Capitolo 8

La sera dell'ultimo incontro con Malfoy, Hermione si sentiva strana come se si trovasse sulle nuvole o per meglio dire come se si trovasse su un'altro pianeta.
Malfoy l'aveva fatta avvicinare e le aveva parlato come una persona normale per la prima volta da una vita, per lei era un sogno un bellissimo sogno che si era avverato troppo tardi e in circostanze insolite o pensò poco durevoli.
Perchè quel piccolo quasi invisibile legame che lei credeva di aver formato sarebbe svanito il giorno successivo, da dopp il test di recupero sarebbero tornati a essere la mezzosangue e il purosangue, anche se qualcosa le diceva che magari non era tutto perso che una persona poteva anche rimanere uguale e lei sperava solo in questo.
Sperava nel fatto che Malfoy la continuasse a trattare con rispetto e non come una volta pensò confusa, non ricordava ancora l'ultima volta che l'aveva insultata e questo le confuse per un attimo le idee che stavano prendendo forma dopo giorni di buio, ma quando provò a riconcentrarsi si rese conto di avere la testa vuota.
Niente aveva fallito ancora, era bastato ricordare per mandare in fumo tutto, si maledisse da sola e andò a cenare, si ritrovò con lo stomaco brontolante e capì che era da giorni che non lo nutriva abbastanza.
Ma per la prima volta non si sedette accanto ai suoi amici, la discussione con Harry era ancora troppo viva nella sua mente, (e questo la sorpresa ) e aveva deciso di sedersi da un'altra parte, cosi consumò la sua cena in silenzio.
Dopo aver finito decise di alzarsi e di andare a dormire, domani si sarebbe dovuta presentare all'esame e sarebbe dovuta rimanere sveglia per tutto il tempo, non poteva commettere errori per il bene suo e di Grifondoro, tutto domani sarebbe dovuto andare bene.
Uscì dalla Sala Grande e si diresse lentamente verso i dormitori, ma una strana sensazione cominciò a farsi strada in lei come se si sentisse osservata e pedinata, lentamente estrasse la bacchetta anche se era ridicolo usarla dato che era scuola ma si disse che la precauzione non era mai troppa, e si voltò per vedere chi la stava seguendo.
E si ritrovò a pochi passi da Draco Malfoy.
-Mi hai fatto prendere un colpò!- esclamò la ragazza toccandosi il cuore, che aveva ripreso a battere forte un pò per lo spavento un pò per la sorpresa di trovarselo davanti.
-Sì okay non esagerare.- disse un pò troppo duramente.
-Cosa c'è?- chiese allora lei, non riusciva ad uscire gli artigli con lui.
-Volevo parlare con te.- disse guardandola dall'alto verso il basso, -Seguimi.- disse senza darle il tempo di decidere.
Cercò di ribattere ma il suo interlocutore l'aveva lasciata sola cosi non poté fare altro che seguirlo fuori dalla scuola, si diresse verso il cortile esterno e lo trovò fermo a guardare la luna, come se non potesse farne a meno.
-Cosa succede?- chiese sistemandosi accanto a lui.
-Hai mai la sensazione che questo non è il tuo posto?-
-Beh a dire la verità per ora lo penso di continuo.- disse la ragazza.
Non capiva l'atteggiamento di Malfoy non era nei suoi canoni comportarsi in quel modo ma da un lato le fece stranamente piacere poter parlare con lui senza inibizioni, come dei ragazzi normali.
-Anche a me succede.- disse abbassando lo sguardo.
-Perché?- chiese la ragazza senza rendersi conto, la parola gli era uscita dalla bocca cosi velocemente che non era riuscita a fermarla.
-Perché cosa?- chiese guardandola.
-Perché hai scelto me per parlare?- rispose guardandolo dritto negli occhi.
-Io non lo so.- disse un preso in contropiede, -Eri la persona più vicina per farlo.-
-E' stata solo una coincidenza?- cominciò a sentirsi strana come se stesse per scoppiare, avrebbe voluto piangere ma non davanti a lui.
-Possiamo dire di sì o forse no, Granger non te lo so spiegare.- rispose mettendosi le mani alla testa per l'esasperazione.
