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Autore: LucreziaPo    16/09/2011    6 recensioni
Attenzione spoiler su Harry Potter and the Deathly Hallows! chi non vuole rovinarsi la sorpresa, non legga nulla!!!! e se dopo la morte di Voldemort, Dio decidesse di far esprimere ad Harry il desiderio di far tornare in vita le persone care che lui ha perso nella lotta??? e se lui accettasse?? ci saranno baci, battute e scherzi con i Malandrini di nuovo riuniti, amore, scommesse e risate!!!! mi raccomando ditemi che ne pensate!!! un bacione Lily Black 90
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'I protecting you & A new Life'
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“Non credo che potrai più salire su quei cosi d’ora in poi.”disse Lily, dolcemente, uscendo dal bagno.

Keira osservò i giochi, ma non disse nulla.

La sua testa era piena di pensieri.

Che casino che aveva combinato!

Era incinta di Sirius! Ed ora che doveva fare?

Come avrebbe fatto a dirglielo? Come poteva rimanere incinta di lui quando si vedevano da così poco tempo? E come avrebbe fatto con il tour?

Il suo agente e manager, John, l’avrebbe uccisa.

Meglio dire, li avrebbe uccisi.

John non sopportava neanche la presenza di Sirius ed ora che avrebbe scoperto del bambino li avrebbe uccisi.

Il tour non poteva continuare se lei doveva spostarsi in continuazione e stressarsi come non mai, se era incinta.

Lo sapeva.

“Dovrò rinunciare.”

“A che?”gridarono Lily e Tonks, scandalizzate, pensando si riferisse al bambino.

Keira le guardò, senza capire.

“A che? Al tour, no? Non posso farlo se sono incinta…”

Lily guardò gli occhi della ragazza riempirsi di lacrime.

“Oh, tesoro.”

L’abbracciò stretta, mentre Keira si lasciava andare ad un pianto prolungato ed afflitto.

Il suo tour!

Avrebbe tanto voluto farlo, ma…

Allora vide Sirius correre loro incontro e vedendo Keira piangere, sbiancò.

“Keira! Merlino, stai bene?”esclamò, preoccupato.

Keira lanciò un’occhiata a Lily e Tonks per far sì che tacessero ed annuì.

“Solo un forte mal di testa.”disse, passandosi una mano sugli occhi.

“Ma non era Lily ad averlo?”chiese James, seguito da Harry e Remus che guardarono interrogativi la scena.

“Bah…sarà un virus.”mormorò Tonks, inventando al momento.

 

Keira sfogliò i testi delle sue canzoni ed il fascicolo con tutte le date dei suoi prossimi concerti che l’avrebbero tenuta impegnata per ancora due mesi.

Due interi mesi.

Si osservò la pancia piatta, sovrappensiero.

Sirius dormiva alla grossa in camera loro, sdraiato in modo da occupare tutto il letto, la bocca socchiusa…era tenero e bellissimo anche quando dormiva.

Quanto l’amava!

Guardò ancora la sua pancia e pensò al tour.

Doveva andare subito da una dottoressa, doveva sapere se il bambino sarebbe stato bene, se lei avesse fatto quel tour.

Il loro appartamento era vuoto, perché Lily e Tonks avevano trascinato gli altri in Inghilterra, mimando improvvisi mal di testa, che resero ancora più sospettosi i Malandrini ed Harry.

Le ragazze speravano che Keira dicesse a Sirius la verità.

Ma le non ci riuscì.

Guardò ancora Sirius.

Era così confusa.

Le cose stavano succedendo così in fretta che si sentiva male.

Era appena diventata una cantante famosa, stava riscoprendo la sua magia, aveva ritrovato i suoi amici, il suo grande amore ed ora…un bambino?

Dio aveva deciso di farle recuperare 17 anni di noia in un mese e più?

Cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe detto?

E se Sirius non avesse voluto avere il bambino?

Se lei non l’avesse voluto?

In fondo era Lily la donna materna, sin da quando la conosceva adorava i bambini e con Harry era stata perfetta.

Lei se vedeva un bambino piangere, piangeva dalla disperazione anche lei!

Non sapeva come comportarsi.

Doveva tenerlo? Doveva lasciarlo? Farlo adottare?

Non sapeva che fare.

Sentì le lacrime di rabbia e confusione rigarle il viso e crollò sul divano vestita e stanca.

S’addormentò, i sogni agitati.

 

Dalla ginecologa a Londra, giorni dopo.

Keira continuò a tormentarsi le unghie e le mani finché non arrivò la dottoressa Roberts con gli esami.

