Capitolo 2_Scariche

Raccolgo il mio manuale di Trasfigurazione per principianti, lo metto nella borsa e mi avvio giù per le scale del dormitorio, gettando un'occhiata distratta ai quattro letti stipati nella stanza circolare.

Uno è il mio: sono così orgoglioso al pensiero! Sul comodino c'è una pila ordinata di libri, e ai piedi del baldacchino il baule, un po' scrostato, è chiuso con l'incantesimo sigillante che Vitious ci ha insegnato giusto ieri...sono riuscito ad eseguirlo al terzo tentativo! E' stato uno shock, scoprire di essere un bravo studente, nonostante...bé, comunque, sono corso nel dormitorio e l'ho applicato subito. Sono proprio fiero di me stesso!

Però devo ricordarmi di chiedere come si annulla l'effetto a qualcuno. Vabbè.

Magari potrei chiederlo a quel Sirius Black...sembra piuttosto intelligente, anche se decisamente un piantagrane. Fisso pensieroso la sagoma del ragazzo, che si intravede tra le lenzuola attorcigliate. Chissà che razza di sogni fa, quello lì, per svegliarsi tutte le mattine in quelle posizioni assurde. E si sveglia sempre in ritardo, per giunta. Bah...

Il mio sguardo si posa dubbioso sul letto all'estrema sinistra. Lo occupa un ragazzino grassoccio, impacciato, e temo un po' stupido...ora è chiuso nel bagno, e a giudicare dagli urletti striduli deve avere qualche problema con la doccia. Decisamente lui non potrebbe aiutarmi con il baule.

Forse però quel James si...indugio pensieroso sulla soglia, guardando le tende aperte del letto a baldacchino. Hanno legato subito, lui e Sirius. Due sbruffoni, boriosi...ma anche brillanti, a modo loro. Lui ha l'aria di sapere esattamente quale incantesimo mi potrebbe servire. O almeno, sicuramente ha la faccia tosta di procurarsi la formula chiedendo a qualcuno del terzo anno.

Si, decido, lo chiederò a lui. Solo, proprio non mi pare il caso di svegliarlo...magari lo avvicino stasera, in sala comune, o a lezione.

Mi isso in spalla la tracolla e scendo le scale, proprio mentre i grugniti assonnati di Sirius e James cominciano a coprire gli urletti di Peter.

***

Fisso pensieroso la pergamena giallastra, cercando l'ispirazione per terminare il mio tema di Storia della Magia. Ma stasera la mente proprio non mi assiste.

Continuo a darmi dello stupido e del fifone. Diamine, in tutto il giorno non ho trovato un briciolo di coraggio per avvicinarmi a quei due e cercare di socializzare. O almeno di presentarmi. E meno male che dovrei essere un Grifondoro!

Stiamo in camera insieme da quasi quattro giorni e ancora non sanno neanche il mio nome. Maledizione, sono un maledetto codardo.

Il fatto è che non ho un colorito esattamente sano e ho paura che le cicatrici si vedano ancora...e poi, potrebbero aver notato i graffi sulla schiena, anche se sono stato attentissimo quando mi cambiavo.

Oh, insomma, basta con le giustificazioni! Ora vado lì e...

Oh per Merlino, si stanno avvicinando loro! Che faccio? Che faccio? Che...

“Hei, secchione!” urla James.

Ok. Non potrò mai andare d'accordo con questi qui. Mi possono fare tutto, ma non darmi del secchione davanti a tutta la Casa al mio quarto giorno di scuola.

“Sentite un po', ma chi vi credete di essere? I padroni della scuola, per caso? Bè, rassegnatevi: siete solo dei pivellini del primo anno, proprio come me. Ma io a differenza vostra ho deciso che l'anno lo passo!”

“Per Godric, come ti scaldi subito! E chi sei, un Lupo Mannaro?” interviene Sirius.

Una stretta allo stomaco mi impedisce di parlare. Nelle orecchie percepisco solo un ronzio, tutto il resto è panico. Che hanno detto? Era solo per fare una battuta, oppure è così evidente che...che io...

Incomincio a tremare. Ma non di paura.

Di rabbia.

La salivazione aumenta, piccole scariche elettriche mi attraversano la schiena ad intervalli irregolari.

Mi sento così...arrabbiato. Non sento più nulla, non sono più nulla. Le uniche cose certe sono la rabbia, il tremore, la voglia di attaccare.

“Va tutto bene, amico?” La voce di un ragazzo perfora il silenzio intorno a me. La conosco. È quel..James. Si, James. E l'altro ragazzo si chiama Sirius.

Cerco di focalizzarmi sulle loro figure, di ricordare le loro facce. E piano piano, le scariche si allentano.

Ed io torno me stesso.

“Emh...solo un piccolo mancamento. Forse avete ragione, per oggi ho studiato troppo. Comunque...sono Remus. Remus Lupin. Scusate per la sparata di prima, ero un po' nervoso.”

“Hei, non c'è problema, secchia. Piacere, io sono Sirius Black”

“James.” dice l'altro semplicemente.

Stringo loro le mani e sorrido. Mi sento un po' più normale, ora. Un po' più libero.

“Allora...emh...qualcuno di voi conosce la formula inversa dell'incantesimo Sigillante?”

NdA: solo un piccolo appunto. Remus ovviamente non stava per trasformarsi, non c'è la luna piena. Però ho supposto che agli inizi, quando si è morsi, la rabbia tenda ad esplodere per un nonnulla, ed alcuni tratti di lupo come l'istinto per la difesa emergano. È esattamente ciò che succede qui, ma Remus, che non lo ha ancora mai provato, si spaventa e teme di stare per trasformarsi. Per fortuna James e Sirius gli fanno riprendere (anche se loro non lo sanno) il controllo.

Vorrei fare un piccolo ringraziamento a Mary_Withlock, che con la sua recensione ed i suoi consigli mi ha fatto tornare l'ispirazione per continuare questa storia.

Baci

-Nox