Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Narcissus in chains    04/09/2011    0 recensioni
Cosa succede in una delle più prestigiose scuole americane?. Tracy white popolare cheerleader vede sconvolta la sua vita da un ragazzo, lui nasconde un terribile segreto. E se anche lei avesse un terribile segreto?.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
 
My name
 
 
 
Tracy masticò svogliatamente la sua gomma da masticare, poi con la bocca a cuore creò una enorme bolla rosa luccicante. Era il primo giorno del quinto anno e Tracy era gia annoiata. 
 
Guardò in alto, oltre le fronde verdi degli alberi , il cielo era terso e carico di pioggia, l' ideale per rovinare i suoi capelli biondissimi freschi di piastra.

 Quell' anno sarebbe stato l' ultimo, eppure non si sentiva affatto eccittata. Le sembrava di poter vedere di fronte ai suoi grandi occhi verdi tutto il film della sua vita futura. 
 
Lei,con in mano il diploma, i suoi genitori ad applaudirle con esagerato entusiasmo, la lettera d' ammissione ad un costoso college in Inghilterra, l' aereo con gentili hostess che le offrivano vino , gli anni passati a fingere di studiare, un fidanzato tutto muscoli che studia giurisprudenza, la richiesta di matrimonio , una enorme cerimonia con amiche invidiose, un figlio con i riccioli biondi, o forse due . e poi? Un marito sempre assente, un amante giardiniere.. 
 
 
Scosse la testa infastidita, sembrava tutto così ovvio.  Persino lei stessa era un iperconcentrato di stereotipi, carina, bionda , cheerleader, fidanzata con il più carino della squadra di baseball. 
 
 
 
Sputò con rabbia la gomma per terra, era stufa di essere se stessa. 
 
 
 
Si lisciò svogliatamente l' uniforme ed entrò in classe. Come ogni anno arrivavano nuovi ragazzi e tutti i suoi compagni fremevano di curiosità. 
 
 
Tracy scosse la testa sconsolata, era sempre la solita solfa, ricchi figli di papà come lei , arrivavano con i lori  macchinoni , sorrisi smaglianti, i visi perfetti ( su molti dei quali probabilmente un abile chirurgo aveva sudato olio di gomito) , e immancabili accessori da milioni di dollari. 
 
 
Come se in quella scuola ci fosse da sorridere. Primo era ubicata in mezzo ad un bosco e circondata da alberi che facevano penetrare a stento qualche raggio di sole, poi era a tempo pieno , quindi giornate intere passate a girovagare per la scuola e poi le uniformi erano orrende, nere come la pece, una vera depressione. 
 
 
Eppure la scuola era famosa e costosa, vantava insegnanti di prestigio e aule  piene di strutture all' avanguardia, aveva i più disparati club e organizzava costose gite in europa. Tutti sognavano di mandare i loro figli in quella scuola che Tracy odiava. 

La campanella suonò stridula, ricordando agli studenti che era giunto il momento di cominciare un nuovo anno.
 
 
 
Tracy entrò e si sedette su un immacolato banco, salutò sorridendo estatica  le sue compagne , che ciarliere si raccontavano delle loro estati a Parigi o a Milano.

Quellla mattina iniziavano con letteratura inglese, dove per sua fortuna se la cavava bene, no come in fisica o matematica.   Lo scorso anno aveva sudato sette camice per avere la sufficienza in entrambe. Era stato un vero incubo.

Tirò fuori i libri,  quest' anno si dedicavano a Wilde e lei ne era entusiasta, adorava i suoi libri e come aveva occassione andava a teatro a vedere le opere tratte dai suoi testi.  Nonostante i suoi la rimproverassero di essere troppo Old Style.
 
Non confidava a nessuno questa sua passione per la letteratura, i suoi compagni non avrebbero capito, quelle oche capivano solo tre parole : Sesso, Grandi firme, party. 
 
 
Prese a sottolineare distrattamente una frase, quando alzando la testa vide le face sbigottite delle sue compagne, e sulla porta il Prof seguito dai quattro tipi più sfigati che avesse mai visto. Okay uno forse si salvava, almeno d' aspetto , ma il resto , Mio dio pensò. 
 
I quattro sembravano usciti da qualche horror di serie b e nella classe si sentivano gia bisbigli concitati e risatine di scherno. 
 
