Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: vipera    12/05/2006    1 recensioni
Lui le si avvicinò pericolosamente,tanto da farla indietreggiare,cosa assai difficile.Stava forse cedendo al suo fascino? "Tra odio e amore dicono ci sia solo un filo"sussurrò il moro accarezzandole la guancia. "No"ribattè la ragazza rabbiosamente spostando la mano a quest'ultimo"Casomai tra odio e amore c'è una muraglia cinese con tanto di cecchini ad ogni mezzo metro". Lui non si scoraggiò e le sorrise dolcemente.Lo sentiva ...stava cedendo alla sua trappola...Qualche secondo dopo Harry si trovava disteso a terra,con il naso che gli stava sanguinando violentemente e il ricordo di quel pugno così femminilmente vigoroso
Genere: Romantico, Commedia, Triste, Dark, Drammatico, Azione, Avventura, Comico, Mistero, Suspence, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix, Lestrange, Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Il, trio, protagonista, Luna, Lovegood, Minerva, McGranitt, Narcissa, Malfoy, Neville, Paciock, Nuovo, personaggio, Pansy, Parkinson, Ron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO NUMERO 2

           “VECCHI RICORDI PER MEMORIE PERSE”

                              §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§  

Si sentiva meglio ora.

La cicatrice non faceva male e aveva avuto quel ricordo,non si ricordava ancora cosa ci facesse in quella stanza ma almeno sapeva chi era.

 

 

FLASHBACK

“Il padrone vuole che lei vada da lui signorina”disse con una voce melliflua un elfo domestico inchinato a tal punto da toccare il pavimento con il naso.

“Ma sul serio?”disse la ragazza con un fare impertinente

L’elfo era rimasto inchinato in attesa probabilmente di un ordine

“Ti si è incriccata la schiena Kreacher?”disse la ragazza con noncuranza

“Il padrone vuole che lei vada da lui signorina”ripetè l’elfo domestico,la voce con lo stesso tono un po’ irritata

La ragazza rise “Ooooh ma davvero?Di al mio caro paparino di mandarmi un gufo la prossima volta che vuole parlare con me almeno avrò uno scambio di vocaboli che coprirà una scala più ampia in confronto al dialogo che ho con te…Allora?Digli questo al mio caro padre e ora FUORI”e così dicendo battete due volte le mani e l’elfo scomparve.

Tornò al suo camino.Aspettava qualcuno che saltasse fuori dalle fiamme smeralde,qualcuno che le tenesse compagnia,che la  consolasse, poi sentì battere la porta che si aprì,orribile incantesimo che i suoi genitori avevano messo alla stanza per evitare che la figlia si chiudesse in camera dopo degli episodi spiacevoli…

La ragazza sospirò “Ciao amata sorellina mia,cosa gradisci da me?”disse sarcasticamente sorridendo.La ventenne che era appena entrata la guardava freddamente.Era vestita con gli abiti tipici della classe nobile dei maghi,abiti scomodi,ma che allo stesso tempo mostravano una certa grandezza e potenza.

“Nostro padre ti vuole vedere”disse la ragazza giovane prima che la sorella appena entrata potesse parlare “E’ questo che devi dirmi vero?”.La sorella ventenne arrossì “Ti ho detto mille volte,Miranda, mille volte non usare i tuoi poteri metti la gente a disagio”

Miranda ,la sorella minore ,sorrise “Niente poteri sorellina,niente legismazia.Solo un po’ di intuito…”così dicendo si alzò avvicinandosi alla sorella che aveva abbassato lo sguardo arrossendo nuovamente.

Miranda continuava a sorridere “Arrossisci,non mi guardi negli occhi, insomma sorellina non e’ difficile capire che mi stai nascondendo qualcosa,ma tu lo sai che è inutile ,giusto?”

La sorella maggiore la guardò furibonda “Ti ho detto di non usare i tuoi poteri”sillabò a denti stretti.Miranda le accarezzò la guancia con un dito sempre senza perdere il suo sorriso irritante

“Sei gelosa non è così?”

