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Autore: ThePirateSDaughter    09/09/2011    21 recensioni
Lo so, vi sto tormentando, ma è più forte di me!
E comunque avevo promesso una long su AxH ed eccola qui!
Parte dalla fine di TDWT e...
Beh, il resto scopritelo voi! :)
"Joan Smitherson si precipitò alla sua postazione dietro il bancone e quelli la raggiunsero poco dopo.
-Hanno bisogno di...- cominciò la Aden, ma l'uomo la coprì urlando.
-Una sala... Vogliamo una sala...
Si chinò su sè stesso per un attimo e riprese fiato.
-Una sala operatoria?"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alejandro, Altro personaggio, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Alejandro/Heather Moments'
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ultimo capitolo deeper than any gameeee T_T

Deeper Than Any Game


#7: Your bill must be paid.

L'infermiera Joan Smitherson sbuffò.
Sarebbe dovuta rimanere seduta a quel bancone fino alla fine del mese.
E il mese era gennaio. E lei odiava il turno invernale, realizzò per l'ennesima volta, soffiandosi sulle mani fredde.
Non succedeva nulla di interessante. Era anche fine gennaio, quindi non poteva nemmeno sperare nei visitatori con le loro stravaganti scatole di cioccolatini per festeggiare Capodanno con i parenti ricoverati... Si era trastullata spesso, nelle ore noiose, a vedere quale fosse la confezione più particolare,
Ma era anche positivo che non accadesse niente di interessante, perchè ciò voleva dire che non c'erano emergenze o pazienti in crisi.
Joan Smitherson si alzò e prese a fare su e giù per il corridoio, per sgranchirsi le gambe, sempre più pesanti man mano che scorrevano gli anni.
Fu mentre passava davanti alla porta che avvertì rumori confusi dall'altra parte.
Un istante dopo i doppi battenti si spalancarono con foga e l'infermiera Joan Smitherson venne quasi travolta da una folla di tre persone: tra queste l'infermiera Aden, che trotterellava per stare al passo con l'uomo che spingeva la sedia a rotelle, sopra la quale stava abbandonata una donna, robusta e sofferente.
Joan Smitherson si precipitò alla sua postazione dietro il bancone e quelli la raggiunsero poco dopo.
-Hanno bisogno di...- cominciò la Aden, ma l'uomo la coprì urlando.
-Una sala... Vogliamo una sala...
Si chinò su sè stesso per un attimo e riprese fiato.
-Una sala operatoria?
L'uomo scosse freneticamente la testa, premendosi sul cuore una mano coperta di sbiadite tracce di ustioni.
-No, andale, una sala parto! Pronto, pronto!
La donna dietro di lui emise un verso sofferente e Joan Smitherson si sporse a fissarla. Non era robusta, era incinta. E, a giudicare dal viso delicato e pallido, dagli occhi a mandorla contratti per la sofferenza, sembrava proprio sul punto di dare alla luce.
-Vai a chiamare il dottor Clyde- ordinò Joan Smitherson alla Aden; e mentre quella si allontanava lei mise mano al telefono per chiamare la dottoressa Lames. Nel frattempo l'uomo aveva ripreso a parlare, agitatissimo.
-Entonces, tenemos esta sala, sì?
-Attenda un momento- Joan Smitherson parlò con voce serafica, cercando di calmarlo; invano.
-Tendrìan que tener un paritorio, hay un niño, un niño tiene que nacer, es mi hijo, mi...
Quand'ecco provenire, alle sue spalle, la soave e melodiosa voce della moglie.
-BURROMUERTO!
Soave e melodiosa voce? Un ringhio, piuttosto.
Con la cornetta ancora attaccata all'orecchio, Joan Smitherson vide l'uomo deglutire e gettare un'occhiata dietro di sè. Una mano lo agguantò per il bavero e lo trascinò dritto davanti al visto della donna in carrozzella, la quale sembrava decisamente irosa.
-Smettila all'istante di parlare spagnolo e trova all'istante una sala parto, o dolori del travaglio ti sembreranno ben poca cosa in confronto a quello che ti farò io...
La porta del corridoio si spalancò e comparvero l'infermiera Aden, il dottor Clyde e la ricercata dottoressa Lames. Joan Smitherson schiaffò giù la cornetta non appena li vide e osservò Alejandro e Heather allontanarsi con i medici. Lei aveva cominciato a urlare.
Alejandro e Heather. Erano passati tanti, tanti anni... Non avrebbe mai pensato di rivederli.

