Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ScudoDiTiglio    08/09/2011    2 recensioni
Lord Voldemort è stato sconfitto ormai da parecchio tempo, ma se una nuova forma di Male prendesse piede in Inghilterra per estendersi anche in parecchie altre parti del mondo? Come lo affronterebbe la nipote del leggendario Harry Potter? Lei sarà veramente la sola superstite di una famiglia travagliata dalla guerra? E soprattutto in che modo avranno influito nella sua vita i Doni della Morte?
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Bonsoir a tout le Monde! Eccomi di ritorno XD

Dunque, innanzitutto ringrazio tantissimo la mia fedelissima Tayr Soranance Eyes per la sua meravigliosa recensione ;) e ovviamente anche chi legge in silenzio, sperando che presto vorrà darmi un preziosissimo parere...

 

Per quanto riguarda il capitolo precedente, la situazione di Charis a quanto pare non è delle più idilliache, avendo perduto la sua famiglia quando era piccola e trovandosi a vivere con quelle due Arpie (Sacro Cosmo, quanto non le sopporto!!! =_=) che per carità, non la trattano come facevano i Dursley con suo nonno, però non le danno certamente l'affetto di una famiglia... fortuna che ha un'amica diabolica come Dafne, personaggio che a me, personalmente, piace molto e che spero troverete divertente anche voi! XD

 

Detto ciò vi lascio al secondo capitolo e a dopo il commento...

 

PS: Qui ho inserito in via eccezionale i commenti sia al capitolo precedente che a questo,

ma dal prossimo ce ne sarà solamente uno alla fine ;)

 

Capitolo II

 

MALFOY MANOR

 

Nel grande salotto arredato come una villa del settecento, con le sue tende e gli arazzi che occupavano le pareti, i divani ricoperti di seta con motivi floreali che definire pacchiani era un eufemismo e l'ennesimo lampadario ingioiellato che pendeva dal soffitto, regnava un'atmosfera tranquilla.

O meglio, tranquilla e persino piacevole per le tre donne bionde (per la verità i capelli biondi della più anziana tendevano al bianco) accomodate sul divano che sorseggiavano il tè dalle tazzine del miglior servizio di porcellana di cui Victoire e Bridgess disponevano e chiacchieravano amabilmente tra loro ignorando la ragazzina dai capelli rossi seduta su una poltrona dall'altra parte del lungo tavolino di vetro e cristallo.

La suddetta ragazzina infatti non era affatto rilassata come le altre tre. Non era una novità che durante queste visite della signora Gabrielle Delacour fosse costretta a presenziare nonostante fosse palese che per loro lei non avesse alcuna importanza e a lei non fregasse nulla dell'ospite! Infatti in circostanze normali si sarebbe annoiata mortalmente, quel pomeriggio però era inquieta e, seduta appena sul bordo della poltrona di velluto rosso, continuava a lanciare occhiate al caminetto situato sulla parete di fronte al divano delle tre “comari” francesi.

A un tratto le tre donne si voltarono di scatto e Charis balzò in piedi. Infatti nel suddetto caminetto avevano cominciato a divampare delle fiamme verdi che mandavano scintille schizzando alcuni granelli di cenere sul prezioso tappeto persiano.

<< Ma che cosa... aspettavate altre visite? >> domandò la signora Delacour in un inglese stentato.

<< Ehm... veramente no... >> balbettò Bridgess lanciando un'occhiata perplessa a sua madre, la quale guardava il camino con disapprovazione.

La donna dalle forme piuttosto prosperose, i lunghi e ricci capelli rossi e gli occhi celesti che si era materializzata all'interno del camino si scostò leggermente per lasciare spazio ad un ragazzina piuttosto alta, dai lunghi e ricci capelli simili ai suoi ma biondo platino e gli occhi celesti come i suoi.

<< Dafne!!! >> esclamò Charis correndo incontro alla ragazzina bionda più alta di lei di un paio di centimetri e abbracciandola. Quella, presa dall'euforia, per poco non la sollevò da terra.

