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Autore: berny95    13/09/2011    1 recensioni
Piton sta per morire! Hermione è disperata... cosa può fare per salvarlo? E cosa succederà dopo? Leggete e scopritelo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La mattina dopo, quando il professor Piton si svegliò, Hermione era ancora lì, accanto al suo letto. Che diavolo ci faceva ancora lì? Si chiese Piton. Perché non era in giro a festeggiare della sconfitta di Voldemort con i suoi amici?
Solo in quel momento la ragazza si accorse che il suo insegnante era sveglio.
“Oh … buon giorno, professore. Come sta oggi?” chiese allegra.
“Meglio di ieri, signorina Granger”
In quel momento Madama Chips, che aveva sentito le loro voci, arrivò di corsa dal suo ufficio.
“Oh, Severus, finalmente sei sveglio. Come ti senti?” chiese mentre controllava le ferite.
“Come ho detto due secondi fa alla signorina Granger, mi sento molto meglio” disse Piton un po’ seccato. “Ora, vorrei poter andar nel mio ufficio. Ho delle cose da sbrigare” aggiunse.
“Non pensarci nemmeno, Severus. Non ne hai le forze” disse arrabbiata la medistrega.
“Sono capace di curarmi da solo, adesso”. Detto questo, si alzò dal letto e uscì dall’Infermeria.
Arrivato nel suo ufficio Severus Piton si sedette alla scrivania e cominciò a pensare. Come mai lo avevano salvato? In fin dei conti era stato un Mangiamorte. E perché la signorina Granger si era presa così cura di lui? Pensò a questo tutto il giorno finché, finalmente, arrivò la sera. Severus si distese sul letto e si addormentò.
Sognò se stesso e stava facendo lezione ai bambini del primo anno, traeva molto piacere a spaventarli. Finita la lezione i giovani se ne andarono, ma al loro posto Hermione entrò nell’aula
“Non si stanca mai di intimorirli?” chiese la ragazza.
“Cosa ci fai qui, signorina Granger?”
“Sono venuta per chiederle una cosa riguardo il compito che ci ha assegnato due giorni fa”
“Credo di essere stato abbastanza chiaro” disse l’insegnate acido. “Ora, vattene. Ho delle cose importanti da sbrigare”.
La giovane strega lasciò la stanza.
Poi il sogno cambio. Era ora di pranzo e lui sedeva al tavolo dei professori. Dopo un po’ notò che la signoria Granger lo stava fissando e intanto faceva finta di parlare con la giovane Ginny Weasley. Uscito dalla Sala incontrò Hermione.
“Mi scusi professore ma Madama Chips ha detto che vorrebbe che lei ritornasse in Infermeria”.
“Signorina Granger, io non ho intenzione di ritornare da Poppy. Diglielo pure”
“Va bene, professore. Glielo riferirò. Buona giornata”
Severus non poté vedere cosa successe dopo perché era già mattino e doveva lavorare.
Per fortuna quel mattino aveva solo quelli del primo anno. Bene, si sarebbe divertito molto. A fine lezione i ragazzi si alzarono e uscirono dalla stanza. L’insegnate non aveva notato che Hermione era entrata nella stanza, e si era seduto sulla sedia guardando il soffitto.
“Non si stanca mai di intimorirli?” chiese la ragazza spaventando il professore.
“Cosa ci fai qui, signorina Granger?”
“Sono venuta per chiederle una cosa riguardo il compito che ci ha assegnato due giorni fa”
“Credo di essere stato abbastanza chiaro” disse l’insegnate. “Ora, vattene. Ho delle cose importanti da sbrigare”.
La giovane strega uscì dalla stanza, sul suo viso erano dipinte rabbia e delusione. Appena la porta si chiuse Severus pensò subito al sogno. Perché quello che aveva sognato si era avverato? Forse era solo una coincidenza. Ma c’era sempre una domanda a cui non sapeva rispondere. Come mai aveva sognato la signorina Granger?
Era ora di pranzo e Piton sedeva al tavolo dei professori come sempre. Stava parlando con il professor Silente, quando notò che Hermione lo stava fissando. L’insegnate tolse subito lo sguardo e si concentrò di nuovo su Albus. Appena ebbe finito di pranzare Severus si sentì sollevato nel vedere che la signorina Granger se ne era già andata. Ma appena uscito dalla porta, eccola lì di fronte a lui.
“Mi scusi professore ma Madama Chips ha detto …” non riuscì a finire la frase perché il professore l’aveva interrotta. Infatti sapeva di già quello che stava per dire.
“Non ho nessuna intenzione di tornare in Infermeria. Sto benissimo” disse Piton. “Buona giornata” aggiunse senza pensarci, si voltò e si diresse ai Sotterranei.
Che cosa mi sta succedendo? Si chiese Piton mentre scendeva le scale. Anche la seconda parte del sogno si era avverata. Che cosa non va in me?
Intanto Hermione, mentre saliva le scale per andare Madama Chips, pensò a quella breve conversazione avuta con il suo professore. Prima cosa l’aveva interrotta, come se sapesse già cosa gli stava per dire. Anche se il suo messaggio era più che ovvio. Che cos’altro poteva volere Madama Chips da Piton? Poi le aveva detto che non aveva intenzione di ritornare in Infermeria. Beh … chiunque sapeva che il professore di Pozioni non voleva stare in quel posto più del dovuto. Infine le aveva augurato una buona giornata. Ma aveva sentito bene? Harry e Ron non le avrebbero creduto se glielo avesse detto.
Arrivata in Infermeria Hermione riferì la risposta di Piton alla medistrega. Poi decise di andare a Hogsmeade per rilassarsi un po’. Arrivata ai tre manici di scopa, si sedette ma non arrivò nessuno. Perché non c’era nessuno? Si chiese. Fece per alzarsi ma sentì un voce dire qualcosa e cadde a terra, svenuta.
  
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