente traccia.

“Herm, stai bene?!” chiese Harry avvicinandosi all’amica, mentre anche Ginny li raggiungeva, decisamente scossa dalla situazione. Hermione annuì tremando impercettibilmente. La rossa le circondò le spalle con un braccio, e insieme a Harry la portò fuori dalla pista, per farla sedere su una delle panche.

“Herm, vuoi qualcosa da bere? Oppure…non so…un pezzo di torta?...Uno stuzzichino?” cominciò a chiedere Ginny in preda all’ansia. Hermione scosse la testa sorridendo lievemente

“è tutto ok, Ginny, sto bene! è solo…io credo che uscirò, ora…ho bisogno d’aria” e così dicendo si liberò dolcemente dall’abbraccio dei suoi amici e si diresse verso l’uscita principale.


*



Nel parco di Hogwarts regnava un silenzio quasi irreale.
Si poteva udire solamente il leggero eco della musica suonata nella Sala Grande, trasportata dal vento tiepido e pacato fino a confini inimmaginabili, rendendola quasi parte della natura, come fosse una nenia secolare cantata dalle fate che si nascondono scherzose tra le fronde degli alberi antichi. La luce della luna irradiava l’intero parco, creando strani giochi di luce con le increspature create dal vento sul Lago Nero e il frusciare lento e rilassato delle fronde, che sembravano danzare sotto l’eco della melodia, davano una sensazione solenne e magica nella propria semplicità. Ron, seduto su una delle panchine, appositamente trasfigurate per il ballo, fissava lo spettacolo naturale e a tratti angosciante nella propria solennità, pensando agli avvenimenti accaduti pochi minuti prima. Aveva pensato molto al quel ballo durante i giorni passati, e certo era, che tutto si sarebbe aspettato, tranne che sarebbe stato sbattuto fuori dieci minuti dopo il suo arrivo, per colpa di un maniaco che aveva messo le mani addosso a lei. Strinse forte i pugni, fino a conficcarsi e unghie nel palmo, per evitare di mettersi a urlare per la rabbia.
Un altro soffio di vento, un profumo familiare ad accompagnarlo.

“Sei qui. Mi chiedevo dove fosse fuggito il mio salvatore!” il suo profumo. Ron si girò leggermente per guardarla avvicinarsi, vagamente infreddolita nel suo vestito elegante.

“Avevo due scelte: il dormitorio, sicuramente sarà già occupato da Dean e Daphne, e il parco. In fondo qui si sta bene” disse lui, mentre Hermione gli si sedeva accanto, attenta a non sporcarsi il vestito.

“Mi dispiace di averti rovinato la serata” disse lei abbassando leggermente lo sguardo. Il ragazzo si girò verso di lei e sorrise

“Mi dispiace di aver preso a pugni il tuo accompagnatore” anche Hermione sorrise

“Non doveva essere lui il mio accompagnatore…” Ron la guardò arrossendo.

“…Me la sono cercata…” lei annuì, ridacchiando e cominciando a dondolare le gambe come una bambina annoiata.

“Sai, penso sia ora di finirla…stiamo diventando ridicoli” disse dopo un po’, con gli occhi saldamente puntati verso il cielo. Ron strinse le spalle

“è una mia prerogativa essere ridicolo…che Weasley sarei, sennò?!” Hermione lo guardò, con un’espressione di rimprovero

“Non cercare di rimandare un discorso, che prima o poi io e te saremo costretti ad affrontare! Dobbiamo parlarne…” Ron rimase stupito dalla schiettezza con cui lei parlò. Non era da Hermione agire e parlare in quel modo. In quel modo che lo rendeva decisamente nervoso.
Nonostante tutto però un sorriso sincero gli si dipinse sulle labbra

“Ti sbagli…”

“Su cosa?! Voglio dire, penso sia ora di chiarire definitivamente e…”

“Non su quello”

“Su cosa allora?!”

