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Autore: Stefy_Love_Darren    02/09/2011    8 recensioni
Questa è una delle tante storie inventate da noi fan sulla storia d'amore fra Kristen e Robert.
Però io credo che ognuno scriva e inventi qualcosa di diverso da tutte le altre storie, perciò se vi va, leggete anche la mia storia! :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Si, sto bene (cap 25)

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Salve a tutti!
Ecco il capitolo! Si! Venerdì! u.u Ahah!!
Io sono depressa... 10 giorni e comincia la scuola... T_T
COOOOOOMUNQUE!
In questo capitolo succederanno un paio di cose...
Bene! Vi lascio alla lettura!
Bacio!
Stefy


POV ROB

“Ok Kristen, perciò, hai capito? Devi stare assolutamente a riposo, ti concedo solo un'ora e mezza in piedi poi devi stare seduta o sdraiata”.

“Mhmh”. Kristen annuii e mugugnò gli stessi monosillabi che pronunciava ad ogni risposta. Profonde occhiaie scure circondavano i suoi occhi verdi spenti.

“Lo so Kristen, è difficile....” disse la dottoressa sfiorandole la mano, ma lei ritirò subito la sua.

“No, lei non lo sa”. Rispose acida. La dottoressa Smith sospirò. “Mi scusi, non volevo essere scortese”. Continuò Kris rendendosi conto del suo tono maleducato.

“No, Kristen, hai ragione... posso solo immaginare quello che stai passando, che state passando” specificò guardandomi “da un lato vorresti mollare tutto deprimerti, non mangiare, ma dall'altro stai lottando per rimanere viva perchè dentro di te c'è ancora tua figlia. Non è così?”

“Si, esatto... tutti i giorni a casa piango, non parlo con nessuno, nemmeno con lui...” mi guardò di sfuggita. “Ripenso a quel giorno, se io non fossi andata con lui... Ashley mi aveva avvertita! Però poi mi accorgo che io ho ancora una bimba da nutrire e accudire... però, per quanto io la possa amare, è difficile, lei mi ricorda sua sorella. Ogni volta che sento un calcio me ne immagino due... ogni cosa è collegata alla perdita di questa bambina... Vede, in casa prima regnava l'allegria, io e Robert giocavamo, ci baciavamo, facevamo l'amore, ora va già bene se ci scambiamo una carezza o una parola. E mi dispiace tanto, perchè è tutta colpa mia...” fiumi di lacrime amare iniziarono ad uscire dagli occhi di Kris. Io subito l'accudii tra le mie braccia, cercando di assaporare quel momento il più possibile, certo che non ce ne sarebbe stato un altro nel giro di poco tempo.

Le baciai dolcemente la fronte in tono rassicurante.

“Kristen, io ti sto vicino e non ti abbandonerò, lo sai questo”. Lei annuii.

Tornammo a casa e Kristen si dileguò in camera da letto come faceva dall'ultima settimana. Io mi diressi in cucina a cercare qualcosa da mangiare. Trovai qualche biscotto. Mentre assaporavo i dolcetti di pasta frolla e cioccolato mi prese un momento di sconforto e mi sfogai. Incominciai a piangere silenziosamente, cercando di non farmi sentire da Kristen, avrei solo peggiorato le cose. Mi mancava tutto di lei. Stava tutto il giorno in camera, rifiutandosi di parlare... io non ce la facevo a vederla così. Avevo un dolore dentro lancinante.

“Robert, perchè piangi?” sussurrò la voce del mio angelo. Mi girai di colpo, colto alla sprovvista. Mi asciugai velocemente le lacrime e feci un debole sorriso.

“Niente, un momento di sconforto”. Lei si avvicinò a me e cauta unì la sua fronte alla mia e chiuse gli occhi respirando profondamente. Fui un attimo interdetto da quel gesto. Fino a quel momento non aveva azzardato a nessun contatto, ero sempre io a darle qualche carezza o segno d'affetto.

“Robert, io mi sto impegnando tanto, ma è difficilissimo”.

“Lo so, ma non credere che sia difficile solo per te. Non sai quanto io stia soffrendo”.

“Mi dispiace tanto... non te lo meriti”. Una lacrima solcò il suo viso di porcellana. Poi continuò. “Forse dovresti andare... rifarti una vita. Io ti sto facendo soffrire troppo. Non ti merito”.

