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Autore: Shia    12/05/2006    3 recensioni
Hikari è una quindicenne dal terribile passato che la tormenta. Quando ha finalmente voltato pagina il suo passato ritornerà più forte ed agguerrito che mai. Chi si nasconde dietro l'uomo misterioso?
-STORIA SOSPESA- per ulteriori informazioni leggere nel mio account
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 2

Capitolo 2

 

Ecco a voi un altro capitolo della mia storia! Sembra che a nessuno sia piaciuta. Spero che con il prox capitolo qualche anima buona mi lasci una recensione… mai perdere la speranza! Con questo concludo e vi lascio al secondo capitolo. Ciao! ^^

 

Hikari si guarda intorno con aria spaventata, non sa il perché ma è sicura di essere spiata e tutto ciò non le piace per niente. Izumi, vedendo la ragazza così nervosa, le dice con aria ironica:

< Ci rimangiamo già tutto Hika? Fra un po’ fai un infarto…la tua promessa è andata a farsi benedire o sbaglio? >

Dopo averle lanciato un’occhiataccia la ragazza le risponde con un sorrisetto ironico:

< Mica colpa mia se mi sento spiata, stavolta non è una conseguenza dell’incidente ma una sensazione tutt’altro che rassicurante. L’ultima volta che mi sono sentita veramente così è stato il giorno dell’incidente, penso che al mio posto non resteresti a chiacchierare tranquillamente… sbaglio?>

Yukino, con aria seriamente preoccupata, le dice:

< Hika, non stai scherzando, vero? Perché se è così non è affatto divertente…>

< Yu secondo te io mi metto a scherzare su cose così serie?! Non sono mica scema! >

Ma nessuna delle tre può continuare il discorso perché in quel momento il preside comincia a chiamare le classi.

< Ia E: ….. Yutari Hikari,… voi andrete in aula con la professoressa Yagami >

< Ci vediamo dopo raga!dice Hikari guardando le due amiche – c’incontriamo davanti al cancello, buona giornata! >

< Anche a te! – rispondono insieme le due amiche – Buona fortuna! >

Ma non fanno in tempo a finire la frase che la ragazza è già corsa su per la scalinata verso l’insegnante.

Yukino dice, guardando la sorella con sguardo preoccupato:

< Izumi ho paura per lei, ho visto molto bene il suo terrore negli occhi e non era la solita espressione di quando aveva paura. Era completamente terrorizzata e io sono terribilmente in ansia. >

La sorella le rivolge un sorriso rassicurante:

< So cosa vuoi dire, ho visto anch’io come stava ma non possiamo fare assolutamente niente per lei. L’unica cosa che possiamo fare è stare in guardia e controllarla il più possibile, dobbiamo lasciarla sola il meno possibile. Ma ora basta pensieri tristi, anche perché ci hanno chiamato! Andiamo! = > e così dicendo Izumi agguanta la sorella per un braccio e la trascina verso il loro insegnante.

 

“Ma guarda un po’ tu i casi della vita, ho sotto controllo sia te che le tue sciocche amiche. Ora niente riuscirà a fermarmi e io finirò ciò che avevo iniziato due anni fa. Sarai mia dolce Hikari.”

L’uomo guarda con soddisfazione le due ragazze, certo che presto o tardi avrebbe finalmente concluso la sua missione.

 

Nell’aula della classe Ia E i ragazzi si osservano con curiosità mentre l’insegnante scorre velocemente il registro per poi posare lo sguardo sulla classe.

< Allora – dice con voce autoritaria – io sono la professoressa Yagami e sarò la vostra insegnante di lettere per i prossimi due anni. Comincerò con l’appello, vi prego di rispondere con un “Presente” quando vi chiamerò e di dire a me e ai vostri nuovi compagni da quale scuola venite, dove abitate e data di nascita.

Bene cominciamo: …>

Hikari si guarda intorno molto più tranquilla, sembra che la persona sospetta non faccia parte della classe. “Bene, niente di sospetto, posso stare tranquilla. Sarà meglio ascoltare la prof, penso sia molto severa e non ho alcuna voglia di farmi riprendere il primo giorno di scuola. Speriamo che nessuno mi riconosca”

< Hikari Yutari >

< Salve a tutti, mi chiamo Hikari, ho frequentato la scuola media di Odaiba , abito ad Odaiba, ho I5 anni e compio gli anni il 6 gennaio. >

“Tutto ok. Meglio cos'ì, ora concentriamoci e al resto ci penso dopo con Umi e Yu.

La mattinata passa tranquillamente per tutte e tre le ragazze e, come d’accordo, Izumi e Yukino aspettano Hikari all’uscita. Tanto per cambiare la ragazza è in ritardo, ma stavolta ha un motivo più che valido:

“ Accidenti alla prof, doveva beccare proprio me come volontaria? Oltretutto con questo ragazzo, non ha mai aperto bocca. Proviamo a fare conversazione, questo silenzio mi mette una certa ansia…”

Comincia a chiacchierare con lui poi gli chiede:

< Senti Ishida, dicevi di abitare ad Odaiba, dove più precisamente? Io abito davanti alla libreria. >

< Io ci abito di fianco! Vuol dire che abitiamo uno davanti all’altra e non ce ne siamo mai accorti?! Sono proprio cieco, come avrei fatto a non notare una ragazza così carina poi…ops, ho fatto una gaffe! >

< Sei gentile, ma credo di sapere bene il perché… >

< E posso sapere qual è? >

< Ehm, il motivo è be’ il motivo è…> la ragazza non riesce a finire la frase perché in quel momento entrano in classe Izumi e Yukino che, preoccupate per l’assenza della ragazza e collegandola alla sensazione avuta quella mattina, sono visibilmente preoccupate.