“NO NON LO SONO” ribattè la sorella

“Invece no SEI GELOSA!SEI GELOSA! SEI GELOSA!”cantilenò Miranda girando attorno alla sorella

“BASTA”urlò questa ,poi sospirò “Non sono gelosa non riesco solo a capire perché nostro padre abbaia scelto te e non me…”

“Tradotto vuol dire che sei gelosa”

“BASTA STUPIDA RAGAZZA!Ripetilo una sola volta e giuro che io…”

“Io cosa?”chiese Miranda in tono di sfida

La sorella tornò a guardarla seriamente recuperando la razionalità

“Sai che cosa ha intenzione di fare nostro padre oggi?”le disse pacatamente la sorella maggiore

Miranda non rispose adesso che ci penso forse devo seriamente preoccuparmi pensò forse mio padre deve dirmi qualcosa di importante…

“Seguimi”disse la sorella in tono secco.

FINE PRIMA PARTE DEL FLASHBACK

                            §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

“Ebbene?”disse Ron a Harry che era appena entrato al castello.Erano nella sala grande a cenare velocemente perché poi sarebbero dovuti recarsi al circolo.Harry doveva duellare contro qualche sfortunato a suo parere.Erano pochi quelli che non scommettevano su Harry,e quelli che non lo facevano si rendevano conto che sbagliavano di grosso.Ogni concorrente poteva duellare solo una volta al mese ed i suoi avversari venivano sorteggiati.Il capo di tutto quel traffico era Lee Jordan,che finita la scuola aveva saputo bene trovarsi un lavoro tanto fruttuoso.I nomi degli iscritti duellanti erano consegnati a lui che mischiandoli sorteggiava le coppie per ogni incontro.Quello sarebbe stato l’ultimo incontro del mese e la coppia di duellanti che doveva scontrarsi era formata da Harry e un certo Charles  Brown,un tasso rosso del quarto anno molto sfortunato.

Harry fece spallucce sorridendo all’amico “In teoria adesso stiamo insieme”disse tagliando il pollo.

Ron lo guardò facendo una smorfia “Le serpeverde non le guardavi prima…”disse in tono deluso.

“Come fai a non guardarla…”aggiunse Harry sporgendosi per vedere al tavolo dei serpeverde quella figura che tanto attirava la sua attenzione,che in quel momento stava discutendo animatamente con una sua compagna.

Ron sbuffò.Uno dei suoi principi di vita era stato calpestato e per giunta dal suo migliore amico.

“Sai dove è Hermione?”chiese Ron

Harry scosse il capo “E’ strana questo periodo non trovi?”disse tornando a guardare il suo pollo.

Ron annuì.Stava constatando che entrambi i suoi migliori amici stavano sclerando e questo non era affatto consolante.Poi tornò a guardare l’amico con la faccia preoccupata “Non saprà mica del circolo?”

Harry lo guardò sconcertato “Sarebbe proprio un problema….Lei pensa che  l’abbia chiuso…”

“Speriamo bene…Diventa veramente brutta quando si arrabbia”

Harry fece spallucce “E’ difficile che diventi brutta…”

Ron lo guardò esterrefatto “No…Hermione no…”

“Cosa?”chiese Harry sorridendo fingendo di non capire “E’ pur sempre una bella ragazza no?”aggiunse

“Ma è….è”balbettò Ron “è...è Hermione…”

“Non dirmi che non l’hai mai guardata solo come ‘Hermione’”disse Harry mandando giù l’ultimo boccone di pollo.

                      §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

 

 

Pansy si sedette vicino a Daphne come al solito,pronta per la cena in sala grande.

“Novità ?”chiese questa distaccatamente sedendosi sulla panca.

Daphne sorrise compiaciuta di quella richiesta.

“Sì”disse “non sono più single”

Pansy  cominciò a mangiare il pollo che aveva nel piatto per niente stupita.

“Chi?”chiese semplicemente

Daphne esitò.Sapeva che avrebbe scatenato un putiferio ma doveva dirglielo,non poteva nasconderglielo.

“Potter”sussurrò impercettibilmente.

Pansy alzò il capo frastornata nell’udire quelle due maledette sillabe

Cosa?