“Cosa? Kristen! Come fai a dirmi certe cose! Io starò sempre con te, ti starò vicino sopratutto nei momenti difficili! Kristen io sarò sempre con te. Però anche tu devi essere con me. Non mi devi lasciare solo, non abbandonarmi, non escludermi, non chiuderti in te stessa! Ti prego! Mi laceri il cuore!” urlai in preda alla disperazione. Lei se ne accorse e mi accarezzò dolcemente il viso per tranquillizzarmi.

“Robert, io sono qui. Ti prometto che mi impegnerò di più. Lo farò per me, per te, per la piccola, ma sopratutto per la bimba che ora non abbiamo più. Robert dobbiamo stare uniti. Senza di te io non ce la faccio”.

“Kristen, sono qui”. L'abbracciai forte e poi lei appoggiò le sue labbra sulle mie e ci scambiammo un bacio profondo. Era da tanto, troppo tempo che le nostre bocche non venivano in contatto.

“Amore, ti amo”. Sussurrò.

 

2 settimane dopo.

 

“E' giusto che paghi”. Disse Kristen mentre Michael usciva dalla sala del tribunale scortato da un agente di polizia. Lo avevamo denunciato per stalking, oltre ad aver raccontato al giudice dell'incidente al centro commerciale. Poche volte avevo avuto fede nella giustizia, ma questa volta mi aveva appoggiato. Michael era stato condannato a 30 anni di carcere, per le minacce, il continuo assillamento a Kristen e sopratutto per quella dannata spinta.

“Si...” l' avvolsi con un braccio mentre uscivamo dall'aula.

“Robert... credevo fosse diverso, credevo non meritasse una punizione del genere, ma lui deve pagare, deve sapere cosa si prova a soffrire per colpa di qualcun altro. Lui ha ucciso la nostra bambina, noi lo abbiamo mandato in galera”.

“Kris, lui ha rovinato la nostra vita, ma ora non ci darà più fastidio. Amore, non ci sarà più nessun Michael”. Le sorrisi e lei avvicinò il suo viso al mio per baciarmi.

“Beh, questa prospettiva mi attrae!” rise.

“Ahm e sentiamo... ti attirerebbe anche una sorpresa?”. Le dissi malizioso. Lei mi guardò con fare confuso.

“Tipo?”.

“Se è una sorpresa...”

“Beh, ci sto”.

“Non avevo dubbi”. Ridemmo entrambi e Kris appoggiò la testa sul mio torace.

Arrivati a casa mi feci subito una doccia ed uscii a preparare la sorpresa per Kristen.

“Amore! Come mi devo vestire?” urlò Kristen dalla camera.

“Come vuoi, non è una cosa formale”. Ed uscii dalla porta.

 

 

POV Kristen

 

seduta sul divano, accarezzai il mio pancione. Certo, ero felice che almeno una si fosse salvata, però io volevo anche l'altra! Rob e io stavamo piano piano riuscendo ad abituarci all'idea convincendoci che infondo sono cose che succedono, la vita non è perfetta.

La bambina scalciò e automaticamente le mie labbra si aprirono in un sorriso.

“Ehi piccola, come stai? Prima o poi dovremo trovarti un nome!”

il cellulare squillò e risposi immediatamente. Aspettavo notizie di Rob da ormai due ore e mezza.

“Amore, che fine hai fatto?”

“Ho finito tutto! Ora ti passa a prendere Dean”.

“Lo sai che sono curiosa?” lui si mise a ridere

“Dai dovrebbe essere quasi arrivato, ci vediamo tra un'ora”. Così tanto tempo? Doveva essere parecchio lontano il posto.

“Ok, vado a prepararmi. Ti amo”.

“Anche io”.

Corsi in camera e mi infilai un paio di jeans e la canottiera che avevo comprato il giorno dell'incidente al centro commerciale. Non avevo mai avuto il coraggio di metterla, ma ora mi sentivo pronta, sentivo che questo brutto periodo stava passando. La canottiera era bianca, scollo a V. Sullo scollo erano intrecciati fili di raso neri, che rendevano il capo sexy e originale, davanti ritraeva una bambina che giocava con un orsetto. I capelli li lasciai liberi e mi truccai un po' di marrone e nero.

Il campanello suonò e io fui pronta giusto in tempo.

“Ciao Dean!” lo abbracciai.

“Ciao tesoro, come stai?”

“Mi sento di dire, bene. Si, mi sento bene”.

“Che bello, sono felice”. Mi accarezzò la guancia. “Dai sali che siamo in ritardo”.