<< Buona sera >> salutò educatamente la donna che doveva essere la madre spazzolandosi via la cenere dal lungo e semplice abitino con la gonna grigia e il busto rosa antico.

<< Rose >> l'apostrofò Victoire con un tono che probabilmente voleva essere privo di emozioni, ma da cui traspariva una vena di rancore.

<< Cosa ti porta qui? >> le domandò poi, lanciando un'occhiata di disapprovazione a Dafne, o forse, conoscendola, al suo abbigliamento consistente in jeans chiari e maglietta bianca con i bordi blu.

Rose Weasley in Malfoy parve piuttosto sorpresa dalla domanda, << Ma... come, non sai...? >> cominciò incerta spostando lo sguardo da Victoire a Bridgess. Poi, vedendo che nessuna delle due parlava, continuò: << Beh, Charis è invitata a casa nostra... >>

<< Ah certo! >> la interruppe bruscamente Victoire, << Ma io non le avevo dato il permesso di venire, come vedi abbiamo ospiti! >> disse, accennando col capo all'anziana donna con i capelli biondo – bianchi raccolti in una retina nera e dal lungo vestito di pizzo color pesca per il quale Dafne tentava di trattenere le risate.

Questa volta Rose parve decisamente sconcertata, << Come no?! Parlando con mia figlia mi era parso di capire che... >>

Nel dire ciò entrambe le donne si voltarono verso le due ragazzine e Dafne, sentendo su di sé lo sguardo della madre, si vide costretta a dire qualcosa.

<< Beh, sì... In effetti Charis mi ha detto che c'erano ospiti, però ho pensato che con lei non c'entrasse niente... >>

<< Non credo che ti faccia molto bene avere tanti figli, Rose, visto che sembra che non riesca a tenerli tutti a bada. Almeno io ho una sola figlia ed è venuta su a meraviglia >>.

A quel punto Charis e Dafne evitarono accuratamente di guardarsi per non scoppiare a ridere.

Rose fece una risatina forzata, << Ma no, ma no! >> rispose facendo un gesto della mano per minimizzare, << Credo che ogni tanto qualche dettaglio possa sfuggire a tutti, no? Per ora proporrei che Dafne accompagni Charis nella sua camera per aiutarla a prendere le sue cose, volete? >>

Le due ragazze scattarono immediatamente e si precipitarono fuori dal salotto per poi risalire di corsa la scalinata che portava al corridoio della camera di Charis.

<< Che colori monotoni! >> commentò Dafne mentre faceva vagare lo sguardo per tutta la stanza, accennando alle tonalità bianche, beige e color crema, mentre Charis sistemava libri, pergamene e vestiti dentro al suo baule d'ottone.

<< Lo so >> sospirò quest'ultima, << Le due Arpie sono fissate con questi colori, e non hanno assolutamente voluto che cambiassi una virgola in questa stanza, sebbene loro non ci entrino mai, e se non è tutto in perfetto ordine apriti cielo! >>

<< Probabilmente è l'ultima volta che la vedi >> la consolò Dafne accarezzando Vulpecula, mentre la sua padroncina le preparava il trasportino per il viaggio.

<< Spero proprio di sì, anche se per ora non voglio farmi illusioni >>.

Le due ragazzine si guardarono un momento, entrambe fremevano dalla voglia di parlare delle novità che parevano esserci riguardo alla loro faccenda top – secret, però non era il caso di farlo finché si trovavano in quella casa.

<< Ma tu che hai detto a tua madre, per l'esattezza? >> domandò poi Charis, sistemando Vulpecula nella gabbietta.

<< Le ho detto che saremmo potute passare a prenderti stasera senza accennarle a quello che ti ha detto Victoire. Lei la conosce abbastanza bene per capire la tua voglia di liberartene, però non avrebbe mai accettato se non fosse stato tutto in piena regola >>.