-Io capisco molto bene invece resterò per sempre una sporca mezzosangue e sei cosi bravo a fingere che ti ho quasi creduto, ma non succederà mai più.- disse alzandosi di colpo e correndo verso l'entrata del castello.
-No aspetta Granger io volevo veramente parlare con te!.- urlò ma ormai era troppo tardi, la ragazza era andata via correndo.
Si diede dell'idiota perchè nonostante tutto voleva veramente parlare con lei di quell'argomento e forse anche di altro, ma aveva fatto una cavolata con lei e ne era consapevole e forse da domani non l'avrebbe neanche guardato in faccia ma era stato necessario per superare il test.
Forse pensò se si fosse comportato meglio a quest'ora lei non sarebbe scappata e avrebbe potuto parlare di altro, perchè da quando aveva conosciuto meglio Hermione Granger l'aveva trovata molto più simile a lui che agli altri, e per la prima volta provò rimorso nell'averla soggiogata.
* * *

La mattina successiva Hermione si sentì vuota come se la scena tra lei e Malfoy le avesse fatto più male del previsto, ma lei non poteva sapere che c'era altro sotto il dolore.
Si alzò dal letto e venne a farle visita un mal di testa allucinante, si fermò un attimo e si toccò la testa dolente, la sera precedente oltre lo spiacevole incontro col furetto aveva avuto degli incubi.
Litigate fra di loro e altre cose che in quel momento non riusciva a ricordare, le sapevano di deja-vù ma non ne era sicura e cosi quella sera non aveva chiuso per niente occhio.
Si guardò allo specchio, era molto bianca e i riccioli erano davvero troppo scombinati ma purtroppo per lei non era il momento di pensare alla messa in piega, doveva vestirsi e andare a seguire il maledetto esame di quei ragazzi.
E purtroppo per lei ci sarebbe stato anche Malfoy, dopo ieri sera aveva sperato di evitarlo ma ancora una volta il destino la stava mettendo alla prova, cosi si vestì e si diresse all'aula di pozioni dove ci sarebbe stato l'esame.
Entrò senza dire niente e si ritrovò Piton seduto al suo solito posto.
-Benvenuta, si sieda qua e aspettiamo che i ragazzi arrivino.-
Annuì e si sedette in una sedia situata poco distante dalla cattedra, non dovettero passare neanche tanti minuti che arrivarano i ragazzi, lei guardò Malfoy soltanto per un istante e se ne pentì vivamente, le faceva male.
Lui la guardò ma lei distolse lo sguardo e fissò la porta.
-Che la prova abbia iniziò.- tuonò Piton esaltato.
Così Tiger, Goyle e Malfoy si misero all'opera avevano un'ora e mezza per completare il questionare e creare una pozione da soli, un compito facile pensò Hermione ma forse loro non la pensavano come lei.
Solo a prova inoltrata decise di distogliere lo sguardo dal muro e di guardare gli esaminandi, gli sciommini erano concentrati sul foglio e un pò meno Malfoy che non faceva altro che alzare lo sguardo verso di lei.
Si sentì un pò imbarazzata per quella scena, non capiva perchè la stesse osservando nonostante tutte le cose tra loro erano chiare, lei non sarebbe mai stata presa in considerazione da lui, nè in quella vita nè in nessun'altra vita.
Le faceva male però era necessario sapere qual era il proprio destino e lei e Malfoy erano lontani mille chilometri.
Quasi a metà prova cominciò a tornale il mal di testa, più che altro non faceva che pensare agli incubi della notte passata, le sembravano cosi veri che credette di aver fatto davvero quelle cose ma la sua mente continuava a negare ma allora stesso tempo una piccola parte di lei cominciava a crederci.
La prova senza che lei se ne rendesse conto terminó e i ragazzi si avvicinarono a Piton per vedere i risultati e anche lei lo fece per pura curiosità.
-Tutti e tre i compiti sono andati bene, siete stati promossi.- disse Piton tremendamente serio e i ragazzi uscirono di corsa. -Allora Grifondoro avrà quei punti in più?- chiese la ragazza.
-Sì li avrà, una promessa è una promessa.- disse il professore, -Ottimo lavoro Granger.-
Lei sorrise e si avviò alla porta, ma qualcosa la fece bloccare, il trio stava parlando e stava parlando proprio di lei.
