Free Fallin.
Le undici e mezza di mattina. Sbadigliai e mi rotolai nel letto. Harry era lì, che russava e sognava senza nessuno a disturbarlo. Avevo convinto i suoi ed ora era lì che dormiva beatamente con me. Era stato un grande traguardo per la nostra relazione, cominciata poche ore prima, anche se in realtà dovrebbe essere già iniziata un mese fa. Aveva insistito tutta la sera, cercando di convincermi di farlo dormire nudo ma gli dissi che se doveva dormire nel mio letto doveva indossare perlomeno i boxer, altrimenti poteva pure tornarsene pure a casa sua. Scoprii che la ragazza del giorno precedente al parco era sua sorella, che lo aveva accompagnato. Colpita e affondata; figura di merda. Cercai di scendere dal letto ma qualcuno mi strinse alla vita, non permettendomi di alzarmi. Non mi ero accorta che Harry aveva smesso di russare, tanto ero presa dall'osservare il suo viso d'angelo, mentre dormiva tranquillamente nel mio letto color pastello. «Dove credi di andare, eh?» Chiese stropicciandosi gli occhi verde smeraldo, con la voce completamente impastata dal sonno. Sorrisi. «Da nessuna parte.» Risposi io rimettendomi comodamente allungata sul materasso. Il ragazzo mi abbracciò, cominciandomi a coccolare. «Così però mi vizi.» Dissi ridendo. «Vabbè, anche se fosse, ha i suoi vantaggi, coccolarti.» Rispose con un sorriso lieve sul viso. Mi attirò a se e mi lasciò un bacio a stampo sulle labbra. «E comunque buongiorno, Zoey.» Fece. «'Giorno anche a te.» Dissi liberandomi della sua stretta per alzarmi. Corsi verso lo specchio per pettinarmi i capelli. Sembravo una strega. Non mi piaceva che mi vedesse in quelle condizioni, nelle prime ore del mattino. «Che diavolo stai facendo ai tuoi capelli?» Domandò sedendosi sul bordo del letto, osservandomi curioso. «Mi lego i capelli, non vedi?» Dissi affrettandomi a fare una coda di cavallo decente. Lo sentii ridere. «Che c'è da ridere, eh?» Dissi voltandomi, con le mani sui fianchi, i capelli ancora indomabili e spettinati. Sorrise. «Sei buffa.» Disse. «Mi chiedo cosa ci trovi di così divertente in me.» Borbottai infilandomi le pantofole e porgendogliene anche a lui un paio di mio fratello. Scesi le scale assieme al riccio. Una volta giù facemmo colazione assieme. Poi uno alla volta ci lavammo in bagno. Quando finimmo salii di sopra per prendere i vestiti. Scelsi una minigonna di jeans, un top bianco e un paio di stivali. Diedi ad Harry una felpa e un paio di jeans di Joe; portavano la stessa taglia. Mi morsi il labbro inferiore quando lo vidi vestito con i panni di mio fratello. «Sei stupendo.» Commentai con un sorriso malizioso. «Grazie.» Farfugliò timido, avvampando leggermente sulle guance. Si riprese e mi osservò con un sopracciglio alzato. Lo sguardo tradiva l'espressione che aveva assunto. «Sei sexy.» Disse piano, grattandosi energicamente la testa, evidentemente in imbarazzo per il complimento che mi aveva rivolto. «La minigonna mi piace ma.. e' troppa corta, Zoey. Non voglio che i ragazzi ti vedano in questo modo, gli attizzeresti troppo. Loro amano le gambe scoperte, sopratutto se sono perfette, come le tue. Non voglio che si facciano brutti pensieri su di te.» Continuò fissandomi torvo. «Quindi cambiati e indossa dei jeans lunghi.» Lo guardai sbalordita. «Harry, non sei mio padre, non devi darmi ordini. Indosso quello che mi pare.» Risposi. Ci rinunciai e feci quello che mi aveva detto, era troppo testardo da convincere. Mi minacciò dicendo che se non avesso tolto in fretta la gonna non mi avrebbe presentato agli altri. Così uscimmo di casa e ci recammo allo Starbucks. Erano seduti ad un tavolino esterno alle vetrine, e ridevano come dei deficienti. C'era da aspettarselo. Ma non era finita quà. Con loro erano sedute anche quattro ragazze che, naturalmente, non potevo conoscere. Harry mi passò una mano attorno alla vita. I ragazzi ci notarono e alzarono il viso nella nostra direzione. «Oh, tu devi essere Zoey!» Fece Liam mentre prendevo posto al tavolo assieme al mio ragazzo. «Harry ci ha stressato, parlava di te tutto il giorno.» Esclamò ridendo Louis. Feci un sorriso timido e osservai Harry. Era diventato tutto rosso, probabilmente non voleva farmi sapere della sua presunta parlantina con argomento.. me. «Bene.» Disse Payne, guardandomi, in attesa che gli prestassi attenzione. «Loro sono Eleonor, Cleo, Sharon e Kristin.» Disse indicando una ad una le ragazze che avevo visto sedute poco prima. Tre di loro avevano capelli castani, tranne l'ultima, Kristin, lei li aveva rossi. Rimasi affascinata. Erano davvero delle belle ragazze, niente in confronto a me. Sospirai. Eleonor si sporse dal tavolino, sorridendomi. «Piacere, Eleonor, ma chiamami pure Ells, Ellì o come diavolo ti pare.» Disse, le altre scoppiarono a ridere. Man mano tutte e quattro si presentarono. Sharon tossì, di proposito. «Quindi, Harry..» Disse fissandolo divertita. «Voi due state insieme?» Chiese trattenendo una risata. Harry s'illuminò di uno dei suoi soliti sorrisi. «Ovvio.» Rispose tranquillo. Sentii la sua mano cercare la mia sotto il tavolo. La strinsi e intrecciai le mie dita alle sue. Mi sfuggii un sorriso. «State bene insieme.» Commentò Cleo, passandosi una mano nei capelli. Zayn mormorò piano un «Ha dei bei gusti il nostro amico..». Kristin gli tirò una gomitata in mezzo alle costole. Scoppiammo tutti a ridere, tranne Malik che continuava a piagnucolare «Ahia».

my space.
ehilà. C: e siamo arrivati al quarto capitolo. (?) beh, volevo solo dirvi che sono molto dispiaciuta perchè commentate poco e niente i capitoli e spesso e volentieri trovo zero recensioni o al massimo ne trovo una-due. quindi se ci siete, voi che leggete, beh, vi consiglio di recensire, perchè se non troverò almeno 3 recensioni io non continuerò la fan fiction. ewe
annìe.