Il viaggio fu snervante, volevo sapere dove mi trovavo, ma con Dean che aveva la bocca chiusa con l'attack e i finestrini oscurati, non riuscii a capire niente. Finalmente la macchina si fermò e qualcuno aprì la porta. Era naturalmente robert. Mi squadrò per bene e poi mi porse la mano per farmi alzare, continuando a guardarmi.

“Ok, hai finito la tua esplorazione?”. Dissi ironica, non mi dispiaceva se mi guardava, anzi.

“Scusa è che è più forte di me, sei bellissima”. Mi avvicinai e gli diedi un bacio a fior di labbra. Poi il mio sguardo oltrepassò Robert e si soffermò su un piccolo gazebo illuminato sulla... spiaggia. Il mare cristallino, blu notte, un piccolo falò acceso e tanti, tanti fiori.

“Wow...” mormorai.

“Ti piace?”

“E me lo chiedi? È bellissimo”.

“Sono contento che ti piaccia”. Mi prese per mano e mi guidò dentro l'abitacolo.

“Guarda... faremo un bel picnic sulla spiaggia, se ti piace, altrimenti andiamo in un r...” non lo feci finire e gli posai due dita sulle labbra.

“E' perfetto Rob”. Lui sorrise e mi baciò le dita.

Mangiammo rostelle, panini, insalata e una buonissima torta al cioccolato. io ne mangiai tre fette... che ingorda!

“Perchè questa sorpresa?” domandai curiosa.

“Sai... in verità questa volta non c'è un motivo... volevo solo farti sentire bene, stare insieme a te in un posto tranquillo”.

“E' il motivo più bello che tu potessi scegliere”.

“Oggi mi sembri felice”.

“Lo sono Rob... lo sono e anche tanto”.

“Era da tanto che non ti vedevo così felice. Da quasi un mese, non sai quanto mi fa piacere”.

“Si... è grazie a te e alla bimba che sto riuscendo ad affrontare tutto ciò”. Accarezzai il pancione e lui unì la sua mano. Lo guardai e sorrisi.

“Kristen, tu sei tanto forte...”

“Non è vero. Sai quante volte ho paura di perdere anche questo bambino?! Faccio sempre attenzione, infondo c'è un distacco della placenta anche qui...” mi afferrò la mano.

“Kristen, insieme siamo forti, è vero c'è il rischio, ma noi stiamo facendo di tutto per tenerla al sicuro. Dobbiamo sperare Kristen, sperare”. Di colpo mi illuminai... l'avevo trovato! Era quello giusto! Il nome per la mia piccola.

“Rob!” urlai.

“Che c'è, ti senti male?” disse subito allarmato.

“No, no... Rob... l'ho trovato...” confuso mi guardò negli occhi.

“Cosa tesoro?”.

“Il nome, il nome per la bimba. Ce l'ho”.

“Dai, dimmelo”. Sorrise.

“HOPE. Rob che ne dici? Ti piace?”. Il mio volto si illuminò grazie al sorriso che sfoggiai.

“E' perfetto Kristen. È tutto perfetto, tu sei perfetta”. Lo baciai con passione.

Dopo un po' lui si alzò e andò a prendere un... regalo?

“E questo?” dissi mentre mi porgeva il pacco.

“Per te”. Sablordita iniziai a spacchettare. Tirai fuori dal sacchetto rosso brillante una maglietta bianca larga. Sembrava una semplice t-shirt, quando notai la stampa. Vi era una foto mia e di Rob abbracciati e sorridenti. Era una foto che scattammo dopo il matrimonio. Sulla foto c'era la scritta.

“Remember? We VS. All” (Ricordi? Noi CONTRO Tutti) una lacrima mi scese dagli occhi. Maledetti ormoni...

“Robert... è stupenda!” lo abbracciai forte.

“Sono contento che ti piaccia. Guarda, ne ho una anche io”. Si sbottonò la camicia e sotto indossava la stessa maglietta.

“Me la metto anche io”. Mi tolsi la canottiera e infilai la maglietta. Notai robert deglutire vedendomi nuda e sorrisi.

“Ti sta benissimo”. Sussurrò.

“Certo, non sarà alla moda, ma è la maglietta più bella che io abbia mai avuto”.

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Vi è piaciuto??? :3
Recensite... Beh Micheal ora dovete considerarlo morto! u.u
E beh la bimbaaaaaa.... HOPE!!!!
Spero vi sia piaciuta anche la maglietta che ho fatto! :3
Bye bye!
Stef

   
 
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