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Autore: KHima95    25/09/2011    3 recensioni
-Che piacere rivederti Giselle- disse Lee Soo Man –prego entra-
-Allora sei pronta per scrivere questo libro?- continuò.
-Diciamo che più che pronta sono obbligata- risposi sbuffando.
-Forza Giselle, è un’opportunità di lavoro che non capita tutti i giorni!- disse lui.
- Un’ opportunità di lavoro? Sono costretta a scrivere un libro su cinque pivelli che si credono dei geni della musica e lei questa la chiama opportunità di lavoro?- dissi alterandomi.
-Giselle sai benissimo il perché ti ho scelta! Eri l’unica nel gruppo di lavoro del signor Kim a non conoscere gli SHINee, ed io cercavo proprio questo! Non volevo una fan scatenata intorno a loro. Ed inoltre sei una ballerina, di danza classica certo, ma sei comunque più vicina al loro mondo-
-Scusa chi è che hai chiamato pivelli?-
Mi girai incuriosita dalla voce maschile alle mie spalle che scoprii provenire da un ragazzo biondo dalla pelle perfetta affiancato da altri quattro ragazzi altrettanto belli.
-Hmpf, e così siete voi?- dissi io, altezzosa.
-Bene, vedo che già hai conosciuto Key- disse il presidente accostandosi a me e indicandomi il biondino che aveva parlato prima.
-Ragazzi lei è Giselle- disse indicandomi –sarà la scrittrice del libro di cui vi avevo parlato-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi strofinai gli occhi e scesi dal letto. Uscii dalla camera e guardai il ragazzo che dormiva sul divano. Era steso sul fianco sinistro e aveva entrambe le mani sotto la testa. Aveva la bocca semiaperta dalla quale uscivano leggeri respiri. Mi avvicinai e pensai “Certo che è davvero bello”.

Lo coprii con la coperta che era gettata ai suoi piedi e mi avviai in cucina. Pensavo di dovermi sdebitare per ciò che aveva fatto ieri sera così gli preparai la colazione.

-Ehy ragazzina- Key stava sulla soglia della porta con l’aria leggermente assonnata.

-Pivello! Ti sei svegliato finalmente!- dissi mettendogli a tavola il piatto di pancakes.

-Uh buoni i pancakes! Li adoro- esclamò.

-Attento che possono essere avvelenati- dissi.

-Anche se so che potresti benissimo fare una cosa del genere, sono troppo affamato per non mangiarli- affermò infilandosi in bocca un pezzo enorme di pancake.

-Yah, per chi mi hai presa!- dissi dandogli un buffetto sulla testa.

Lui rise ed anche io feci lo stesso.

-Certo che di prima mattina hai un aspetto terribile!- esclamò guardandomi.

-E devo dire che tu sei un eterno gentiluomo- dissi io mettendo il broncio.

-Sai che scherzavo vero?- disse lui dispiaciuto.

-Haha, cos’è ti senti in colpa?- chiesi io con aria indagatoria.

-Ma quando mai!- mi  rispose –comunque prepara le tue cose, che le portiamo a casa nostra!-

-Si d’accordo! Non ti preoccupare non porterò molto!-

Andai in camera e preparai una valigia! Ci misi dentro tutte le cose più importanti che avevo, tanto quella casa ci sarebbe stata sempre per me… In un fututo… Quando tutto con il signor Jang sarebbe finito.

Portai la mia valigia fuori la camera e trovai davanti la porta Key già pronto per andare!

-Ok, sono pronta!-

Scesi i primi scalini della rampa del palazzo con difficoltà vista la pesantezza della valigia, quando sentii un sbuffo dietro di me e Key che mi sorpassava prendendo la valigia e facendo tutta la rampa di scale.

-Ma.. N-non ce n’è bisogno- dissi sorpresa.

-Sta zitta ragazzina e andiamo!- disse lui nervoso.

 

Key

Certo che non riusciva proprio a cavarsela da sola!  Le presi la valigia da mano e arrivammo a casa nostra!

-Key abbiamo letto il messaggio, ma cosa è successo?- chiese Onew.

-Nulla, solo che da oggi in poi, per un po’ di tempo, Giselle starà da noi- dissi io portando la valigia nella camera degli ospiti.

-Oh, che bella notizia- esclamò Taemin felice. E anche tutti gli altri lo erano. Ma perché?

Vidi Giselle seguire Onew che la portava nella stanza dove avevo posato la valigia per mostrargliela.

-Questa è la tua camera! Cercheremo di essere il più decente possibile, ma ricordati che siamo pur sempre cinque ragazzi in una casa- disse sorridendo.

-Mh, si va bene non ti preoccupare- rispose Giselle leggermente scocciata.

Ha, ma come? Non ci era neanche minimamente riconoscente?

 

Giselle

La camera che mi avevano mostrato era carina, mi piaceva. Solo mi ero innervosita per il pivello che continuava a comportarsi da idiota. Evidentemente la gentilezza della sera prima era solo una cosa temporanea.

-Giselle, oggi abbiamo dobbiamo fare le prove! Vieni con noi? - mi chiese Jonghyun gentilmente.

-Si certo! Così posso anche iniziare il mio lavoro- gli dissi, anche se leggermente contro voglia. Le mie orecchie avrebbero dovuto ascoltare ciò che loro chiamano musica.

Presi il mio portatile più minuscolo di un unghia e lo seguii. Entrammo in un furgoncino e Jonghyun si mise davanti accanto all’autista, Taemin ed Onew dietro ed io, Minho e Key nei sedili centrali, ovviamente c’era Minho al centro.

-Ragazzi vi dispiace se vi faccio qualche domanda?-  chiesi io.