“Non c’è niente di cui parlare, Hermione” la ragazza corrucciò la fronte e fece per ribattere, ma Ron mise un dito sulle sue labbra piene e rosee, impedendoglielo

“Da quanto tempo ci conosciamo io e te?” chiese lui alzandosi dalla panchina e facendo qualche passo avanti, dandole le spalle

“Da sette anni…più o meno…”rispose lei non capendo dove volesse andare a parare

“E, dimmi, siamo mai stati amici, noi due?” Hermione corrucciò la fronte

“Certo!”

“No” la contraddette Ron voltandosi verso di lei

“C’è sempre stato, Hermione…” fece qualche passo, porgendole la mano, per aiutarla ad alzarsi. Lei lo guardò prima negli occhi, e poi guardò la sua mano, afferrandogliela

“… Noi …è sempre stato qui” Ron incrociò le sue dite con le sue

“…Tu l’hai sempre saputo che sarebbe andata a finire così, entrambi lo sapevamo sotto, sotto” Hermione lo guardava, rapita dalle sue parole

“Ogni gesto, ogni azione sbagliata, ogni sguardo nascosto, ogni parola non detta…era tutto per questo”

“C’è sempre stato…” ripetè lei come un soffio, mentre la consapevolezza l’attanagliava

“C’è sempre stato” annuì lui sorridendo

“Perché allora parlare di qualcosa che è sempre esistito? Non è da Hermione Granger, soffermarsi sulle cose ovvie!” Hermione storse il naso incrociando anche l’altra mano con la sua

“Che dire…Ho sempre saputo che avresti avuto una cattiva influenza su di me…”

“Stai cercando di dirmi che ti ho istupidita con la mia sfavillante presenza?!” Hermione scosse la testa

“Sto cercando di dirti che mi hai fatto innamorare con la tua sfavillante presenza…” Ron si sentì a tre metri da terra sentendo quelle parole. Sorrise e gentilmente si liberò dalla stretta della sua mano, andando a sistemare una ciocca di boccoli morbidi che le ricadeva sulla guancia arrossata

“Ho sempre desiderato farlo…”

“E io ho sempre desiderato che tu lo facessi”

“Posso baciarti?”

“Devi” soffiò lei a un respiro dalla sua bocca. In un attimo le loro labbra si unirono e in loro si fece strada la consapevolezza che sarebbe dovuto essere così da sempre. Una sensazione così particolare, che racchiude ogni emozione che l’essere umano può provare. Il tutto e il niente. L’amore e l’odio. Il coraggio e la paura. La serenità e il tumulto.
Tutto sarebbe stato perfetto se solo…

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahh!!!” Ron e Hermione si staccarono repentinamente e si girarono verso il portone. Davanti a loro una Lavanda più sconvolta che mai, mano nella mano con un Seamus Finnigan decisamente divertito

“LURIDO BASTARDO, MI HAI TRADITO!!!! IO…”

“Lavanda calmati, posso spiegar…- l’occhio di Ron cadde sulle mani intrecciate di Lavanda e Seamus - …Ehi! Anche tu mi hai tradito!” Lavanda sbattè più volte le palpebre cercando una spiegazione plausibile, ma riuscendo solo a fare una risatina isterica e disarticolata

“Bhè…queste…queste sono solo quisquilie! Anche se io ti tradisco, niente e nessuno ti da il diritto di tradire me! Insomma…si sta parlando di me qui! ME, ME, ME!!! ” Ron, Hermione e persino Seamus, alzarono il sopracciglio, perplessi

“Lavanda?! Hai idea delle idiozie che stai dicendo?!” la bionda lo guardò male

“Insomma…tra di noi non può funzionare! Non sarebbe meglio chiuderla qui, per evitare inutili spargimenti di sangue?!” Lavanda aprì e richiuse la bocca più volte

“Perché cornificarci a vicenda?! Sarebbe inutile, voglio dire…”

“Va bene! Però, se qualcuno te lo chiede, ti ho lasciato io!” disse Lavanda e così come era venuta tornò dentro, trotterellando sopra i suoi tacchi dodici con Seamus al seguito. Ron e Hermione si scambiarono uno sguardo poco convinti.