<< E quindi il tuo diabolico piano consisteva nel farla venire senza dirle nulla né sulle due Arpie né sulla loro ospite? >>

Gli occhi di Dafne scintillarono in maniera malandrina, << Certo, perchè sapevo che se anche avesse saputo soltanto una volta qui che ti avevano detto di no, ti avrebbe voluto portare comunque con noi! >>

<< Sei tremenda! >> commentò Charis cercando di trattenere le risate.

Dafne aveva ereditato la mente brillante di sua nonna Hermione e quella malandrina di suo nonno Ron, insomma, una vera e propria miscela esplosiva!

Una volta che le due furono in salotto con armi e bagagli, Rose le fece entrare prima di lei nel caminetto e consegnò loro una manciata di Metropolvere.

<< Malfoy Manor! >> scandì in maniera forte e chiara Charis, dopo che Dafne fu già partita, tenendo stretta a sé la gabbietta contenente Vulpecula, mentre Rose agitava la bacchetta per mandare il baule direttamente a destinazione.

Dopo aver vorticato per qualche secondo nei canali di collegamento da un camino all'altro, Charis atterrò nell'ampio camino che correva lungo una parete del grande e luminoso salone dalle pareti particolarmente alte di casa Malfoy.

La ragazza si affrettò a uscire e, mentre lei e Dafne (che si stava spazzolando via la cenere dai vestiti) aspettavano la signora Malfoy, osservò gli affreschi che ricoprivano la parete di fronte al camino e che raffiguravano antichi Maghi e formule magiche scritte in latino.

<< Il tuo baule è già in camera di Dafne, Charis >> le disse Rose sorridendole, mentre sbucava dal camino.

<< A proposito, ti spiace se ti rubo un momento la tua amica? >> le domandò poi,

<< Sai, dovrei farci due chiacchiere >>.

<< Ma mamma! >> esclamò con veemenza la giovane Malfoy, sgranando gli occhi celesti, << Devo accompagnare Charis in camera e aiutarla a sistemare le sue cose! >>

<< Sei proprio un'ospite impeccabile >> rispose sua madre sogghignando, << però Charis conosce la strada e penso che possa tranquillamente fare a meno di te per qualche minuto, giusto? >> si rivolse poi alla rossa con un sorrisetto complice.

<< Ehm... certo... >> si affrettò a rispondere lei, avviandosi verso la lunga ed elegante scalinata di roccia levigata che si snodava in fondo alla sala e conduceva ai piani superiori, mentre l'amica le lanciava un'occhiata disperata come se la stessero mandando al rogo.

Attraversando alcuni corridoi tappezzati di carta da parati di tutti i colori delle Case di Hogwarts, Charis vide parecchi quadri raffiguranti gli antenati della casata Malfoy e alcuni attuali membri della famiglia, tra i quali riconobbe Abraxas Malfoy, Lucius e Narcissa Malfoy, Draco e Astoria Malfoy, e infine Scorpius e Rose Malfoy.

Quando finalmente si trovò di fronte ad una lucida porta nera su cui svettava una targa d'ottone che recitava Dafne Malfoy, aprendola piano, la giovane Lupin entrò e si ritrovò in una stanza piuttosto spaziosa, con il pavimento ricoperto da una moquette dorata, le alte pareti ricoperte di carta da parati rossa e verde tappezzate di poster dei Voli Notturni, il complesso musicale più celebre del Mondo Magico.

Due letti a baldacchino (uno con il copriletto oro, l'altro rosso) erano addossati l'uno accanto all'altro alla parete a sinistra della porta con due bauli che si trovavano ai loro piedi, mentre sulla parete di fronte vi era un'alta finestra gotica con i vetri istoriati.

<< Ehi, Kira! >> con un gran sorriso, dopo aver fatto uscire Vulpecula dal trasportino, Charis si avvicinò al comodino accanto al letto di Dafne per salutare il criceto femmina dal pelo bianco e rosa (dai Tiri Vispi Weasley si trova veramente di tutto!) che giocava nella gabbietta posata lì sopra.