“Non dirmi nulla”la rimbeccò Daphne “E’ solo per divertirsi,una cotta leggera non…”ma si interruppe al tintinnio delle posate che Pansy aveva posato sul tavolo brutto presagio…

“Daphne”disse l’amica pulendosi le mani con il tovagliolo.A quanto pare aveva finito di mangiare e quel misero boccone di pollo sarebbe stata la sua unica cena dato che l’appetito era passato.

“Daphne.Noi due eravamo amiche di Draco e ciò che hai fatto si potrebbe prendere come un insulto alla sua memoria capisci?”

“Appunto!”ribattè Daphne “Noi eravamo amiche di Draco capisci?ERAVAMO!Adesso Draco non c’è più e poi non ho mai avuto nulla contro Potter…”

“Zitta” la interruppe Pansy con una scintilla evidente di isterismo nella voce e così dicendo si alzò sbattendo il tovagliolo sul tavolo, andandosene a grandi passi.

Guardò  Harry e si sentì vogliosa di rivederlo.Aveva deciso,sarebbe andata anche lei  al circolo quella sera.Così si alzò per andare in dormitorio a cambiarsi nella speranza di non incontrare quell’adorabilissima Pansy…

 

                     §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

FLASH BACK SECONDA PARTE

Miranda stava seguendo la sorella giù per le scale della casa.Non sapeva dove doveva andare,cosa volessero da lei e perché,e non voleva nemmeno saperlo a dirla tutta.

“Andiamo nella stanza dei trofei,quella nascosta”disse la sorella senza essere stata interpellata.

Miranda fece una smorfia,si preannunciava un’altra giornata di schifo.

“Moriremo soffocati dalla polvere”borbottò la sorella minore

“No”rispose l’altra “Ho detto agli elfi di pulire,è la nostra stanza più grande”

Miranda fece un’altra smorfia quando papà per parlare mi porta alla  stanza più grande vuol dire che non è solo…

Arrivarono ad un enorme quadro che raffigurava una giovane donna seduta sua sorella.Un quadro dispendiosissimo come richiesta di arti magiche infatti invecchiava insieme all’individuo che raffigurava.Appena vide arrivare le due streghe si alzò facendo apparire una apertura nel muro.

“Andiamo”disse la sorella avviandosi

Miranda la seguì di mala voglia .In lontananza si udivano molte voci che conversavano sommessamente brutto brutto pensò Miranda mentre percorreva il corridoio insieme alla sorella che si fermò dopo qualche passo davanti a una grande porta.

“Entra”
“E tu non entri?”

La sorella maggiore sospirò nel tentativo di tranquillizzarsi,era molto irritata

“Devi entrare prima tu,oggi”

“Non mi dire…una festa un mio onore…”disse Miranda spingendo la porta.

Quello che si trovò davanti di sicuro non se l’aspettava.Davanti a lei la sala straboccante di persone tutti i parenti,alcuni che la guardavano in cagnesco altri che le lanciavano occhiatine incoraggianti.Al centro suo padre,un ometto basso e cicciotello che stava discutendo con un altro uomo lo zio Malfoy alto e dalla pelle rinsecchita,che non pareva affatto felice di vederla.Lei stessa non lo biasimava,era stata sempre considerata la pecora nera  della famiglia per il suo carattere anticonformista ,eppure aveva quei poteri che la facevano valere qualcosa in quel circolo di persone.Appena la vide suo padre smise di parlare e la guardò sorridente.

“Ecco Miranda siediti”disse facendo comparire una sedia con un colpo di bacchetta.La ragazza si sedette guardando orripilata la famiglia.Ci dovevano essere almeno ottanta persone in quella stanza,se non di più.

“Ma che bella riunioncina”disse imbarazzata.

“Immagino che tu sappia perché sei qui…”cominciò il padre che fu però interrotto da quell’uomo tanto alto quanto adorabile del cognato

“Sai perché sei qui”chiese con quella voce melliflua tipica della sua specie

“no”disse Miranda con semplicità per nulla compromessa dall’uomo

Questi lanciò una occhiata di trionfo verso il cognato che guardò stupito Miranda.Non capendo cosa volesse da lei aveva una sola possibilità di capire che cosa entrasse nella testa del padre ,entrarvi..