Lily tirò un sospiro di sollievo.

Keira era stata agitatissima per quasi un’ora e non sopportava più il tremolio della sua gamba ed il battere il piede per terra per il nervosismo!

Keira alzò lo sguardo verso la dottoressa.

Era una donna pienotta sulla mezz’età e le sorrideva.

“Congratulazioni, signorina. Lei è incinta di una settimana.”decretò, con un sorriso ancora più ampio.

Incinta.

Ora ne aveva la conferma.

“C’è qualche domanda che desidera farmi?”chiese la Roberts, stupita che Keira non avesse battuto ciglio alla notizia del bambino.

“Sì. Vede io sono una cantante e di recente sto facendo un tour mondiale. Crede sia rischioso per il bambino che io continui?”chiese tutto d’un fiato.

La dottoressa la guardò, un sopracciglio inarcato.

Lily notò quanto quell’espressione le ricordasse la McGranitt e tacque.

“Probabilmente, sì. Immagino che lei si sottoponga ad un enorme stress durante le varie tappe del suo tour e di conseguenza questo può influire sulla salute del bambino.

Di solito i primi mesi sono molto rischiosi perché ci sono parecchi aborti spontanei e se lei si sottopone ad un eccessivo stress e movimento rischia di perdere il bambino.”concluse.

Lily guardò l’amica, dispiaciuta.

Aveva appena saputo di aspettare un figlio e c’era il rischio che lo perdesse se continuava a fare ciò che amava fare.

“D-d’accordo. Grazie.”

Keira s’alzò automaticamente ed uscì, seguita da Lily.

Rimasero in silenzio per la maggior parte del tragitto.

Poi Keira scoppiò a piangere e gridare.

Lily la guardò, colta di sorpresa.

Non l’aveva mai vista piangere così prima d’ora.

“IO NON LO VOGLIO!”gridò, rabbiosa, la cantante. “Non voglio questo bambino! Voglio poter viaggiare, andare via, cantare, fare ciò che mi piace…non voglio che un bambino blocchi la mia vita!”

Lily la guardò, inorridita.

“Non fai sul serio, vero? Come puoi dire una cosa del genere?”

Stavano urlando in mezzo alla strada.

Lily decise che era meglio portarla a casa sua.

James, Harry e Sirius erano dai Weasley e Keira poteva urlare quanto voleva.

“Come posso? Non voglio questo bambino, Lily! Non voglio diventare madre, non so neanche come si fa! A me non piacciono i bambini, non sono affatto materna e non so come comportarmi!”

“Beh…non esiste un manuale d’istruzioni, Keira! È tuo figlio, non puoi…”

“E non voglio dover rinunciare alla mia vita come hai fatto tu!”continuò l’altra, gridando.

Lily la guardò, gli occhi di fuoco.

L’amica stava piangendo, ma stava davvero esagerando ora.

“Io avrei rinunciato alla mia vita? E perché?”

“PER HARRY! Volevi prima essere insegnante di Pozioni, poi Auror ed hai dovuto rinunciare ad ogni cosa per tuo figlio!”

“E credi che abbia mai rimpianto una scelta del genere, ma sei impazzita? Harry è mio figlio, Keira! Non m’importava dover rinunciare alla carriera, se potevo avere lui! È arrivato prima di quanto io e James avessimo programmato, ma l’ho amato dal primo momento che ho saputo di averlo in grembo!

Ho rinunciato alla vita per Harry, Keira e non m’importava di nulla se non di saperlo vivo ed al sicuro!

Come puoi anche solo pensare di non avere il bambino? E come puoi accusare me di aver rinunciato alla mia vita quando tu hai rifiutato per 17 anni il mondo della magia?

Sei davvero ipocrita!”

“BEH, SE NON L’AVESSI AVUTO, NON SARESTI MORTA!”urlò Keira, fuori di sé.

SBAM

Lily le mollò un ceffone, furiosa.

Il rumore dello schiaffo aveva coperto quella della porta che si chiudeva.

Lily si volto, inorridita per vedere Harry e James sulla soglia, immobili.

Avevano sicuramente sentito le ultime cose dette da Keira.

Sicuramente Harry aveva sentito che, secondo Keira, se Lily non fosse rimasta incinta di lui sarebbe ancora viva.

Vide lo sguardo del figlio e capì che le credeva, che dava ragione a Keira.

Keira si portò le mani sulla bocca, in lacrime, rendendosi conto di quello che aveva detto e si smaterializzò via.

 

Harry sentì un peso sul cuore.