Effettivamente mi è dispiaciuto non poter dare una mano a Dafne” pensò Charis mentre tirava fuori vestiti e libri e sistemava i primi nel grande armadio di betulla addossato alla parete e i secondi nei cassetti del comodino accanto al suo letto e sullo scrittoio, “Però, conoscendo sua madre, se voleva farle un discorsetto riguardo al suo piano diabolico, glielo avrebbe fatto in qualsiasi momento, anche dopo. Invece meglio che se lo tolga subito!”.

Dopodiché prese in braccio Vulpecula e si accomodò sul letto con le lenzuola e le tende rosse, non vedeva l'ora che Dafne la raggiungesse per poterla finalmente aggiornare sulle condizioni di dei suoi nonni.

Sarebbe stato bello se fosse potuta tornare a vivere con loro come quando era piccola, nella grande casa dei Potter di cui non ricordava gran che, se non le molteplici scale e corridoi. Certo, con le due Arpie aveva un tetto sopra la testa, una stanza sua e cibo (sempre rigorosamente alle ore dei pasti), e non la sottoponevano ai lavori di casa (ai quali pensavano gli inservienti Babbani di cui si erano circondate), però ciò che le mancava era l'affetto di una famiglia.

<< Eccomi >> disse improvvisamente Dafne aprendo la porta ed entrando con il fiatone.

<< Tutto a posto con tua madre? >> le domandò Charis mentre abbracciava Vulpecula, voltandosi verso di lei.

<< Sì >> sospirò la bionda buttandosi sul letto dai drappeggi color oro con la grazia di un sacco di bobotuberi. << Mi ha detto che “il modo in cui mi preoccupo per la mia migliore amica è apprezzabile, però non devo più farle uno scherzo del genere con una persona come Victoire” e cose così... Certo che però tu avresti potuto darmi una mano! >> Commentò puntandole contro l'indice e arricciando le labbra in una tipica espressione dei Malfoy.

<< Avrei potuto >> rispose con calma Charis annuendo, << però se c'è una cosa che ho imparato di tua madre è che se vuole dirti qualcosa, prima o poi te la dice. Quindi meglio che tu l'abbia affrontata subito, così non ci pensi più >>.

L'amica la scrutò un momento con aria dubbiosa, poi annuì, << Giusto >> ammise.

<< Ora però passiamo a cose più importanti >> capendo a che cosa si riferiva, Charis si fece più attenta. << Ieri sera il dottor Thomas ha mandato a mio padre una missiva in cui diceva che i tuoi nonni sono stati liberati dagli incantesimi che li tenevano in coma. Ora hanno cominciato le cure per il risveglio, e può darsi che comincino a riprendere coscienza domani stesso >>.

Charis sgranò gli occhi verdi e strinse maggiormente a sé Vulpecula.

<< Però probabilmente sarebbero molto deboli >> riprese Dafne, << E inoltre bisognerà vedere se ricorderanno qualcosa della loro vita. E cosa soprattutto! >>

<< Vuoi dire che potrebbero non ricordarsi neanche di mia madre o di me? >> domandò Charis con aria preoccupata, quasi sottovoce.

La bionda la guardò con occhi tristi che al tempo stesso esprimevano solidarietà. Fece per dire qualcosa, quando la porta si aprì facendole voltare entrambe di scatto e lasciando entrare un bimbetto di otto anni dai capelli color carota molto corti e gli occhi grigi.

<< Che cosa vuoi, Ron? >> chiese Dafne al suo fratellino, guardandolo con gli occhi celesti che lampeggiavano pericolosamente.

<< Ciao, Charis >> disse il bambino rivolto alla rossa, ignorando la sorella.

<< Ciao, Ron! >> Charis sorrise cordialmente al fratellino ficcanaso della sua migliore amica.

<< Quando sei arrivata? >> chiese lui avvicinandosi e tendendo una mano verso Vulpecula raggomitolata tra le braccia della padroncina.