Gli occhi verdi scuri della ragazza divennero leggermente velati da una forza sinistra.Un secondo e gia sapeva cosa pensasse il padre

Stupida ragazza usa la legismanzia con tuo zio o non ti crederanno…

Sospirò annoiata “Se vuole che faccia la brava legimens basta chiedere…”disse con il suo solito tono impertinente.I parenti più imparentati con i Malfoy cominciarono a parlottare evidentemente contrariati a quella reazione mentre i suoi più vicini parenti,i Black,cominciarono a sperare di avere vinto la partita.

“D’accordo ragazzina”disse sorridendo di un sorriso per niente rassicurante lo zio “Facciamo come vuoi tu. . . sono qui per metterti alla prova.Se sei così forte nelle arti della legismanzia    quanto me nella occlumanzia  allora potremo concludere i patti…perciò bacchetta alla mano!”disse estraendo la sua.

Tutti quei parenti che la guardavano con una perfetta aria di esaminatori.Deglutì.

“Non ho la bacchetta signore ma….posso farne a meno lo stesso”aggiunse per rimediare a quella imperdonabile (per una famiglia per la quale la bacchetta era considerata una appendice del corpo )distrazione.

Altre voci che commentavano questa volta con un tono un po’ offeso guardandola in tralice.Stava cominciando a innervosirsi.

“Quale tracotanza”disse ghignando suo zio “Pari quasi a quella di tuo padre… Così tu pensi di riuscire a entrare nella mia mente senza nemmeno usare la bacchetta?”

“Beh mi metta alla prova…pensi a qualcosa di stupido come…sono un Malfoy e mi credo il Dio in terra …”disse Miranda facendo spallucce.Questo era troppo.Sentiva che tutti i Malfoy di quella stanza stavano per saltarle addosso .Suo padre scuoteva il capo sua figlia era un caso irrimediabile.Lo zio invece continuava a sogghignare orrendamente

“D’accordo”e detto questo mosse la bacchetta e fece un incantesimo silenziosamente.

Miranda chiuse la mente insieme agli occhi.Si concentrò sul suo obbiettivo e poi li riaprì.Gli occhi verdi si incupirono ancora una volta di quel grigiore e cercò di richiamare a sé quell’istintivo potere di incanalare i pensieri altrui.Difficile pensò mentre tentava di concentrarsi ancora  maggiormente  e di inoltrare quelle parole alla sua mente.Percepì lo zio sussultare,cominciava a temere di non riuscire a proteggersi dalla nipote.E poi ci riuscì.Da quel groviglio di immagini delle quali non capiva il significato che si trovavano nella mente dello zio riuscì a decifrarne una frase che  si visualizzava perfettamente.

“Non avrai la nostra ampolla ,mai”disse.

 

                           §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

“He basciardo”continuava a dire Ginny mentre si lavava i denti.Hermione era con lei ,nella stanza del dormitorio del Grifondoro di Ginny.

“Non parlare con la bocca piena non capisco”disse annoiata Hermione

Ginny sputò il dentifricio che aveva in bocca

“Che bastardo”ripetè la rossa

Hermione alzò gli occhi al cielo “Hai intenzione di ripetertelo tutta la serata?”

Ginny fece una smorfia e si buttò in letto con la faccia ingoiata dal cuscino.

Hermione guardò attentamente la chioma della rossa ci devo riuscire…

Si sedette sul letto accanto a lei e cominciò ad accarezzarle i capelli.La rossa si girò subito a guardarla con una faccia preoccupata.

Hermione le sorrise per niente convinta.Ginny fece una smorfia sospettosa e tornò a affogare il viso nel cuscino intonando una strana lamentela e sbattendo i pugni contro il cuscino.

Hermione sospirò doveva riuscirci.

“Ti posso fare una treccia”disse insicura Hermione .Ginny girò lentamente il viso per guardarla ancora più preoccupata di prima “Ee?”gracchiò la rossa guardandola incredula, gli occhi strizzati che sembravano due fessure.

“Non ti uccido mica!E’…rilassante…fare trecce”borbottò Hermione facendo l’offesa.

“Fattela da sola”

“Viva la gentilezza!”

Ginny sbuffò ci manca solo Hermione cannata in vena di trecce… “Ti odio quando fai la permalosa,va bene fammi sta dannata treccia”

Hermione sorrise vittoriosa.Prese i capelli ramati tra le mani…

“Ahia”disse Ginny.Hermione sorrise di nuovo soddisfatta.

