Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Koe    05/06/2006    4 recensioni
Un tempo Sirius aveva una fidanzata, una semplice ragazza babbana, che amava e con cui faceva progetti per il futuro. Ma poi è finito ad Azkaban. E di lei che ne è stato? Come reagirà al suo ritorno?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ricerche in biblioteca

Ricerche in biblioteca

 

Evaso. Sirius Black era evaso.

Era assurdo. Era una cosa completamente assurda. Sirius Black era morto. Defunto. C’era stato un incidente, quella maledettissima esplosione, e lui era morto.

Perché adesso, dopo quattordici anni, dicevano che era evaso? Evaso da dove? Da una tomba? Da dove altro poteva evadere un morto? No, era assurdo, completamente assurdo.

Trascorsi l’intera giornata accasciata sul divano in stato catatonico facendomi domande di questo genere, ma non riuscivo a trovare una sola risposta ragionevole. Sirius era morto da più di dieci anni ed era assurdo che potesse riapparire in quel modo. Alla fine giunsi all’unica conclusione logica: probabilmente mi ero confusa, avevo capito male il nome, e quello della foto segnaletica era solo di uno che gli somigliava. Dopo tutto a volte il caldo gioca brutti scherzi.

Dopo essermi autoconvinta della ragionevolezza della mia deduzione, mi sentii molto più sollevata e attesi col calma di averne conferma con il telegiornale della sera. E invece no, nessun errore. Di nuovo mi ritrovai a fissare quella che era indubbiamente la sua foto, mentre un giornalista allarmato ripeteva la notizia dell’evasione del pericoloso pluriomicida Sirius Black.

Pericoloso pluriomicida.

Quello non era lui, non poteva assolutamente essere lui. Lui era un casinista egocentrico, un esaltato, a volte anche un po’ folle, ma in fondo era un ragazzo dolce e gentile, non avrebbe mai potuto fare del male a nessuno, figuriamoci uccidere una persona! Tante persone! Pluriomicida.

No, non poteva essere lui. Lui non era in prigione, lui era morto. Morto. Come era possibile che adesso venisse identificato come un pericoloso evaso? Come? Cosa diavolo era successo realmente quel giorno? E perché nessuno mi ha mai detto niente?

In effetti, riflettendoci a posteriori, c’erano alcuni punti poco chiari riguardo quell’incidente. Tutti i giornali avevano riportato la notizia, per cui non c’era dubbio che si fosse verificato, ma alcune cose accadute prima e dopo quell'avvenimento, che a quel tempo mi erano parse del tutto irrilevanti, adesso mi stavano facendo sorgere nuovi sospetti. Cos’era che preoccupava Sirius e perché voleva tenermelo nascosto? Cosa nascondeva il suo passato? E perché non sono più riuscita ad avere sue notizie? Ma soprattutto, tutto questo aveva un qualche legame con l’incidente e con la storia della sua evasione?

Domande, domande. Nella mia testa continuavo a formulare sempre nuove domande senza riuscire a trovare alcuna risposta. Ma io ne avevo bisogno, avevo assolutamente bisogno di una certezza, o sarei impazzita.

All’improvviso mi venne un’idea: i giornali. A quel tempo, sconvolta dalla notizia della sua morte, mi ero chiusa nel mio dolore e non avevo approfondito le ricerche, accontentandomi del poco che sapevo. Poteva perciò essermi sfuggita qualche informazione importante. Se non si era trattato di un incidente ma di un omicidio, un attentato forse, i giornali lo avevano senz’altro scritto, non potevano aver fatto passare tutto sotto silenzio. Dovevo controllare. Sì, avrei controllato tutti i giornali di quel periodo, ogni singolo articolo di ogni giornale del paese. Avendo così deciso il giorno seguente, di buon mattino, presi la macchina e mi recai a Londra, dove ero sicura di trovare una biblioteca ben fornita in cui svolgere le ricerche.

