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Autore: Saralasse    16/09/2011    19 recensioni
[...]Un errore. Aveva definito così quello che c’era stato fra loro prima di uscire dalla sua casa, deciso, senza voltarsi. A nulla era servito richiamarlo, scongiurarlo di non lasciarla sola, piangere tutto il suo dolore; la sua schiena mentre si allontanava era l’ultimo ricordo di lui prima di lasciare la sua amata Fairy Tail e la città di Magnolia, i luoghi che aveva definito casa e che cinque anni or sono aveva abbandonato fuggendo come una ladra[...] Una nuova avventura e tanto romanticismo per le NaLu addicted... e per chiunque voglia leggere!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Natsu, Gray, smettetela di litigare e portate su quel letto!”, strillò Lucy vedendo i due maghi intenti ad accapigliarsi mentre portavano il mobile in questione sulle spalle. “Siete peggio di due bambini, muovetevi!”.

Natsu si fermò come folgorato, smettendo immediatamente di stuzzicare Gray; aveva imparato che la sua compagna poteva essere davvero terribile quando si arrabbiava e non aveva nessuna intenzione di provarlo di nuovo.

“S-stai calma Lu, arriviamo!”, sorrise ricominciando a salire le scale.

Erano passate due settimane da quando Lucy si era ripresa, ed erano tornati a Magnolia; lei però rifiutava categoricamente di portare Lázuli a vivere nella casa di Natsu e Happy, e così lo aveva praticamente costretto a trovare un nuovo alloggio per tutti e quattro.

“Non capisco perché non possiamo stare da me”, aveva protestato Natsu. “E’ disordinato ma si può pulire”.

“Perché oltre a essere disordinata, casa tua cade a pezzi, ci è anche cresciuto un albero dentro!”, gli aveva fatto gentilmente notare Lucy. “E poi è troppo lontana dalla città, non mi sentirei sicura a farci vivere Lázuli”.

La bambina si era letteralmente innamorata dell’exceed, il quale non poteva che apprezzare tutte le attenzioni che gli riservava, concedendole in cambio di tenerle compagnia durante la notte. La qual cosa rendeva particolarmente felice Natsu, che poteva finalmente avere Lucy tutta per sé.

“Ehi Lucy, abbiamo finito!”, esclamò Gray richiamando l’attenzione della maga. “Hai qualcos’altro da portare quassù?”.

“No Gray, ti ringrazio, quello era l’ultimo”, sorrise Lucy affacciandosi alla porta di quella che sarebbe stata la stanza di Lázuli.

Avere un’intera gilda a sua disposizione le aveva reso molto più semplice sistemare la nuova casa ed era sinceramente grata a tutti loro per questo. Nonostante fossero in genere tutt’altro che discreti, nessuno dei suoi nakama le aveva domandato perché fosse andata via; naturalmente, avevano intuito che la cosa doveva avere a che fare con Natsu e col fatto che lei fosse tornata con una figlia, eppure non avevano osato chiedere nessun dettaglio.

Quando erano tornati, dopo essere stati curati da Porlyusica, avevano dovuto subire i rimproveri di Erza che continuava a sostenere che avrebbero dovuto avvisarla e portarla con loro; stranamente, il master era intervenuto a loro favore, sostenendo che quella faccenda avrebbero dovuto risolverla da soli. Anche convincere Lisanna non era stato affatto facile; la ragazza era ancora sicura che Lucy avrebbe finito col far soffrire Natsu, e ci erano volute raccomandazioni su raccomandazioni perché si sentisse finalmente rassicurata. Hibiki invece, per il momento aveva preferito non rivedere nessuno di loro, e Lucy aveva deciso di rispettare la sua decisione.

Successivamente, in privato, Makarov aveva rivelato loro di averli lasciati imbarcarsi in quella missione perché capissero e risolvessero ciò che li teneva lontani, guadagnandosi un abbraccio di gratitudine da parte di Lucy e un pugno in testa senza preamboli da Natsu quando aveva tentato di palparle il sedere.

“Mamma!”.

“Cosa c’è Lázuli?”, sorrise lasciando perdere l’armadio dove stava sistemando le sue cose.

“Papà mi ha detto che mi darete un fratellino, quando nasce?”.

Lucy restò a bocca aperta per qualche secondo, fissando Lázuli come se si aspettasse che da un momento all’altro tornasse indietro e dicesse qualcosa di diverso.

“Tesoro… il tuo papà è adorabile ma a volte dice delle cose che non sono proprio vere”, disse, cercando di spiegare la cosa nel modo migliore possibile. “Quando ti dice qualcosa di strano, chiedi anche alla mamma, d’accordo?”.