< Hika! – esclama Izumi correndole incontro – Ci hai fatto prendere uno spavento! Già mi immaginavo un’altra ventina di interrogatori… Ma chi è questo affascinante ragazzo? >

Yukino, dopo aver sentito l’ultima frase detta dalla sorella si porta una mano alla testa con fare sconsolato, che lingua che ha Izumi.

< Tranquille, sto bene, non volevo farvi preoccupare. E questo è Takeru Ishida, un mio nuovo compagno di classe. Siamo stati scelti per mettere in ordine alcune cose in classe e mi sono dimenticata di avvisarvi. Ah Ishida – dice rivolta al compagno – queste sono le due mie migliori amiche Izumi e Yukino Shisuke, Izumi è quella con una sfrontatezza da far paura e una lingua lunga un chilometro mentre Yukino è la ragazza silenziosa dietro di lei. Saranno anche due gocce d’acqua ma come carattere sono l’una l’opposto dell’altra… sentite, siccome qui ci vorrà ancora un po’ voi intanto andate e avvisate i miei genitori. E dì a mia mamma che non si azzardi a venirmi a prendere o chiamare sul cellulare ogni cinque minuti, sono passati due anni quindi si metta calma. Ci sentiamo dopo! >

< Come vuoi – risponde Yukino sorridente – ci sentiamo. Buon lavoro! Ciao Hika e arrivederci Ishida. >

Detto questo prende la sorella per un braccio e se ne . Takeru le guarda sconvolto.

Hikari, dopo aver ripreso il lavoro dice con un sorriso a Takeru:

< Continuiamo? Dai sbrighiamoci, così andiamo subito a casa >

Il ragazzo si gira verso di lei e le dice:

< Non ho afferrato bene quello che ha detto la tua amica, Shisuke giusto? >

La ragazza abbassa la testa con aria cupa e gli dice:

< In tutti questi anni non mi hai mai vista di recentemente, almeno da circa due anni a questa parte, perché i miei genitori e la polizia non mi ha ritenuto al sicuro dopo quel che mi è successo due anni fa. Ricordi il caso di rapimento avvenuto due anni fa vicino alla scuola media di Odaiba, la ragazza che era stata scambiata per la sorella maggiore delle due amiche? Be’ quella ragazza ero io. >

Takeru osserva sconvolto la ragazza: chi avrebbe mai immaginato che è quella Hikari della quale i giornali, due anni prima, avevano parlato per mesi e mesi? Aveva avuto un presentimento, ma sentirselo dire così faceva uno strano effetto.

< Mi dispiace, non volevo farti ricordare. Ti prego di scusarmi. >

< Ehi, tranquillo, è acqua passata. Ora basta pensare al passato, pensiamo al presente e a questa montagna di roba da fare. Al lavoro Ishida! > dice Hikari con un sorriso.

< Sissignore! - risponde con fare militaresco Takeru – Ma chiamami per nome per favore! >

< Come vuoi Takeru >

< E certo che fai come voglio Hikari, altrimenti ti metto sotto tortura! >

< Ah, ma davvero?! E’ così che ci si comporta? Quando avremo finito di sistemare qui te la faccio vedere io la tortura, caro Takeru! >

< Allora appuntamento dopo aver messo a posto sta’ roba? Vieni con me a mangiare finito questo? >

< Mi dispiace …- dice Hikari guardando il ragazzo che ha, dopo aver sentito le ultime parole della ragazza, un’espressione su volto alquanto dispiaciuta – ma mi dovrai subire anche dopo la scuola! >

Con un sorriso, i due ragazzi continuano il loro lavoro.

 

Poco dopo a casa Yutari Izumi e Yukino hanno appena riferito alla madre di Hikari quello che ha detto loro l’amica:

< Non si preoccupi signora Yutari, Hikari è rimasta a scuola con un compagno per svolgere un compito assegnato loro dall’insegnante. Ci ha anche detto di riferirle di non venire a prenderla e di non chiamarla assiduamente sul cellulare. >

La donna le guarda incredula, come se non fosse sicura che quelle ragazze fossero le amiche di sua figlia, quella figlia diventata così timorosa del mondo come poteva essere cambiata così tanto in un giorno?

Yukino, vedendo l’incredulità della signora, le dice con un sorriso:

< So che può sembrarle inverosimile, ma Hikari è stanca di vivere nella paura e ha deciso di cambiare… E io sono molto contenta per lei, era da tanto tempo che non la vedevo così piena di vita. Mi creda. >

< Come potrei non fidarmi di voi due? La conoscete quasi meglio di chiunque altro e credo nelle vostre parole, è solo che non mi sembra ancora vero. Ora vi lascio andare a casa, Kaede e Sasuke cominceranno a preoccuparsi. Spero di rivedervi presto ragazze e salutatemi i vostri genitori! >

< Arrivederci signora Yutari >

 

Allora? Che ve ne pare? Al prox capitolo! ^^

  
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