Le mie aspettative furono però ben presto deluse, perché per l'intera mattinata il mio lavoro non portò ad alcun risultato utile. Tutti i giornali parlavano semplicemente di un incidente, un tragico incidente costato la vita a una decina di persone, causato dallo scoppio di un condotto di gas che passava sotto il livello della strada. Nient’altro. Non si parlava di omicidi, attentati, bombe… Solo di un semplice incidente.

Verso mezzogiorno, però, mi imbattei finalmente in una frase particolarmente interessante: “…è già il secondo incidente di questo tipo in soli due giorni. Il comune dovrebbe provvedere…”. Il secondo incidente. Che le due cose fossero collegate? Era possibile… Mi affrettai a cercare un riscontro sul giornale del giorno precedente e trovai una notizia che mi lasciò a dir poco sconvolta. “Una casa è esplosa nella zona residenziale di Godric’s Hollow. Sembra che all’origine dell’incidente ci sia stata una fuga di gas. Nell’esplosione hanno perso la vita James e Lily Potter, una giovane coppia che viveva lì da alcuni mesi. Non ci sono notizie sulla sorte del figlio, un bambino di solo un anno, il cui corpo sembra non  sia stato rinvenuto tra le macerie. I Potter erano una famiglia molto riservata, che non si faceva notare; molti dei vicini hanno dichiarato di non averli mai visti e persino di credere che la loro casa fosse disabitata”.

James era morto, non riuscivo a crederci. Ed era morto solo il giorno prima della morte, o della presunta morte, del suo migliore amico. In un incidente dello stesso tipo. Non poteva essere un caso. Doveva esserci per forza un collegamento.

E invece niente. I giornali parlavano solo di un incidente. Nessun complotto, nessun azione premeditata. Niente che potesse giustificare l’arresto di Sirius. E infatti non si parlava di arresto, il suo nome era nell’elenco delle vittime dell’esplosione e basta. L’unica spiegazione possibile era che qualcuno avesse voluto insabbiare l’intera faccenda. Ma chi? E perché? Più andavo avanti a cercare e più mi rendevo conto del vuoto che circondava quella notizia. Sembrava che i risvolti oscuri di un incidente in cui avevano perso la vita più di dieci persone non interessassero a nessuno, almeno non quanto gli strani fenomeni meteorologici che si stavano verificando in tutto arcipelago britannico, o le pagliacciate di alcuni individui che vagavano per l’Inghilterra abbigliati in modo assurdo.

La situazione era esasperante. Avevo sprecato l'intera giornata in biblioteca solo per arrivare alla conclusione che effettivamente in tutta quella vicenda c’era qualcosa di sospetto, ma senza riuscire a trovare un solo indizio per scoprire di cosa si trattasse. Affranta e con la testa che mi scoppiava, avevo finito di controllare i quotidiani ed ero passata a sfogliare con rassegnazione i settimanali e persino le riviste scandalistiche, senza però arrivare ad alcun risultato. Ma quando ero ormai sul punto di arrendermi, un titolo apparve come un miraggio nel deserto, e attirò immediatamente la mia attenzione. Perso tra gli articoli assurdi di una rivista di infima categoria, trovai finalmente un resoconto che, per quanto sembrasse all’apparenza inverosimile, dava finalmente voce proprio a quelle stesse domande che mi stavano tormentando ormai da due giorni.

Cosa si nasconde dietro all’esplosione?

Come ormai tutti sapranno, settimana scorsa una strada di Londra è letteralmente saltata in aria causando la morte di una decina di persone. Le autorità hanno dichiarato che a provocare la tragedia è stata una fuga di gas dai condotti sottostanti al manto stradale, ma personalmente ritengo ci siano validi motivi per sospettare che stiano in realtà cercando di nascondere qualcosa.

