Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Stateira    31/08/2011    12 recensioni
Dopo dieci anni ed una guerra vinta per niente, viene il momento di guardarsi negli occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Draco sbuca dal pilastro del binario 9 ¾ incespicando leggermente. È passato un po’ di tempo, dall’ultima volta che l’ha fatto. Harry lo vede scoccare un’occhiata nervosa alla parete intatta attraverso cui è appena passato, poi sorvolare brevemente la banchina con lo sguardo, fino a trovarlo. Gli occhi gli si riempiono di esitazione e di dolcezza, davanti all’Espresso che fuma sommessamente, in attesa di partire. Harry, per un attimo, riesce a sentirsi partecipe delle emozioni che Draco provava ogni anno, quando veniva il momento di andare. Sono ancora lontani, ma si guardano, e il fatto di essere soli sul binario, soli ad essere l’uno spettatore dell’altro, non fa che tendere e tendere l’atmosfera fra di loro.
 
Prima di rischiare di capire troppe cose di loro, di essere sommerso dalla gelida acqua del senno di poi, Draco si fa avanti.
Harry, allora, gli va incontro allungando il passo. Senza dirgli niente balza sulla scaletta del treno, apre lo scompartimento e aspetta che anche Draco salga. L’odore piacevole e vagamente fumoso del treno gli dà il bentornato ad alcuni dei momenti migliori della sua vita, ed eccolo lì un’altra volta, troppo vecchio per stare seduto su quel treno, e troppo innamorato dell’idea di essere di nuovo lì e di poter rimettere un po’ di cose a posto. Come Remus, pensa distrattamente, sedendosi vicino al finestrino.
Draco entra nello scompartimento pochi istanti dopo di lui. Prudentemente, si mette seduto sul lato opposto, e il treno comincia a muoversi con solo loro due a bordo.
Harry saluta con lo sguardo la stazione e le ultime, familiari costruzioni della Londra che conosce. Non c’è più tensione, adesso. L’atmosfera, fra loro, è distesa e carica di premesse. Il fatto che Draco non gli faccia domande non significa che abbia capito i piani di Harry, ma anzi, il contrario: non capisce per niente quello che sta succedendo, ma lo accetta, accetta di farsi guidare da Harry in qualcosa che troverà finalmente un qualche senso soltanto alla fine del loro viaggio.
Non c’è fretta. Sia Harry che Draco hanno perso da tempo, ormai, quella fretta di vivere che li aveva trascinati qua e là al largo dell’esistenza, per poi sputarli su una spiaggia mezzi annegati, feriti, spossati e a malapena sopravvissuti.
Quando si deve pensare solo a salvare la pelle è tutta un’avventura, ma quando tutto finisce? Quando il peggio è passato, quando c’è solo da intraprendere un ultimo, sicuro viaggio verso casa?
 
- Ciao. – mormora Harry.
Draco solleva la testa, e vede che lo sta guardando dritto negli occhi.
- Ciao, io mi chiamo Harry. –
Le ciglia chiare di Draco sfarfallano, impazzite. – I-io mi chiamo Draco. Malfoy. –
Harry fa un piccolo sorriso. Draco si chiede se sia un attore molto bravo, o se sia sincero, il velo di imbarazzo che ha sulle guance.
- Piacere di conoscerti, Draco. –
E gli tende la mano.
Draco sente il cuore strozzarglisi nel petto. Esala una specie di singhiozzo, mentre fissa quella mano con sguardo vorace, prudente, disperato.
Quella mano sospesa a mezz’aria, in uno scompartimento vuoto, nel mezzo di un vagone che sta nel mezzo del treno diretto a Hogwarts. È tutto perfettamente sospeso a metà strada, che è il luogo ideale per incontrarsi.
E lui sta per salvarsi la vita.
La prende, Harry gliela stringe con gentilezza, aspetta che Draco ricambi la stretta, e non la lascia più andare.
- Da oggi in poi saremo compagni, vero? –
Harry ha davvero l’aria di un undicenne, mentre lo domanda, ma Draco si sente morire, al punto che riesce a malapena a sussurrare un piccolo “sì”.
 
