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Autore: Morgan Snape    08/09/2011    10 recensioni
-devo tornare indietro vero?-
-dipende da te-
-posso scegliere?-
-Ah, certo!- Silente gli sorrise. Sei a King’s Cross no? Credo che se decidessi di non tornare, potresti…diciamo…prendere un treno-
E se Harry avesse preso una decisione diversa? :)
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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Harry si alzò e si guardò intorno

Perchè il coraggio non sta nello scendere anche se il treno è in corsa.

Il vero coraggio sta nel mettere un piede

sulla rampa di quel treno e buttarsi a capofitto,

sapere di aspettarsi qualcosa ma non immaginarsi nulla,

viverla per come è.

E se davvero quel treno è tuo,prima o poi il viaggio riparte da lì,

ad un orario diverso,ad una stazione diversa,ad una fermata diversa,

con te cresciuto e senza valigia…

Perchè tutto quello che cerchi è quel treno e quel viaggio è la tua vita.

(Alessia Auriemma)

 

 

 

Harry si alzò e si guardò intorno. Più guardava e più c’era da vedere. Una grande cupola di vetro scintillava alta su di lui alla luce del sole. Forse era un palazzo. Tutto era ovattato ed immobile, tranne che per quegli strani colpi, quei piagnucolii lì vicino, nella foschia…

 

Harry si girò lentamente sul posto e ciò che lo circondava parve inventarsi davanti ai suoi occhi. Un ampio spazio aperto, luminoso e pulito, una sala molto più grande della Sala Grande, con quel limpido soffitto di vetro a cupola.

 

Individuò quella cosa che faceva quei rumori: aveva le sembianze di un bambino piccolo, nudo, rannicchiato a terra e con la pelle rossa come scorticata. Giaceva sotto la sedia, dove l’avevano abbandonato: non voluto, nascosto, si sforzava di respirare. Avrebbe dovuto consolarlo, ma lo disgustava.

 

-non puoi fare niente per lui-

 

Si voltò di scatto. Albus Silente gli veniva incontro, svelto e dritto, con una veste fluttuante blu notte.

 

-Harry- Spalancò le braccia e le sue mani erano tutte e due intere, bianche e sane.

 

-meraviglioso ragazzo. Uomo di enorme coraggio. Camminiamo-

 

 Si sedettero su due sedie e Silente rivelò ad Harry tutto ciò che negli anni non gli aveva mai detto: la verità sugli Horcrux, su Grindelwald, sui Doni della Morte e in particolare sulla bacchetta di Sambuco.

 

- l’ossessione di Voldemort per la Bacchetta di Sambuco era diventata feroce quasi quanto quella per te. È convinto che la Bacchetta elimini il suo ultimo punto debole e lo renda veramente invincibile. Povero Piton…-

 

- quando ha chiesto a Piton di ucciderla, voleva che la bacchetta di Sambuco diventasse sua, vero?-

 

-ammetto che quella era la mia intenzione, ma non è andata come speravo-

 

-no- convenne Harry.

 

-devo tornare indietro vero?-

 

-dipende da te-

 

-posso scegliere?-

 

-Ah, certo!- Silente gli sorrise. Sei a King’s Cross no? Credo che se decidessi di non tornare, potresti…diciamo…prendere un treno-

 

Harry annuì e sospirò.

 

-mi dica solo una cosa- chiese Harry. –E’ vero? O sta succedendo dentro la mia testa?-

 

-certo che sta succedendo dentro la tua testa, Harry, ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?-

 

Harry vide la nebbiolina alzarsi e raggiungere le sue ginocchia, mentre Silente stava svanendo dalla sua vista.

 

sto tornando indietro” pensò, ma improvvisamente sentì un fischio di un treno in lontananza: stava per arrivarne uno…ma era possibile? Che ci faceva un treno nella sua testa? Si allontanò dalla nebbiolina che ormai aveva raggiunto l’altezza della sua vita.

 

Si avvicinò ai binari lucidi in acciaio, come nuovi e facendo attenzione sentì il suono delle vibrazioni provocate dallo sfregamento dei freni del treno. Stava veramente arrivandone uno!

 

Guardò indietro alla bianca nebbia che volteggiava leggera e rassicurante dietro di lui: la strada per tornare a casa e mettere tutto a posto. Poi guardò in avanti e…eccolo! Ora il treno era visibile.