“Boh mi sono stufata di trecce…”disse Hermione e così dicendo si infilò le mani in tasca ed estrasse segretamente una fiala che conteneva una sinistra polverina.Ne mise un po’ nella mano destra…

“Non vai a mangiare ?”chiese Hermione e lì Ginny attaccò a parlare di perché non aveva fame,cioè di Harry.

Bene.

Mentre la rossa parlava piena di passione di quanto odiasse il ragazzo Hermione in un gesto degno di una strega fece scivolare un po’di polvere dall’alto,che ricadde dolcemente sul viso della rossa.

Ginny si interruppe improvvisamente.Tirò diverse volte su col naso e poi portando le mani al naso esplose in un violento starnuto.

“Merda…hai un fazzoletto?”chiese la rossa

Hermione estrasse prontamente un fazzolettino di stoffa dalla tasca della divisa.

Procede tutto bene…

Ginny si soffiò il naso e poi svenne,dolcemente.

 

                                  §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

FLASHBACK TERZA PARTE

Tutti nella stanza stavano borbottando guardandola e annuendo con la testa.

Lo zio Malfoy era rosso in viso e stava parlando con un altro mago basso e calvo.Nessuno pareva prestarle attenzione.Così si alzò cautamente dirigendosi verso la porta.

Silenzio improvviso

“Dove vai?”aveva chiesto preoccupato il padre.

Miranda sospirò davvero stufa”E’ finito il mio esamino non vi pare?”

Altro borbottare su ciò che la ragazza aveva appena detto

“Miranda ti prego...” aveva cominciato il padre facendo una faccia supplichevole.Per un giorno le chiedevano di fare la brava ragazza….sospirò annoiatamene ancora una volta e andò  a sedersi.

“Una cosa la so…”aveva cominciato a dire lo zio Malfoy agitandosi davanti al padre di Miranda “sarà pure brava nella legismazia,Publius, ma non è l’erede di serpeverde”

“Questo lo so benissimo anch’io.Non era la caratteristica nei patti…”aveva replicato Publius,il padre

“Philippe è l’erede dei serpeverde”aveva urlato lo zio,urlo che appena si sentì nella confusione generale

“Bene vediamo se è ai livelli di mia figlia”aveva risposto acido Publius

“No!Black ho lavorato 4 anni per questa ampolla per questa pozione,non sarà certo quella sgualdrina ad averla!”

Miranda riuscì a  sentire questa frase e ridacchiò.Bene era al centro dell’attenzione e aveva segnato bene il suo territorio…

Abbiamo lavorato!”aveva esclamato Publius”ci ho lavorato anche io e tu sai quanto…”

Poi vide una strega goffa e alta che non aveva mai notato

“Non ti permettere di chiamare mia nipote una sgualdrina!”aveva bofonchiato questa,ma Malfoy non la degnava neanche di uno sguardo.

Miranda si tratteneva a stento dalle risate,si divertiva un mondo.

Poi lo stregone calvo si avvicinò allo zio e borbottò qualcosa al suo orecchio che non riuscì a sentire.Ma quando era curiosa nessuno poteva nasconderle nulla così si concentrò e penetrò nei pensieri dell’ometto calvo.Questi la percepì e si fermò di scatto guardandosi attorno.

No…

Miranda interruppe il contatto.Era riuscita a capire solo uno spezzettone di frase :”facciamoli scontrare”

Bene.Si doveva scontrare con qualcuno.Non ne aveva la minima voglia,ma forse valeva la pena combattere per quella ampolla.Vide una strega davanti a se.Coraggio si disse scopriamo qualcosa su questa ampolla…

Penetrò cautamente nella mente dell’altra donna.Fu invasa da una miriade di immagini che non la interessavano.Si concentrò.

L’ampolla…voglio sapere dell’ampolla altre immagini di un pentolone sul quale bolliva una zuppa e una donna che si avvicinava ad esso con un’ampolla in mano.Un’ampolla semplice niente di più.

No!L’ampolla dello zio Malfoy altre immagini.Vide lo zio Malfoy che baciava la mano alla donna e che la faceva entrare nella propria casa sorridendo calorosamente.Poi le immagini terminarono bruscamente.