Guardò bene i ragazzi, Uno era un ciccione dall' aria truce , su cui forse  le mani del chirurgo avrebbero fatto davvero miracoli,  un altro era un ragazzo esile che teneva sopra l' uniforme  un felpone con cappuccio, da cui si intravedeva appena una pelle palliddissima e un ciuffo castano chiaro, la ragazza invece sembrava la copia sputata della loro bibliotecaria. Poi c' era il tizio carino, chiaramente di origini ispaniche, aveva un aria strana , spaesata, ma almeno era guardabile. 
 
 
Sorrise tra se e se, quest' anno ne avrebbe viste delle belle. Quei quattro sfigati erano la novità perfetta per smuovere quella scuola di gente perfetta, un pugno in un occhio, come si suol dire. nOn vedeva l' ora di vedere le reazioni dei suoi compagni. 
 
 
Il professore li presentò con voce monotona e li squadrò con aria preoccupata, specie il grassone, che lo superava di due spanne abbondantemente.   I ragazzi risero e poi si zittirono curiosi,  per ascoltare i nuovi arrivati. 
 
Il ragazzone si chiamava Todd Cast e  con poche parole si congedò gettandosi a sedere con un sinistro ciglolio, povera sedia pensò Tracy ridacchiando. 
 
 
La ragazza invece era Sarah Flagg , dichiarò il suo amore per lo studio e la sua passione per la matematica. Tracy sospirò, quella si che era una secchiona. Forse sarebbe stato il caso di farsela amica. 
 
 
Il bel ragazzo invece si chiama Noel Ramirez e aveva un fortissimo accento messicano, disse che era fiero delle sue origini e che amava la sua patria, beccandosi occhiatacce dai più razzisti della classe, per i quali i messicani erano peggio di un mostro. 
 
 
Poi arrivò il turno del ragazzo infelpato, Julius Twiss , aveva una voce appena udibile, fece un timido saluto con la mano e poi sfrecciò al suo posto, che sfortunatamente era accanto a lei, la bella Tracy White. 
 
 
 
Tracy sospirò, il tizio non aveva ancora i libri e così durante la lezione il professore le chiese gentilmente di condividere i suoi testi con lui. Lei non ne aveva voglia, ma non voleva passare per una stronza, quindi tirò fuori il suo miglior sorriso e avvicinò la sua sedia a quella del ragazzo. 
 
Così vicina  a lui riuscì a scorgerne i lineamenti e constatò con sorpresa che il viso del ragazzo, oltre ad essere di un pallore preoccupante era delicato e grazioso come quello di una ragazza. Scostò lo sguardo da lui, non voleva essere beccata a fissarlo.  
 
 
Lui guardava distratto il libro e Tracy si sentiva estremamente a disagio, non l' aveva neppure degnata di un occhiata. Le pareva strano, di solito tutti la squadravano, fosse solo per i capelli biondissimi e gli occhi color di foglia. Ma lui la ignorava completamente, osservò di sbieco i suoi occhi, erano talmente chiari da sfiorare il bianco ed erano persi , oltre il libro, sembravano guardare lontano. 
 
 
Quando la lezione terminò Tracy tirò un sospiro di sollievo, quel ragazzo la inquietava, non voleva che le sedesse accanto durante letteratura inglese. Voleva godersi quelle lezioni in pace, non con un tipo pallido con lo sguardo vuoto che se ne stava immobile a fissare il suo libro. 
 
 Corse verso il rassicurante gruppo di compagne, sicura che avrebbero spettegolato sui nuovi arrivati per molto tempo.
 
Le ragazze gia ridacchiavano chiamandoli la famigli Addams, Tracy trovò che quel soprannome gli si addiceva particolarmente e rise con loro .

Infatti i quattro si erano riuniti tra di loro, con la secchiona che teneva fra le mani  come una reliquia  preziosa gli orari delle lezioni. Il suo compagno di banco notò il suo sguardo e fissò i suoi occhi chiarissimi su di lei. 
 
Tracy con un brivido distolse lo sguardo, le faceva paura quel tipo.

Prese a bracetto con disinvoltura una delle sue compagne e si mise a discorrerre con lei di allenamenti, presto ci sarebbe stata la partita tra la loro scuola e un' altra scuola non distante da lì, era eccitatissima, avevano preparato una magnifica coreografia e lei non vedeva l' ora di provarla.

Mentre si allontanava, riusciva a sentire lo sguardo di Julius su di se, affrettò il passo dicendo all' amica che lo faceva per tonificare le gambe, in preparazione all' imminente allenamento.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Narcissus in chains