Lázuli guardò Lucy, un po’ delusa da quella risposta. “Ah… quindi non è vero che avrò un fratellino”.

“No, per adesso no tesoro ma chi lo sa!”. Lucy sorrise chinandosi a baciare sulla fronte la bambina. “Goditi il tuo papà!”.

“E la mamma!”, aggiunse Lázuli con un sorrisone, abbracciandola.

“Certo, anche la mamma”.

Lázuli baciò Lucy sulla guancia e si sciolse dall’abbraccio. “Vado a cercare Happy, mammina!”, esclamò correndo via sotto lo sguardo intenerito della madre.

‘Non era mai stata tanto felice… Natsu, sei davvero unico!’.

 

Circa mezz’ora più tardi, Lucy aveva ormai sistemato ogni cosa nella nuova stanza di Lázuli e decise di andare a controllare cosa stesse combinando Natsu in quella che sarebbe stata la loro stanza. Arrossì vistosamente al solo pensiero e non potè che darsi mentalmente della stupida.

‘Insomma Lucy! Hai una figlia con lui e arrossisci al pensiero di dividere un letto, ma sei seria?!’.

Borbottando contro se stessa raggiunse la camera ed entrò, cercando Natsu con lo sguardo ma senza risultato. “Dove si è cacciato adesso… Natsu! Ehi Natsu, dove sei?”.

“Sono qui Lu!”.

La voce proveniva da una stanzetta adiacente e Lucy trovò Natsu impegnato ad attaccare sul muro le richieste di incarico che aveva svolto nel corso degli anni a Fairy Tail, naturalmente senza dimenticare quelle svolte con lei e i relativi souvenir! Era a torso nudo, per via del caldo, e Lucy si sentì improvvisamente gelosa delle goccioline di sudore che gli scorrevano sul corpo.

“Natsu ma cosa stai facendo… è proprio necessario conservare tutta questa roba?”, avrebbe voluto che il suo tono fosse di rimprovero ma in realtà era stato dolce come sapeva essere lui anche con un piccolo gesto. Sorrise raggiungendolo per poi abbracciarlo alla schiena, il mento sulla sua spalla.  “Non ti piaceva nemmeno, quel vestito da cameriera”.

Natsu sorrise a sua volta, posando le mani sulle sue. “E’ tuo, ed è questo che conta. E poi non è che non mi piacesse… però, non hai bisogno di quello per essere desiderabile ai miei occhi e se ti desiderano gli altri non sono certo contento”, borbottò voltando la testa per guardarla.

“Sei proprio uno sciocchino, che ti importa degli altri? Il fatto che mi guardino con desiderio non significa certo che possano mai avermi, non trovi?”.

“No Lu… non riesci proprio a capire, tu sei mia, mia soltanto e non sopporto nemmeno l’idea che qualcuno possa pensarti in modo… ecco… in quel modo!”.

Lucy lo fece voltare, stringendogli le braccia al collo e baciandolo dolcemente. “Anche tu sei mio. Ma non posso pretendere che nessuna ti guardi, trovi?”. Natsu continuava a brontolare e non potè trattenersi dal ridere. “La vuoi smettere, sembri una locomotiva!”.

Lui la strinse contro di sé, sorridendole sulle labbra. “Se continui a ridere così, sì, la smetto”, disse sfiorandole la fronte con la propria. “Non voglio più vederti piangere”.

“Non ho nessun motivo di piangere, caro il mio Dragon Slayer. Ho una figlia splendida che mi rende felice ogni momento della sua vita”.

“Sei felice solo perché c’è Lázuli?”.

“Esatto”.

“Bugiarda”.

“In effetti… anche il suo papà mi rende molto felice”.

Natsu rise trionfante, catturando le labbra di Lucy in un bacio profondo e passionale, l’ennesimo da quando l’aveva di nuovo con sé. Lei lo ricambiava con entusiasmo, passando le delicate manine sul suo torace solido. “Ne Natsu… dov’è Lázuli?”.

“Con Happy… l’ha portata alla gilda”, rispose lui accarezzandole la schiena mentre si dedicava al suo collo.

“Siamo soli?”.

“Soli”.

Era la conferma che Lucy aspettava: gli saltò letteralmente in braccio, allacciando le gambe dietro la schiena muscolosa di Natsu, e gli strinse le braccia al collo. “Lo vuoi ancora il maschietto?”.

Lui sorrise, i canini in bella mostra e la baciò di nuovo, con foga, mentre la portava verso la loro stanza e chiudeva la porta con un calcio. La depose sul letto, reggendosi sui gomiti per non pesarle addosso e senza smettere di baciarla cercò con mani febbrili il fiocco che chiudeva il vestito di Lucy, stracciandolo quasi quando se lo ritrovò sotto le dita.