Avvicinandosi cautamente alla porta socchiusa della camera 850 Joan Smitherson si concesse qualche secondo per osservarli, prima di entrare.
Lui, coperto di segni di ustioni e cicatrici varie, era decisamente inconfondibile; i capelli erano ricresciuti a formare una corta zazzera dai ciuffetti ribelli che gli coprivano la fronte. Stava accanto al letto, in piedi, senza più fatica e anche sul suo viso non c'era più traccia del dolore che l'aveva perseguitato giorno e notte durante il periodo della riabilitazione... dolore che però sembrava sparire ogni volta che Heather lo veniva a trovare. La stessa Heather che, al momento, stava a letto, mezza sdraiata, con i capelli più lunghi e qualcosa nei profondi occhi cenere che esulava dall'acidità di cui Joan Smitherson si ricordava. Anche se ce n'era ancora, certo.
A proposito di acidità... al momento ne stavano volando fiumane, in quella camera. Heather fissava inviperita Alejandro, sbraitando a voce bassissima per non svegliare il piccino che dormiva nelle braccia del papà.
-Juan?!? Tu stai scherzando. Non chiamerei mai, mai e poi mai mio figlio Juan. E'difficile da dire ed è decisamente orrido come nome!
-Parli proprio tu, che volevi chiamarlo Grimilde, se fosse stato una bambina. Grimilde, increìble!
-Grimilde era una donna dalla mente eccelsa- puntualizzò lei -E comunque non si chiamerà Juan. Ficcatelo in testa.
-Mi oppongo.
Heather strinse gli occhi stizzita. Poi le due fessure scintillarono di una luce malvagia.
-Alejandro?
-Che c'è?
-Sai che devo ancora farti pagare quel fatto delle convulsioni finte?
Lui la fissò con disappunto.
-E quindi?
-E quindi, per scontare la tua colpa, tu lascerai che sia io a decidere il nome del bambino.
Joan Smitherson vedeva chiaramente che Alejandro voleva apparire arrabbiato: ma dopo parecchi istanti desistette e si sciolse in un sorrisetto ammirato.
-Sapevo che non te ne eri dimenticata...
-E'ovvio che la tenevo da parte per occasioni simili- sorrise perfidamente Heather. Scuotendo appena la testa, Alejandro si rivolse al bambino tra le sue braccia:
-Siamo rovinati, piccolo.
Joan Smitherson sorrise, prima di entrare definitivamente. Come famiglia quella doveva essere prevalentemente sola, visti i caratteri di quei due. Oppure aveva attorno tonnellate di persone, attratte dalla loro vecchia fama... persone che venivano prontamente usate, ma quelli erano dettagli. Una cosa era certa: come famiglia si supportavano a vicenda, riuscendoci splendidamente. Aveva quasi paura per il piccolo e di come sarebbe venuto su, ma la scacciò. Sarebbe cresciuto bene, con due genitori ormai cresciuti anche loro; due genitori la cui connessione, in passato più profonda di qualsiasi gioco, ora sarebbe stata più profonda di qualsiasi cosa.



-Fine-



Oddio. L'ho finita. T.T
E ora come faccio io senza questa fanfiction? Mi appassionava... D:
Sono contenta solo di non dover più scrivere di Joan Smitherson. Non la sopportavo, ecchessacrapadella!
Però... è finita.
Ora piango :(

*si riprende in qualche modo*
Ebbenamente? Piaciuto quest'ultimo capitolo? ^^ Siete delusi? Siete felici?
Spero che siate contenti/e. Perchè voi, con le vostre splendide recensioni, mi avete dato un'energia e una voglia folle di continuare questa storia *________*
Passiamo ordunque ai ringrassiamenti *____*

-Grazie ai lettori di questa cosetta talmente tanto AxHosa che ogni capitolo cominciava con una frase delle canzoni da loro cantate nella terza stagione (a parte il capitolo 3 :P). Ve n'eravate accorti, nevvero? ^__^
-Grazie alle 2614 visite totali di questa storia *no, dico,
2614! E non abbiamo contato quelle future! Volete farmi emossionare? *______* *
-Grazie alle 12 persone che l'hanno messa nei preferiti (siete oltremodo splendidi!):
Anna_98Court_And_Heather_Debby, Il Saggio Trent, Karly_chan, KiA99_LiZzY15, Lily_Heather, Roxy_rock5, sailor marty TD, Seagirl, VascoNvolta Sally, XxKaLeIdOnxX e_Courteth_.
-Grazie alle 15 persone che l'hanno messa nelle seguite (anche voi :D):
annie97, celiane4ever, Didyme, Eastre, Frankie99Heavenly, Il Saggio Trentirytvb, Kay93, lisathebest, Luna95, Nackros, sailor marty TD, TotalDrammina e XxKaLeIdOnxX.
-Grazie alle 2 persone che l'hanno messa nelle ricordate (anche voi :D):
wwwheather e XxKaLeIdOnxX
-E soprattutto, GRAZIE a chi ha recensito! Grazie, splendidissime persone! Siete state parte integrante di questa storia ;)
Vi adoro incondizionatamente, sappiatelo, e spero di rincontrarvi nei miei prossimi lavoretti :D
Oh, questo mi porta alla... Pubblicità! :D
(Di solito non la faccio, ma voi siete tanto cari *__*)

Allora!
-Ti è piaciuta questa fanfiction?
-Ne vorresti per caso un'altra?
-Hai lo stomaco sufficientemente forte e forza mentale stabile per seguire un'altra volta la Pirata?
And so stay tuned on my account! ^______^
Nel mio contorto cervello sono infatti in preparazione 3 long-fic :)
-una TxG ricca di musica e malintesi;
-una DxC da tenervi sulle spine e da farvi mangiare costantemente le unghie;
-e (forse) una Nizzy piena di suspance e dramma!

Tutte ricche di dolcessa e colpi di scena ma anche sacrosanta imprevedibilità! State sempre parlando di me, ricordatevelo ;)
E non è certamente certo che finiscano tutte e tre bene ^^"
Quindi... sta a voi :D Se volete le pubblico. Se non volete non le pubblico. U_U

A presto, se lo vorrete,
Vostramente vostra, PIRATA!

   
 
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