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Autore: xgiuls    13/09/2011    26 recensioni
«Sveglia bella addormentata nel bosco.» urlò Harry bussando continuamente alla porta della mia camera tenendo un certo ritmo.
«Vai via!» mugugnai ad alta voce scandendo bene ogni parola per poi premermi il cuscino sulla faccia cercando di soffocare le urla di Harry.
«Siamo di buon umore oggi.» disse ironicamente continuando a picchiare sulla porta.
Ormai era così che mi svegliavo da un anno a questa parte, non avevo bisogno di nessuna sveglia, ce l'avevo sotto forma umana.
«Harry Edward Styles.» strillai il suo nome alzandomi dal letto a forza portandomi il cuscino sotto braccio «Se non la finisci immediatamente giuro che ti casto!» dissi aprendo la porta ritrovandomelo davanti che mi sorrideva divertito.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Caramel frappuccino con panna e un doppio strato di caramello.» enunciò mentre lo posava sul tavolino tutto sorridente «Il tuo preferito.» sussurrò poi  facendomi l'occhiolino.

«E un piccolo chocolate frappuccino per la bella principessa.» disse riferendosi a Sarah, la quale fece una piccola risatina.

Sorrisi mettendo il gomito sul tavolo per poi appoggiare il viso sul palmo della mano guardando la scena. 

Ci sapeva proprio fare con i bambini e Sarah lo adorava. Diciamo che Harry faceva colpo con un solo cenno di sorriso, bastava poco per esserne ossessionate. Uno sguardo, una parola, un sorriso e puff! Eri fregata. Forse era per questo che aveva molto successo con le ragazze, dato che ne cambiava una al giorno.

«Allora?» chiese sedendosi di fronte a me iniziando a guardarmi come solo lui sapeva fare.

«Allora cosa?» domandai di rimando facendolo scoppiare in una delle sue solite risatine.

Ogni giorno ci sedevamo a quel tavolino privato a lato della caffetteria e parlavamo. Magari nessuno dei due aveva niente da dire, ma ci piaceva avere un momento per noi per sparare qualche cavolata qua e là.

«Come mi sta la nuova divisa?» chiese ammiccando con un'espressione sicura.

Scoppiai in una risata fragorosa iniziando a scuotere la testa, poi tornai seria fissandolo.

«Bhè sei proprio un figo Hazza, non c'è che dire.» gli dissi cercando di trattenermi dal ridere un'altra volta. 

«Ma questo era scontato, già si sapeva ragazzina.» affermò sfoderando il suo sorriso sicuro.

Feci una smorfia per poi passarmi una mano tra i capelli.

«Stupido.» dissi io lanciandogli un piccolo tovagliolo di carta stropicciato.

Incominciò a ridere come un pazzo, facendo iniziare automaticamente anche me. La sua risata era estremamente contagiosa e personalmente, la trovavo stupenda ed unica. La maggior parte delle volte ridevo solo perché rideva lui e questa cosa, spesso, la usava a suo favore.

«La sai una cosa?» domandò appoggiandosi al tavolino.

Bevvi un sorso del mio buonissimo frappuccino fissandolo negli occhi.

«Che sei un deficiente? Sì lo sapevo già.» gli risposi prendendolo in giro.

Mi fece il verso ripetendo in modo incomprensibile quello che avevo appena detto.

«No scema!» esclamò cercando di trattenersi dal ridere «Un sacco di ragazze che vengono qua mi chiedono se io e te siamo insieme.».

In quel momento mi andò di traverso quello che stavo bevendo. Iniziai a tossire sotto lo sguardo divertito di Harry e quello preoccupato di Sarah, che stava bevendo il suo frappuccino mentre disegnava sui tovaglioli.

«E cosa gli rispondi?» chiesi dopo aver smesso di tossire.

«Se non mi piacciono rispondo di sì.» disse iniziando a ridere.

«Ah grazie!» esclamai facendo l'offesa «Mi sento usata.» aggiunsi poi con faccia schifata.

Mi guardava divertito mentre continuava a lanciarmi piccole palline ricavate dai tovaglioli di carta.

«Hai finito?» gli chiesi ridendo.

«Ho appena iniziato.».

«Allora smettila, se no inizia la guerra.».

Restò immobile qualche secondo fissandomi negli occhi con aria di sfida, poi riprese a scagliarmi addosso quelle fastidiosissime palline di carta.

«Okay, l'hai voluto tu Styles!» dichiarai io prendendo i tovaglioli rompendoli in pezzettini per poi ricavarne delle palline.

Iniziammo a colpirci a vicenda scoppiando a ridere come due isterici mentre Sarah ci guardava in modo strano restando immobile sulla sedia. Harry era il mio compagno di giochi, lo era da quando riesco a ricordarmi. Con lui mi divertivo come una bambina.

«Harry!» qualcuno lo chiamò alla sue spalle «Sei richiesto di là.» disse il ragazzo sporgendosi dalla porta.

Harry mi guardò ancora divertito «Devo andare ragazzina, ti aspetto all'uscita.» mi disse alzandosi.

Feci di sì con la testa «Accompagno Sarah e poi torno.».

«Ciao Alison.» mi salutò sorridendo il ragazzo che stava sulla porta. 

«Ciao Ben.» ricambiai il saluto facendo un cenno con la mano.

Harry fece per andare verso il ragazzo, ma si bloccò per poi tornare verso di me stampandomi un rumoroso bacio sulla guancia. Mi sorrise e poi sparì dietro la porta. Guardai Sarah colorare il disegno che aveva fatto sul tovagliolo.