Sentiva lo sguardo dei genitori su di sé, sua madre, la mano premuta sulla bocca, lo guardava senza sapere cosa dire.

James guardava la moglie, non capendo cosa fosse successo.

Perché Keira aveva detto una cosa simile?

E perché lui ed Harry, sfortunatamente, erano entrati proprio in quel momento?

Sentì Harry dire qualcosa a proposito di libri che doveva leggere e lo vide salire in camera sua.

Poi si voltò verso la moglie.

“Cosa diavolo è successo?”

Lily si passò una mano sul volto e guardò in direzione delle scale dove Harry era scomparso.

“Lily? Perché diavolo Keira s’è messa a gridare cose del genere su Harry? Che cos’è succ…”

“E’ incinta. Il padre è Sirius e lei non vuole il bambino.”spiegò in fretta.

Forse Keira non avrebbe voluto che James sapesse, ma in quel momento Lily era così arrabbiata e sconvolta che disse tutto senza pensarci due volte.

James sgranò gli occhi.

“Cosa? Per…Ok, una cosa alla volta. Harry. Vado a parlargli.”

James si passò una mano tra i capelli e salì gli scalini tre alla volta, bussando alla porta di Harry.

“Harry? Sono papà, apri. Harry? Rispondi, almeno. So che sei sconvolto per quello che hai sentito, ma…Harry?”

Aprì la porta.

La stanza era vuota.

Dove diavolo s’era cacciato?

 

Harry camminò senza una meta, la testa ed il cuore in subbuglio.

Gli rimbombavano nelle orecchie le urla di Keira, la migliore amica di Lily.

“BEH, SE NON L’AVESSI AVUTO, NON SARESTI MORTA!”

Era vero.

I suoi non sarebbero mai morti se lui non fosse nato.

Li aveva visti così felici, affiatati, innamorati e…lui li aveva uccisi…aveva ucciso tutti quelli che gli erano accanto: Sirius, Remus, Tonks, Silente…tutti.

Sentì le lacrime offuscargli la vista e sedette su una panchina, le mani tra i capelli.

Aveva bisogno di parlare con lui.

Aveva bisogno che lui gli dicesse la verità, anche se era stata colpa di Harry se Sirius era morto.

Sarebbe andato da lui.

Voleva parlare con Sirius.

Lui risolveva sempre ogni cosa.

E se ci fosse stata Keira, se ne sarebbe andato.

Con il cuore in tumulto, si smaterializzò.

A Sirius per poco non venne un colpo quando Harry apparve di fronte a lui nella cucina del suo appartamento a Los Angeles.

Imprecò silenziosamente, la mano sul petto e fece per dire qualcosa di stupido, ma poi vide lo sguardo di Harry.

Stava male. Era a pezzi.

Sirius lasciò cadere il toast che stava mangiando e gli corse incontro.

“Harry…Harry, stai bene? Cos’è successo? Stai male?”

Harry aveva gli occhi lucidi.

Sembrava aver pianto e Sirius non l’aveva mai visto in quello stato.

“C’è Keira?”chiese il ragazzo, piano, evitando il suo sguardo.

Era già imbarazzante andare da lui per una sciocchezza del genere, ma aveva bisogno di confidarsi, di capire…

Sirius scosse il capo.

“Ci sono solo io.”

Sirius s’avvicinò a lui e lo guardò, senza sapere cosa fare.

Non era esattamente un tipo affettuoso e non sapeva come comportarsi.

Prima Keira che usciva di nascosto lasciandogli un biglietto in cui diceva che aveva impegni di lavoro, poi Harry che appariva stravolto nella sua cucina…che diamine stava succedendo quel giorno?

Sirius gli posò le mani sulle spalle.

“Mi dici cos’è successo? Sei ferito? Stai bene?”

“Ho bisogno di parlarti di una cosa.”disse Harry, controllando la voce.

“Certo. Sai che puoi dirmi tutto. Siediti.”

Sirius gli porse un bicchiere d’acqua.

“Calmati, prima.”disse, dolcemente.

 

“Non posso credere che abbia detto una cosa del genere!”esclamò Sirius, furioso, scattando in piedi così in fretta che Harry sussultò.

Harry rimase seduto sul divano, senza dire una parola.

Il thè che gli aveva preparato Sirius era ormai freddo tra le sue mani.

Lo posò sul tavolino, senza guardare Sirius in faccia.

“Appena torna, le chiedo spiegazioni. No. Non c’è spiegazione. Non avrebbe dovuto…”

“Sirius, ha ragione.”disse Harry, ponendo fine alla filippica del Malandrino che lo guardò con occhi di ghiaccio.