<< Circa mezz'ora fa... >>

<< Ron, finiscila di fare domande idiote ed esci alla velocità della luce da camera mia!>> lo riprese Dafne lanciandogli uno sguardo da Maledizione Senza Perdono.

<< Ma dai, Dafne! >> si lamentò il piccoletto, << mamma ha detto che posso restare! >>

<< Non – mi – interessa >> rispose la bionda scandendo le parole una per una in modo che suonassero più dirette e minacciose.

<< Sai bene che decido io chi può rimanere nella mia stanza >> disse con voce minacciosamente calma parandosi di fronte a lui con i pugni sui fianchi e sovrastandolo.

Intanto Charis, seduta sul suo letto con le gambe raccolte, sorrideva di nascosto grattando Vulpecula dietro le orecchie.

Ormai era abituata ai costanti bisticci tra Dafne e Ron e assistervi era sempre divertente, mancava solamente un pacchetto di Cioccorane per potersi gustare meglio la scena!

<< E io dico a mamma della Fattura Orcovolante che hai lanciato l'anno scorso ad Arthur! >> Replicò il piccolo Pel di Carota arretrando, mentre sua sorella avanzava verso di lui con aria minacciosa.

Entrambe le ragazze sgranarono gli occhi allibite. In effetti l'anno precedente Dafne aveva accidentalmente lanciato una Fattura al cugino maggiore (e anche mal riuscita, visto che ancora non avevano imparato la tecnica giusta!) e non voleva assolutamente che sua madre lo scoprisse. Certo, però il piccoletto come faceva a saperlo?

<< E tu come cavolo fai a saperlo?! >> gli chiese infatti Dafne, ripresasi dal primo momento di sconcerto.

<< Ovvio >> rispose Ron sogghignando con aria malandrina, << Dal nostro fratellone! >>

<< Draco, giuro che questa me la pagherai! >> sibilò Dafne tra i denti agitando il pugno verso l'alto, come se l'altro suo fratello potesse sentirla dai piani superiori dell'abitazione.

<< Allora, piccoletto >> sogghignò la bionda mettendo le mani sulle spalle del fratellino e stringendo piuttosto forte, quasi le volesse spezzare, << Tu non dirai proprio un bel niente alla tua cara mammina >>.

Dentro di sé, Charis dovette ammettere che la sua amica era piuttosto inquietante quando assumeva quell'aria malvagia.

<< Altrimenti subirai la stessa sorte del nostro caro cuginetto! >>

Qualcosa nel tono o nello sguardo della sorella dovette intimorirlo, perchè a quel punto Ron si limitò a voltare di spalle e uscire dalla stanza senza guardare in faccia le due ragazze.

<< Finalmente! >> sospirò Dafne appoggiando la schiena alla porta, dopo averla chiusa. << Non sarebbe niente male poter utilizzare la Magia anche al di fuori di Hogwarts, così almeno potrei utilizzare gli Incantesimi Respingenti contro di lui! >>

La giovane Malfoy non fece in tempo a terminare la frase, che il bimbo dai capelli rossi si presentò nuovamente alla porta.

<< Ancora qui?! >> lo riprese la sorella con un tono ben poco rassicurante.

<< Calmati, Dafne! >> ribatté il piccoletto con il tono un po' più alto e risentito del normale. << Charis >> disse poi rivolgendosi alla rossa, << Sono venuto a dirvi che mamma ha detto se scendete per aiutarla a preparare la tavola >>. Detto ciò Ron uscì nuovamente dalla stanza della sorella senza dar loro il tempo di rispondere.

<< Patetico >> commentò Dafne scuotendo la testa, << non ha nemmeno il coraggio di rivolgersi a me e cerca complicità da te >>.

Charis ridacchiò, in effetti anche lei se si fosse trovata al posto di Ron non si sarebbe comportata molto diversamente, solo per quanto riguarda la seconda volta che era entrato ovviamente.