Le sfilò lentamente il vestito, cominciando a sollevarlo sulle gambe, mentre lei gli strappava letteralmente di dosso i pantaloni. Natsu ridacchiò mentre faceva scivolare l’abito di Lucy oltre la sua testa e lei tornò ad abbracciarlo, riprendendo possesso delle sue labbra. Lui interruppe il bacio tracciando una scia di baci lungo il suo collo fino a fermarsi sul seno che prese a torturare con baci e piccoli morsi, togliendo il respiro a Lucy che ansimava, le mani infilate fra i capelli di Natsu, ignara di quanto quei gemiti di piacere stessero aumentando la sua eccitazione.

“Natsu…”, sussurrò, gli occhi socchiusi, lucidi di piacere, e lui esaudì quella tacita richiesta, tornando sulle sue labbra mentre si liberava degli ultimi indumenti che ancora ostacolavano il contatto fra i loro corpi.

Risentire di nuovo Lucy sotto di sé senza alcuno strato di stoffa, pelle contro pelle, fece perdere gli ultimi brandelli di lucidità a Natsu che scivolò dentro di lei con un sospiro di godimento. Lucy gemette più forte, stringendolo a sé, finalmente dopo cinque anni, incapace di distinguere il confine fra i loro corpi, uniti in un movimento sincrono. Dopo un tempo che parve infinito e troppo breve, le movenze di Natsu si fecero più forti e frequenti; pochi altri gesti e raggiunsero insieme l’apice del piacere.

 

Tanto tempo e tanto amore dopo, Natsu sonnecchiava placidamente con la testa sul seno di Lucy e le braccia allacciate attorno alla sua vita. Lei, come sempre, gli accarezzava i capelli, posandovi un bacio di tanto in tanto. Era felice, assolutamente, totalmente felice: si chiedeva ancora come avesse vissuto lontana da lui per cinque anni, come avesse potuto precludersi la possibilità di fare ancora l’amore con lui. Non era per l’aspetto carnale, sì appagante; ma per ciò che quell’atto significava quando c’era un sentimento come il loro a unirli, a veicolare quel piacere profondo. Unirsi fisicamente era la maniera più vera di dimostrarsi il reciproco amore.

Natsu mostrò di essersi svegliato posandole un bacio fra i seni. “Lucy?”.

“Ehi Natsu… ti ho svegliato?”.

“No Lu, ho fatto tutto da solo”, sorrise sornione strusciando la guancia sul suo petto.

“Natsu… ascoltami, io…”, s’interruppe, come senza parole.

“Cosa c’è?”.

“Non cambierà niente fra noi, vero?”, chiese d’un fiato, una vecchia paura a tormentarla. “Non scapperai via di nuovo… giusto?”.

Natsu si sollevò su un gomito, accarezzandole il viso, e si chinò a posarle un bacio sul nasino. “Sono stato stupido, Lu. Però, te lo prometto, non lascerò più che sia la paura a farmi agire; non mi vedrai più andar via da te, è un giuramento solenne che ti faccio”.

Lucy sorrise commossa e gli strinse le braccia al collo, tirandolo giù con sé. “Grazie Natsu… ti amo, ti amo da morire!”.

“Ti amo anch’io Lu”.

Lei si rannicchiò contro Natsu, sospirando beata. Immaginava che alcune cose fra loro sarebbero cambiate; ma sperava che l’amore che li univa non fosse una di quelle. Stava per appisolarsi, quando la sua voce la riscosse.

“Ehi Lu?”.

“Cosa c’è Natsu?”.

Natsu si grattava i capelli, confuso. “Ma… ogni volta che faremo l’amore avremo un bambino? Perché se è così sono già quattro o cinque…”.

Lucy arrossì violentemente e si sbattè una mano sul viso, scioccata da quella domanda; certe cose non sarebbero cambiate proprio mai!

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Ed eccomi qui con l’epilogo! Scusate se ci ho messo tanto ma le scene “calde” non sono proprio il mio forte ^^”

Spero di non essere risultata volgare e non aver offeso nessuno con quelle poche righe ma se così fosse vi chiedo umilmente scusa, non era mia intenzione :(

Detto questo, i soliti ringraziamenti; come posso ringraziare tanto, tantissimo, infinitamente, le gentili donzelle che hanno seguito la storia e recensito ogni capitolo? Siete davvero uniche, il vostro sostegno è stato fondamentale, grazie!

E tantissime grazie anche a chi ha soltanto letto, grazie davvero! Spero di sentire le vostre voci se mai scriverò qualcos’altro su Fairy Tail, anche se mi farebbe piacere sentirvi ora che siamo giunti all’epilogo, per avere un’opinione generale!

Grazie a tutti (_ _)

  
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