“Non dire sciocchezze!”

“Se non fossi mai nato, voi stareste tutti bene!”esclamò Harry, alzandosi e fronteggiandolo.

“Stiamo bene!”ribatté l’altro.

“Grazie agli Anziani! Se no sareste tutti morti. E per colpa mia!”

“Harry…”

Sirius fece per mettergli una mano sulla spalla, ma il ragazzo lo scostò, rabbioso e pieno di dolore.

Non poteva crederci.

Ma lei aveva ragione.

“Voldemort ci avrebbe uccisi comunque, Harry.

Se tu non fossi nato, lui sarebbe ancora vivo ed avrebbe distrutto ogni cosa, noi compresi. Sei stato tu a sconfiggerlo, tu ad impedire che facesse altre stragi, tu a proteggere i tuoi amici…”

“Ma sono stato io ad aver ucciso te, mamma e papà! E Remus e Tonks! E Silente!

E tutti quelli che si sono messi tra me e lui! Tutti quelli che hanno avuto a che fare con me sono morti, Sirius!”

“Ma non per colpa tua, Harry. Non hai colpa di nulla. Tu non hai fatto niente. Perché non lo capisci? Sei circondato da persone che hanno dato la vita per te e che lo rifarebbero mille volte pur di proteggerti.”

Harry scosse il capo, gli occhi color smeraldo lucidi.

“Harry…”disse dolcemente, prima di abbracciarlo forte.

Non aveva mai abbracciato Harry prima, nella sua vecchia vita, ma il ragazzo era distrutto e non sapeva cos’altro fare.

“Se dovessi tornare indietro…andresti comunque all’Ufficio Misteri?”chiese Harry, il groppo in gola.

“Sì.”disse Sirius, sicuro, posandogli le mani sulle spalle e guardandolo negli occhi. “Starei attento a Bellatrix,” e qui ridacchiò, mentre Harry abbozzò un sorriso

“Ma ci andrei di sicuro. Rischiavo di perderti, Harry. Rischiavo di perdere anche te. Lily e James rischiavano di perdere il loro bambino. Tu cosa avresti fatto al posto loro?

Non devi sentirti in colpa, Harry. E conosco Keira. Sicuramente non intendeva davvero ciò che ha detto. Come hai detto tu lei e Lily stavano litigando e Lily l’ha schiaffeggiata. Doveva essere una cosa seria.

Quando ci s’arrabbia si dicono cose non vere.”

Il POP della smaterializzazione li fece sussultare ed apparvero dei Lily e James decisamente fuori di loro.

“HARRY!”

Lily corse verso il figlio e lo strinse così forte da fargli male.

“M-mamma…così soffoco!”

“Avrei dovuto immaginare che fosse da te! Ci ha fatto prendere un colpo! Non sapevamo più dove cercarlo!”esclamò James, crollando sul divano, il battito del cuore che si normalizzava.

Lily stava piangendo, mentre abbracciava il figlio e ripeteva piano il suo nome.

“Ho temuto che ti fosse successo qualcosa di brutto, che ti fossi cacciato nei guai… a tuo padre per poco non veniva un infarto.”

“Sto bene.”annunciò il diretto interessato, gli occhi chiusi, disteso sul divano, le gambe posate sulle ginocchia di Sirius.

Harry guardò i genitori, stupiti.

Erano davvero così preoccupati?

“Perché siete così in ansia?”

“Temevamo per i Mangiamorte. Ce ne sono ancora in giro, nascosti e se ti avessero trovato…”

James lasciò la frase in sospeso.

Lily era alta come Harry e strinse il figlio al cuore.

Harry inspirò il suo odore di gelsomino e chiuse gli occhi.

“Keira non era in sé quando ha detto quelle cose. Era sconvolta. Non hai nessuna colpa. Ed io non ho rinunciato a nulla nell’avere te.”

“Se…”

Lily lo zittì, baciandolo sulla fronte e stringendolo più forte.

“Ti voglio moltissimo bene, Harry.”

“Anche io ti voglio bene, ma la prossima volta che te ne vai per andare dall’altro capo del mondo di affatturo!”lo minacciò James, ancora pallido.

“James!”lo rimproverò Lily.

“Dico davvero! Mi ha fatto prendere un accidenti!”

“E’ la vecchiaia, Jamie!”rise Sirius e James si premurò di tirargli un calcio.

“Ma Keira…che aveva? Perché s’è comportata così? E perché le hai mollato un ceffone?”

Sirius ancora non capiva.