-No certo fa pure- disse Minho. Sentii Key sbuffare ma non ci feci caso.

-Inizio con le domande di base. Qual è il vostro colore preferito?-

-Il mio è il blu- disse Minho.

-A me piace il bianco- intervenne Taemin.

Vidi Jonghyun girarsi e dire: -Io non saprei scegliere tra il nero e il verde-

-A me piacciono il rosso e il giallo- mi rispose Onew.

-Il mio è il rosa- disse Key guardando fuori dal finestrino.

-Che brutti gusti pivello!- dissi per prenderlo in giro.

-Scusa?- disse girandosi verso me –E sentiamo, il tuo quale sarebbe?-

-L’azzurro! Il colore del cielo, del mare…- ed anche il colore del mio primo tutù. Non potrò mai dimenticarlo!

-Meglio il rosa!- concluse Key.

-Sarà… Ee… Quanti anni avete?-

-Non sai neanche questo?- sbottò Key.

-Come potrei saperlo? Io non sapevo neanche della vostra esistenza- gli dissi io.

-Onew ed io ne abbiamo 22, Key ne ha da poco fatti 21, Minho ne ha 20 e Tae 19- mi disse Jonghyun gentilmente.

Scrivevo tutto ciò che mi dicevano sul mio portatile cercando di capire anche come fossero le loro personalità!

Arrivammo alla SM e i ragazzi mi accompagnarono in una sala.

-Giselle, noi ci andiamo a cambiare, tu aspettaci anche qui- mi disse Onew.

-D’accordo, grazie- sorrisi, posando la mia borsa a terra.

Mi guardai intorno e mi sentii a casa. C’erano le sbarre e gli specchi. Non mancava davvero niente. Mi avvicinai alla sbarra e ci poggiai una mano sopra. Accennai un pliè e sorrisi tra me e me, pensando che la sera dopo avremmo potuto provare in una sala del genere. Sentii un rumore di passi ed istintivamente corsi dalla parte opposta della sala. I ragazzi entrarono in tuta e Minho mi disse:

-Siediti pure Giselle- mi disse Minho.

Mi accomodai su una sedia e vidi Taemin accendere la musica.

Il mio sguardo annoiato si posò su di loro per cambiare subito idea. Sembrava che la musica entrasse nei loro corpi, ogni nota era valorizzata da un passo. E la loro anima usciva fuori. Taemin ballava davvero bene, ne rimasi sorpresa. E lo stesso gli altri quattro. Provarono con forza per molto tempo, senza fermarsi. Fino a quando dopo aver ballato all’incirca una decina di canzoni si gettarono a terra, per riposarsi.

-Yah, sono distrutto- esclamò Jonghyun.

-Per oggi può bastare ragazzi, che ne dite?- chiese Onew.

-Direi che va bene- intervenne Minho –se continuiamo ci distruggiamo- aggiunse con una risata.

-Giselle che ne pensi?- chiese Taemin.

-Mh, non male…- dissi.

-Non male?- aggiunse Key –Stai scherzando vero?-

-No che non scherzo… Siete bravi certo, ma questa non la si può di certo chiamare danza!- dissi io.

-E tu che ne vuoi capire? Il tuo lavoro è scrivere, e non credo tu sappia ballare!- disse il pivello.

-Ne capisco più di quanto tu creda! E ti dico anche un’altra cosa… La vera danza è quella classica!- dissi orgogliosa.

Vidi i visi dei ragazzi delusi, tranne quello di Key che era un misto tra l’arrabbiato e il nervoso, e mi premurai di aggiungere: -Ad ogni modo mi siete comunque piaciuti! Capisco perché milioni di persone impazziscono per voi-

I volti dei quattro di illuminarono in un sorriso e dissero: -Grazie Giselle!-

Okay adesso mi sentivo in colpa! Ma in fondo avevo solo detto il mio pensiero! Non credo sarebbero stati più contenti se avessi iniziato a saltellare come un’oca e a battere le mani urlando “OMMIODDIOMACOMESIETEFIGHI”. No! Non l’avrei mai fatto e mai lo farò!                        

Tornati a casa, preparai la cena per loro, ma io non mangiai e mi chiusi in camera. Chiamai Mary, la mia migliore amica nonché una delle organizzatrici degli spettacoli della compagnia. Era di origini inglese, ma era nata e cresciuta in Corea. L’avevo conosciuta appunto al mio arrivo in questo paese.

-Mary, sono io!- dissi al telefono.

-Gis, come stai?- chiese.

-Bene, bene- non le raccontai la faccenda del signor Jang. O meglio nessuno sapeva di quello che mi stava succedendo. Sapevo benissimo che se avessi detto qualcosa, tutti avrebbero messo le mani sul loro portafoglio per aiutarmi, cosa che io non volevo assolutamente. Anche perché quel posto l’avevo trovato io ed avevo insistito io a portarli lì.

-Mi devi dire qualcosa?- chiese lei.

-No, volevo solo ricordarti di avvisare i ragazzi! Ci vediamo domani alle 8 alla SM-

-Ok non ti preoccupare, ci vediamo domani piccola-

-Buonanotte Mary-

Mi stesi nel letto, e mi addormentai sperando che la sera dopo arrivasse presto.

 

Angolo autrice: Ciauu ^^ Eccomi con un altro capitolo :D Scusate, lo so che è un po’ statico T_T Ma spero vi piaccia lo stesso J Ringrazio Kiki Bling e katy95 per le loro recensioni :3 Siete molto gentili :D E ringrazio anche chi legge soltanto :3 Fatemi sapere cosa ne pensate J

Un bacio e alla prossima ^-^

  
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