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Autore: _Nat_91    09/09/2011    16 recensioni
Un tuffo nei ricordi dell'estate 2010.
Un'estate calda e piena di imprevisti. Un'estate durante la quale Tom incontrerà finalmente una persona in grado di tenergli testa e di umiliarlo.
Una vendetta che si accenderà e lo porterà a scoprire in lei una persona che non è assolutamente come sembra e nasconde un segreto...
Una piccola storia su Tom e su come uno scontro estivo possa cambiare la vita...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon giorno a tutti :)
Ed eccoci qui! Siamo arrivati alla fine di questa piccola storia che mi ha regalato molte soddisfazioni al contrario delle mie aspettative; non credevo che avrebbe avuto tutto questo successo; ho raggiunto traguardi davvero elevati per essere una storia così piccola.
E devo ringraziare dal più profondo del cuore tutti voi per questo.Grazie a tutte!!
Quindi vorrei ringraziare:
- coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite:
1 - _Lucky_
2 - Aduzza_TK
3 - iolly21
4 - raggiodisole90
5 - _MINA_
6 - Layla
7 - Chanel 5
8 - Evangeline143
9 - klerkaulitz89
10 - shippo90
11 - yenny93
 
- coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le ricordate:
1 - raggiodisole90
2 - sere_96
3 - Ann Sayu T
 
- coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite:
1 - alessia_bill98
2 - aquariusff
3 - EnriLouder
4 - jess_th483
5 - Just_Blue
6 - marthine
7 - raggiodisole90
8 - tinky tinky
9 - tomyth
10 - _cucciolotta_
11 - _Darkside_
12 - Giulia_Cullen
 
Vorrei ringraziare anche niky95 e _MINA_ per avermi aggiunta tra le autrici preferiti.
Spero che anche quest'ultimo capitolo vi piaccia.
Grazie ancora a tutte voi... Vi auguro una buona lettura.
A presto.
Nat
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Capitolo 15

Una sensazione di felicità e benessere si diffuse in Leyla nel ricordare quella splendida serata di quasi due anni prima quando ebbe inizio la sua relazione con Tom. Ancora adesso non riusciva a credere che quell'odio che li aveva fatti scontrare si fosse trasformato in un amore così passionale e travolgente, forte e sincero.

Dopo quella notte tutto era cambiato, loro erano diventati inseparabili tanto che lui aveva proposto alla mora di venire a vivere a casa sua e questa scelta era scaturita anche dalla gelosia di Tom che non sopportava chiunque guardasse la sua Leyla. Inoltre lui non la lasciò sola quando lei raccontò al padre tutto ciò che Philip le aveva fatto; l'uomo aveva abbracciato la figlia cominciando poi a maledire quel ragazzo per ciò che aveva osato fare alla sua bambina. Alla fine era riuscito a portarlo in tribunale ed a fargli scontare sedici mesi di carcere, una pena decisamente ridotta rispetto a quella prevista poiché la violenza era stata denunciata dopo un consistente arco di tempo. Tom non l'aveva lasciata sola neanche in un giorno molto triste per lei, il giorno dell'anniversario della morte della madre; le era stato accanto facendole sentire il proprio supporto.
Con il passare dei mesi, Leyla era riuscita a superare la vicenda di Philip anche grazie all'aiuto di Tom che continuava a viziarla ed a riempirla di attenzioni e finalmente la loro relazione era decollata con serenità così come quella tra Bill e Zoe, innamorati come non mai l'uno dell'altra.
Dopo il rientro a Berlino, le ragazze avevano cominciato a frequentare il terzo anno all'università di lingue alternando il lavoro allo studio.
 

La suoneria del cellulare risvegliò Leyla dai suoi pensieri; si girò e lo prese leggendo il messaggio che le era appena arrivato.

"Ciao tesoro mio, Bill ha appena finito di lavorare. Tra un'oretta siamo lì così ti aiutiamo con gli scatoloni, tu non fare niente o ti prendo a padellate (se non lo avessi capito, questa battuta è di Bill che è qui con me xD). A dopo amica mia. Zoe"

La mora sorrise leggendo quelle parole; quei due erano davvero stupendi e non sarebbero mai cambiati.
Dopo aver messo il cellulare sotto carica, si alzò e posò il diario sul comodino, poi scese in salotto ed aprì uno scatolone. Le avevano proibito di spostarli ma non di aprirli e svuotarli quindi cominciò a sistemare ciò che era contenuto dentro di essi. Come prima cosa sistemò con cura tutti i suoi libri dell'università nella libreria dello studio poi si dedicò ai servizi di piatti, bicchieri e tazzine ma il rumore della porta d'ingresso che si apriva e si richiudeva poco dopo le fece capire che era finalmente arrivato e ne ebbe la conferma quando si sentì chiamare "piccola".

- Piccola dove sei? -chiese ancora quella persona prima di entrare in salotto- Oh eccoti.

- Ciao amore -disse Leyla gettandogli le braccia al collo e baciandolo.