“Miranda stai bene?”Era suo padre che la stava scuotendo.Lei lo guardò strano.Si guardò attorno.La donna nella quale era penetrata con la mente era distesa su una poltroncina con una donna e un’elfa domestica che le stavano accanto    e si lamentava del fatto che le dolesse enormemente la testa.

Forse ho insistito troppo…

“Miranda…?”ripetè il padre questa volta preoccupato seriamente

La ragazza lo guardò intensamente,molto arrabbiata “Che c’è”sussurrò per non essere sentita da tutti gli altri.

“Non hai ascoltato una sola parola di quello che ho detto vero?”sussurrò il padre.Tutti i parenti li guardavano come per avere delle risposte su ciò per cui confabulavano.

“Che devo fare?Far vedere allo zio che so fare la legimens?”

“Ora vai la.Dovrai confrontarti con Philippe”

Miranda lo guardò con aria interrogativa

“E chi è?”

Il padre scosse il capo non aveva ascoltato proprio nulla.Prima che potesse dire nulla furono interrotti dallo zio Malfoy “Cerchi di dare dei consigli alla ragazza per sopravvivere,Publius?”

Publius Black lo fulminò con lo sguardo

“Bene” disse freddamente “possiamo cominciare.”

 

Un son

orissimo CRACK e scomparvero tutti.

Miranda emise un urlettino e si guardò intorno preoccupata.

“O mio dio…non c’è più nessuno”disse come per parlare a se stessa.Si alzò.

Dovrei essere felice o tubata?

“Perché sei sorpresa?”

Si girò di scatto e vide un giovane biondo con gli occhi grigi.

Una congiura contro di me…

“Chi diamine sei tu?”chiese Miranda osservando il ragazzo dall’alto al basso.

Il ragazzo la guardò sconcertato come per rinvenire nel suo volto una vena di ironia che gli facesse capire che si stava prendendo gioco di lui.

“Come…te l’hanno detto prima no?”

Miranda si sentì un po’ stupida “ero…distratta.Beh allora dimmi che devo fare”

Philippe  era terribilmente imbarazzato.Sapeva che tutti i Malfoy anche se non erano sul posto lo stavano guardando,valutando…

“Devi batterti con me”disse infine sciogliendo quel nodo alla gola che aveva

Miranda sollevò il sopracciglio sorridendo maliziosa a braccia conserte.

“Capisco…e perché?”

Philippe stava quasi tremando.Era terribilmente a disagio.

“Chi vincerà”balbettò “potrà…la pozione dai,questo lo sai vero’?”

Miranda lo guardò senza espressione”Ok combattiamo”

Philippe rimase spiazzato “Su-su-l serio?”

Miranda sorrise “Se mi dessero una bacchetta”aggiunse

Una bacchetta stava lievitando a meno di un metro da lei.

La afferrò per nulla stupita ma tanto divertita.Philippe era una statua di sale.Se non fosse stato per il suo aspetto non avrebbe mai detto che fosse un Malfoy.

“Pronto?”fece Miranda portando la bacchetta eretta verticalmente davanti al naso.Philippe sobbalzò al gesto e la imitò impacciatamene.

“Vale la pena combattere per quella pozione? “chiese Miranda

Philippe la guardò,sperduto.Quella era una cosa che sapeva per certo.Annuì.I due continuavano a fissarsi ma nessuno aveva cominciato ad attaccare l’altro.

“Non vai ad Hogwarts vero?Perchè”aggiunse Miranda in un tono sensuale “ti avrei sicuramente notato”.

Philippe arrossì facendo una faccia indecifrabile tra lo sperduto e lo spaventato.

E’ il momento. Pensò Miranda.

“MANGIA LUMACHE!”urlò improvvisamente e con un gesto rapace lanciò un incantesimo contro il suo avversario che rimase spiazzato e indifeso prendendoselo in pieno.

Philippe si accasciò a terra e divenne ancora più rosso di quello che era in precedenza,gli occhi ridotti a fessure.Qualche colpo di tosse e poi…la prima lumaca uscì dalla sua bocca.