Harry si alza, fa un passo verso di lui, e quando lascia andare la sua mano è soltanto per prendergli dolcemente il viso e baciarlo con tutta l’intensità, la tristezza e la sincerità di cui è capace.
A tentoni trova un po’ di spazio sul sedile accanto a lui, si siede e lo tira con gentilezza contro il suo petto. Draco scivola addosso a lui senza peso. Lo scompartimento di un treno è davvero il posto ideale per baciarsi come ragazzini, pensa Harry.
Spogliare Draco è come sbarazzare una tavola apparecchiata. Una tavola bellissima, coperta da una tovaglia preziosa, con i calici di cristallo, i piatti di porcellana, il centrotavola ricolmo del soffice colore delle perle. A nessuno verrebbe in mente di sparecchiarla. È bella così com’è. Il tavolo che c’è sotto non è mai come ce lo si aspetta. Ti sorprende, con la sua nudità.
Draco è magro. Harry coglie la forma del suo sterno, come tasti di pianoforte, al centro del suo petto. Sulla pancia vede le vene azzurrognole attraverso la pelle chiarissima. Mentre lo spoglia, Draco rabbrividisce. La sua pelle ha un odore leggero, vagamente salino. Con tutta la delicatezza di cui è capace, Harry cerca di metterlo a suo agio, ignorando il più possibile il fatto che si trovino malamente sdraiati su dei sedili di un treno.
Appena Harry comincia a toccarlo un po’ più intimamente, Draco chiude gli occhi e inizia ad ansimare. Lo fa a mezza voce. Non ha niente da temere, perché sul treno non c’è nessuno che possa sentirli, assolutamente nessuno. Harry è stato molto chiaro con Hermione, in proposito.
 
Harry è soverchiato dall’intensità del piacere che riesce a trovare nel corpo di Draco. È lì, è sempre stato lì, a portata di mano. Di quella mano che ora stringe a spasmi, ogni volta che spinge, e Draco geme con forza e lo perdona per non avergliela stretta prima. È la voce di Draco, adesso, che riempie il suo mondo, i suoi sibili scossi, i rumori soffici che emettono sfregandosi. L’unica cosa che esplode è l’orgasmo. Poi, più niente.
C’è quiete, nel mondo di Harry. C’è un sorriso esausto e strabiliato, dentro allo specchio.
 
I capelli di Draco svolazzano docilmente sotto al naso di Harry, come erba smossa dal vento.
– È vero che hai una ragazza? L’ho sentito dire in giro. –
Draco si annida un pochino, ignorando la scomodità. – Da domani non più. –
Harry porta un braccio oltre la sua spalla, superando un po’ goffamente il poggiatesta dietro di loro. – Non voglio che mandi all’aria la tua vita a causa mia. – mormora. Si sente un po’ ipocrita a parlargli così.
- Invece sì. Mi hai portato qui per questo. –
Harry sorride, scacciando qualche brivido di freddo perché non ha voglia di rivestirsi di già. Il viaggio non è ancora finito. – Già, è vero. Eccomi qui. – sospira. – Sono venuto a salvarti, suppongo. –
Draco si reclina leggermente all’indietro e gli dà una piccola testata. – Sei in ritardo di dieci anni. –
- Lo so. Ti chiedo scusa. Puoi perdonarmi per averti lasciato solo? –
- Perdonati tu, Harry. Dopotutto, è arrogante da parte tua chiedermi scusa, come se tutto ciò che ho fatto o che non ho fatto fosse dipeso solo da te. –
Harry gli solleva il mento, per guardarlo negli occhi una volta ancora. Quegli occhi azzurri e nebbiosi, pieni di brutte fotografie, di preoccupazioni, di rimpianti, come i suoi. Non riesce a smettere di guardarli. Sente che non riuscirà più a farlo.
Draco si accoccola contro di lui come se gli andasse bene restare in quella posizione miserabile. Adesso che ha messo a posto davvero tutto quanto, nella sua vita, Harry non sa se d’ora in poi le cose andranno veramente bene. Draco lo spia da sotto la mandibola, con la pazienza di chi attende una mossa importante. La sua camicia sbottonata pende da qualche parte, sfocata, al limitare del suo campo visivo.
Harry si gira, appoggia la fronte contro la sua e prende un respiro lungo tutto una vita. – Possiamo ricominciare da qui? –
 
 
 
 
 
 
ANGOLINO!
 
Aaawn, l’angolino =O= *lo abbraccia*
Ecco qui, questa storiella veloce si conclude come doveva concludersi, senza grandissimi colpi di scena, a parte Harry che si improvvisa grande amatore dentro un treno. Dovevo gustarmeli da capo, e poi si parte con un paio di altre storie un tantino più articolate.
Una sarà tremenda.
L’altra anche.
Ma nella prima ci sarà una Bentley.
  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Stateira