Tom la strinse a sé poi si guardò intorno e la guardò assottigliando le palpebre.
- Signorina tu non ti sei caricata gli scatoloni vero? -le chiese minaccioso puntandole il dito contro.

La mora sospirò ed alzò gli occhi al cielo.
- No stai tranquillo -gli rispose incrociando le braccia- Ne ho solo salito uno in camera nostra ma quello era leggerissimo.

Il chitarrista la guardò contrariato e scosse la testa.
- Lo sapevo che non dovevo lasciarti da sola -affermò lui sbuffando.

- Oh mamma mia quante storie -esclamò lei stanca prima di prenderlo per mano- Vieni con me così vedi come ho trascorso la mattina.

Leyla lo condusse fino alla camera e gli indicò ciò che aveva sistemato poi lo vide recarsi verso il comò e prendere il diario.
- E questo? -chiese Tom rigirandoselo tra le mani- Che ci fa qui sopra? È da un pò che non lo vedevo.

La mora lo raggiunse e lo abbracciò da dietro posando il mento sulla sua spalla.
- Ho trascorso l'intera mattinata a leggere la nostra bellissima vacanza alle Maldive -gli rispose sorridendo- Ho rivissuto tutto dall'inizio e non mi sono accorta che fosse già mezzogiorno.

Tom sorrise e posò il diario per poi girarsi e circondarle la schiena con le braccia.
- Immagino ti sarai divertita nel rileggere i momenti in cui mi hai umiliato o mi hai picchiato -le disse divertita facendo sfiorare i loro nasi- Non è vero mia piccola Schlange?

La mora rise sentendo quel vecchio nomignolo che aveva caratterizzato il primo periodo del loro incontro ed annuì.
- È stato bellissimo rivivere tutto soprattutto la nostra prima volta insieme -gli sussurrò arrossendo appena.

- Ehm -esordì lui grattandosi la testa imbarazzato- Abbiamo fatto l'amore così tante volte in questi due anni che non la ricordo più -di fronte alla faccia scandalizzata della ragazza scoppiò a ridere- Scherzo piccola! Non la dimenticherei mai. Quella è stata la prima volta che ho fatto l'amore con una ragazza -sussurrò avvicinandosi al suo viso- Ti amo ancor più di quella notte Leyla.

Lei sorrise commossa e lo baciò con passione per poi abbracciarlo ed affondare la testa nel suo petto.
- Anche io ti amo Kaulitz -rispose chiamandolo come faceva anni prima e sentendolo ridere appena.

Rimasero così, abbracciati l'uno all'altra, sfiorandosi con dolcezza; ma, ad un tratto, entrambi sentirono qualcosa che li fece allontanare e guardare negli occhi.

Tom posò la mano sul suo ventre accarezzandolo con amore infine si inginocchiò e posò l'orecchio su di esso.
- Qui qualcuno vuole un pò di attenzioni eh? -disse lui teneramente.

Leyla sorrise e poggiò una mano sul suo pancione ed iniziò a passare l'altra tra i cornows del chitarrista; poi lui si alzò e si sedette sul letto facendola sedere sulle sue ginocchia.

- Altri cinque mesi e potremo finalmente prendere in braccio nostro figlio -affermò il ragazzo riprendendo ad accarezzare il suo ventre di ormai quattro mesi.

La mora sorrise ed appoggiò la testa sulla sua spalla.
- Chissà se un giorno ti pentirai di avere corso così in fretta -si chiese lei un pò preoccupata.

- L'unica cosa di cui mi pentirò è non averti tappato quella boccaccia -le rispose alzandole il mento con un dito- Leyla, noi due ci amiamo e non è un problema se questo bambino è arrivato prima del previsto. L'importante è che stiamo insieme, che lo amiamo e lo cresciamo insieme -ribadì più volte accennando poi un sorriso- Mi hai capito signora Kaulitz?
Tom le sfiorò la fede nunziale per poi intrecciare le dita con le sue e baciarla a fior di labbra.

- Tu sei il migliore pallone gonfiato che esista al mondo -sussurrò lei prima di baciarlo ancora.

Lo sentì ridere contro le sue labbra e questo la rese ancor più felice di quanto già non fosse; si era da poco sposata con l'uomo che amava, aspettava un bambino da lui ed ora si stavano trasferendo nel loro nido amore, nella loro nuova casa nonché dono di nozze delle loro famiglie. Adesso Leyla si sentiva completa, realizzata e felice; aveva accanto tutte le persone che amava e presto avrebbe avuto una famiglia sua.

- Mmm -mugulò Tom baciandole il collo- Se tu non fossi incinta, inaugureremmo subito il letto ma sarò paziente ed aspetterò -affermò con un sorriso malizioso e schioccandole un ultimo bacio sulle labbra prima di alzarsi e tenderle la mano- Vieni, voglio farti vedere una cosa che ho comprato mentre tornavo a casa.

La mora prese la sua mano e lo seguì fino all'ingresso dove vide un grosso scatolo; lo guardò interrogativa ma lui non disse niente e lo aprì.
Leyla rimase sorpresa nel trovarsi davanti una elegante culla ovale in legno dotata di una fine tendina bianca in pizzo che permetteva di riparare il bambino quando dormiva. Era davvero bellissima e questo la emozionò ancor di più; con gli occhi lucidi, si voltò verso il marito e lo abbracciò.