Per un caso fortuito, infatti, mi trovavo a passare vicino al luogo dell’incidente e, accorso sul posto attirato dal boato dell’esplosione, ho potuto raccogliere le prime impressioni dei sopravvissuti. Un testimone, un signore di mezza età salvato dalla provvidenziale presenza di un cassonetto della spazzatura che gli ha fatto da scudo, ha raccontato di aver visto due giovani litigare animatamente nel mezzo della strada, attirando l’attenzione di alcuni passanti che si sono fermati a osservare e sono rimasti così coinvolti nella deflagrazione. Uno dei due contendenti era un bel ragazzo coi capelli lunghi, dall’aspetto piuttosto sconvolto e trasandato, e insultava l’altro minacciandolo con uno strano bastoncino. Il secondo era più basso, grassoccio, e sembrava intimorito dal primo; tuttavia all’improvviso si era riscosso e si era messo a gridare a gran voce “Li hai uccisi tu! Come hai potuto?”, e proprio in quell’attimo si è scatenata l’esplosione. I momenti successivi sono stati piuttosto confusi, ma il testimone si è detto certo di aver visto il primo giovane ergersi tra i fumi e le macerie, ridendo istericamente in mezzo ai cadaveri. Quasi immediatamente sono sopraggiunte strane figure incappucciate che lo hanno circondato per poi sparire nel nulla insieme a lui.

Non ho potuto continuare l’intervista e mi sono dovuto allontanare quando mi sono accorto di alcune persone, probabilmente poliziotti in borghese, che stavano avvicinavano ciascuno dei presenti. (I lettori ricorderanno che le autorità non hanno reagito bene al mio articolo del mese scorso che dimostrava la presenza di extraterrestri all’interno del ministero e persino nella famiglia reale. N.d.r.). Tuttavia mi sono subito reso conto che qualcosa non andava quando sui giornali del giorno successivo la faccenda è stata liquidata come un semplice incidente, senza fare alcun riferimento a risse o a uomini incappucciati. Ma la cosa ancora più strana è che persino il mio testimone, che  avevo rintracciato con l’intenzione di scrivere un resoconto approfondito dell’intera vicenda, abbia dichiarato di non ricordare assolutamente nulla  oltre all’esplosione.

A questo punto è lecito domandarsi: cosa c’è sotto? Cosa vogliono nasconderci? Forse si è trattato di un attentato messo in atto da un’organizzazione terrorista internazionale di cui le autorità vogliono tenerci all’oscuro? E come è stato comprato il silenzio dei testimoni? Soldi, o addirittura un lavaggio del cervello? O forse gli uomini che ho visto aggirarsi tra la folla non erano poliziotti, ma agenti governativi che con minacce hanno intimato a tutti il silenzio?

A causa della reticenza delle autorità a fornire spiegazioni non siamo riusciti a dare risposta a tutte queste domande, ma è certo che qualcosa di molto misterioso si nasconda dietro a quello che è stato fatto passare come un semplice incidente”.

 

Lessi l’articolo con stupore crescente. Certo il resoconto poteva sembrare assurdo, e vista la cattiva fama della rivista non c’era da stupirsi che non avesse goduto di alcuna considerazione, eppure era il solo che dava una vaga spiegazione di quello che stava accadendo adesso. Il giovane descritto poteva essere Sirius, e l’articolo diceva che alla fine era ancora vivo ed era stato portato via da qualcuno, forse arrestato? Ma perché? L'altro ragazzo lo aveva accusato di aver ucciso qualcuno... Ma in ogni caso perché tutta la vicenda era stata fatta passare sotto silenzio? E chi erano quelle strane persone che si aggiravano tra la folla?

Di sicuro il giornalista aveva ragione a dichiarare che c’era stata la deliberata intenzione di nascondere delle informazioni, ma se per lui era stato impossibile scoprire qualcosa al tempo dei fatti, era inutile anche solo sperare che io potessi riuscirci dopo quasi quindici anni. E così, con l’unica consolazione di sapere di non essere stata la sola ad aver avuto qualche sospetto, alla fine fui costretta ad arrendermi e a tornare a casa con gli stessi dubbi con cui ero partita.

 

* * * * * * * * *

 Ed ecco un altro capitolo. Ringrazio tutti quelli che hanno letto e soprattutto chi ha lasciato una recensione. Sono particolarmente autocritica e sapere che c'è qualcuno che apprezza quello che scrivo mi fa molto piacere. Spero che continuiate a seguirmi fino alla fine. Alla prossima!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Koe