Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: _Deina13    21/09/2011    1 recensioni
Cosa dovrei fare? sono innamorata, per la prima volta in vita mia. Se da quando sono nata sono stata costretta a fare sesso con uomini per soldi. Praticamente da sempre! Ed ora arriva lui. Mi fa innamorare, e poi mi fa soffrire. E se non sono stata cresciuta per amare, come posso sopportare tutto questo senza soffrire?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                       -Walking through a dream I see you
                     My light in darkness breathing hope of new life
                     I pray in my heart that this dream never ends...-
Leona Lewis, I see you, la colonna sonora di Avatar.
Non so perchè ma era dal primo pomeriggio che l'ascoltavo, senza sosta,  da quando lo avevo visto, da quando i miei occhi si posarono per la prima volta su Nicolas, le note di quella canzone iniziarono a rimbombare nella mia testa. Nicolas. Era quello il suo nome. Renata lo aveva scoperto fra la seconda e la terza ora, stava per compiere 19 anni, veniva dal nord e studiava giurisprundenza. Il moretto con i capelli alla Elvis si chiamava Tòmas , lavorava come fotografo di compagnie pubblicitarie e aveva 21 anni, mentre invece il ragazzo bruno si chiamava Richard, ma si faceva chiamare Ricardo e studiava filosofia. Tutti e tre gloriosamente single. La ragazza che era con loro si chiamava Danielle, studiava medicina e,nel tempo libero, faceva la modella. Era la migliore amica di tutti e tre, e la ex fidanzata di Ricardo, Renata mi raccontò che erano stati insieme per quasi tre anni, ma poi qualcosa non ha funzionato e si sono lasciati. Mi raccontò anche che quasi due anni prima Nicolas evve una storia con una ragazza, abbastanza importante, che durò due anni, ma lei lo tradì una settimana prima del suo compleanno e così la mollò, mi disse che ci stava ancora tanto male per questo, e che ora gli rimane difficile fidarsi. Credo che Renata abbia saputo tutto da Danielle che le aveva chiesto un posto dove stare, perchè i ragazzi avevano trovato degli appartamenti in paese, e lei non se la sentiva di stare con loro. Così venne a stare da noi, ovviamente non le feci pagare l'affitto, era una grande casa, e moltissimi posti letto dove dormire, così quella sera, mentre io ero stessa sul pavimento freddo a fissare il soffitto dipinto a stelle dal padre di Candice ed ascoltavo I see you nell'iPod, intorno alla tv Danielle con Diego, Candice e Renata si stavano conoscendo. Quella sera non lavoravo così quella casa era molto più tranquilla.
    Erano più di  4 ore che ascoltavo quella canzone senza smettere, da quando ero tornata a casa alle 15, e pensavo a Nicolas, ma la batteria si scaricò, così fui costretta ad alzarmi e sedermi a parlare con loro sul divano.
-Allora....voi perchè vivete tutti insieme in questa casa? voglio dire...non siete minorenni?- intrapese il discorso Danielle.
-Beh vedi ognuno di noi ha problemi a casa, così stiamo da Deina, anche perchè per i nostri genitori non è un problema, loro non ci cagano minimamente- si affrettò a rispondere.
-Ma non credo sia così..- rispose Daneille -sono i vostri genitori, non possono non importarsene di voi-
-oh no Dani- esclamò Candice - è solo che tu sei stata fortunata con la tua famiglia-
-Qui tutti noi abbiamo storie tristi da dire sui nostri genitori- spiegai io
-Per esempio..-disse Renata
-C'è Candice-l'interruppe Diego
Candice annuì -I miei stanno cercando di avere un'altro figlio, maschio questa volta, ci provano a mesi, quasi anni, e io sono solo un'iltralcio per loro, quindi non c'è stato alcun problema a trasferirmi qui..-
Danielle stava per dirle qualcosa ma poi continuò Renata:
-I miei invece sono ricchi sfondati, cercano disperatamente di intraprendere una scalata sociale, pensano solo ai soldi ed al lavoro, io non esisto, non mi vogliono? bene, sono qui insieme agli altri!-
Danielle sembrava triste, Diego lo notò
-Beh...Dani se ti inttristiscono este storie io e Deina te le risparmiamo..-
-si beh...le nostre sono le peggiori tra tutte..- introdussi io.
Danielle sembrò non esitare rispondendo che le interessava, davvero, e che avrebbe cercato di non rattristirsi-
Diego si arrese -Okay beh..mia madre e mia madre volevano disperatamente un figlio maschio, dopo tre femmine già grandi mia madre rimase incinta di me, e quando mio padre seppe che ero un maschio era felicissmo, mi avrebbero voluto chiamare Matteo come il nonno, ma mio padre morì per un tumore al cervello un paio di mesi prima la mia nascita, così mi chiamarono Diego, come lui, e come secondo nome Matteo. Sono cresciuto con le mie sorelle e mia madre, ed hanno sempre cercato di accontentarmi, ma ora sono un peso per loro-
Vidi sul viso di Danielle una lacrima scendere e se ne accorse anche Candice  che inizio -Dani guarda che se ti rattristano queste storie ti evitiamo quella si Deina-
io annuii - Sì..la mia è piuttosto atroce Danielle, meglio che non te la racconti, per ora va bene cosi-
-No no, dai, ho sentito la storia di tutti, vorrei sentire anche la tua..-rispose Dani.
Mi rassegnai -Okay..mio padre era innamorato pazzo di mia madre, ma lei non lo ha mai ricambiato, lei aspirava a fare la modella e lui era solo un quasi-conte da quattro soldi, così  un giorno mio padre la fece ubriacare ...successe. Lei rimase incinta, non lo voleva, ma mio padre lo voleva un figlio qui le proibì di  abortire, ma tutto peggiorò quando entrambi scoprirono che era una femmina così  entrambi persero la convinzione di volere un figlio, e, dato ch era troppo tardi per abortire decisero di fare nascere la bambina e darla in adozione. Mancava solo un mese alla nascita ormai ma lei cadde in depressione, non voleva che passasse un'altro mese e che si continuasse a rovinare il fisico da Super Top Model, così decise di suicidarsi, lei morì ma i medici riuscirono a salvare sua figlia, che diedero a suo padre di 20 anni, lui la tenne con se per un paio di anni poi la abbandonò in un orfanotrofio dove, dai primi tre anni della bambina la malmenarono e picchiarono, al compimento dei suoi cinque anni di età la bambina scappò e trovò una casa dove viveva una signora, la sua zia adottiva che la crebbe come sua figlia. Quando la bambina compì finalmente 10 anni la donna iniziò a credere che poteva futtarle qualcosa, così le insegnò il mestiere della prostituta che, detto fra noi, è relativamente facile. E così eccomi qui, una quasi-tredicenne costretta all'anoressia ed alla prostituzione, autolesionista, drogata, fumatrice, alcoolizzata. Felice di essere qui- abbozzai un sorriso, poi ripresi -Ora non vorrei interrompere le nostre tragiche storie..-
-Ma è l'ora di una sigaretta per me e Deina- mi interruppe Diego, poi si alzo e sorrise, e ce ne andammo sul tetto.
Sempre pensando a Nicolas, facevo qualsiasi cosa pensando a Nicolas.
               -Damn, damn, damn..-
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: _Deina13