-Draco sei stato un genio!- sbottò Tiger.
-No.- rispose secco il biondino.
-Invece sì, soggiocare la Granger per farci aiutare solo tu potevi fare una cosa del genere e poi lei non ci avrebbe mai aiutato se tu non fossi intervenuto.-
-No ragazzi sentite.-
-Draco è inutile che fai il timido con noi, l'hai anche fatta impazzire per bene eh? Ammettilo ti sei divertito un sacco!-
Stanca di sentire e con le lacrime agli occhi decise di uscire dalla porta, la faccia di Malfoy diventò ancora più bianca non appena se la ritrovò davanti e cercò di scusarsi, Hermione lo poté vedere dalla sua espressione, solo che non gli diede quella soddisfazione e se ne andò di corsa piangendo.
Non ci poteva credere, tutto quello che aveva provato era stata una menzogna, la gelosia per Malfoy, la voglia di aiutarlo e di fargli superare l'esame, il fatto che finalmente l'avesse guadata in modo diverso, era stato tutto una menzogna, una bugia.
Si buttò a terra, era uscita fuori ed era finita nel punto esatto in cui ieri avevano parlato.
-Sono stata una stupida, Harry aveva ragione, lui ha sempre ragione.- pensò asciugandosi le lacrime.
E dire che aveva creduto in lui per la prima volta in tutta la sua vita, dire che aveva creduto in un legame.
-Basato sulla menzogna.- disse con odio.
-Ti sbagli.- disse una voce alle sue spalle e lei non si sorprese di vederlo.
-Ah no?- chiese ironica, stava ricordando tutto, il primo giorno di lezione e il secondo, gli insulti gratuiti e la cattiveria nella sua voce.
-No, l'incantesimo che ti ho fatto era solo per farci superare il test, serviva per renderti gentile nei nostri confronti cosi da non avere degli scontri durante la settimana.- disse seriamente.
-Certo ma ti sei diverito a prendermi in giro, a farmi credere che io potessi essere uguale a te,che noi...che noi oh lascia stare Malfoy, tanto se sei qui vuol dire che ancora non hai finito di prendermi in giro.-
-Ecco qual'è il tuo errore Hermione.- disse con vice suadente.
Le si bloccò la respirazione, l'aveva chiamata per nome? Sentì anche un formicolio all'orecchio, le si era avvicinato.
-Io non stavo giocando con te, tutto quello che ho detto e fatto era la pura verità, anche la chiacchierata di ieri, tutto vero, non era il mio incantesimo a volermi ma eri tu, era il tuo cuore.-
Si alzò e si allontanò dalla ragazza, lei dovette riflettere due secondi e poi si alzò e fece un passo in avanti, col cuore che aveva deciso di uscirle dal petto.
-Mi stai dicendo che era tutto vero? Che è tutto vero?- chiese un pò urlando, lui si volto e annuì.
-Anche se sai che un Serpeverde non potrebbe mai stare con una Grifondoro, andiamo non possiamo mica farci vedere assieme.- disse un pó ridendo e un pó rimanendo serio.
-Lo so, penso la stessa cosa.- disse bloccandosi ad un certo punto.
Lui le diede le spalle e avanzò verso l'entrata, era tutto vero pensò Hermione ma quel tutto era già finito, non aveva potuto combattere per una cosa che voleva e si diede della sciocca e della cretina, poteva far funzionare le cose se solo avesse voluto.
Fece un passo avanti ma si fermò un attimo dopo, aveva calpestato qualcosa, alzò il piede e trovò un biglietto.
"Solito posto, solita ora"
Non diceva altro ma un sorriso le nacque sul viso, forse non era tutto perso e decisa si incamminò verso Hogwarts, non potevano farsi vedere in pubblico ma non c'era niente di male se si incontravano nella stessa aula di pozioi.
* * *

•Spazio autrice: beh spero che la storia sia piaciuta, come è piaciuta a me scriverla!! spero che quest'ultimo capitolo sia piaciuto e che lo abbiate apprezato, spero che a tutti voi che l'avete letto sia piaciuto, ringrazio tutti voi che lo avete letto e apprezzato, kiss =)