Lily guardò nervosa James, incerta se dire qualcosa.

Keira si sarebbe arrabbiata se le avesse detto qualcosa, ma se non diceva nulla Sirius avrebbe indagato, pressato lei e James fino all’esaurimento e…

“Keira è incinta.”

Fu James a dire tutto, togliendo Lily dall’impiccio.

Sirius sgranò gli occhi.

“C-cosa? Di me?”

Sirius era sbalordito.

Aveva rivisto Keira dopo così tanto tempo e…era incinta?

“No, del Papa. Ma certo che è incinta di te!”

James sbuffò.

Certe volte Sirius era davvero idiota.

“E perché stavate litigando? Da quanto lo sa? Cos’è successo?”

Lily cercò di ripararsi dalla raffica di domande ed attese che Sirius si fosse un po’ calmato.

L’amico passò lo sguardo da Lily a James e viceversa, febbrile.

“L’ha scoperto quando siamo andati tutti al parco divertimenti. Abbiamo fatto il test quando siamo tornate dalla farmacia ed era positivo.”

Sirius non parlava.

Guardava Lily come se parlasse un’altra lingua.

“Poi siamo andate oggi dalla ginecologa, una dottoressa babbana ed ha detto a Keira che non può fare molti sforzi nei primi mesi perché rischia di perdere il bambino, dato che gli aborti spontanei sono frequenti all’inizio. E lei deve rinunciare al tour.

Ed è come impazzita. Ha detto che…”

Doveva dirglielo?

Ma continuò, senza guardarlo negli occhi.

“Ha detto che non voleva il bambino. Che non voleva smettere di fare ciò che amava e per cui aveva lottato per il bambino. Non vuole che la sua vita si fermi perché potrebbe diventare madre. Ed allora ha detto le cose su me ed Harry.”

Lily guardò il figlio, seduto accanto a lei e lo baciò sulla tempia, rassicurandolo.

“Mi dispiace che Keira abbia detto quelle cose su te ed Harry, Lily. Ma non credo le pensasse davvero.”disse piano Sirius, poi tacque.

Nessuno fiatava.

Sirius fissava il vuoto.

Keira era incinta.

Aspettavamo un bambino.

E lei non lo voleva.

Non sapeva cosa fare.

Sentiva un peso sul cuore, un macigno e non sapeva come affrontare la situazione.

Keira aspettava suo figlio, il loro figlio e non lo voleva…

 

Quando Keira tornò nel suo appartamento lo trovò vuoto.

Le luci erano spente e Sirius non era da nessuna parte.

Poi notò il biglietto sul tavolo della cucina.

 

“Credevo che fosse più importante la famiglia e l’amore della tua carriera, ma mi sbagliavo e di grosso.

Complimenti per aver fatto del male ad Harry e Lily e non avermi detto nulla del bambino.

Hai ferito Lily dicendo che aveva buttato la sua vita al vento per suo figlio e fatto sentire in colpa Harry.

Non credevo potessi riuscire a dire cose del genere ed a pensare di non volere nostro figlio…

Sono a casa mia, dai Potter. Non venire a cercarmi, perché non c’è nulla di cui dobbiamo parlare.

Sirius.”

Keira provò a non piangere, ma le lacrime le bagnarono le guance prima di riuscire a trattenerle.

Afferrò la prima cosa che le capito in mano, un libro, e lo lanciò con tutta la sua forza contro la parete.

Poi scoppiò a piangere, in ginocchio.



Grazie mille a chi sta leggendo questa storia, a chi ha commentato, l'ha messa tra i preferiti o tra le seguite! Grazie di cuore!
Ho odiato scrivere di Keira in questo capitolo, ma era necessario.
Ditemi cosa ne pensate.
Nel frattempo, pensavo di proporre una serie di attori ed attrici che, secondo me, sarebbero perfetti per i Malandrini, sia giovani che adulti...se avete suggerimenti fate pure.
Per Lily Evans in Potter avevo pensato a quest'attrice, per interpretare lei da giovane:

http://www.picpiggy.com/bank/karen_gillan_walking_shots-1310552706.jpg
http://doctorwhofriends.altervista.org/alterpages/medium/karen-gillan-profile.jpg
http://www.scenicreflections.com/ithumbs/Karen%20Gillan%20Wallpaper__yvt2.jpg
http://img.listal.com/image/1996411/936full-karen-gillan.jpg

Fatemi sapere che ne pensate e proponete chi vi sembra più adatto!
Per chi ha letto "I protecting you..."sarà più facile individuare i Malandrini da giovani!
A presto!
  
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