<< Ma mamma non potrebbe spostare le stoviglie con la Magia anziché scomodare noi? >> commentò ancora la bionda, mentre scendevano le scale seguite da Vulpecula, alzando la voce per sovrastare la musica che veniva da una delle stanze che davano sul pianerottolo.

<< Dafne! >> risuonò a quel punto una voce femminile proveniente dalla suddetta stanza.

Infatti la porta si aprì lasciando uscire una ragazza sui vent'anni, dai lunghi e lisci capelli neri legati in una coda alta, gli occhi di un marrone scurissimo dal taglio a mandorla, e che portava una camicetta bianca abbinata ad una gonna argentata lunga fino ai piedi e scarpe con il tacco a spillo che la facevano sembrare più alta.

<< Ma non senti che sto suonando? >> le domandò ironicamente con un tono di rimprovero, piazzandosi i pugni sui fianchi e inarcando un sottile sopracciglio nero.

<< Appunto, quello che dicevamo non si sentiva >> replicò la bionda.

<< Beh, potresti anche evitare di parlare quando passi qui allora, dato che hai a disposizione tutto il resto della casa! Oh, ciao Charis >> disse poi la bruna assumendo un tono un po' più conciliante non appena ebbe scorto la ragazza dagli occhi verdi alle spalle della sorella minore.

<< Ciao, Astoria >> rispose prontamente Charis piazzandosi un sorriso sulle labbra, << Stai preparando un pezzo nuovo? >> le domandò per distoglierla dai propositi omicidi che sicuramente nutriva nei confronti della sorella minore.

Poiché Astoria Malfoy si sentiva veramente a proprio agio solamente con il suo adorato piffero magico, a quella domanda sorrise.

<< Oh, sì! È dall'inizio dell'estate che ci sto lavorando. A settembre lo presenterò all'accademia di musica magica... Il maestro Sloper dice che sarà un successo! >>

<< Ehm, sì va be', sarà meglio che io e Charis andiamo da mamma! >> Dafne interruppe velocemente il monologo della sorella e, presa l'amica per il polso, la trascinò giù per la scalinata fino ad arrivare al piano terra, dov'era situata la grande cucina dal pavimento che pareva una scacchiera bianca e nera, il piano cottura di marmo grigio e un lunghissimo tavolo di legno scuro al centro.

<< Per favore, potete portare questi a tavola? >> domandò loro la signora Malfoy, indicando una pila di piatti, poiché era occupata ai fornelli e nella consultazione di un paio di ricettari di cucina magica tirati fuori da una delle numerose mensole di legno.

Le due tredicenni si affrettarono a prenderne un po' per ciascuna e a sistemarli sul tavolo.

Mentre apparecchiavano la lunga tavola, Charis non poté fare a meno di ripensare a ciò che Dafne le aveva detto, sperava proprio che sarebbe andato tutto bene...

<< Yaaaaaaaahhhhh!!! >> delle grida assordanti che echeggiarono improvvisamente nella cucina dopo che la porta si fu aperta di schianto distolsero la giovane Lupin dai suoi pensieri facendola sussultare e voltare di scatto.

<< Che diavolo state combinando voi due questa volta? >> domandò Rose Malfoy a due ragazzi poco più grandi che erano entrati di schianto in cucina a bordo di una specie di sottile tavola strisciante o presunta tale.

<< I Babbani lo chiamano skateboard, mamma >> rispose tranquillamente il ragazzo, passandosi una mano tra i folti e lisci capelli rosso carota lunghi fino alla fine del collo e facendo scintillare di monelleria i suoi occhi azzurri.

<< E, di grazia, come sarebbe finito qui un attrezzo Babbano che fa tutto questo baccano? >> domandò ancora la signora Malfoy con un cipiglio che ricordava tantissimo quello di sua nonna.

<< Dai Tiri Vispi Weasley, ovviamente, e la sua autenticità è garantita, mamma! Ehi Charis!!! >> esclamò tutto d'un fiato la ragazza dagli occhi azzurri come quelli del fratello e i corti capelli con un lungo ciuffo dritto al centro del cranio tinti di verde prato e un fucsia accesso, correndo ad abbracciare Charis, o meglio: a sollevarla da terra e stritolarla talmente forte da rischiare di soffocarla.