Miranda era scoppiata a ridere alla scena disgustosa che bastarda che sono…

Philippe tentò di rialzarsi seppur in preda a quelle strane coliche gastriche.Barcollò la bacchetta puntata contro la ragazza che si stava sbellicando dalle risate.

Prese fiato cercandola con lo sguardo mentre un’altra lumaca si preparava ad essere espulsa dal suo organismo.

“CRUC…”ma non riuscì a terminare la parola che vomitò la seconda lumaca.Nel gesto la bacchetta gli scivolò e l’incantesimo gli rimbalzò contro.Miranda urlò,questa volta priva di sarcasmo.Philippe si era accasciato a terra stremato da quel dolore troppo forte e insopportabile da farlo svenire.Miranda gli si precipitò accanto.Gli prese il viso e glielo schiaffeggiò per farlo svegliare.Nessun segno di vita.

“No,non sei morto,no”stava gemendo quella.Non riusciva a capire.Perchè aveva usato una simile maledizione contro di lei?perchè???

Un altro sonorissimo CRACK e tantissime persone erano accorse per soccorrere Philippe mentre lei veniva trascinata al di fuori della scena dal padre.

“Papà io”aveva cominciato quella ancora tra le lacrime.

“Non devi giustificarmi nulla Miranda”disse Publius sorridendo e abbracciandola. “Sei stata bravissima.Ora andiamo,devo dirti tante cose”

“Come?Bravissima?Papà la c’è un ragazzo forse morto”

“Si lo so,menomale che non sei tu…ma sta bene…bene”

“Cos…?”

“Nemmeno nei miei sogni più fantastici avrei immaginato un esito migliore”disse Publius riabbracciando la figlia.

Papà non si è mai interessato tanto a me…

Miranda stava respirando per tranquillizzarsi,ora doveva capire.

“Spiegati”sussurrò rabbiosamente Miranda fermandosi di colpo,la voce emessa con una nota sinistra,gli occhi che sprizzavano scintille.

Publius si fermò quasi spaventato.

Conosceva bene quello sguardo.Lo aveva visto in ogni volto delle donne che avevano fatto parte della sua vita.

In sua moglie,soprattutto,che non c’era più da molti anni.

L’aveva guardato così quando le aveva detto  della pozione.Lo aveva guardato con lo stesso sguardo colmo di un odio in districabile e con lo stesso tono gli aveva chiesto di spiegarsi.Publius rabbrividì.Il ricordo di sua moglie  gli gravava tanto sul cuore in parte per quei sensi di colpa che gli avevano provocato quel vuoto.

Troppo sangue era stato sparso per quella ampolla,troppo…

Ma Miranda non avrebbe mai dovuto saperlo,mai

“Andiamo…”aveva detto il padre in tono indeciso

Miranda lo seguì silenziosa.Aveva uno strano presentimento…quel giorno non se lo sarebbe dimenticata tanto facilmente…Uscirono dal buco del ritratto in pochi secondi .

“Dov’è Agnes”aveva chiesto Miranda  riferendosi alla sorella che l’aveva accompagnata.Il padre non rispose.Si avvicinò a una parte dell’atrio della casa e mormorò qualcosa con la bacchetta.La parete si spezzò a metà facendo apparire una rientranza con una porta segreta.Quella casa a Grimmould Place aveva troppi segreti anche per chi vi abitava da tempo.

Il padre avanzò deciso.Miranda esitò,prima di farsi avanti esitata da un gesto del padre.

Entrò in una stanza  circolare.C’erano anche due altri uomini la dentro.

Uno era lo zio Malfoy e  l’altro era l’ometto calvo che aveva visto in precedenza.Erano seduti in una tavola cicolare,intenti a leggere dei fogli sparsi per tutta la stanza.Al centro della tavola una sfera metallica di raggio sui 10 centimetri vi era una sfera metallica che lievitava agiatamente a pochi centimetri dalla superficie liscia della tavola.

Apparsero due sedie.Miranda  si sedette su quella più vicina alla porta presa da un antico istinto di stare più vicini alle vie di fuga.