“E ora?” chiese Hermione risedendosi sulla panchina

“Ora cosa?!”

“Ora che succede?”

“Bhè…i cattivi sono stati vinti, la rissa c’è stata, la bestia ha conquistato la bella, il mondo è stato salvato dal cognato della bestia, quindi cosa ne dici di concludere con un bel lieto fine?” elencò Ron, mentre si avvicinava alla ‘bella’ facendola alzare. Hermione sorrise, mettendogli le braccia intorno al collo

“Che ne dici di un bel ‘e fu così che la bella e la bestia vissero felici e contenti per sempre’?!” Ron sorrise e l’avvicinò a sé fino sfiorarle le labbra con le sue

“Mi sembra perfetto come finale…”



FINE.







Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!! ^^ Non mi sembra vero, sono riuscita a finire questo capitolo!!! È stata durissima, fidatevi di me…spero solo che tutta la mia fatica sia servita a qualcosa! Spero tanto che vi sia piaciuto, come finale ^^!!!!!!
Ringraziamenti ^o^!!!
Celine, skiblue ^^, Tabita (ma noooo XD !!! Immagino la faccia dell’autore che l’ha letta!! Spero che il paragrafetto delle fan ti sia piaciuto anche in questo chappy^^), daisy05 (amora mia, luce dei miei occhi, gemella tra le gemelle, cosa farei io senza di te?! Ti adoro troppissimo sorella!!!^o^!), Elly (si è decisoooooooo!!!!^^), funkia (tesoro!!!! Tu hai ragione, basta lanciarsi sul cofano…mmm…comunque anche io ho la versione con due dischi, e credo di aver capito alla grande a che intervista ti riferisci! Ce n’è una in particolare in cui è sono rimasta sbalordita a guardarlo con lo schermo in pausa^^’’’Ho sbavato per diverso tempo…Comunque, sì, Terry è di mamma Row, solo che nel primo libro si chiama Terry Boot perché non l’hanno tradotto!), Maky91 (allora come ti è parso come finale?! -__^ Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, ammetto che la parte della biblioteca, ha lasciato soddisfatta anche me!!!^^), mekki (grazie mille^^!), Topomouse (Tu sei un mito!^^ Mi fai morire con i commenti che fai, davvero! Grazie mille ^o^!), Daniel14, _heAtHer_ (^o^), janice, minau (ma dico, avevi dubbi?! -__^!), Tinkerbell91, MaryPotter92, LaDamaLuthien, patsan (tesoroooooooooooooooooooo!!! Non so cosa dire, veramente, mi hai lasciata senza parole! Purtroppo non sono riuscita a scrivere tanto sul forum in questi giorni, ma ho sguardazzato un po’ e ho visto la lista delle ff! Grazie mille per aver aggiunto la mia shottina!! Baciotti^^), Moonlight rage, Marauders (carissime!!! Vi adoro!!!!^^!), primavera, suzako (hai ragione…mi ero dimenticata di far capire che Harry va con Ginny…^^’’’), Merilyn (^o^!!!), Eowyn (grazie tesorissima!!!!^^), Melisanna_, MandyJJ, 619 (!!!), Lucyfer (succede spesso anche a me il fatto che le ff che on seguo durano 30-40 capitoli e quelle che seguo io, ne durano 7-8 al massimo! Il fatto è che questa doveva durare anche meno, a dirla tutta…solo che scrivendo e scrivendo alla fine mi si è allungata!!^^), ilaria, the princess, sweet_girl (grazie^^)

Amori miei come ringraziarvi abbastanza per tutto le cose gentilissime che mi dite?! Vi adoro da morire fanciulli e fanciulle, veramente!!!!!!
Ragazzi, io qui ho finito, vi mando un abbracciane one one one e taaaaaanti baciotti potti^^! Alla prossima^^!!!!!

   
 
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