<< Cissy! >> la salutò Charis tra le risate, mentre il ragazzo le assestava forti pacche sulle spalle (degne di Golia!) ed esclamava ridendo come un pazzo: << Bentornata nell'umile dimora dei Malfoy, amica! >>

<< Ciao anche a te, Draco! >> rise Charis quando Cissy l'ebbe finalmente lasciata libera, massaggiandosi le braccia e roteando le spalle.

I due gemelli Draco e Cissy Malfoy, le più grandi fucine di scherzi, ma soprattutto le persone più esaltate che Charis conoscesse, si accingevano a frequentare il sesto anno a Hogwarts e la loro più grande aspirazione era lavorare con Roxanne da Tiri Vispi Weasley e inventare nuovi tipi di scherzi.

<< Ti va di provare il nostro skate? >> le domandò Cissy saltellando eccitata come una bambina, mentre Draco le metteva il braccio intorno alle spalle cominciando a decantare le lodi della tavola.

<< É una genialata, che ne dica nonno Draco, i Babbani riescono a inventare delle cose veramente eccezionali, poi se ritoccate da un pizzico di Magia diventano assolutamente megagalattiche! >>

<< Ehi! >> protestò Dafne cercando di attirare l'attenzione del fratello e della sorella, mentre finiva di sistemare alcune posate << E a me non chiede nessuno se voglio essere della partita? >>

<< Evanesco! >> pronunciò Rose Weasley in Malfoy con voce forte e chiara.

I quattro ragazzi si voltarono di scatto e la videro che agitava la bacchetta verso lo skateboard, il quale si volatilizzò all'istante.

<> si allarmò Cissy correndo verso il punto in cui prima si trovava la tavola, come se fosse accaduta una grande disgrazia.

<< Cosa vi ho detto tante volte? Che in giardino potete fare tutti i giochi che volete, ma la cucina e il salotto non me li dovete toccare, chiaro? Piuttosto, perchè adesso non vi rendete utili aiutando Dafne e Charis ad apparecchiare la tavola? Vostro padre e i vostri fratelli ormai staranno per arrivare >>.

I due Supergemelli, come si facevano chiamare da tutti, furono costretti a darsi da fare, poiché sapevano perfettamente che ciò che dalla bocca della loro madre suonava come una domanda era in realtà un ordine, come in quel momento.

<< Draco Malfoy >> disse Dafne rivolgendosi a suo fratello con quel suo caratteristico atteggiamento inquietante, approfittando di un momento in cui la loro madre era andata in uno dei salotti al primo piano a prendere uno dei servizi migliori di bicchieri di cui disponeva.

<< Come spieghi il fatto che Ron sappia la “faccenda segreta”? >>

<< Oh... ehm... beh... mi avrà sentito mentre ne parlavo... >>

<< Non credo, sai? >> commentò la bionda con un tono minacciosamente calmo e le braccia incrociate, << Tu di solito sei troppo attento a non lasciarti sfuggire certi particolari, se vuoi davvero tenerli segreti >> ghignò lei.

<< Oh, e va bene. Zio Hugo gli aveva regalato un pacco extralarge di Cioccorane, e lo sai che quelle contengono le figurine più rare! >> esclamò con veemenza come se fosse un motivo sufficiente, mentre la sorella lo invitava ad andare avanti con un cenno del capo.

<< Gli ho chiesto di darmi un mazzo che non avevo e che probabilmente mai più avrei trovato, però lui non sembrava disposto a cedere, quindi gli ho promesso un segreto inconfessabile in cambio... >>

Dafne lo incenerì con lo sguardo e fece per ribattere qualcosa, quando un saltellante Ron precedette in cucina sua madre e altre due persone: un uomo alto, dai corti e lisci capelli biondo platinato come quelli di Dafne e gli occhi grigi avvolto in una lunga giacca nera, che altri non era che suo padre, e una ragazza di circa ventitré anni dagli ondulati capelli castani raccolti con un fermaglio e grandi occhi castani il cui abbigliamento consisteva in una semplice maglietta celeste e jens.