Lo zio Malfoy non la guardava nemmeno negli occhi ma era sicura che borbottasse tra se “mangialumache”

“Bene Miranda ora ti verrà spiegato tutto”cominciò il padre che fu interrotto dall’ometto calvo

“E’ meglio che glielo dica io.Deve sapere lo stretto necessario,e poi tu sei il padre…”

Publius annuì senza replicare.

L’ometto calvo guardò Miranda attraverso i suoi  spessi occhiali.

“Tanti anni fa noi tre qui presenti scoprimmo una cosa sensazionale, una pozione sensazionale,o meglio la ricetta per poterla fare.Molto complicata,troppo,tanto che solo il mese scorso la terminammo.”L’ometto calvo si fermò guardando Miranda come per aspettare una sua reazione ma siccome la ragazza lo guardava senza fiatare continuò.

“Come ben saprai,non siamo i “capifamiglia”delle tre famiglie di maghi più…conosciute qui a Londra.Lastrange,Malfoy,e naturalmente Black.Abbiamo scelto di fare insieme questa pozione,per scopo comune…”

“Non capisco”disse Miranda

Il mago calvo sorrise “Ed è meglio così cara…”

Miranda sbuffò sempre a rompere i coglioni…

“Questa pozione adesso è davanti a noi,e sarai proprio tu a berla…”

Miranda alzò un sopracciglio guardandolo in cagnesco

“Se mi è lecito dirlo…”cominciò Miranda “BEVETEVELA DA SOLI!”e con questo si alzò e agguantò in un veloce movimento la maniglia della porta,che anche se abbassata e tirata velocemente non dava segno di muoversi.

I tre maghi la osservavano.Lo zio Malfoy ghignante e  il padre esasperato. “Miranda…”cominciò quest’ultimo ma fu nuovamente interrotto dal Lastrange che riprese il suo discorso.

“Non è un veleno mia cara.Darei oro per poterla bere io ma,no non posso,non possiamo”

“Perché”gridò Miranda

“Proprio mentre avevamo iniziato l’opera venne fuori una profezia”riprese sempre calmo il vecchio “la pozione per poter funzionare sarebbe andata solo alla generazione successiva a quella dei creatori.Quindi i nostri figli erano in concorso e tu hai vinto questo ‘concorso’.”

Miranda guardava sprezzante il padre “Perché nessuno me lo ha detto!Non voglio quella pozione”

“Miranda calmati”disse il padre alzandosi ma la figlia indietreggiò

“Lo dicevo io ,Philippe doveva…Philippe”aveva cominciato a dire lo zio Malfoy che si era trattenuto tutto il tempo.

“Cosa c’ è dentro”chiese Miranda guardandoli spaventata “Cosa …cosa diventerò…”

Allora siccome tutti erano ormai in piedi anche il Lastrange si alzò

“Le tue doti di strega insieme alle doti che la pozione ti darà faranno di te l’arma, la nostra arma,sotto il nostro controllo per sempre,invincibile,immensa.Ci e sempre servita un’arma e adesso ancora di più,con tutte queste guerre babbane che ci  circondano.La nostra incolumità è in pericolo,ne abbiamo tutti bisogno…”

Miranda guardava attonita tutti i tre i maghi e poi il padre con uno sguardo che gli chiedeva esplicitamente di spiegarsi.

“Questa conversazione rimarrà tra te e noi”disse lo zio Malfoy

Miranda non lo ascoltò.Guardava il padre come non lo aveva mai visto,stupita.

“Papà…vuoi,vuoi fare di me un,un’arma…?”

Publius non rispose.Lanciò uno sguardo allo zio Malfoy e poi sospirò.

“Papà?”

Publius cercò di sorridere e si avvicinò alla figlia aprendo le braccia per abbracciarla.Questa tra le lacrime appoggiò il viso sulla sua spalla cominciando a gemere sommossamente.

Un gridolio leggero.

Miranda era caduta a terra,svenuta.L’incantesimo del padre le aveva fatto perdere i sensi.

Lo zio Malfoy  estrasse dalla sfera metallica una fiala sottile di liquido argenteo.Si chinò su Miranda e le aprì la bocca facendo scorrerle dentro le poche gocce di pozione.

Il Lastrange si avvicinò a Publius dandogli una pacca sulla spalla

“Hai fatto la cosa giusta,non portarti rancori”

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: vipera