 

Harry si sfregò le mani nervosamente. Era sempre stato molto curioso e la nebbiolina non stava andando da nessuna parte. Silente non c’era più ed Harry avrebbe tanto voluto chiedergli dove portava quel treno.

Il ragazzo si morse il labbro. Era curioso, “ma il dovere viene per primo, e poi si sa che la mia curiosità mi ha sempre portato nei guai!” pensò.

 

Fece un passo verso la nebbiolina, quando sentì delle voci lontane.

 

 

Abbiamo smistato troppo presto...

 

Saresti stato bene a Serpeverde…

 

 

Si girò di nuovo verso il binario da cui stava arrivando il treno, sempre più vicino. I fischi di avviso si facevano più insistenti e sempre più simili ad un richiamo. Fece di nuovo un passo in avanti e stavolta alle voci si aggiunsero delle immagini.

 

 

Expecto Patronus!

 

Dopo tutto questo tempo?

 

Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per…

 

sempre...

 

Nel tuo passato ci sono cose terribili che gli altri non hanno mai vissuto...

 

Hey Mocciosus!

 

Ma guarda chi c’è! Lo Sfregiato!

 

Avevi detto che l’avresti protetta!

 

Insomma Sirius si meritava quello che gli è successo, vero?

 

 

 

Harry non riusciva a comprendere la strana situazione, ma quelle parole, quelle immagini lo avevano convinto a cedere ancora una volta alla sua curiosità. Senza perdere ulteriore tempo corse nella direzione del binario verso il quale il treno stava dirigendosi, quello più lontano rispetto a dove si trovava lui.

 

Quando arrivò a destinazione era tutto trafelato dalla corsa e si appoggiò con la schiena ad una colonna di pietra.

 

Quando dopo lo stridio dei freni il treno si fermò, il mezzo era avvolto dalla nebbiolina.

 

 “comincio a non sopportarla!” pensò Harry.

 

Di scatto si aprirono le porte bianche, ma non accadde nient’altro: nessuno saliva o scendeva, tutto era immobile.

 

Harry si guardò intorno a disagio. Adesso che era arrivato lì che cosa doveva fare?

Si era perso nei suoi pensieri perciò non si accorse dei movimenti alla sua destra. C’era qualcun altro in attesa al binario e che probabilmente non doveva essere molto convinto di salire sul treno dato che c’aveva messo così tanto per muoversi, ma dopo aver riflettutoci su, stava avanzando verso la porta del treno più vicina.

 

A quanto pare nemmeno questa persona si era accorta della presenza di Harry, infatti quando Harry lo raggiunse e gli posò la mano sulla spalla,  saltò di soprassalto.

 

I due si riconobbero immediatamente e si guardarono con occhi sgranati.

 

 

-Piton!-

 

-Potter!-

 

 

 

 

 

…buaahahah! Cliffhanger come sempre! :P

 

 

Allora, cosa ne dite del mio nuovo esperimento? Harry e Severus sullo stesso binario, un treno in partenza, destinazione sconosciuta…vi ho incuriosito almeno un po’? fatemelo sapere! ;)

 

Come avrete notato ho copiato spudoratamente alcuni paragrafi del libro. Non aveva senso riscriverli quando la Bowling lo aveva già fatto così bene!

Ho volutamente evitato di specificare a chi sono rivolte le frasi che Harry sente poco prima di correre verso il treno perché volevo sottolineare come, secondo me, Severus e Harry hanno vissuto un passato molto simile.

 

Ah inoltre la poesia (bellissima a mio parere) all’inizio del capitolo l’ ho trovata su internet ma non conosco personalmente l’autrice e non so come contattarla…comunque specifico nuovamente che non è una poesia mia e spero che non le dispiaccia se l’ ho riportata qui sopra! In caso se ci sarà modo di contattarla le chiederò il permesso per tenerla pubblicata! :P

 

La musica che mi ha ispirato questa volta è With or without you nella versione di Scala e Kolacny Brothers. (Chiii? NdTutti).

 

Questo capitolo lo dedico alle mie care commentatrici di Blank Page, cioè Heloissa, marpy, Eden Garden, Lady Kiryu, Phoebhe 76, Rolling in the deep, Frenci, lunadistruggi, Ells_Carols, FRC Coazze e Piccola Vero.

 

A loro aggiungo le mie nuove amicizie su Facebook; sto conoscendo persone e autrici davvero fantastiche e disponibili. Grazie ancora per il vostro sostegno!

 

Un abbraccio,

Morgan

   
 
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