Alla vista di Charis la ragazza si aprì in un allegro e sincero sorriso e le andò incontro.

<< Come stai? >> le domandò mettendole le mani sulle spalle e baciandola sulle guance.

<< Bene, grazie. E tu? >> rispose Charis altrettanto sorridente. Jane Malfoy, la primogenita di Scorpius Hyperion Malfoy e Rose Weasley, le era molto affezionata, poiché sua madre, Lily, era la madrina di lei.

<< Ron, caro >> disse Rose dolcemente rivolgendosi al più piccolo dei suoi figli, dopo che suo marito ebbe salutato Charis con una stretta di mano.

<< Per favore, puoi andare a chiamare Astoria, e dirle che è pronto? >>

Il bambino annuì e schizzò immediatamente su per le scale.

<< Ciao a tutti! >> salutò un ragazzo alto dai lunghi capelli biondi come quelli del padre e della sorella minore e gli occhi castani, facendo la sua comparsa in cucina quando tutti furono a tavola. << Oh, ciao Charis >> si rivolse poi alla giovane ospite vedendola seduta tra Jane e Dafne.

<< Ciao, Lucius >> rispose educatamente lei al secondo dei fratelli Malfoy, di ventuno anni.

<< Qualche novità, papà? >> domandò il giovane a Scorpius, seduto a capotavola, sistemandosi alla sua sinistra.

<< Mah, nulla di particolare >> rispose il signor Malfoy lisciandosi distrattamente i corti baffi biondi, << A parte il fatto che i Sicari del Teschio sembrano prendersela sempre di più con il Messico >>.

<< Che hanno combinato? >> domandò Jane preoccupata voltandosi verso il padre e il fratello.

<< Ieri sera hanno tentato un colpo contro Chiconahuiehecatl >> rispose gravemente il signor Malfoy cercando di mantenersi impassibile, ma si capiva che la faccenda non piaceva per nulla nè a lui nè alla moglie, seduta alla sua destra, che appoggiò per un attimo la mano sulla sua stringendola leggermente.

<< É una città o qualcosa del genere? >> domandò timidamente Charis, non avendo mai sentito quel nome.

<< É la Sede del governo magico del Messico >> le spiegò Scorpius, << Come il nostro Ministero della Magia >>.

La ragazzina annuì, dopodiché abbassò gli occhi verdi sul suo piatto. Non sapeva perchè, ma questa storia del Messico la inquietava, dato che era la seconda volta in una sola giornata che in qualche modo si ritrovava a doverci pensare.

 

Alloooooraaaa, ammetto che questo capitolo è venuto piuttosto lunghetto, ma non potevo fare altrimenti ^^

Qui incontriamo la famiglia Malfoy al gran completo, con un fratellino rompiscatole come il piccolo Ron e Astoria, che mi sembra quasi una sorta di Percy al femminile... va be', è sicuramente molto più simpatica di quella spocchiosa e altezzosa di Bridgess (la malvagità si può in qualche modo perdonare, la stupidità no!)... Per non parlare dei due Supergemelli! Sono dei pazzi furiosi, vero? XD Io sinceramente li adoro, come si suol dire, rendono l'atmosfera più frizzante!!! XDD Inoltre Jane è davvero molto dolce, mentre Lucius rimane più riservato...

Chissà come si evolverà la vicenda dei nonni di Charis! Pensandoci mi emoziono e continuo a sperare insieme a lei e, ovviamente, sono in trepidazione per saperne di più!!!

Alla prossima! ;)

 

PS: Il nome della sede del governo magico messicano deriva dal dio azteco che partecipò

alla creazione del mondo ^^ 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ScudoDiTiglio