- Amore è stupenda! -esclamò la mora sorridendo.

- Lo so -annuì lui poggiandole le mani sui fianchi- Quando l'ho visto esposta me ne sono innamorato subito e sapevo che ti sarebbe piaciuta. In quel negozio c'erano molte cose belle ma, per quello, ci andremo insieme mentre per la stanzetta me ne occuperò io sotto la tua supervisione. Voglio cominciare subito così quando lui nascerà sarà tutto pronto.

- Hai già programmato tutto -constatò divertita- Ma ti avverto che ti controllerò durante i lavori.

- Sì signora! -esclamò Tom serio mettendosi sull'attenti e facendola scoppiare a ridere- Ho il capo più sexy che ci sia su tutta la terra e farò volentieri tutto ciò che mi ordina.

- Allora baciami! -gli disse stando al gioco.

Il chitarrista non se lo fece ripetere due volte e si impossessò delle sue labbra sfiorandole con dolce passione ed assaporando la sua bocca con profondo desiderio. Quando si allontanarono, lui poggiò la fronte contro la sua e la guardò negli occhi.
- Tu sei la cosa più bella che la vita potesse regalarmi -le disse accarezzandole una guancia, poi posò una mano sul ventre- Entrambi lo siete. Leyla sorrise e posò una mano sulla sua.

- Anche tu lo sei Tom e non dimenticherò mai tutto ciò che hai fatto per me -gli sussurrò ad un soffio dalle sue labbra- Mi hai regalato una vera vita. Ti amo come non ho mai amato nessun altro.

Il chitarrista sorrise felice e commosso sussurrando un "anch'io" sulle sue labbra prima di baciarle la punta del naso e la fronte prima di sciogliere l'abbraccio e recarsi in cucina.
- Io direi di iniziare a cucinare così quando arriveranno Zoe e mio fratello, tuo padre e Tess troveranno il pranzo pronto -disse prendendo una pentola per poi voltarsi verso di lei- A stomaco pieno si lavora meglio -concluse facendole l'occhiolino.

Cominciò a riempire la pentola con l'acqua e nel frattempo le chiese se volesse qualcosa di particolare ma lei scosse la testa prima di avvertirlo che doveva andare in bagno.

- Ti senti male? -le chiese subito abbandonando la cucina- Hai la nausea?

- Non preoccuparti Tom -lo tranquillizzò la mora- Sto bene ma devo andare in bagno, sono pur sempre incinta.

Lui annuì con un sorriso poi tornò a dedicarsi al pranzo mentre lei salì al piano superiore; dopo essere uscita dal bagno si incamminò verso il piano terra poiché aveva sentito che Bill e Zoe erano arrivati. Però, quando giunse davanti la camera matrimoniale, decise di entrare; prese il suo diario insieme ad una penna poi si sedette e lo aprì iniziando a scrivere su una pagina bianca, sull'ultima di quel suo compagno di vita.
 
 
“                                                                 Berlino, 26 agosto 2012
Non scrivo su questo diario da molto tempo ma ultimamente la mia     
vita è stata una continua e bellissima corsa.                                        
Lo studio della tesi di laurea procede bene ed anche la mia storia         
con Tom, anzi il nostro matrimonio, sta andando a gonfie vele.           
Già, io e lui ci siamo sposati il 30 giugno, giorno per noi importante     
perché ricadeva il secondo anniversario del nostro incontro.               
Mi aveva chiesto di sposarlo un mese prima ma abbiamo velocizzato  
i tempi quando abbiamo scoperto che presto avremo un bambino.      
Non immagini quanto sia stata emozionante la prima ecografia; Tom  
non è riuscito a trattenere delle lacrime inoltre a cominciato a dirmi    
che voleva sposarmi subito. E lo abbiamo fatto.                                
Ed ora eccoci qui, nella nostra nuova casa, felici e più innamorati       
che mai, ansiosi di vedere il nostro bambino. Mio marito è fantastico!
Mi è costantemente accanto e si prende cura di noi con un amore      
immenso; inoltre mi ha fatto un regalo grandissimo che mi ha            
felicemente sorpresa e commossa: in memoria di mia madre Alexia,   
Tom mi ha detto di voler chiamare nostro figlio Alex. Non potrò mai  
dimenticare questo gesto così significativo da parte sua.                     
Lo amo, lo amo così tanto da star male quando non c'è.                    
Quella che io, anni fa, ho considerato come una semplice illusione      
estiva si è trasformata in una bellissima favola; quella semplice           
illusione estiva si è trasformata in una storia vera, la storia mia e di     
mio marito Tom che si sta coronando con il frutto del nostro amore:   
                                    Alexander Kaulitz!                                      
Grazie a voi quella semplice illusione si è trasformata in una splendida
famiglia! Grazie Tom, grazie mio piccolo Alex. Vi amo da impazzire...
                                                                                          Leyla"
 
 
 
 

Fine

   
 
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