«Che bello principessa!» esclamai anche se in realtà non avevo capito cosa fosse «Che cos'è?» chiesi poi.

«Siete tu e Harry che vi baciate sulla bocca.» disse indicando le figure disegnate.

Spalancai gli occhi facendo una smorfia con la bocca.

«Okaaaay!» esclamai imbarazzata alzandomi dalla sedia «Dai andiamo che ti riporto a casa.».

Sarah mi imitò e si alzò anche lei, poi la vidi alzare il braccio con in mano il tovagliolo disegnato verso di me.

«È per te Aly.» mi disse dolcemente.

Le sorrisi guardandola, poi le presi il tovagliolo dalla mano osservandolo attentamente.

«Sei sicura?» le chiesi scompigliandole i capelli.

Mi annuii contenta, dopo di che misi il disegno nella borsa e la presi per mano dirigendoci verso casa sua.

Dopo circa quaranta minuti ero già fuori da Starbucks aspettando che Harry finisse di lavorare. Ero seduta sulla panchina di fronte all'entrata impegnata ad ordinare la spesa via email dal mio blackberry, dato che quei cinque idioti non si erano accorti che non c'era praticamente nulla in casa, quando ad un tratto sentii la porta d'ingresso della caffetteria sbattere. Alzai lo sguardo e lo vidi stiracchiarsi venendo verso di me. Mi alzai dalla panchina e gli andai incontro appendendomi al suo collo, accasciandomi completamente.

«Sono esausta.» esclamai io affondando il mio volto nell'incavo della sua spalla mentre ero ancora avvinghiata al suo collo. 

Lo sentii ridacchiare mentre mi stringeva i fianchi, cosa che mi fece rabbrividire.

«Se vuoi sono disposto a portarti in spalletta per un pezzo.» lo sentii dire.

«Sul serio?» chiesi alzando il viso verso il suo.

Fece segno di sì con la testa, dopo di che mi staccai da lui e lo vidi girarsi di spalle, piegandosi leggermente sulle ginocchia. Mi fece segno di salire e in un momento fui sulle sue spalle, aggrappata di nuovo al suo collo con le gambe avvinghiate alla sua vita.

Mise le sua braccia intorno alle mie gambe per tenermi su meglio e iniziò ad avviarsi verso casa. Parlammo di quello che ci era successo durante la mattinata ma evitai di raccontargli il momento imbarazzante che era successo con Zayn. 

«Oggi ho rotto con Tamara.» mi disse come se niente fosse.

«Tiffany.» lo corressi io.

«È uguale.» mi rispose divertito.

Roteai gli occhi per poi scuotere la testa senza farmi vedere, accennando un sorriso.

«Aly posso farti una domanda?» domandò guardando la strada.

«Certo, dimmi.» gli dissi io appoggiando la testa sulla sua spalla destra per guardarlo meglio.

Si voltò leggermente guardandomi con la coda dell'occhio.

«No niente.» sussurrò sorridendo agitando leggermente la testa.

Non insistetti più di tanto perché sapevo benissimo che non sarei riuscita a farlo parlare. Ad un tratto si fermò come per prendere fiato, notai che mi aveva portato in spalla più del solito. Così decisi di scendere con uno scatto.

«Perché sei scesa?» chiese cercando di nascondere il fiatone. 

«Perché stai per morire e non voglio che tu muoia.» gli risposi sorridendo «Non per colpa mia, almeno.».

Ricambiò il sorriso per poi tirarmi un piccolo pugno sul braccio.

Camminammo ancora per qualche minuto e poi finalmente entrammo a casa, dove regnava il caos più totale. Louis saltava sul divano cercando di non farsi prendere da Liam, che lo stava inseguendo per tutta la casa mentre in cucina si sentivano le voci di Niall e Zayn che litigavano per l'ultimo biscotto rimasto nel sacchetto.

Harry mi guardò sarcastico «Casa dolce casa.» disse ridacchiando.

Scossi la testa portandomi una mano sulla faccia.

«Ma buona sera famiglia!» urlai cercando di attirare l'attenzione e farli smettere.

Liam e Louis si bloccarono di colpo e Niall e Zayn smisero momentaneamente di litigarsi il biscotto.

«Carissima!» esclamò sorridendo Liam venendomi incontro.

«Payne cosa sta succedendo?» gli chiesi incrociando le braccia assumendo un'espressione severa.

Si guardò intorno facendo una smorfia con la bocca, poi si decise a sputare il rospo.

«Non c'è più cibo, e di conseguenza si è scatenato lo spirito di sopravvivenza.» spiegò gesticolando.

«Siete cinque animali.» dissi di getto io per poi sbuffare «Ma per fortuna io sono più evoluta di voi e ho ordinato la spesa via email, dovrebbe arrivare a momenti.».

Gli occhi di Liam brillarono sentendo quello che avevo appena annunciato mentre Louis scese dal divano con uno scatto iniziando a correre per tutta la casa gridando la parola "cibo".
«Zayn! Niall! Potete smettere di litigarvi il biscotto, Aly ha ordinato la spesa.» urlò Harry entrando in cucina divertito.

Pochi minuti dopo suonò il campanello e come una mandria di bufali, corsero tutti ad aprire la porta impazienti di mangiare qualcosa.

NOTE:
siete fantastiche, sul serio! 11 recensioni? asjkbceubfoebo ♥ grazie infinite.. per non parlare del fatto che la storia è seguita da 22 persone ed è nelle preferite di 14. spero vi piaccia questo capitolo, personalmente mi piace molto ma fatemi sapere che ne pensate con le vostre stupende recensioni! grazie ancora per tutti i complimenti :)

  
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